Con la sua Mercedes EQB 250+ di pochi mesi Gianlorenzo aveva già fatto una bella vacanza che ci raccontò il 7 settembre scorso. Oggi propone il bilancio di un anno, decisamente positivo. Inviate domande, osservazioni e racconti a info@vaielettrico.it.
Per me la scelta perfetta (ma non può essere così per tutti)
di Gianlorenzo Caccia
“E’ passato un anno esatto da quando ho ritirato la mia Mercedes EQB 250+. Arrivo da un Espace V 1600 TDI, ampiamente sfruttato con la famiglia.
Il salto in elettrico è stato fatto senza troppi ragionamenti, dopo aver provato su strada la EQB. Ho scelto la versione 7 posti, che non volevo perdere dopo aver avuto l’Espace, e ho optato per una 250+ per favorire l’autonomia rispetto alle più potenti 300 e 350.
Grazie alla promozione Mercedes di fine 2024, ho pagato la macchina la stessa cifra a cui mi avevano offerto il pur ottimo nuovo Espace ibrido. Solo dopo l’acquisto, in attesa della consegna, ho iniziato a “studiare” il mondo dell’elettrico attraverso i tanti canali YouTube di utilizzatori e blogger, scoprendo molte informazioni utili e moltissimo scetticismo circa questa tecnologia.
In un anno e quasi 19.000 km, posso dire di essermi fatto delle idee chiare circa la scelta, che per me è risultata perfetta. Ma che mi rendo conto non essere perfetta per tutti.
Bisogna uscire dalla propria “comfort zone”
Limitare la valutazione ad un mero fattore economico ritengo sia un errore.
I benefici che ho avuto sono molti: sia tangibili, come la maggiore facilità nel trovare parcheggio, l’esenzione dal bollo, la comodità di avere la macchina sempre “piena” ogni mattina, sia soggettivi, come il piacere di guida e di scoprire un nuovo modo di muovermi.
Posso dire che l’elettrico è per coloro a cui non fa paura uscire dalla propria “comfort zone”, a cui piace pianificare e avere il controllo della situazione.
Muoversi in elettrico cambia tutto e mi rendo conto di quanto sia difficile comprenderlo per chi non ha sufficienti informazioni.
In questo primo anno non ho mai avuto problemi di ricarica, ma ritengo che avere la possibilità di ricaricare a casa faccia davvero la differenza. Ancora una volta, non mi riferisco solo ad un aspetto economico, quanto alla comodità di non dover portare e spostare la macchina da colonnine pubbliche una volta rientrati a casa o arrivati in ufficio.
Complice l’attesa di montare la wallbox a casa nei primi tre mesi e qualche viaggetto in Italia e all’estero ho ricaricato il 46% delle volte su colonnine pubbliche sfruttando l’abbonamento Mercedes Me “Large” in omaggio con la macchina. A casa ho attivato un contratto con Octopus a costo fisso a 0,14 €/kWh che fra accise e oneri porta il costo “tutto compreso” intorno ai 0,28€/ kWh. Recentemente l’ho modificato con il piano “Go” dedicato ai clienti con auto elettriche che riduce il costo fisso a 0,07 €/kWh nelle ore notturne per un prezzo finito intorno ai 0,21€/kWh.
Ho risparmiato 700 euro rispetto al mio diesel
Guardando i numeri, i risultati ottenuti sono, per quanto mi riguarda, molto soddisfacenti.
Nonostante la mole della macchina il consumo si è assestato in 17,7 kWh/100 km. Al prezzo medio di 0,39€ al kW mi ha permesso di risparmiare oltre 700€ di carburante rispetto alla mia vecchia Espace. Tanto? Poco? Ognuno farà le proprie considerazioni. Per me questo risultato è la ciliegina sulla torta.
In tabella riporto la sintesi di consumi e relativi costi.
Lontano dall’essere un ultras dell’elettrico, mi da fastidio leggere o, peggio, vedere servizi televisivi che raccontano baggianate alimentando disinformazione e sfiducia.
Non è la realtà che sto vivendo io e con cui mi sto trovando molto bene.
