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Un calvario di ricariche i viaggi lunghi? Macché…

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La Mini Cooper-e di Marsilio in ricarica.

Un calvario di ricariche i viaggi lunghi? Macché…Dopo il discusso “test” di Rete 4-Mediaset (8 soste per 768 km), i lettori ci scrivono raccontando i loro di viaggi. Come Marsilio, 905 km con la Mini Cooper-e senza particolati sbattimenti. 

                                di Marsilio De Angelis
“Invio con piacere il resoconto del week-end in Trentino appena trascorso. Ho deciso, pur avendo a disposizione in casa un’ auto termica, di affrontare il viaggio con la Mini Cooper E di mia moglie, per provare che cosa significhi viaggiare in elettrico su medie-lunghe distanze. Peraltro con una vettura che non nasce certo con velleità di macinatrice di km: monta una batteria di soli 40kWh e carica in DC fino a 70kW.

Un calvario di ricariche
Il bilancio del viaggetto di Marsilio dal computer di bordo.

Un calvario di ricariche? No, soste da 10 a 25 minuti, facendo tutt’altro…

Il giudizio è assolutamente positivo: 905km partendo sabato mattino e tornando lunedì mattino senza nulla sacrificare alle nostre visite a destinazione. Ho affidato ogni decisione sulle soste al navigatore. Scoprendo per esempio che, quant’anche non ci fosse una ricarica in autogrill, ce ne sono a sufficienza (ad alta velocità, ben oltre quella che può accettare la nostra Mini) a non più di 800-1000 metri da molti caselli autostradali. Partendo con il 100% di batteria (caricata con la wallbox di casa), ho fatto tre soste. Una da 25 e le altre da 10 e 20 minuti, durante le quali ho rispettivamente fatto colazione e sgranchito le gambe. Se penso al medesimo viaggio con vettura termica, avrei risparmiato soste da 10 e 20 minuti…Ma cosa sono nell’economia di un viaggio da 4 ore?  Anche perché mi hanno permesso di non pagare né cercare posteggio nei luoghi affollati a destinazione“.

Un calvario di ricariche
Una stazione di ricarica gestita da AGS a Riva del Garda.

Colonnine ovunque: lasci l’auto in carica e così parcheggi: sul Garda…

A Riva del Garda l’ho lasciata alla colonnina in centro e ripresa con il 90% di carica durante la mia visita in città. A Levico Terme le vetture termiche cercavano ossessivamente posteggio a pagamento. Io l’ho lasciata nuovamente in carica a 5 minuti a piedi dal Parco Asburgico senza pagare il posteggio. Mentre a Trento l’ho lasciata ad una colonnina a 15 minuti a piedi dal centro, sempre senza cercare né pagare il posteggio. Tornato dalla visita l’ho ripresa carica. Rispetto ad una macchina termica, quindi, ho allungato le soste di poche decine di minuti ,all’andata e al ritorno. Anzi, avrei potuto limitate le soste a due se avessi accettato di arrivare a destinazione con il 5% di carica. Non ho affrontato il tema dei costi delle cariche perché non sono ancora state addebitate sulla carta di credito. Ma, fossero anche paragonabili ad una vettura termica visto il caro-elettricità, mi ripago con i restanti giorni dell’anno in cui carico a casa, sfruttando il fotovoltaico“.

Un calvario di ricaricheUn calvario di ricariche? Basta solo organizzarsi, ma ben vengano gli scettici…

Mi viene quindi da fare queste riflessioni. La macchina elettrica non è per tutti (quindi evitiamo gli scontri fra patiti dell’elettrico e del termico). Ma sicuramente è una scelta da approvare per quelli che possono caricare in casa con la propria wallbox nella routine di tutti i giorni. Quando si deve viaggiare, la macchina elettrica non limita la libertà di movimento. E questo mio viaggio, pur in condizioni non ideali in merito alle caratteristiche della vettura, ne è la dimostrazione. Chi ha una BEV deve solo organizzare le soste come da indicazioni del navigatore di bordo (eventualmente partendo qualche decina di minuti prima), ma godendo di altri vantaggi! Ma questo deve rimanere un segreto fra noi, ben vengano gli scettici della mobilità elettrica, così chi possiede una BEV trova le colonnine in strada vuote quando ne ha bisogno!!!“.

