Un altro metanista scatenato contro l’elettrico

Un altro metanista scatenato contro l’elettrico: Andrea ci accusa di falso ambientalismo. E mette in guardia dai facili ottimismi sul futuro. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it 

un altro metanista scatenatoUn altro metanista scatenato: “Fate le vergini, ma fino a ieri guidavate auto benzina o diesel…”

“Sono un felice possessore di un’auto che va a metano. Un argomento che voi, quelli delle auto con ‘la spina’, spesso cavalcate. È un pensiero che mi fa davvero sorridere e riflettere su cosa significhi davvero per voi ‘ambiente’ in questi anni. Non manca nei vostri articoli la vostra ‘opera pia’ verso l’ambiente e continuate a decantare quanto le auto con la spina siano ‘griin’. Proprio voi che ora fate le ‘vergini’, quando fino a ieri guidavate auto a benzina o a gasolio. Fregandovene altamente di quanto inquinavate con le auto che scattavano al verde del semaforo e piede pesante sull’acceleratore in autostrada per arrivare presto. Strafregandovene di vedere se c’erano alternative meno inquinanti. Però l’alternativa c’era da decenni. E permetteva di fare quasi il doppio della strada che fa un’auto a benzina/gasolio a parità di spesa di carburante (anche se le cose oggi sono abbastanza cambiate). Indovinate un po’ qual era? Il metano!“.

un altro metodista scatenato“Sembrava che aspettare 5 minuti per fare rifornimento fosse una tragedia, ora con le vostre auto a pile…”

Attendo ora con ansia un vostro riscontro su quanto questo combustibile sia il male in terra e quanto sia nocivo per l’ambiente. Però se davvero aveste tenuto per davvero all’ambiente 10/20/30 anni fa, sarebbe stata la scelta naturale per inquinare meno rispetto ai corrispettivi combustibili fossili. Questo è assodato! Ma evidentemente aspettare 5 minuti per fare una ricarica di metano vi dava fastidio (con le auto a pile quanto bisogna aspettare ora?). O, peggio, cercare un distributore di metano vi dava ancora più fastidio perché poco vicini (e le colonnine, almeno ad oggi, immagino le abbiate tutti sotto casa). Per non parlare che dovevi cambiare lo stile di guida a causa del mancato ‘brum brum’ con tanto di nuvola di fumo degli scarichi, se volevi sorpassare in tutta fretta. Comunque sia, come dite voi, basta pianificare per fare un bel viaggio con le ‘pile stilo’. Andate avanti così allora, a me sta benissimo.

“Troveranno il modo di tassare le vostre ricariche”

Mancano 10 e anche più anni prima che impongano lo stop alle auto a combustione interna. Pensate voi intanto a spianarci la strada. Preoccupatevi voi di pagare (e salato) per mantenere e far crescere questa struttura di fonte alternativa di locomozione. Quando sarò davvero costretto a passare alle pile stilo, magari la situazione sarà migliorata. Spero, ma non ci credo molto parlando dell’Italia. Grazie a voi e la vostra anima ‘griin’ dell’ultim’ora. P.S. In una risposta che avete dato recentemente, parlate di ‘arma letale’ riguardo la carica elettrica, utilizzando i pannelli solari. E anche qui altri costi da sopportare, sempre ammesso che si abbia la possibilità di installarli da qualche parte. Per evitare le accise che il governo potrebbe applicare… Siete sicuri di essere italiani o venite giù dall’Himalaya? Vi ricordo che al governo ci sono persone come voi. Italiani appunto! Se non sono le accise, saranno sicuramente tasse sulla proprietà del veicolo a pile stilo che lieviteranno. Preparatevi. Buon viaggio (pianificato). Andrea

Un altro metanista scatenatoUn altro metanista scatenato che sbaglia bersaglio (e indirizzo)

Risponde Mauro Tedeschini. C’è un peccato originale in questa lettera: pensare che si debba essere sempre contro qualcuno. Noi non abbiamo mai denigrato chi va a metano. Anzi, abbiamo sempre scritto che, di fronte agli aumenti abnormi del gas degli anni scorsi, il governo avrebbe dovuto fare molto di più per difendere questi automobilisti. Per quel che mi riguarda, negli anni in cui ho diretto Quattroruote ho pubblicato decine di articoli e test per dimostrare quanto fosse conveniente questo tipo di alimentazione. E chi mi conosce sa che non sono il tipo “che scatta al verde del semaforo e piede pesante sull’acceleratore in autostrada per arrivare presto“. Ho sempre guidato auto medio-piccole e non me ne sono affatto “strafregrato” delle alternative meno inquinanti. Anzi, in tempi non sospetti creato un gruppo di 10 grande aziende, chiamato “10x10″, che si impegnavano a ridurre del 10% ogni anno le emissioni delle loro flotte. Ergo: Lei ha sbagliato bersaglio. E dovrebbe imparare a rispettare chi fa scelte diverse dalle Sue, come noi rispettiamo le scelte altrui.