Per quanto consapevole che anche la mia realtà non andrebbe altrettanto bene a tutti, una sana informazione saprebbe mettere in evidenza i pro e i contro, che ci sono, senza inutili isterismi ne fanatismi da una parte e dall’altra della barricata che si è creata o è stata creata da quando frequento questo mondo.„
continuo a non capire perche’ nei conteggi dei costi delle elettriche caricate a casa si debbano mettere anche le spese fisse dei contratti . se io consumo 100 kwh per ricaricare e quelli sono i consumi i costi fissi non li menziono appunto perche’ sono fissi . o dovrei spalmarli su tutti i consumi annuali per le ricariche . se io carico 10 kwh a gennaio e poi 10 kwh a dicembre ,vuol dire che ho speso 270 euro di costi fissi per una ricarica di 20 kwh ? attendo commenti e nel frattemp buon anno a tutti !
Salve
come giustamente osservato, gli isterismi stanno da entrambi le parti. Esprimere dei dubbi intorno ai toni fatalisti sul clima mi sembra legittimo e non si deve essere tacciati necessariamente di essere “negazionisti”. Termine che ha origine ben più tetra di questo suo facile uso attuale ( chi nega l’olocausto). In fondo, solo il tempo ci dirà chi avrà ragione e giocare su questa incognita è troppo facile. Però c’è una cosa che non capisco. E lo dico seriamente non è retorica. . Se è vero che il mondo finirà fra “x” anni a causa del clima, se non sbaglio l’estinzione riguarderà anche quelle nazioni rette da governi “negazionisti” (USA in primis). Ne viene che questi “negazionisti” non tengono alla propria pellaccia e si getteranno con somma gioia tra le braccia del Creatore pur di fare “broom broom” con le loro macchinone per altri 20 anni? Non capisco. O forse c’è qualcosa che sfugge a TUTTI noi che siamo delle semplici comparse della Storia.
Entrando nel merito delle BEV ho già riportato un paio di volte articoli di stimati giornali (Milano Finanza e Financial Times credo) sul danno che l’imposizione delle BEV ha recato alle stesse. L’imposizione c’è ed è inutile inzuccherare la cosa. Il pensiero unico (minoritario) irremovibile dell’UE è inspiegabile politicamente. E vorrei far capire ai lettori ( non tanto alla redazione che a mio parere l’ha capito) che questa percepita imposizione è la radice del rifiuto (anche odio purtroppo) nei confronti delle BEV. Lasciando al libero mercato la scelta, le BEV avrebbero avuto più successo (non lo dico io ma i giornali sopra riportati). Vedremo cosa succederà anche se è di ieri credo la dichiarzione della vice commissaria che tutto rimarrà come prima (BEV + ban ). Vedremo
Mamma mia franky, il mondo non finirà di certo, ma sarà un posto molto più invivibile e lo sarà molto di più per chi ha redditi bassi, ecco perché ai “piani alti” se ne preoccupano meno. Loro possono trasferirsi facilmente, dei meno abbienti non si può dire la stessa cosa.
Ringrazi l’UE se ci si sta muovendo prima del tempo anziché aspettare di finire con l’acqua alla gola… altro che pensiero minoritario!
onestamente Leonardo, non lo so. Ripeto c’è qualcosa che ci sfugge. Ecco perché questa sciocca guerra fratricida fra pro e anti BEV è ridicola. E’ come se fossimo tutti invitati ad un grande banchetto e ci stiamo andando vestiti di festa per poi scoprire che invece di essere gli ospiti siamo la portata principale (tutti noi). Condivido che i ricchi saranno meno colpiti dell’eventuale peggioramento del clima ma staranno pur sempre sullo stesso Pianeta. Boh.
Se poi vogliamo parlare di merito per me spendere 30 o 40 mila euro per una macchina è da folli (mia opinione non fucilatemi). Ho sempre comprato auto di seconda mano, risparmiando e aiutando a mio modo il clima non acquistando del nuovo. Compro poco su internet, sono molto attento a non sprecare nulla a casa e a riparare ciò che può essere riparato evitando un acquisto inutile. Ho un cellulare ricondizionato e anche li credo che spendere 1000 euro per un telefono è a dir poco esagerato. Questo ho cercato di insegnare ai figli. Non ho comprato loro una macchina poiché facendo a turno e sacrifici usano quella della madre. Famiglie con 4 persone e 4 macchine dovrebbero a mio parere pagare una tassa su ogni auto superiore a due. Tassare inoltre le auto in base al peso e all’occupazione dello spazio planetario pubblico. Perdonami Leonardo ma vanverare sul clima acquistando una BEV di 5 metri non lo trovo comprensibile.
