Un cavo dal terrazzo è una buona idea per ricaricare la Tesla che sta meditando di acquistare? Alessando pensa, tra le altre, a questa soluzione. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it
Un cavo dal terrazzo per ricaricare a casa, con la potenza a 6 kW: una buona idea?
“Ho visto il post del signore che è passato da una Clio ad una Tesla. Da diversi mesi, dopo che mio cognato ha acquistato una Model 3 e che può caricare con il fotovoltaico, mi sono avvicinato sempre di più al mondo Tesla ed elettrico! Per ora non so se potrò mettere il fotovoltaico, avendolo già messo lui in quasi tutto il tetto (abitiamo vicini!). Magari opterò per quello da terrazzo, essendo sotto di lui(moglie permettendo:)!)… Ma le domande sono altre! Ho una Lancia Y 1.200 benzina di circa 15 anni che vorrei cambiare, visto che iniziano a venire fuori i problemi dell’età. Ho trovato una Model 3 del 2021, mi pare con circa 60 mila km che pagherei circa 26 mila euro, sul sito della Tesla. Faccio 96 km al giorno, spendendo circa 300 euro al mese di benzina. Potrei caricare l’auto al lavoro, nelle colonnine Tesla e a casa con l’elettricità classica a 3kW, con la possibilità di portarla a 6kW con Hera, non nel garage ma con il cavo che farei scendere dal terrazzo! Potete darmi una spiegazione dettagliata per favore?“. Alessandro
Le cose essenziali da sapere per fare un acquisto ragionato
Risposta. Cominciamo dalla fine: in genere si sconsiglia di calare un cavo volante dal balcone, per evidenti ragioni di sicurezza. Quindi meglio cercare altre soluzioni per rifornire l’auto. Quanto all’idea di un usato Tesla, per capire se il prezzo è congruo sarebbe indispensabile sapere almeno un paio di cose. Anzitutto: si tratta di una RWD, con trazione posteriore, o di una Long Range AWD, con una percorrenza decisamente maggiore? Attualmente, nei listini del nuovo, tra le due versioni ci sono 6 mila euro di differenza, non poco. Poi occorrebbe sapere in che condizioni si trova la batteria. Ovvero quanta capacità è rimasta rispetto al valore iniziale e quindi qual è l’autonomia oggi realmente disponibile. Solo così si potrebbe dire se la richiesta di 26 mila euro (con un anno di garanzia, essendo Tesla il venditore) è congrua.
- In viaggio con Polestar 4, oltre 400 km ignorando le colonnine: guarda il NUOVO VIDEO di Paolo Mariano
bha ,
ci sono wallbox abilitabili con tesserina rfid
protette iP65 (protette dalla pioggia)
a questo punto ,se la casa è vostra o avete l’approvazione del condominio
mettete una canalina esterna , un bel cavo adeguato e la wallbox
io ho predisposto la canalina dai contatori per arrivare alle mura di cinta del mio palazzo ;
se uscisse una legge “sensata” che i posti nei pressi di uno stabile ..
sono riservati agli inquilini dello stabile stesso , sarebbe tutto più facile
ma perchè no!
io queste scene le vedo sempre e no ci rimane appeso nessuno , basta stare attenti!!! 🙂
https://www.corriere.it/foto-gallery/esteri/15_aprile_28/india-vivere-sotto-ragnatela-di-cavi-elettrici-7d11eeda-ed8d-11e4-91ba-05b8e1143468.shtml
e vi consiglio il tecnico giusto con esperienza
https://www.alamy.it/il-tecnico-che-fissa-le-linee-di-alimentazione-nella-vecchia-delhi-new-delhi-delhi-india-image218291976.html?imageid=5C1B2A3A-BB7A-46A1-B71A-1E13E144475B&p=75202&pn=1&searchId=c460ff1ca6fe61e879a0c3f524930eec&searchtype=0
Quelli nelle foto sono tutti cavi elettrici o anche telefonici ? In un documentario su un paese asiatico (forse l’Indonesia, non ricordo bene) avevano detto che la foresta di cavi che si vede in certe cittá è dovuta anche alle vecchie linee telefoniche che vengono man mano dismesse ma mai smantellate 😲
In india tutti elettrici
Quella dei cavi penzoloni, succede di vederla anche in molte cittadine francesi… direi che qui in Italia siamo ben messi dal punto di vista normativo…
Io invece il cavo calato dal balcone lo userei, come forma di ribellione. 😂
Però lo farei io, con alme o 25 mt di 6x3mmq ( se si vuole caricare nei pressi dei 6 kilowatt è il minimo, 4€ al metro lineare, 100 euro minimo solo di prolunga) più chiaramente un paio di connettore maschio o femmina per fare i capifilo, più chiaramente una presa industriale da 32 ampere monofase anch’essa collegata con tutti i sacri crismi… valà solo di materiale a farmelo io con le mie mani tra una roba e l’altra dovremmo essere un filo sotto i €300.