  • Dall’Abruzzo al Trentino in Volkswagen ID.7, prima sosta dopo 370 km: il NUOVO VIDEO di Paolo Mariano

Visualizza commenti (59)
  1. Andrea, dicci cosa fumi: lo vogliamo anche noi!!! Scherzi a parte, ecco l’ennesimo italiota (italiano + idiota) che non perde mai una virgola riguardo argomenti che lo infastidiscono. Boh…

  2. Ho avuto tre vetture a GPL. Non ho mai avuto problemi rilevanti. Ma ora che vado a pile, non tornerei indietro manco sotto tortura. Non mi curo di loro, ma guardo e passo.

    1. Anch’io sn sempre andato a Metano sin dal 1998. Adesso che sn a pile non tornerei più indietro anche se non possiedo carica casalinga.

  3. Giovanni Favaro

    Ho avuto 3 auto a metano e 10 a GPL, mai un problema (forse perché i tagliandi me li facevo personalmente e non dal meccanico..). Passare all’elettrico trovo sia una normale evoluzione per chi ha fatto del risparmio e dell’ecologia la priorità del proprio muoversi in auto. Evidentemente Andrea è rimasto “traumatizzato” all’idea di cambiare abitudini di rifornimento o non poter procedere a benzina qualora gli finisca il metano nel serbatoio. Certamente le batterie e le ricariche dovranno migliorare ma per l’uso quotidiano dell’italiano medio già va bene così (meglio se potendo caricare a casa)

  4. Al di là di tutti i commenti che condivido, possibile che mai si legga anche solo una risposta di chi la lettera l’ha inviata? Già questo spiega molto secondo me.

  5. un altro che ha trovato qui una valvola di sfogo alle proprie frustrazioni. Di questo si tratta. Non ha mai letto un articolo oltre il titolo e non sa nulla di auto elettriche. È ora di basta.

  6. Marco Ivo Iovino

    Sono 10 anni, ovvero da quasi lo stesso da quando ho la patente che guido prevalentemente auto a metano, GPL e ora elettrico. Probabilmente un buon numero di guidatori elettrici ha fatto lo stesso percorso. Chi come me ha fatto questi passaggi sa che ogni tecnologia ha i suoi pro e i suoi contro:
    1) Il metano ha autonomie più ridotte (nel mio caso erano di circa 200-250 km) e stazioni di rifornimento più rare e soprattutto molto difficilmente aperte la sera o nel weekend, 10 minuti circa di tempo di rifornimento. Costi di carburante più bassi (vero fino a prima della guerra in Ucraina), ma suscettibili di grande volatilità. E poi il tallone d’Achille: la manutenzione. Su una giulietta 1400 benzina con impianto metano aftermarket abbiamo fatto 3 volte la guarnizione della testata del motore, e l’ultima volta cambiato il motore in toto. Acqua e olio manco fosse un cammello.
    2) GPL: autonomie maggiori rispetto a metano, quasi in linea con elettrico (nel mio caso con dacia duster 1000 benzina e GPL di serie intorno ai 300-350 Km). Distribuzione delle stazioni di rifornimento molto più diffuse rispetto al metano, oramai quasi ogni 2 stazioni ce n’è una che ha anche il GPL. Prezzi più alti di rifornimento rispetto al metano (almeno prima della guerra) e costi di manutenzione leggermente più bassi rispetto a metano (ma questo penso dipenda anche dal mio caso specifico). Secondo me oggi parlando solo di costi unica vera alternativa all’elettrico.
    3) Elettrico: a livello di stazioni di “rifornimento” lo considero migliore delle altre 2, perché puoi caricare di notte e nel weekend e persino anche mentre sei a casa. Certo nei viaggi lunghi hai meno flessibilità e magari devi aspettare qualche minuto in più (20 vs. 5-10 min). Prezzi del “carburante” più bassi, soprattutto in percorrenze non autostradali (nelle quali secondo me il vantaggio sul GPL viene quasi del tutto annullato dai recenti aumenti). Manutenzione praticamente assente. No Bollo. Prestazioni nettamente migliori.
    Sulla sostenibilità ambientale non mi esprimo. Chi conosce un minimo, sa che non c’è paragone che tenga tra BEV e ICE di qualsiasi tipo.