Dia un’occhiata alla nostra rubrica Elettrico Usato. La lascio anche il link: https://www.vaielettrico.it/category/elettrico-usato/. Troverà tantissime ghiotte occasioni. Pochissime lunghe 5 metri.
Come scienziato ricercatore che in passato si è occupato a lungo di fisica dell’atmosfera e del suo impatto sull’astronomia, ovviamente ho dei dubbi: certo, potrebbe essere un ciclo solare. Ma se sento un suono sospetto nella foresta e la frequenza, il tono, e la zona indicano che potrebbe trattarsi di un leone, non perdo tempo immaginando che potrebbe trattarsi di un antilope e agisco di conseguenza.
La comunità scientifica, quella di settore, ha dimostrato oltre un secolo fa che l’eccesso di CO2 e altri gas serra di origine antropica avrebbe portato rapidamente ad un cambiamento climatico. I dati sembrano confermare questa previsione. Punto.
Per il resto, io, come tanti miei colleghi, credo che la conversione a BEV non sia la soluzione e che potrebbe rivelarsi anzi un problema. Perché? Perché distoglie risorse e attenzione dal problema reale, che è quello di cambiare radicalmente il modello di mobilità verso un sistema realmente sostenibile.
Può essere che Gianlorenzo giri continuamente con diverse persone in auto (famiglia numerosa?) e che si sposti tutti i giorni con un veicolo da 2.150 kg a vuoto per necessità ineludibili. Non ho motivo di insinuare che sia diversamente, ma personalmente ho preferito costruire la mia vita in maniera tale da tenermi la mia Kia Picanto a benzina, con cui ho fatto 38.000 km in 6 anni, e spostarmi il più possibile a piedi o in bicicletta elettrica, anche se ho una certa età e vivo in un luogo dove ci sono salite e discese micidiali.
Ciò nonostante per lavoro devo prendere l’aereo diverse volte all’anno (vivo in un’isola dell’Atlantico), e questo è un GROSSO problema, perché un singolo viaggio mi rende l’ultimo a poter criticare le scelte di Gianlorenzo o di chiunque altro.
L’importante è appunto vedere cosa possiamo fare noi al meglio delle nostre possibilità, e batterci affinché sia possibile in futuro, un modello di società che permetta di vivere producendo meno gas serra. Sto programmando la mia pensione in modo da potermelo permettere.
Di certo c’è che così non si andrà avanti per molto.
La sua chiosa è importante: giusto dubitare se l’attuale modello di mobilità convertito all’elettrico possa essere o meno una soluzione, ma di certo lo stesso modello alimentato a fossili non potrà andare avanti per molto, non potrei essere più d’accordo.
E lei non immagina la mia sofferenza quando leggo che l’auto elettrica non converrebbe rispetto alla termica perché penso: forse sì, ma fino a quando? Questa fiducia delle persone che avranno il denaro per fare rifornimento anche in futuro quando anche i bambini sanno che il petrolio non è infinito e che il clima continua a peggiorare… don’t look up!
Le cause della crisi climatica sono accertate e condivise dalla totalità del mondo scientifico. Quindi i suoi dubbi sono ingiustificati. Le previsioni su quel che potrà accadere in futuro sono confermate da tutti i modelli climatici. Le uniche incertezze riguardano la velocità del surriscaldamento. Gli effetti moltiplicativi che potrebbero innescare accadimenti già in atto, come lo scioglimento del permafrost artico, potrebbero infatti accelerarlo. In tal caso la data fissata come punto di non ritorno per azzerare le emissioni nette globali di CO2, il 2050, potrebbe essere addirittura anticipata. Ma quando ne avremo la certezza, sarà troppo tardi per evitare la catastrofe. Assodato tutto questo, rifiutarsi di agire per evitarla, avendo tutte le tecnologie per farlo, è una delle tante follie alle quali il genere umano, purtroppo, ci ha abituati. Ciò non toglie che sia una follia. Non c’è alcuna imposizione delle BEV: qualsiasi veicolo a emissioni zero, a idrogeno o a e-fuels, potrà essere prodotto e commercializzato in Europa anche dopo il 2035. Si chieda perchè nessuno odia le auto a idrogeno o quella a e-fuels. Forse perchè sono tecnologie immature, che oggi non esistono. Mentre 17 milioni di automobilisti nel mondo quest’anno hanno acquistato una BEV, la usano, si sommano ad altri 30 milioni circa che l’anno acquistata negli ultimi 5 anni e fanno tutto quello che fa lei con la sua auto termica. Noi compresi. E non abbiamo alcuna necessità di leggere su Milano Finanza o il Financial Time gli articoli di chi non ne ha mai guidata una. Per fortuna a Bruxelles, dove le BEV hanno conquistato il 24% del mercato, c’è ancora qualcuno che utilizza il cervello. Don’t look up Franky
Grazie redazione. Ma non ha risposto alla domanda . Se è tutto così scientificamente assertato perché i governanti “negazionisti” stanno correndo verso il dirupo . Lei, dr Degli Esposti non ha mai un dubbio?