Sempre che non serva più filo per la prolunga ovviamente.
Sì, sarebbe giusto per fare il ribelle, come cantavano gli skianto, sicuramente cari al Signor Massimo
https://youtu.be/MPxfWOqiCKs?si=FjGp7X4nGotJaQEg
Ma sarebbe bellissimo.
Unico problema è che il cavo 6×3 mmq non esiste…
😂😂😂😂😂
Vero!
3×6 mmq.
😂😂😂😂😂😂
Scusate io l’ho comprato il 3x6mm2, comunque, non è previsto il cavo di terra?
E anche se non esistesse si potrebbe inguainare il cavo in tubo flessibile (soluzione anche più robusta)
Certo che è previsto
Speli la parte esterna /grigia e dentro proverà tre fili da 6 mm quadrati di sezione ciascuno. Uno sarà di colore nero per la fase, uno blu per il neutro e uno giallo e verde per la terra.
Quello che giustamente mi ha rimbrottato l’ottimo Ilario è che per come l’avevo scritta io sembrava che stessi parlando di un cavo inguainato con dentro sei fili da 3 mm quadrati cadauno.
In realtà il 5 per 3 mm² esiste, due fasi distinte, due neutri e una terra in comune.
Sei effettivamente no. 🤣
Se la parete che da all’esterno è utilizzabile, si può anche portare una canalizzazione esterna opportunamente protetta, proprio dal terrazzo.
Se il contatore è localizzato in un vano all’ingresso dell’abitato potrebbe essere facile tirare una linea sino a fuori il condominio, senza wallbox condominiale che è spesso ragione di litigi.
Si può fare ma ovviamente con molto buon senso e con l’autorizzazione dei condomini.
Tirare giù il cavo è fattibile ma solo a Napoli (visto con i miei occhi)
Beh, lo fanno anche qui a Padova a dire il vero, visto anche io con i miei occhi
È uno di Napoli (scherzo, massimo rispetto per i cittadini Partenopei e per l’immensa fantasia)
Ehmm, no!
Non abbiamo meridionali di alcun genere nella zona dove abito io.
Molto spesso si tende a credere che al Nord siamo tutti bacchettoni che seguono le leggi a menadito sempre spaventati a trasgredire, la realtà è ben diversa.
Non lo penso affatto…
Sono del profondo sud ma conosco il profondo nord…
Tuttavia è fatto noto che alcuni luoghi comuni portano a dire cose diverse. Anche se al sud siamo oggettivamente abituati (e me ne vergogno) ad una maggiore impunità e la strafottenza la fa da padrona. Ma questo è un pesante OT per cui mi fermo
Si senta libero di non credermi, ma ho visto caricare una Twizy in un cortile, con cavo dalla finestra, nel Principato di Monaco
Io cercherei offerte di Tesla M3 da privati e non dal sito ufficiale, sicuramente trova auto simili a prezzi più contenuti. Una parte di quei soldi risparmiati può essere usata per installare una soluzione adeguata per la ricarica, vedo sotto il mio commento molti suggerimenti utili. come minimo farei installare una presa dedicata di tipo industriale vicino al posto auto, oppure meglio una wallbox. Addirittura ci sono le wallbox con identificazione, così si possono ripartire i costi, nel caso si voglia fare una WB unica da condividere col cognato.
Sconsiglio vivamente il signor Alessandro ad attuare una soluzione con “cavo calato dal balcone”, se nella malaugurata ipotesi qualche sprovveduto all’interno del suo condominio ci inciampa dentro e si rompe una gamba l’assicurazione non paga, e a meno che lei non sia molto benestante la vendita della sua tesla non coprirebbe i danni che dovrebbe eventualmente pagare.
