Un anno in VW e-Up: pregi e difetti

Un anno in VW e-Up: pregi e difetto. Un altro lettore, Massimiliano Manzoni, condivide il bilancio dei primi 12 mesi con la citycar tedesca. Ricordiamo che chi volesse a sua volta raccontarsi può scrivere alla mail info@vaielettrico.it
un anno in VW
COM’È FATTA / Lo “spaccato” tecnico della e-Up, con il pacco-batterie da 37 kWh di capacità sul pianale .

Un anno in VW e-Up / Sarebbe della moglie, ma…

“Vorrei condividere con voi il bilancio del primo anno di utilizzo della Volkswagen E-UP di mia moglie, ma sempre più spesso utilizzata anche da me.. Con 9.155 km percorsi alla media indicata dall’auto di 11.9 kWh /100km percorsi per il 70% in percorsi brevi, tipologia urbana. Con circa 20 km giornalieri per tratte casa lavoro ed un paio di volte a settimana su tratti extraurbani per commissioni varie e spese al supermercato.  Rare uscite autostradali per visitare Milano navigli o outlet di Brescia ( noi siamo di Bergamo) con totale km di poco superiore ai 120 km in questi casi. Qui l’autonomia reale è  appena sopra ai 200 km alla velocità di 120/h.  Cerco sempre di guidare con poco riscaldamento acceso, utilizzando piuttosto sedili riscaldati e frenata alla massima efficienza in rilascio. La guida, tuttavia, era più attenta alla scorrevolezza agli inizi anche per il timore infondato dell’autonomia.

un anno in VWIn un anno 9.155 km con 770 kWh (in parte gratis)

Certo, io uso prevalentemente l’auto per tratte brevi. Diversamente non è l’auto ideale, anche se confortevole e dotata di buona tenuta di strada tanto sprint e adas validi. Per concludere, 770 kWh complessivi in un anno necessari ,di cui il 50% almeno caricati gratuitamente alle colonnine AC dei supermercati. E gli altri a casa il sabato o domenica, oppure la notte da presa Schuko dedicata e con impianto verificato regolando il caricatore VW in dotazione sui 5 ampere, cioè a 1.2 kwh. In modo da non interferire eccessivamente con utilizzo di altri elettrodomestici in uso contemporaneo, visto che ho mantenuto il contatore di 3,3kW..Comunque sono equipaggiato con accumulo e fotovoltaico, che mi produce circa 5.500 kW annui, ma anche se avessi dovuto pagarli  sarebbero stati circa 200 euro per fare 9200 km. Insomma il bilancio è per me positivo. Tanto che presto credo di passare anch’io ad una seconda auto elettrica, più capiente e con  prestazion,i maggiori magari in attesa di sfruttare i prossimi incentivi regionali…“.
un anno in VWSECONDO NOI. Due brevi osservazioni. La prima: è incredibile vedere quanti lettori ricarichino in buona parte gratis nei supermercati. Par di capire che questo tipo di promozione (non so quanto conveniente per i gestori) dal punto di vista commerciale funziona. La seconda: in gran parte gli italiani percepisce ancora l’elettrico come una seconda auto di famiglia, per i piccoli spostamenti in città. Ma l’offerta nelle citycar è ancora scarsa (e la 500 costicchia…). Perché, se i soldi sono pochi, non si incentiva proprio questa fascia di mercato, la più virtuosa in assoluto?
———————————————————-

— Vuoi far parte della nostra community e restare sempre informato? Iscriviti alla Newsletter e al canale YouTube di Vaielettrico.it 

Visualizza commenti (38)
  1. Tutto bene per 18.000 km, poi tre interventi di seguito con il carro attrezzi per errore elettrico. In quasi 4 mesi non sono riusciti a risolvere il problema e appena restituita si è bloccata per la quarta volta. Alla richiesta di auto sostitutiva quasi si mettono a ridere. La centralinista dell’assistenza ufficiale ad un certo punto mi ha pressoché suggerito di rivolgermi va un legale, tra le righe. Pessima assistenza per chi vuole guidare la transizione ecologica.

    1. azz. purtroppo quando capitano eventi così l’assistenza è inesistente (almeno in Italia), la competenza è nulla e pendono dalle labbra dei tecnici della casa madre che faranno di tutto per evitare di fare sostituzioni da migliaia di euro, il tutto sulla pelle dello sfigato proprietario! Purtroppo quello dell’assistenza è l’anello non debole ma mancante di tutta la catena.