By the way, mr Degli Esposti, not only do I look up but I also look back and around me. Only fools are without doubt. Do not follow them.
Le ho risposto, invece: il genere umano ci ha abituati a grandi follie. Di solito se ne rende conto a posteriori. Nel caso della catastrofe climatica, però, il “post” potrebbe non vedere più il genere umano su questo pianeta. Non servono certezze assolute per sapere cosa sia più giusto fare.
“Le cause della crisi climatica sono accertate e condivise dalla totalità del mondo scientifico.”
Le assicuro che, purtroppo, non è così. Conosco diversi ricercatori che con vari argomenti cercano vari altri motivi. Gente in gamba, non scartine.
Le posso fare l’esempio di un professore in una rinomata università italiana, che ha avuto una carriera scientifica incredibile, ha condotto personalmente campagne di “site testing” (la verifica delle condizioni di un sito per l’astronomi) di tutti i principali telescopi europei, inclusi ALMA e E-ELT. Una persona con cui è un piacere parlare e andare a cena fuori.
Eppure è un negazionista, insieme a mezzo dipartimento (fisica) dove insegna.
Direi piuttosto che le cause della crisi climatica sono accertate e, secondo alcuni polls, sono condivise dal 99% della comunità scientifica (Kiers et al. 2021). Questo mi basta e ci deve bastare. Ed è pure giusto che qualcuno la pensi diversamente. Fa parte del metodo scientifico.
Quello che è preoccupante è che gente che non sa assolutamente nulla di questi temi si affidi a quell’1%.
Condivido la parte del commento relativa al fanatismo pro e contro che si è creato attorno al mondo dell’ elettrico ma chi si può permettere un’auto che a listino parte da circa 60mila euro rende quasi superfluo uno dei motivi principali del suo insuccesso..il costo di acquisto.
Se ritorniamo con i piedi per terra vediamo una realtà ben diversa e il successo di marchi come Dacia o Mg lo dimostra, siano diventati “quasi” tutti più poveri e ci vengono a proporre auto da 40mila in su…
Inutile che ce lo diciamo tra di noi, cmq condivido al 100%. Vi informo anche che mi hanno chiesto indietro l incentivo wallbox (1500euro) perchè in una scheda ho sbagliato a compilare il campo e messo l importo con iva.
Anche a me hanno richiesto indietro il bonus perché mancava una fattura elettronica che non mi è mai stata emessa da Unieuro (acquisto online).
Al telefono, mesi fa, mi dissero che non era un problema perché avevo la fattura ordinaria…a quanto pare non è vero…Anziché richiedere quel singolo importo hanno richiesto tutto. Ovviamente mi oppongo e do tutto in mano a un avvocato.
Soltanto in Italia…
Ricordo tanti anni fa 400 mila lire di multa a mio padre, molto anziano, per avere firmato la dichiarazione dei redditi nella casella sbagliata (soffriva di un inizio di demenza senile ai tempi). Tutto il resto era corretto.
Mai vista una cosa del genere altrove. Qui in Spagna l’Agenzia Tributaria sa anche quando viaggio all’estero, ma mai sentito di casi del genere.
Non mi piace che si definiscano isterismi le libere espressioni di pareri opposti, determinati da esperienze, situazioni ed esigenze personali diverse.
O si è liberi di esporre le proprie opinioni anche le meno condivisibi, oppure questo non è un forum, bensì un sito di indottrinamento.
Il che non mi sorprende, visto che mi avete già bagnato una volta.
Confesso, il gavettone l’ho fatto io.