  • Abbiamo criticato un servizio di Mediaset sul viaggiare in elettrico e zac, video rimosso. E allora ecco un NUOVO VIDEO per raccontarvi tutta la storia

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53 COMMENTI

  1. Sinceramente nel racconto mj sembra manchino alcune precisazioni
    Primo chi scrive immagino abbia la possibilità di ricaricare da casa altrimenti alle soste descritte andrebbero aggiunte quelle alle colonnine dia prima della partenza (che immagino sua al 100% per cui probabilmente un’ora) che all’arrivo per poterla poi usare il giorno dopo (almeno altri 20 minuti)
    Secondo, si è vero che sono colonnine vicino alle autostrade ma va considerato anche il tempo di uscita e rientro diciamo almeno 5 minuti per cui per tre sostrato sono altri 15 minuti
    Terzo qualora non si uscisse dalla sutostrada ma i rabbocco venissero fatti li allora andrebbe considerato l’Altissimo costo di ricarica agli autogrill.
    Insomma direi che i fatti vanno descritti tutti e bene altrimenti a raccontare dolo quello che interessa poi si ottiene l’effetto contrario a far credere che quanto raccontato sulle auto elettriche sia sempre falso o manipolato (come d’altra parte accade in mediaset per le endotermiche), il che non aiuta certo le persone a fare una scelta consapevole.

  2. E’ sempre affascinante osservare come un sito che parla esclusivamente di mobilità elettrica pulluli di odiatori dell’elettrico che berciano sulla perdita di tempo delle ricariche senza pensare al tempo che loro perdono leggendo di cose che odiano e scrivendo commenti che denotano solo una mancanza di conoscenza della realtà delle cose

    • Confermo! Questo sito è compreso di critici , me compreso, perché i relatori sono poco flessibili, ad esempio che senso ha no trattare di pari merito le ibride e le plug in?

      • Secondo me evidentemente perché sono in realtà auto con motore termico, non è materia di discussione per questo sito. È come se si dovesse parlare anche delle auto con motore a scoppio solo perché hanno un impianto elettrico con batteria da 12 volt. No, è giusto avere questo spazio per le sole full electric.

  3. Che bel racconto, una favola. Tenetevi l’elettrico e pregate che riusciamo a resistere e ritardare, altrimenti vedrete come “parcheggiate gratis”. Ma poi uno viaggia in autostrada e che fa “esce per andare a ricaricare ? Ma vi pare una cosa normale ? Senza contare che uscendo il prezzo dell’autostrada varia ancora e dovete aggiungerla ai costi. E quando avrete un guasto, Dio vi scampi, venite a raccontare la spesa. Io non capisco proprio questo voler sfoggiare l’elettrico. Compratelo e usatelo ma non “abbiate pena” di quelli che non lo hanno, stanno bene e cambieranno solo quando obbligati, ma forse nel frattempo, l’elettrico non sarà più l’unica soluzione, vedremo

    • Per la cronaca uscire e rientrare in autostrada non costa un centesimo in più, lei dice falsità. E se un servizio è migliore e più conveniente si esce più che volentieri dall’autostrada, senza nessun minimo problema, c’è anche chi da sempre esce dall’autostrada per poter mangiare in qualche trattoria tipica della zona. Lei è solo un poveraccio provocatore che rosica di brutto e spara delle gran baggianate. Contento lei, non lo so se è contento, io grazie proprio all’auto elettrica sono contentissimo.

    • tanta gente esce dall’autostrada per fare il pieno perché il gasolio (o benzina) costano anche 10-15 centesimi in meno, che su un pieno da 50-60 litri non sono pochi. E in quasi tutte le stazioni di servizio ormai ci sono le colonnine di ricarica. Ognuno sceglie come gli pare. E per inciso non ho mai visto una auto elettrica ferma per un guasto in autostrada. statisticamente le possibilità di un guasto su una BEV sono infinitamente inferiori rispetto ad una termica (niente motore, niente cambio).