  2. Alessandro D.

    Cosa vuoi che ti dica? Lei preferisce il robotizzato al CVT, che odia, perché così, parole sue, “posso cambiare le marce con le palette dietro al volante come se fosse una Formula 1. ☝️”

    Ubi maior… 😂

    1. Alessandro D.

      Scusate, il commento era in risposta a quello di Enzo circa il robotizzato della Aygo… 😶😶😶

  3. Secondo la mia esperienza ( 20’000 km in un anno con Twingo ze ), la VW e-up con 37 kWh avrebbe le caratteristiche per essere usata tranquillamente anche in extraurbano! Evidentemente il problema della piccola VW è la ricarica lenta in Ac e mediamente anche in DC. .. direi… peccato!! Perché con un allestimento un po’ più attento a questo aspetto se ne amplierebbe grandemente l’utilizzo. E senza dover per forza puntate alla solita Tesla model 3. In conclusione fra Twingo e VW e-up : una ha i denti ma non il pane, e l’altra viceversa.. e Tesla ringrazia, con in tasca la carta “model 2”.

    1. in DC ricarica a 40kW , avendo una batteria utile di 32 KWh direi che mi sembra più che adeguata come ricarica , non la ritengo lenta. Comunque il raggio d’azione senza ricariche non è per niente male, io ho fatto viaggi di 220 km (andata ritorno) in montagna (partenza 250mt slm arrivo 1400mt slm) periodo primavera-estate-inizio autunno, tardo autunno.inverno si cala di un bel 15-20% (viaggi con temperatura media di -2 diciamo).

      1. I suoi risultati mi rincuorano, bene. Le mie conclusioni di basavano su un post precedente che afferma che in dc la potenza media sarebbe di 20kw nella vw e-up.

  4. Scusate però io vorrei un attimo spostare la discussione su un altro aspetto che mi pare generalmente poco discusso: come si comportano queste auto nel lungo periodo?
    Nel senso, noi in famiglia con l’ammiraglia diesel facciamo sui 40 mila km all’anno, oltre a quelli fatti da mia moglie con la sua macchinetta da città.
    Io sono uno che tiene le auto A SPECCHIO, ossessivamente manutenute e le tengo soprattutto finché ne hanno (l’ammiraglia è del 2011 e ha passato i 300mila km e la macchinetta è del 2007 e ha sui 150mila km).
    Non sono uno di quelli che cambiano auto ogni anno e poi magari vanno a ganassare al bar di inquinamento e riscaldamento globale.
    La eUp, che potrei valutare per mia moglie, come si comporta negli anni?
    Affidabilità batterie?
    Tenuta batterie nel tempo?
    Garanzia batterie?
    Fruibilità effettiva della garanzia batteria al netto delle grane piantate sempre da chi la fornisce?
    Cioè se dopo 80, 90 o 100mila km mi va in corto una batteria cosa devo spendere per sostituirla e/o se coperte da garanzia quanto devo ostiare con VW per farmele sostituire sotto copertura?

      1. Perché avrei dovuto risparmiarmela?
        È più frequente di quanto immagina purtroppo.
        Così come altre caricature altrettanto comiche, tipo quelli col GS in città che fanno casa-lavoro nel traffico con pachidermi addobbati come alla Parigi Dakar, con otto valigie rigide, navigatori, GoPro, quindici faretti aggiuntivi e via dicendo.
        Guardi che non era offesivo nei confronti degli automobilisti elettrici in assoluto, si sa che di gente che compra elettrico solo perché fa figo e alternativo ce n’è a iosa.

        A me comunque interessava far passare altri concetti e sapere altre cose, sono sinceramente interessato anch’io all’elettrico mentre non sono minimamente interessato a stuzzicare gente con la coda di paglia.

          1. Ma dove avrei scritto che il GS è elettrico?!
            Ho parlato di ALTRE CARICATURE COMICHE, non ho scritto da nessuna parte che il GS è elettrico.

            Ho chiesto testimonianze, chiarimenti e pareri su durata e affidabilità di questa tipologia di auto, con esempi e commenti chiaramente esagerati ma altrettanto chiaramente non offensivi.
            Mi sa rispondere?
            O meglio, ha voglia di rispondermi a tema e in modo costruttivo?
            Se la risposta è no cortesemente mi lasci perdere e pensi agli affari suoi, altra gente sicuramente coglierà il senso di quello che ho scritto inizialmente e risponderà con argomenti sensati.