*bannato
Ma come mai venite tutti qui a dare lezioni di sociologia e democrazia quando tutto l’universo dei media italiani spara a zero con sciocchezze inverosimili e quando invita la controparte non lascia mai espore le proprie idee ? Fatemi sapere quando scrivete messaggi di furiosa protesta sui siti di altre riviste di auto o tv nazionali, sarò felice di leggervi.
Eh, ma se “l’hanno detto in TV”… sono i liberi pensatori del mainstream.
Luigi però un po’ ha ragione Massimo.
E nonostante sappia che è casa vostra e fate quello che volete, è un peccato perché questo sito potrebbe essere una delle poche luoghi dov. Ioe porre domande e ricevere risposte interessanti. Personalmente sono ESTREMAMENTE preoccupato per i cambiamenti climatici, ma noto che appena si fa un’obiezione al modello di mobilità che la fa da padrone qui si viene presi a pesci in faccia e si deve abbandonare la discussione.
Questo al di là del fatto che gli articoli spesso sono estremamente interessanti e quasi sempre totalmente condivisibile. Peccato.
È sicuramente sbagliato dire che questo sia un sito di indottrinamento. La linea editoriale è chiara e non siamo in un talk show dove bisogna dare voce alle tesi più bislacche per fare più ascolti. Anche nel porre domande c’è modo e modo, da quello più sincero e schietto a quello più peloso e che suggerisce già una risposta contraria alla mobilità elettrica. In mezzo ci sono tutte e cento le tonalità di grigio.
Come chief engineer posso dirle che la maggior parte dei miei sforzi è mantenere il focus dei team sulle cose realmente importanti e evitare di spendere ore in attività e discussioni che non portano ad alcun risultato: da questo punto di vista posso dire che la mia stima nei confronti di questa redazione è massima in quanto fanno esattamente quello che faccio io tutti i giorni e lo fanno decisamente bene.
Caro Giovanni, Luigi lo conosciamo bene. Quando scrisse “non essendo stata ancora provata, né l’origine antropica del cambiamento climatico, né l’efficacia della limitazione delle emissioni di CO2” gli rispondemmo avvertendolo che su questo blog tutti sono i benvenuti, tranne i negazionisti climatici. Provò ad insistere e fu bannato. Quindi legga in filigrana il suo intervento e capirà quanto sia “peloso”
Guardi, non sapevo di questo e posso anche comprendere il caso particolare. Ma succede a molti, soprattutto ai nuovi arrivati. E’ successo anche a me (usavo un altro nome ed email in passato), per avere espresso l’opinione che i veicoli elettrici non possono essere considerati una soluzione definitiva e che bisogna andare oltre, verso un modello di mobilità che permetta di poter fare a meno dell’uso di veicoli privati. Trattato a pesci in faccia proprio da lei (avrà capito chi sono). Sono stato un po’ fuori dal sito e poi sono rientrato con un altro nome, cercando di evitare qualsiasi spunto per ripetere questa situazione, anche se a volte non succede (proprio di recente sono stato accusato, con la consueta educazione, di avere “poche idee ma confuse” da un vostro commentatore che non aveva neanche compreso a chi stavo rispondendo).
A me piacerebbe molto avere una discussione a più ampio raggio, al di là di quan’è bello girare con un macchinone gigante, basta che sia elettrico.
Mi è capitato, come ricercatore attivo nel campo, di discutere di questi problemi con convinti negazionisti (anche il mondo della ricerca è PIENO: persone a volte insospettabili, più che decenti per altri versi) e di… fargli cambiare idea cercando prima di tutto di creare una certa empatia, e poi dimostrandogli, dati alla mano e con molta calma, che il problema esiste ed è gravissimo. Questo sbattere la porta in faccia alla gente crea solo un clima di odio e divisione che non aiuta.
E’ un problema serissimo, vitale, probabilmente uno dei 3 o 4 più seri che dovremo affrontare come specie. Non è un talk show televisivo in cui l’importante è fare audience. Proprio per questo penso che sbattere fuori la gente da un sito che – peraltro – fa un ottima informazione in italiano, questo ve lo riconosco senza problemi, sia un peccato.
T’è andata pure bene, pensavo che ti avrebbero messo su una sedia ….elettrica !
A tutti quelli convinti dal sentito dire che l’auto elettrica è il male assoluto e una grave minaccia per la loro vita, mettetevi l’anima in pace, il processo di transizione è irreversibile. Piuttosto aprirei alla eventualità di iniziare a capire questo mondo che vi spaventa tanto invece di insistere con una chiusura mentale che pretende di tornare al passato. Lo capite da soli che non è una strada percorribile tornare indietro.