      • Solo un paio di precisazioni, uscire e rientrare costa uguale vero, però questo fa perdere tempo che si aggiunge a quello delle ricariche, certo se uno è in vacanza e il tempo per luj non ha valore allora questo è insignificante, per chj invece il tempo lo impiega per lavorare allora il tempo perso può essere anche un danno economico.
        Secondo certo anche il gasolio inbautostrada costa di più ma se jnk oarte conviene da casa ha una autonomia sufficiente per non uscire (salvo che faccia più dj 600km o giù di lì ma il 99% non fa simili kilonetraggi)

    • Guarda un po’: io non capisco lei. Non le interessa l’auto elettrica? Non ci legga e non perda tempo a commentare. Nessuna l’ha chiamata.

    • Vero che nelle lunghe tratte o su determinati caselli viene fuori qualche differenza, ma sinceramente non è che con il termico facevo diversamente 😂 personalmente almeno ero sempre a caccia del distributore economico. Mai fatto un pieno in autostrada (ma manco per idea). Ora con l’elettrico in effetti si ma vabbè. È normale che agli arbori siano vantaggi, come in tutte le cose.
      Semplicemente chi può, a chi piace, ecc , ne giova di queste “agevolazioni”. Prima o poi la bambagia finirà, è normale. Riguardo ai problemi, è normale pure lamentarsi o argomentare le disavventure…è una tecnologia nuova e si fa solo informazione e statistica così…per i motori termici non si fa? Basta andare su qualsiasi forum.

      È giusto che ognuno si scelga la motorizzazione che più gli piace (su sto sito ci sono solo esempi di fattibilità)…lo scherno (alle volte invidia) lasciamolo dove deve stare…chiuso in un cassetto.

    • eh si.. mi piacerebbe anche capire come ricarica da casa col fotovoltaico..
      risposte multiple:
      1 lavoro prettamente notturno.
      2 smart working.
      3 va a lavoro i bicicletta per poter caricare auto.
      4 ha kit accumulo da 30 kwh per caricare la sera con energia accumulata di giorno.

      a parte la risposta 1 e la 4 (entrambe per una stretta nicchia di persone) le altre prevedono un irrisorio utilizzo del mezzo, e quindi mi chiedo a che pro visto che entrambe le vetture ferme non inquinano (anzi direi che inquina di più costruire una bev rispetto ad una ice ma non vorrei dilungare) .

      • 2 + 4bis + 5, non tutti fanno centinaia di chilometri ogni giorno, basta quindi un piccolo accumulo per ripristinare i consumi giornalieri.
        La 5 è nel fine settimana. Io non ho fotovoltaico ma ricarico circa una volta a settimana quindi tutte le ore diurne che passo a casa sono di ricarica diretta senza accumulo.

  4. vedo che l’ignoranza regna tronfia quando si parla di elettrico… specialmente da parte dei detrattori. innanzitutto ha una auto con batteria da 40 Kwh… sarebbe come andare a fare un viaggio con un’auto a benzina con un serbatoio da 30 litri. ovvio che devi fermarti più spesso. oggi le auto elettriche di grossa taglia hanno batterie dai 65 agli 80Kw, quindi meta’ fermate.
    a scopo di esempio per i leoni da tastiera… ho appena fatto un viaggio Udine – Besancon (Francia), con deviazione a Treviso per appuntamento di lavoro, circa 850 km – ovviamente in giornata. partito con la batteria al 100%, una ricarica a Bergamo e una in zona Losanna. arrivato con il 20%, due soste da circa 25 minuti su un viaggio di 10 ore. e da tenere in considerazione che con le temperature rigide in svizzera (circa zero gradi) l’autonomia era leggermente ridotta. ovviamente il viaggio mi è costato 1/3 di quello che sarebbe costato a gasolio

    • Peccato che le auto con batterie molto capientj costano oggi come oggi decisamente di più dj una spring o una EC3 e non tutti hanno le possibilità economiche per acquistarle per cui la stragrande parte delle persone si rivolge a macchine di fascia B o C a prezzi sicuramente più contenuti ma con autonomia sufficiente anche per lunghi viaggi.

  5. Chi compra un auro elettrica in Italia non è abbastanza stressato oppure gli paicae mosttRe che ha i soldi!!!! .. se ce una xosa che odio è fare rifornimento!!! Figurati se ho voglia di pianificare 300 km … se mi va prendo è vado.. fossero anche 500… ma voi elettrici cosa avete in teata ??

