Un autobus elettrico attraversa l’Africa: la sfida di Kiira Motors

Africa Kiira Motors

Il costruttore ugandese Kiira Motors ha avviato una spedizione di 13.000 km su un bus elettrico attraverso sei Paesi africani. Un test in condizioni estreme, per dimostrare la fattibilità della mobilità green sui lunghi tragitti, a sostegno dell’evoluzione dell’elettrico nei mercati emergenti.

La spedizione, battezzata Made in Uganda Grand Trans-Africa Electric Expedition, tocca Uganda, Tanzania, Zambia, Botswana, Eswatini e Sudafrica. L’obiettivo dichiarato da Kiira Motors è dimostrare la robustezza operativa dell’elettrico in un contesto dove infrastrutture e condizioni climatiche rappresentano una sfida ben più complessa rispetto ai mercati avanzati.

Il costruttore sta documentando ogni tappa. Nei primi giorni di viaggio, il bus ha già superato quasi 1.900 km senza incidenti e con dati energetici molto incoraggianti. L’autobus ha evitato 907,5 kg di CO₂ e consumato 1.650 kWh, con un’efficienza media attorno a 0,87 kWh/km. Un valore molto contenuto per un veicolo pesante in viaggio attraverso tratti spesso impervi.

Africa Kiira Motors

La sfida green del bus ugandese: un messaggio all’Africa

Il mezzo impegnato nella traversata è il nuovo Kayoola E-Coach 13M, un autobus completamente elettrico progettato per collegamenti extra-urbani che può ospitare fino a 64 passeggeri.
L’autobus sprigiona una potenza massima di 400 kW, con coppia di 5.000 Nm e velocità massima di 100 km/h. La batteria ha una capacità di 422 kWh, per un’autonomia dichiarata di 500 km.

Questi numeri, in un tour dove il bus affronta varie sfide, tra salite, strade a bassa manutenzione e climi differenti, permettono a Kiira Motors di raccogliere dati preziosi su consumi e gestione delle ricariche. E di inviare un messaggio a tutta l’Africa: la mobilità elettrica è vantaggiosa e possibile.

Africa Kiira Motors
La partenza del tour da Kampala

E pian piano anche l’Africa sviluppa il suo know-how

L’iniziativa si inserisce nella narrativa africana dell’elettrico, che negli ultimi due anni mostra segnali di dinamismo soprattutto nel segmento motociclistico. A questo settore, infatti, risale la prima impresa del genere. Nel 2023 la keniota Roam completò un viaggio da Nairobi a Stellenbosch, in Sudafrica, su una moto elettrica, affidandosi interamente a ricarica solare grazie a due veicoli di supporto fotovoltaici.

Proprio questi esperimenti stanno contribuendo a costruire un know-how locale, utile anche per le aziende europee che sempre più spesso guardano all’Africa come laboratorio di soluzioni energetiche autonome e sistemi di ricarica off-grid.

  • LEGGI anche “Pizzuto ha un’altra idea: retrokit per 500, Panda e Lancia Y a costo quasi zero” e guarda il VIDEO

Visualizza commenti (1)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

Si chiama Aria l’elettrica ideale, pensata dal TU di Eindhoven

Articolo Successivo

Robotaxi Uber alla conquista del Medio Oriente

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!