  7. Ma perché chi ha l’auto elettrica non dice: a me piace guidare elettrico, vabbè qualche contrattempo ma poi il piacere di guidare compensa. Nessuno può contestare questo.
    Ma non dite che è green, e poi il tipo con la macchina a gas ha ragione.

      1. Ho letto decine di articoli su questo sito contro le auto a metano, la pecca più grande del metano? La dispersione nell’ ambiente! Certo, la dispersione del litio nell’ ambiente è salutare come il letame… Quindi ha ragione!

          1. Quindi la filiera del litio è certificata e non se ne disperde 1 grammo, navi, camion, trasportatori vari ed estrazioni, tutti perfetti… Solo i tubi che portano il metano sono dei vecchi colabrodi. Buono a sapersi, corro a prendermi la macchina perfetta allora.

        1. Leonardo (R)

          Geniale citare, tra tutto il resto, proprio il litio. Che si trova soprattutto disperso nel mare, nelle saline, eccetera.
          E viene anche utilizzato come farmaco.

        2. Il litio nell’ambiente lo si diffonde non con le auto elettriche ma con le sigarette elettroniche usa e getta, che immettono ogni anno nell’ambiente (in quanto a nessuno viene in mente di conferire le sigarette usate con i RAEE) l’equivalente di qualche migliaio di batterie di auto elettriche ogni anno.

    1. Giuseppe per essere green dovresti andare a piedi senza scarpe (visto che anche la produzione delle scarpe inquina).
      Man mano che uno inizia ad usare un mezzo aumenta il grado d’inquinamento.
      Sicuramente una bici muscolare è più green di una a pedalata assistita (eppure quest’ultima sta diventando prevalente).
      Usare un cavallo, un asino, un mulo o un bue ha il suo impatto inquinante e sanitario.
      Un treno/tram elettrico è meno inquinate dei BUS termici.
      Passando alle auto qui il grado d’inquinamento è variabile. In ogni caso come molte volte ha riportato la redazione ci sono diverse fonti che dimostrano come un’elettrica pura inizia ad essere meno inquinante di una qualsiasi termica dopo una percorrenza di 60.000/90.000 km (in base al modello alla nazione di produzione ed uso dell’auto).
      Poi i costi anche qui variano in base alla nazione e su come si ricarica (casa, colonnine).
      In poche parole dipende dal modello d’auto e dall’utilizzatore.
      Ora mi domando, cos’è che a te Giuseppe spaventa della mobilità elettrica?
      Se veramente non sarà un’alternativa alle termiche (come le conosciamo oggi), sta tranquillo che nel giro dei prossimi 10 anni lo vedremo.
      In caso contrario cerca di restare informato e quando sarà potrai decidere se passare ad una BEV.

      1. Ciao, a me sembra che il punto di pareggio delle emissioni in europa/italia tra BEV NUOVA e ICE NUOVA è spesso già tra 20.000 e 40.000 km

        salendo ai km da te indicati (60.000-90.000), si riscatta non solo produzione della batteria, ma la produzione dell’intera auto ( BEV nuova vs ICE USATA)

    2. Effettivamente la mia è white, decisamente più ecologica dell’altra mia ice (white anche lei) e di ogni altra ice esistente, non emette benzene-nox-pm vari-e altre simpatiche sostanze che rallegrano soprattutto i cittadini e i padani in generale. E’ anche più economica oltre che (soprattutto) più ecologica, e persino più rilassante e “divertente” nella guida. Come si usa dire un’esperienza di guida inimmaginabile per una ice.

  8. Simone Gelli

    Tante virgolette per nomignoli e onomatopee… Se si provasse a capire quello che non si conosce con lo stesso impegno con cui lo si denigra, saremmo un popolo ultraevoluto.
    Anche qui, noto il paradosso: si parte con la bocciatura totale dell’auto elettrica, per poi avvisare che una volta diffusa (ma non è un flop?) arriveranno le stangate con le accise. Ma gli danno una brochure da imparare a memoria, prima di scrivere qui?