Lo prenda come un consiglio da “amico”.
Se non ci fossero certi personaggi andrebbero inventati…
Per 96 km al giorno e potendo ricaricare a lavoro con Tesla non mi porrei il problema di ricaricare col cavo, costa un po’ di più ma Tesla si mantiene sempre sui 40-50 €cent, resta sempre più economico del diesel. Il cavo è preferibile evitarlo il più possibile
Quello del cavo dal balcone è la solita faciloneria all’italiana, per avere la possibilità di caricare a 6kW non è assolutamente possibile con una prolunga ma ci vuole una linea dedicata a partire dal contatore ed una Wallbox.
Per caricare a potenze più contenute si può evitare la wallbox, ma non una linea dedicata con spessore del cavo giusta e prese adeguate.
Ovvero non la puoi attaccare con prolunga ad una presa non adeguata o fondi tutto e se va bene mandi in corto “solo” un pezzo dell’impianto.
Un’auto elettrica carica a 2kWh fissi per 7, 8 o 10 ore e questo non può funzionare su un impianto inadeguato o nel peggiore dei casi pure fatiscente.
Se vuoi un consiglio chiama un elettricista e cercate di capire insieme la soluzione migliore, o per risparmiare qualche soldo in ricarica ti mandi a fuoco la casa.
Come minimo tira giù 2 fili dell 1,5 su una presa in balcone da 10Ampere 😂😂
Sig. Camillo, lei ha ragione solo in parte…
Potenze necessarie. Se si percorre 100 km al giorno si ha bisogno da 12 a 20 kWh a notte.
Dalle 20 alle 6 ci sono 10 ore, la potenza massima richiesta sarà 20/10=2 kWh continui.
Una prolunga ben fatta da 2,5 mmq, non arrotolata, con la normale presa schuko sarà sufficiente (senza esagerare con i metri…).
Personalmente riparerei il cavo sia dalla luce che all’umidità. Un vano tecnico nell’edificio o qualche canalina. Va sicuramente protetto il punto di collegamento tra prolunga e carichino. Spesa molto bassa.
Se il tempo di ricarica fosse inferiore, si deve aumentare la potenza.
A 3 kW, quasi 7 ore, a 4 kW, 5 ore….
In questo caso, si sono carichini con spina industriale CEE a 16 A (3,68 kW) e a 32 A (finora 7 kW) (Quelle azzurre, per intenderci meglio).
La spina da 16 A è indicata fino a 6 ore continuative. Se si ricarica a 3 kW, saremo inferiori alla specifica, quindi OK. ATTENZIONE alla dimensione dei cavi, meglio un 3x4mmq ( 3=1 fase, 1neutro, 1 protezione di terra) ma tutto è basato sulla lunghezza del cavo, secondo la legge R =resistenza specifica x lunghezza /sezione. Ci sono siti che offrono il calcolo.
Con la presa da 32A si sarà sempre inferiori dato che il contatore monofase non eroga più di 6 kw (6,6).
Prese e cavo non si andrà oltre le 300 euro, compreso un magnetotermico di gusto valore a monte.
Poi, se uno desidera il meglio, metta la wallbox programmabile e metta in conto 1.500-2.500 euro, in larga parte gonfiati per dare un ottimo ricarico alla filiera.
Attenzione, lei parla di spine e connettori mentre io parlo dell’impianto prima della spina e della prolunga.
Se si fa scendere un cavo dal balcone vuol dire che si collega la prolunga da una delle normali spine casalinghe, che probabilmente non sarà adeguata a sostenere 2kWh continuativi per 10 ore. Gli impianti casalinghi, soprattutto quando non recenti, sono pensati per collegare carichi bassi e solo gli elettricisti più attenti fanno collegamenti con morsetti o mammuth.
Nel mio caso l’elettricista, solo 2 anni fa attenzione, ha ben pensato di utilizzare un frutto shuko “passante” in una delle scatole che riteneva poco utilizzata senza immaginare che nei frutti in cascata avremmo collegato TV, frigorifero e 2 computer col risultato che si è sciolto. Per fortuna con noi in casa e quindi sono riuscito a bloccare la situazione sul nascere.