    • Perfetto….ti ringrazio del tuo pensiero…identico al mio. Pensa solo come è capitato a me di raggiungere una persona morente con un viaggio di 500 km…ogni istante prezioso…e tu sei fermo per la ricarica.
      Con il mio diesel in 3 ore e mezzo ho risolto.
      L’elettrico lo lascio ai molti illusi. Ciao

      • Per soccorrere le persone morenti ci sono i mezzi di soccorso. Per godersi dei meravigliosi viaggi in tutto comfort (guida one pedal, baricentro ribassato, coppia massima istantanea, evidente maggior spazio disponibile) c’è l’auto elettrica

      • sicuramente la mobilita’ del futuro verra’ decisa in base alla presenza di parenti piu’ o meno in salute… 500 km si fanno anche con un auto elettrica comunque a batteria piena. e se non e’ piena in 5 minuti di ricarica ad alta potenza si ricaricano 100-150 km di autonomia. tale e quale ad un diesel.

        • 150km in 5 minuti? Considerando un consumo di 15kw per 100km significa aver caricato 22 -23kw in 5 minuti… complimenti ma lej che colonni e usa per fare queste ricariche? Nei video di usa la tesla ai supercharger riescono a caricare (filmati) da 20 all’80% in 25 – 30 minuti, se fosse vero quanto lei afferma dovrebbero impiegare solo 10 e sinceramente qualcosa non torna

      • 500km in 3 ore e mezza fanno una media di 142km/h. Compresa la partenza, le strade per arrivare in autostrada, l’uscita e il parcheggio vuol dire che lei si è fatto almeno 450km di autostrada a 160km/h DI MEDIA…è una gara a chi la spara più grossa?
        Suvvia sia sincero, o non erano 500km o non erano 3,5 ore…o magari non è vero niente…

      • Mario … forse vi conviene comprare l’elettrico subito !

        Avete sempre da raggiungere qualche moribondo a 500/1000 km di distanza per l’estremo saluto …. non è che sono i gas di scarico ad ammazzarvi i conoscenti eh ?

    • Cavoli, ma la DN (Deficienza Naturale) quanti errori di ortografia fa e quante panzane spara? Si vede subito che questo commento non è opera di un essere umano, picchi di follia del genere sono inarrivabili

    • “ma voi elettrici cosa avete in teata ??”
      Idee diverse dalle tue? Che poi dici che odi fare rifornimento e poi ti compri un’auto che puoi rifornire solo dai benzinai… io la mia la attacco alla presa in garage e son tre anni che non mi fermo a fare rifornimento. Di tempo a fare rifornimento ne hai speso più tu di me…

      • non solo… tu Roberto puoi attaccare l’auto a ricaricare ovunque c’è una presa elettrica col carichino portatile…. anche quando sei a casa della zia..

  6. Siete proprio una banda di persone disoneste! Perché alla domanda degli eventuali consumi di energia tipo radio,navigazione,telefono all’interno della macchina come si comporta la autonomia della batteria???! Se me lo spiega qualcuno Grazie

    • intanto sig. Mario A. una Pompa di Calore per scaldare l’abitacolo consuma 1kWh circa (ovviamente anche meno, secondo le temperature richieste e l’esterna), ma nelle elettriche ci sono anche spesso i sedili e volante riscaldati che consuman pochissimo e non influiscono sull’autonomia.

      Su qualunque vettura termica benzina o gasolio invece lei si riscalda col calore generato dal motore: ha a disposizione bel 70/100 di quanto vi immette di carburante, ossia solo 30 euro vanno in “movimento vettura” mentre gli altri 70 li spende per riscaldare l’abitacolo in inverno… e comunque l’ambiente…

      Secondo le sig. Mario chi è che spende di più per far muovere l’auto?

      (altra piccola nota: per produrre 1 solo litro di carburante ad una raffineria – e ci metto solo quella nel conto- consuma ben 15kWh di energia .. con cui la vettura migliore può fare sui 22/25km circa; la mia elettrica, da 218CV, con la stessa energia percorre velocemente e comodamente ben oltre 120km e pure con la pompa di calore accesa, la radio, il navigatore, i fari LED, etc etc)

      Quindi sig. Mario Aurora vada tranquillo in una concessionaria a provare un’auto elettrica….