  9. Alcuni concetti corretti ed altri, soprattutto uno, errato.
    Il tono putroppo non è sbagliato è sbagliatissimo.
    Vengo da un più che trentennale uso di auto a metano ed il passaggio all’elettrico non poteva essere che naturale, abituati come eravamo ad autonomie in linea con le EV, a cercare con le cartine i pochi distributori, a muoversi di casa anche e solo per fare il pieno… insomma a dedicare del tempo.
    E’ vero che il metano inquinava molto meno ma e non lo sapevo fino a qualche anno fa contribuiva molto di più al riscaldamento globale, quindi mi pare giusto abbandonare questo glorioso tipo di alimentazione quando arriva la necessità o volontà di cambiare auto.
    Nei decenni sempre mi sono chiesto perchè così poca gente non lo tenesse in considerazione mentre ora, per alcuni, sembrerebbe il sacro graal pur di non guidare elettrico.
    Bah.

    1. federicofacchinettimilano

      Iil metano contribuisce molto di più al riscaldamento globale come gas se disperso in atmosfera.
      Una volta bruciato nel motore, si produce CO2 allo scarico (mi pare)

      1. L’effetto serra del metano disperso in atmosfera è circa 30 volte superiore alla CO2. Ma si dissolve in una ventina di anni, mentre la CO2 persiste secoli. Nella combustione libera CO2 in proporzioni leggermente inferiori al petrolio.

  10. alessandro fossati

    io ho tutt’ora sia 1 auto a metano spaziosa (che uso x i rari spostamenti a lungo raggio con famiglia e bagagli) che da qualche mese una 500e che uso con soddisfazione x il quotidiano (i classici 10/20km al giorno che poi rabbocco in garage con una normale schuko). Trovo che chi viene dal metano è già abituato a consultare app ecc per trovare il posto migliore e aperto, quindi a pianificare, esattamente come si fa con le EV e ho trovato il passaggio naturale. L’astio andrebbe indirizzato a chi ha ammazzato le auto a metano nel 2022/23, a partire dallo zar, passando per le disattente autorità nostrane (la cosi detta autorità garante dei consumatori, per prima, che non ha profferito verbo) e per finire i gestori locali della distribuzione del metano, che hanno palesemente fatto cartelli locali spolpando gli autisti. Tutt’ora i prezzi x provincia sono molto allineati tra di loro.. chissà come mai.

    1. non sono mai andato a metano …
      ma a difesa dei poveri gestori di impianto (che vendono ciò che trovano sul mercato), ricordo un intervista tv al super onesto gestore di un impianto Metano vicino a casa mia; spiegava che erano molti anni che i prezzi (grazie agli accordi col sig. Putin -ndr) erano stabili… e lui rinnovava i contratti di fornitura di anno in anno; quando è iniziata la guerra ed i prezzi sono “impazziti” si è trovato a comprare a quei tariffari super-cari (sul mercato spot) rispetto ad altri punti rifornimento qui nella mia zona che avevano i prezzi bloccati da contratti pluriennali rinnovati in precedenza (che quindi non erano costretti a pubblicare un prezzo di oltre 4€/kg come il malcapitato).
      Adesso il prezzo medio di tutti i distributori qui in zona città (ne ho 2 vicino casa) è su 1,370/1,399…

      cmq anche io, dopo tanti anni di moto (senza GPS o cellulari) ero abituato ad andare a cercare distributori.. sperando di trovarli .. e funzionanti !
      Non è stato per niente traumatico passare a BEV ….
      forse le limitazioni insegnano a restare calmi e a ragionare?

  11. Diego Gerion

    Il tipo è palesemente un ignorante del settore nel senso stretto del termine.
    Probabilmente è convinto che il metano sia fatto con i peti delle mucche anziché estratto dai giacimenti.
    Il metano per autotrazione è un abominio energetico e si è sviluppato solo grazie alle mancate accise. Pressurizzare il gas ha un costo, economico ed energetico; perché non usa la pressione di rete di pochi mBar per chi non lo sapesse.

    Poi non capisco questo astio e questi epiteti con le parole storpiate. Ma soprattutto è evidente la malafede.