          2. Se non coglie l’ironia non so che farci. Quanto alle sue domande: noi di Vaielettrico pubblichamo articoli su questo sito da quattro anni. Sono più di 6 mila e sono tutti archiviati e leggibili. Non possiamo riscriverli ogni volta che un nuovo lettore ci snocciola le solite domande (autonomia? batterie? costi? ricarica? ecc.). Ma le assicuro che a domande sensate, magari una per volta, avrà risposte sensate.

          3. Alessandro D.

            Sì sì Massimo, ce li ho ben presente! 😂Quelli che vanno a fare l’aperitivo e dopo, prima di tornare a casa, fanno un salto a Timbuctù con il GS Adventure. 😂 li ho sempre trovati adorabili pure io. Ma non solo quelli: pensi che io per anni ho regolarmente scambiato le saponette della tuta con quelli che avevano la moto sportiva e ci andavano solo al bar, così io avevo le saponette sempre nuove e loro potevano esibire tutti contenti le mie che erano grattate fino all’osso. 😂😂😂😂😂 Per non parlare di quella volta, giuro, che sono riuscito a vendere un treno di Metzeler scrivendo papale papale sull’annuncio “consumate solo sui fianchi, in centro sono ancora buone. perfette per andare al bar a darla a intendere agli amici”. A volte viviamo in un mondo bellissimo😂😂😂

        1. Mario Milanesio

          …perdoni Ennio,
          ma anche l’idea dell’ “ammiraglia” di casa, manco gli spostamenti fosse roba da impresa navale in stile Colombo verso le Indie,
          e soprattutto l’idea
          della “macchinetta della moglie”, che passa l’idea che alla moglie si dà la macchinetta perché tanto…

          ecco
          passa un po’ l’immagine del bue che da del cornuto all’asino….

          boh, l’auto come feticcio mi lascia perplesso
          ma ciascuno ha i suoi feticci e manie,
          basta solo evitare di criticare quelle degli altri e non vedere le proprie (anche io ho le.mie, ovviamente!)

  5. Commento arrivato via mail: “Leggo l’esperienza di un altro possessore di e-up.
    Io ho potuto salirci solo a maggio 2020, 20 mesi fa.
    36.000 km che mi hanno portato a distanze impreviste, L’Aquila, Orvieto, Ostia, Orbetello, Leonessa.
    Certo, rabbocchi ogni tanto, ma non mi hanno mai creato problemi.
    Niente ricariche ai supermarket, credo che da noi mi obbligherebbero a cambiare negozio.
    Solo in garage con contatore dedicato da 3Kw.
    Meno di 50€/mese tutto compreso.
    Le ricariche da rabbocco veramente ininfluenti 1 / 3 euro al massimo.
    Acquisto azzeccato soprattutto perché abitante in un paesino della Bassa Tuscia, a metà strada dalla Capitale e da Viterbo.
    La consiglio quindi per chi vive in paese, con salite da fare: il recupero nella successiva discesa è molto maggiore che viaggiando in città.
    Il kmetraggio infatti non rispecchia la realtà, mentre l’indicatore di potenza residua è preciso.
    Accludo foto del consumo, in genere inferiore ai 10 km/kw
    Cordialità”.
    Claudio Mori

  6. Se il consumo è di 11,9 i kWh consumati per la percorrenza indicata, dovrebbero essere 1089. Costi di ricarica se ha un contratto pre aumenti a costo fisso, tipo 0,22 €/kWh. il costo totale è inferiore a 240,00 euro. Se poi il 50% da colonnine, direi un ottimo risultato. Quasi il costo di uno scooter elettrico!

  7. Io ho comprato a novembre 2020 una seat mii elettrica e ad oggi febbraio 2022 ho percorso 31.000 km. ( quindi non è stata mai ferma ).
    Pregi ( risparmio, ambiente, parcheggi gratuiti
    esente bollo pochissima manutenzione ecc ecc) e difetti ( autonomia ridotta, costi elevati, drastico calo di km in inverno ecc ecc ) li conosciamo quasi tutti, ma per chi come me fa mediamente 4 viaggi al giorno da 25/30 km è stato un vero affare
    Io ho montato una wall box a casa e avendo un contatore da 6 km di potenza ( con regolatore di potenza x non far mai mancare la corrente in casa x gli usi quotidiani ) al mattino parto sempre con il pieno di energia e non ho mai caricato in una colonnina.
    Certo in famiglia abbiamo anche una macchina a gasolio perché purtroppo ancora ( mio giudizio personale) per affrontare viaggi lunghi, o andare in vacanza, non vedo una copertura di colonnine da darti sicurezza e tranquillità di viaggiare senza pensieri, ma spero che in futuro le cose migliorino.
    Sempre a mio avviso meglio della UP ma in sest mi hanno detto che non la producono più???? Boh provate a pensarci su.