  7. Resta un dato solo certo. L’auto elettrica ad oggi è gestibile solo da chi può ricaricare a casa in autonomia. Per il resto sono solo sbattimento, difficoltà e costi non adeguati.

    • mettiamo però i puntini sulle i. Quando l’autoelettrica diventa “sbattimento, difficoltà e costi non adeguati” non è certo colpa dell’auto elettrica ma del paese in cui viviamo.
      Se fosse un problema di tecnologia, questa sarebbe di difficile adozione ovunque, cosa smentita dai fatti.
      Allora diciamolo chiaro e forte: si fa fatica a gestire una bev soprattutto in Italia perchè chi ci governa non vuole le bev

    • Dipende, ma il rischio di ciò si alza e non di poco, quello sicuramente. Salvo calcolo compatibilità con le proprie abitudini

  8. La disinformazione e la malafede sulla mobilità elettrica è un dato oggettivo ed incontrovertibile. Il giornalista deve portare a casa la pagnotta ed ha quindi obbedito agli ordini di scuderia confezionando un servizio ad hoc per screditare le bev. Io da Macerata sono stato in vacanza a Napoli in model 3..una sosta di 20 minuti a Magliano Sabina e stop. Sono stato piu volte in Toscana …1 sosta… a Milano….1 sosta…Ricarico per il 95% dei kwh a casa di notte 0,22 € a km risparmiando il 70% su quello che spendevo per il diesel e tra poco con il fotovoltaico spenderò ancora meno. Quando faccio un lungo viaggio c’è la rete supercharger di tesla che è fantastica per prezzo, velocità e dislocazione e che ora è anche aperta agli altri marchi. Tutte le cose sono perfettibili e anche la mobilità elettrica lo è…ma io con la mia scelta ho oggettivamente tantissimi vantaggi e la soddisfazione di impattare molto di meno di una termica sull’ambiente. Parlo con tante persone della mia esperienza e mi guardano come se venissi da Marte…perché per loro vale di più un pezzo di disinformazione stile kgb propagato dalla TV che la fonte diretta di chi usa una bev da mesi. Comunque comincio anch’io a pensare che forse è meglio così…noi elettrici continueremo ad avere le nostre comodità e i nostri vantaggi fiscali ed economici…. e per i termici? Tanta pena….ma proprio tanta. Grazie per il servizio che fate e tanti auguri.

  9. Premesso… 45 minuti di ricarica su un viaggio di 4 ore sono molti … Con la mia diesel non mi fermo mai in un viaggio di 4 ore… Poi farei notare che se tutte le auto fossero elettriche addio ai posteggi nelle colonnine… È come se io lasciassi la mia termica posteggiata dal benzinaio… Ma siete ottusi o non capite?

    • Se tutte le macchine fossero elettriche…Lo sa che ai primi del 900 la benzina si vendeva nelle farmacie?

      • Quindi che si fa… Torniamo a i primi 900? La tecnologia deve migliorare la vita non portarla indietro di 100 anni

      • Però non ha risposto alla domanda del lettore. Se tutte le auto (o cmq buona parte) fossero elettriche come si farebbe a ricaricarle tutte? Soprattutto per chi abita in città e non ha il garage. Inoltre ha idea dell’energia elettrica che occorrerebbe, soprattutto nelle ore serali?
        Non è una provocazione ma una domanda seria. Grazie

        • Per alimentare 40 milioni di auto elettriche serviranno 70-80 TWh di energia elettrica aggiuntivi ogni anno, cioè il 22% in più del picco massimo di consumi registrato in Italia nel 2007 (336 TWh). Il 68% delle abitazioni italiane dispone di un posto auto di pertinenza (censimento Istat del 2001), quindi 27,2 milioni di auto potranno ricaricare a casa. Per alimentare le restanti, 12,8 milioni, occorrerà disporre di almeno un punto di ricarica ogni 10 autovetture elettriche circolanti: in totale, circa 1,2 milioni punti di ricarica pubblici o semipubblici (parcheggi aziendali) contro gli attuali 60 mila.
          Nei Paesi Bassi, con una superficie 9 volte inferiore a quella italiana, sono attivi oggi 122.000 punti di ricarica pubblici. Tutto il parco circolante italiano sarà elettrico tra non meno di 30 anni.
          Ricapitolando: ci basterà aumentare la produzione di energia dello 0,8% e installare 40.000 punti di ricarica ogni anno.