    Perché molti di noi non hanno comprato una macchina a metano? Proprio perché ingestibile. Il primo distributore da casa mia dista 50 km ed invece ho la colonnina sotto casa… Essendo in garage.

    Delle prestazioni eviterei proprio di parlare…

    1. …e se il metano fosse prodotto coi peti delle mucche (possibile) … gli allevamenti intesivi inquinano con le deiezioni e immissioni in atmosfera
      come il traffico veicolare che vogliamo x questo convertire a elettrico con FER !

  12. Iorio Cavallini

    Semplicemente x tre quarti della mia vita ho girato a gpl con 127…ritmo……..mi piacerebbe che si facesse un sondaggio x capire in quanti automobilisti elettrici provengono da metano e gpl. PS Credo sia stato uno dei miei primi commenti su vaielettrico: se si poteva fare self-service avrei preso auto a gpl…fortunatamente ho scelto , e ne sono strafelice, elettrico.

    1. Guido Baccarini

      Io. TUTTE a GPL tranne una (era una km0 e non si prestava per tipologia di motore a essere convertita).
      Distributori i primi anni: uno sul tragitto casa lavoro, ma se sbagliavo l’orario…
      Non è un caso che “noi” ex gasisti non troviamo affatto che le BEV siano limitate, dato che i punti di ricarica sono ampiamente più numerosi degli impianti con GPL/Metano e con disponibilità oraria H24 e non hanno il problema delle monetine…

      1. da ex motociclista (con serbatoi max 22lt) e tanti giri in montagna, un po’ di estero ed isole, in era paleolitica (senza GPS, App e smartphone) mi son trovato davanti a distributori automatici che non mi prendevano la banconota troppo stropicciata… sperando che si fermasse qualcuno a chiederne il cambio …

        Si impara a programmare gli spostamenti previsti … scegliere le opzioni … e, se qualcosa va storto … restare calmi.. 🧘‍♀️ ..

    2. Sia metano che gpl, molte auto per molti anni. Mi son trovato bene ma il punto debole erano le centraline stock di questi impianti che non riuscivano a garantire una messa a punto perfetta perché erano/sono lente (in particolare per la messa a punto automatica del rapporto stechiometrico col passare delle stagioni), mentre passando a centraline fast (SENZA, ripeto SENZA truccare il motore, quindi SENZA aumentare la potenza) l’erogazione sarebbe stato sempre perfetta. Purtroppo queste centraline sono considerate comunque un’elaborazione (al pari di quelle per l’aumento della potenza), per cui non le ho mai montate. Nessuna di queste alimentazioni era però esente da difetti: quella a metano prevedeva un bombolone pesante da tirarsi dietro e un’autonomia limitata (… no comment …) mentre il gpl aveva il problema degli iniettori che tendevano a sporcarsi. In entrambi i casi c’era il problema del rifornimento (arrivare alla pompa e aspettare in auto 3 minuti che il tizio con tutta calma venisse a farmi il pieno mi ha sempre dato sui nervi … da qui forse l’ansia da tempi di rifornimento …), degli orari di rifornimento, dell’autonomia limitata, del fatto che le auto non partivano a gpl/metano ma sempre a benzina, di un leggero calo di prestazioni (perché gli impianti after market sono spesso limitati su quel fronte) e un po’ di puzza che arrivava da questi impianti (gpl in particolare). Il risparmio però mi ha salvato le finanze. Nonostante un elevatissimo numero di distributori di gpl e metano sui miei tragitti, confesso che essere tornato al diesel e alla benzina è un grandissimo relax rispetto a gpl/metano. Pago di più però ho zero noie …

      1. in tanti anni in accettazione officina … a sentire le lamentele dei clienti con auto a gas (GPL/Metano), a veder impazzire i meccanici per i problemi … a sentire le b********
        per carità … anche coi gasolio non si scherza affatto !
        io ne ho avute 7 di fila .. arrivato al AdBlue ho preferito passare a BEV …
        (vuol dire che imparerò le “beghe” delle auto moderne .. assieme ai pregi)

  13. Mai comprata auto a Metano per un motivo molto molto semplice, non ho mai avuto un distributore di Metano sufficientemente vicino.

    Con l’avvento delle elettriche le vendite di auto a metano sono praticamente azzerate, meno di 2000 nel corso del 2023, comprarla oggi vuol dire essere folli. I già rari distributori, con la naturale morte delle auto circolanti e praticamente nessuna nuova vendita, quanto potranno durare?