Detto questo quindi, prima ancora di discutere di prolunghe e prese, il mio consiglio è di far controllare tutto l’impianto da un elettricista per capire innanzitutto dove collegare la prolunga.
La linea delle prese è da 2,5 mmq, una presa schuko sopporta potenze fino a 3,7 kW (16 Ampere) e magnetotermico relativo. La normativa è così da 30 anni. Probabilmente l’elettricista ha scelto una soluzione semplice (ed errata) perché i consumi erano bassi in ipotesi. Frigo (300 W), TV (100 W), 2 PC (da 50 W a 400 W ciascuno) NON determinano problemi sulla linea (rara contemporaneità di tutti e, al massimo, 1.200 W… Se si è sciolto, era per uso di materiali molto scadenti.
Un qualunque persona che ha studiato poco poco queste cose non le avrebbe fatte così male.
Delegate (se volete) un elettricista ma documentatevi prima per non incorrere negli errori del Sig. Camillo, fatti da un tecnico….
Ciao. Commento sperando di essere di aiuto al signore che vuole prendere una tesla.
Dalla mail non si capisce una cosa fondamentale: il posto auto è almeno assegnato?
Non ho capito se si dispone di garage. Ma almeno c’è un posto auto di proprietà?
In questo caso si può raggiungere il posto auto partendo dalla zona contatori. Si fa passare un cavo con un magnetotermico di sicurezza alla partenza. E nei pressi del posto auto si può installare una Wallbox a muro o a piedistallo. Ci dovrebbero essere ancora gli incentivi. Può fare richiesta al condominio che non può negarlo ma nelle spese dovrà considerare il ripristino della pavimentazione (che potrebbe essere necessario rompere per attraversare col cavo). Insisto per he a volte non ci si pensa:
L’incentivo è valido anche per il condominio e copre anche i lavori di scavo/ripristino. Potrebbe essere una buona occasione per le colonnine condominiali o almeno per il cavedio (se devo rompere un pavimento in asfalto o cemento o porfido, tanto vale passare canne per tutti quelli che vorranno in futuro usufruirne).
Un saluto
Ma anche il cavo delle colonnine è un cavo volante, forse anche più pericoloso di uno che arriva dall’alto
Pienamente d’accordo…
Anche se dall’alto può facilmente impigliarsi ovunque. Specialmente col vento.
Vabbè che non accade nulla in realtà, con opportuna protezione differenziale
Se tuo cognato ha fotovoltaico avrà sicuramente la wallbox in garage. Se non già previsto dalla wallbox, mettete un misuratore di energia e ricaricate nello stesso box “a giorni alterni” i dispari lui, i pari tu 🙂
Se fai 96km/gg, anche la standard range regge 4gg di autonomia. Se poi hai possibilità di caricare in ufficio meglio ancora, al cognato chiedi di fare un rabbocco ogni tanto o la domenica sera se nel weekend hai fatto qualche viaggetto. Gli paghi 0.19 eur/kWh la ricarica: tu carichi quando ti serve e lui ci guadagna pure quando produce con fotovoltaico. Win-win.
Intuisco che si tratti di una bifamiliare o qualcosa del genere.
Comunque se fosse presente un cortile di proprietà, anche se in comune potrebbe installare il fotovoltaico su una pensilina o una struttura di supporto appositamente pensata per i pannelli.
Visto che il cognato ha utilizzato tutto il tetto per il proprio impianto e presumendo che il tetto sia parte comunque del fabbricato dovrebbe addirittura contribuire alla spesa extra per la struttura necessaria, ma queste sono cose loro.
Se ci fossero gli spazzi e l’ esposizione idonea nessuno può opporsi.
Sicuramente sarebbe il caso di pensare all’ istallazione della colonnina ovviamente per una questione di sicurezza ma anche di praticità.
Io ho ricaricato per due anni con il carichino dell’ auto ma la Wallbox è un’altra roba.
Poi come ha già accennato qualcuno ci sono ancora i bonus in vigore, tra l’altro anche la struttura per i pannelli gode delle stesse detrazioni dei pannelli stessi.
Io avendo il tetto geometricamente non idoneo ho optato per quella soluzione.