        • marcovers777
          oltre alla risposta del Direttore, che ha fornito i dati, van considerate almeno altre due cose:

          la prima: non tutte le auto devono ricaricare tutti i giorni e tutta la
          batteria; la percorrenza media europea ed italiana è di
          soltanto 60 km al giorno, quindi neppure con l’auto con la
          batteria più piccola e malandata deve caricare tutti i giorni

          seconda: proporzionalmente ogni vettura Termica (ICE) sostituita con
          Una vettura elettrica (BEV) Sottrae necessità di Raffinazione
          Stoccaggio e Trasporto carburante dai depositi con le
          autobotti fino ai distributori carburante quindi va Sottratta
          tutta quell’energia non più necessaria; solo per raffinazione
          petrolio occorre ben oltre 15kW per produrre un litro…

          Quindi se calano in proporzione i consumi di carburante, fermando almeno 1 raffineria (ed i relativi stoccaggi nei depositi e distributori) si risparmia parecchi TWh di energia.

          (E poi purtroppo abbiam visto quanto siano tragicamente pericolosi i depositi carburante, quasi sempre circondati da zone industriali piene di altri lavoratori.. basta guardarsi attorno e rendersi conto dei rischi che corriamo.. e delle centinaia di autobotti in movimento ogni giorno che incrociamo sulle strade… talvolta coinvolte in gravi incidenti…)

          • Damiano al solito i problemi non sono nella produzione *almeno così si spera) sono nella distribuzione (reti e stazioni fi trasformazione), so che hanno promesso che entro il 2035 o poco nostre tutto sarà compliance ma qualcuno ci crede ancora alle promesse che politici e “società interessate” fanno? iovista ‘esperienza della fibra ottica” non ci credo per nulla.

    • Toglietemi questa curiosità: cosa succede se per fare 450 km ci metto 45 minuti in più? Ma vi fanno lo sconto al casello o all’albergo? Non credo che un rappresentante sceglierà una MINI per lavorare, ma per una famiglia in vacanza 45 minuti dovrebbero rappresentare un problema?

    • Carissimo sig. Marco, con il massimo rispetto… a me sembra che chi è ottuso o non capisce è proprio Lei, e mi spiego:
      1. I confronti, per chi proprio vuole farli, devono essere congrui quindi lasci la sua diesel e prenda una qualsiasi auto termica con autonomia limitata se vuole parlare della Mini del sig. Marsilio.
      2. Rilegga con un minimo di attenzione e scoprirà che il sig. Marsilio parla di 905 kilometri … Lei di un viaggio di quattro ore!!
      3. Quando la gran parte delle auto saranno elettriche, probabilmente le stazioni di servizio diventeranno tutte stazioni di ricarica, più o meno come le stazioni di posta dei cavalli sono diventate pian piano stazioni di servizio.

      Per concludere, spero di non incrociarLa quando starà guidando da quasi quattro ore ininterrottamente, preferirei non testare i Suoi riflessi; certamente Lei è giovane altrimenti.. complimenti alla Sua prostata!
      A proposito, concretizzi l’esempio che ha fatto e provi a posteggiare davanti al benzinaio, così forse capirà le reazioni degli elettronauti quando trovano una termica parcheggiata davanti una colonnina.

      Non mi dilungo sull’aspetto emissioni ma in montagna la mia auto ha la neve bianca intorno a se e l’aria non puzza, inoltre in un garage posso tenere l’aria condizionata/riscaldamento accesi con godimento. Provi a fare altrettanto.

      Buona giornata
      Enrico

    • Ottuso lo può dire allo specchio. È ovvio che il numero di colonnine è commisurato al parco circolante di auto elettriche e man mano che aumenteranno le auto aumenteranno anche le colonnine fino ad arrivare in un prossimo futuro al sistema di ricarica ad induzione incluso nell’asfalto… basterà semplicemente parcheggiare per ricaricare le batterie.

  10. Con la precedente SE e batteria da 29kwh ho fatto 850km totali in dicembre, 3 persone, bagaglio: due soste ad andare e due a tornare.

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