  8. Mi aggiungo da outsider, comprendendo i limiti associati si fa ben di più di ciò che si pensa. Io ho una twingo, non ho il box (quindi carico sempre pubblico) e vado ben oltre la sua autonomia. Ovviamente verifico che ci siano colonnine (una preferita e una seconda scelta) nella destinazione / lungo il percorso. Si può fare.

  9. Massimiliano, ho una domanda ed un dubbio:
    l’hai comperata nuova o usata?
    Prima parli di “9.155 km percorsi alla media indicata dall’auto di 11.9 kWh /100km” poi dici “9.155 km con 770 kWh”… qual’e’ il conto giusto secondo te?
    … e’ che vorrei anche io fare un “upgrade” dalla C-Zero alle e-UP! … che assieme alla Twingo sono le uniche che mi entrano in garage!! .. ergo prendo piu’ info possibili.
    Grazie
    Antonio

      1. Ok…ma penso che la terremo ancora per qualche anno.. ti confermo i dati cioè 770kwh consumati che è il risultato dei 9155 km percorsi in un anno diviso il consumo medio che ha calcolato il computer di bordo della E UP fino ad oggi cioè 11,9 kwh ogni 100 km percorsi. In realtà i consumi se vai davvero con molta attenzione riesco a fare anche i 9 kwh per 100 km.. ma vorrebbe dire guida troppo lenta e imprecazioni degli altri automobilisti….

  10. A mio avviso bisogna non fare questo errore con le auto elettriche:
    -Non affittarle o noleggiarle: si paga uno sproposito per avere ben poco. Casomai fate un leasing e riscattate l’auto. Nell’esempio 948 € all’anno per fare 10’000 km e 10 centesimi ogni km in più sono un vero salasso.

    1. 948 euro all’anno di NLT per una city car elettrica ? ma senza anticipo ? dimmi dove che vado subito a firmare !

  11. Piccola nota riguardo le colonnine gratuite.
    Oramai le vedo come un male, sono spesso abusate da persone che nemmeno comprano al supermercato in questione ma al contrario, se ne appropriano (la espropriano direi) a loro uso e consumo.
    Ma non sono nate per questo, ma per dare la possibilità ai clienti che COMPRANO di ricaricare nel mentre, e SOLO PER IL TEMPO DELLA SPESA. E spesso hanno batterie tanto grandi da dirci stare ore e ore (e nemmeno si fermano all’80% come sarebbe giusto).
    Farebbero bene i supermercati a togliere la gratuità (al limite gestirla da app per permettere di scalare i kWh dai punti ottenuti con gli acquisti, quindi se non compri, allora paghi come una qualsiasi duferco, enelx o becharge), prima che scoppino risse tra utenti che credono la colonnina sia di loro proprietà.
    In ogni caso sarebbe bene smettere di pubblicizzare la cosa, induce i possibili acquirenti all errata convinzione che ci saranno sempre, e così non è ;
    Induce a credere che questo utilizzo sbagliato (attaccarti fino a domani e SCROCCARE l’energia dei gdo) sia pratica comune o addirittura loro diritto farlo, tanto i diritti degli altri chi se ne frega….
    Stop.

  12. Io ho preso la Twingo ma solo perchè la e-UP la davano fuori produzione (sta cosa se la producano o no non è mai stata chiarita). 200 km a 120 Km/h sono una Signora autonomia. La Twingo comunque mi dà grandissime soddisfazioni e in generale la preferisco alla e-up, ma ha una batteria un po’ piccolina (22 kwh). Se la portassero a 30 kwh sarebbe una best-buy.

  13. Da possessore di e-up posso lodare i consumi contenuti e una guida rilassatissima…
    Ne faccio un utilizzo diverso (80km al giorno prevalentemente ai 90kmh e circa 250km nel weekend),
    mi fa storcere un pò il naso l’autonomia d’inverno (a meno di non congelare lasciando il riscaldamento spento che influisce su un buon 30% dei consumi) e la bassa velocità di carica (in AC difficilmente raggiunge i 7kwh, in DC in media carica a 20kWh).
    Improponibile l’app di gestione weconnect: lenta come una lumaca ad aprirsi ed ad aggiornare i dati, la programmazione oraria a volte dà i numeri e 1 volta su due non preriscalda l’abitacolo, l’unica soluzione è cancellare tutte le programmazioni e ricrearle… uno sbatti. I tedeschi sapranno fare le auto ma il software decisamente no.