Stefano vorrei ricordare che dj irreversibile a sto mondo c’è purtroppo solo la morte … forse dire che è molto probabile sarebbe più corretto … unico punto di domanda riguarda la tempistica … visto i dati attuali e le note difficoltà economiche e infrastrutturali del belpaese … quando questo processo avverrà in modo significativo e non solo limitate percentuali?
A volte succede che proprio le crisi economiche generino rivoluzioni tecnologiche. Pensi al dopoguerra: un paese sconfitto, distrutto, che però di colpo si mette ad innovare, a produrre, ad inventare, e diventa una potenza economica mondiale in pochi decenni.
La conversione ad un’economia sostenibile potrebbe essere proprio la via d’uscita da questa (piccola, se me lo permette) crisi, se solo ci si mettesse a lavorare invece di fare il pianto greco tutti i giorni.
Scusi ma l’ottimismo di quanto ha scritto mj ricorda quanto sj diceva all’entrata nell’Europa “si lavorerà un giorno in meno alla settimana e dj guadagnerà un giorno in più” e direi che nulla di tutto ciò si è realizzato, si lavora uguale se nknvdi più e sj guadagna sicuramente dj meno.
Per cuj io non credo più a nessuna promessa, guardo i fatti ed ora come ora I fatti non dicono nulla di buono, cambierà .. forse chissà ..lo vedremo ma per il momento così è che piaccia o meno.
Sarà stata l’entrata in Europa o la globalizzazione e la crescita dei paesi emergenti? Ho la vaga sensazione che le due cose spingano in direzioni opposte, difficile dire se l’entrata in Europa abbia anche mitigato gli effetti della globalizzazione. Ma non lo sapremo mai, ormai la scelta è fatta. A me onestamente tanti vantaggi dell’essere in Europa non dispiacciono affatto.
Scusi ma…. cosa c’entra? A parte le considerazioni di Leonardo, ricordo bene che l’Italia era GIA’ in una profonda crisi alla fine del XX secolo, con un debito pubblico spaventoso e livelli di corruzione e malgoverno enormi.
Ma poi chi ha parlato di promesse?
Leonardo .. come per gli stati anche per le persone i vantaggi dell’euro cj sono ma ci sono anche parecchi svantaggi, tutto dipende se tu sei fra quelli che ne hanno avuto dei vantaggi o tra quelli che hanno avuto svantaggi … purtroppo non si può generalizzare pef tutti.
antonio Gobbo bisognerebbe prima distinguere quali i problemi endemici. Tanto per cominciare a me non fa così schifo avere una moneta che non si svaluta a doppia cifra. Tanto per cominciare, eh!
Ma octopus go si può fare anche in Italia?!?…mi sembrava un prodotto solo per UK o sbaglio?!?!
Si può fare ma vale solo per i clienti Octopus. L’offerta comunque è leggermente aumentata ed è possibile aderire solo fino al 12/01/25
Condivido pienamente le considerazioni sulle auto elettriche. Ho cambiato la 500e con una atto 3 della byd per aumentare l’autonomia. Il cambio da auto endotermiche a elettriche è assolutamente fattibile (non per tutti) basta aprirsi a nuove esperienze.
Condivido in pieno quanto scrive Gianlorenzo: purtroppo sull’auto elettrica viviamo assediati tra isterismi collettivi alimentati da disinformazione creata ad arte per continuare a vendere prodotti petroliferi e auto sempre più obsolete e “colpi sotto la cintura” come incentivi male annunciati e bruciati in un solo giorno e una rete di ricarica cresciuta male e controllata in gran parte dagli stessi che ci hanno deliziato con gli incentivi di cui sopra.
Risultato finale: arriveremo tardi a tutti gli appuntamenti, speriamo almeno di riuscire a recuperare il terreno perso, ma è urgente e necessario un cambio di passo e mentalità.
Bella macchina! Stavo pensando anch’io di passare a Octopus con tariffa notturna ribassata…
Purtroppo questo lo può scrivere solo chi ha esperienza diretta con l’elettrico, gli altri, che fino a ieri non sapevano nemmeno dell’esistenza delle auto elettriche, pontificano su tutti i problemi di chi acquista un veicolo elettrico, solo x sentito dire, purtroppo, dai media.