    1. kWh é una unità di misura della capacità, kW unità di misura potenza istantanea…ormai lo sanno anche all’asilo….

    2. Io ho fatto 9000 km in 4 mesi con VW E-up. Mi trovo benissimo. La sera attacco con la spina Shuko e mattina la trovo già ricaricata e preriscaldata. Non c’è più bisogno di pulire la parabrezza dal ghiaccio o aspettare che la macchina si sbrina.

      Sono d’accordo che l’app we connect è pessima.

      Riguardo il preriscaldamento che da numeri. Ho scoperto che se attivi il condizionatore manualmente attraverso l’app, dopo il preriscaldamento non funziona più , finché non rifai la sincronizzazione sull’app.

  14. Alessandro D.

    -in gran parte gli italiani percepisce ancora l’elettrico come una seconda auto di famiglia, per i piccoli spostamenti in città. –

    Ehhhhh… Quello è. Tolte le tesla e poche altre, assai costose tra l’altro, oggi come oggi per usare un’auto elettrica al di fuori del range della sua batteria (quindi ragionevolmente più in là di 100/150 km da casa considerando andata e ritorno) o si arriva in un posto dove ci si ferma almeno un’oretta buona e entro i 300/400 metri da quel preciso posto si è sicuri di trovare una colonnina di adeguata potenza e ovviamente libera… oppure le cose si fanno sinceramente più complicate. E siccome oggi come oggi sappiamo che la rete di rifornimento è capace del meglio e del peggio, la situazione, piaccia o no, è questa. Per converso, rimanendo a tiro della propria ricarica domestica (e per altro oramai parliamo appunto di un “tiro” non trascurabile, se consideriamo i 100 km minimi di cui sopra) la situazione è così vantaggiosa da chiedersi per assurdo come si sia fatto senza fino ad oggi.

    -Ma l’offerta nelle citycar è ancora scarsa (e la 500 costicchia…). Perché, se i soldi sono pochi, non si incentiva proprio questa fascia di mercato, la più virtuosa in assoluto?-

    E queste sono le domande davvero interessanti in questo momento. Ieri sera mi facevo due conti su cosa costerebbe una ZOE usata. solo per comprarla i prezzi sono davvero interessanti (si può fare stando anche sotto 15k) però il noleggio batteria (79 euro al mese per 10k Km annui: vorremo farli? altrimenti cosa prendiamo una macchina a fare?) di fatto portano i conti ad un sostanziale pareggio rispetto alla classica city car di Luca Carboni, quella “usata-ma-tenuta-bene”. Perchè se tra corrente e noleggio batterie la Zoe mi costa grossomodo 100 euro al mese, chiaro che poi ci sono voci ulteriori da una parte e dall’altra, ma sui 12 mesi il conto si sposta si e no di qualche cento euro tra le due. E a quel punto, stante la situazione di cui sopra circa la rete di ricarica, scegliere una Zoe d’occasione piuttosto che una onesta Aygo automatica sempre d’occasione diventa una legittima questione di principio (soprattutto per questinoi ambientali voglio pensare). ma all’atto pratico, nel 2022, contabilmente è una partita di giro (e già non sarebbe una cattiva notizia se ci pensiamo bene) e all’atto del vivere quotidiano può essere ancora più “disagevole” da gestire rispetto ad una vetturina a benzina (che peraltro la Aygo ce l’ha mia mamma e va come un bijoux).
    Quindi sì, sposo senza meno le due domande di cui sopra.

    1. Ah, l’Aygo automatica …, arghh!!! Mia madre ha la Picanto automatica e rispetto all’Aygo è tutta un’altra auto (decisamente più premium, in tutto, pur costando praticamente lo stesso prezzo), ma comunque quel cambio automatico è un robotizzato (sia su Picanto che su Aygo) abbastanza infernale (per le nostre mamme va anche bene, ma per noi …). Non a caso sulla nuova Aygo X hanno scelto un S-CVT (ovvero uno small CVT), peccato che la Aygo X dentro è cheap come la vecchia Aygo.

      Per il resto d’accordo col tuo commento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

Mercato elettrico: il 2022 inizia bene per le due ruote

Articolo Successivo

La UE prepara la stretta sulle ibride plug-in

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!