  14. Non capisco tutto questo astio da parte dell’iroso Andrea però provo a rispondere ad alcuni punti solllevati, magari l’aiuteranno a tranquilizzarsi un po’.
    Nel 2007 ho preso la prima auto a metano: non ho mai fatto i conti puntuali, ma tra maggior costo d’acquisto e revisione delle bombole non credo di averla mai ammortizzata del tutto, ma mi importava poco, proprio perché credevo che fosse importante fare qualcosa per l’ambiente. Nel 2007 andare a metano era pioneristico: distributori aperti solo dal lun al ven dalle 7 alle 19, sperduti in mezzo alle campagne del nulla, ma mi importava poco, proprio perché credevo che fosse importante fare qualcosa per l’ambiente.
    Nel 2013 ho costruito la casa dove abito ora, classe B, pompa di calore, impianto fotovoltaico: era tutto pioneristico ai tempi (i pannelli costavano il dobbio di oggi, le pdc erano rare), ma mi importava poco, proprio perché credevo che fosse importante fare qualcosa per l’ambiente.
    Nel 2019 ho acquistato la prima auto elettrica (C-Zero) affiancandola alla seconda auto a metano (presa nel 2017): un aspirapolvere con le ruote, pagata il doppio di una Panda, nel 2019 era pioneristico andare in elettrico, poche colonnine, poche opzioni per i lunghi viaggi, ma mi importava poco, proprio perché credevo che fosse importante fare qualcosa per l’ambiente.
    Forse adesso che ho solo veicoli elettrici “faccio la vergine”, ma non mi importa, perché credo sia importante fare qualcosa per l’ambiente.

    Passiamo ad un paio di osservazioni
    “…Ma evidentemente aspettare 5 minuti per fare una ricarica di metano vi dava fastidio”. Mi è capitato di fare anche 1h30 di coda più 10 minuti di rifornimento ai tempi, quando le pompe erano poche e l’unica possibilità di rifornire la sera o nel weekend era il distributore AdS Assago.
    “(con le auto a pile quanto bisogna aspettare ora?).” 0: arrivo a casa, l’attacco alla wallbox e non devo aspettare o fare gite serali a 30km da casa.
    “Per non parlare che dovevi cambiare lo stile di guida a causa del mancato ‘brum brum’ con tanto di nuvola di fumo degli scarichi, se volevi sorpassare in tutta fretta.” in effetti ricordo con TERRORE i sorpassi fatti con la Zafira a metano, dove rischiavi la vita tutte le volte perché era un bisonte a pedali, ora con l’auto elettrica (C-Zero inclusa) in pochi secondi effettuo qualsiasi sorpasso, direi che ci ho guadagnato parecchio.
    “Comunque sia, come dite voi, basta pianificare per fare un bel viaggio con le ‘pile stilo’.” Perché con il metano no? Quando sono andato la prima volta in Spagna nel 2015 attraversare il sud della Francia è stato un incubo, con 4 distributori in totale (uno a Cannes, uno ad Aix-en-Provence e 2 a Montpellier) che NON FUNZIONAVANO, ho dovuto fare decine di sosta per utilizzare i 15 litri di benzina che consentiva il serbatotio secondario della Zafira: piano A, B, C e anche D con il metano.
    “i pannelli solari. E anche qui altri costi da sopportare”: nonostante li abbia installati quando costavano il doppio di oggi li ho più che ammortizzati tra minori costi in bolletta e pagamenti del GSE.

    Sempre disponibile per un confronto.

  15. Egr. Andrea, mi domando perchè tu ce l’abbia tanto con chi viaggia in elettrico. Forse hai acquistato la tua auto a metano poco prima dei suoi abnormi aumenti e ti girano le scatole per questo? Anch’io ho viaggiato a metano per tanti anni, prima con Renault Megane sw (318.000 km senza veri problemi), poi con Scenic (269.000 Km, con guasto finale e rottamazione), entrambe trasformate con impianto Landi Renzo, infine con Opel Zafira a metano, di fabbrica. Le prime due molto meglio della Zafira, devo dire. Al punto che, arrivata ormai la Zafira ad un carico importante di km e durante il periodo degli aumenti del metano, ho evitato di “finirla” e l’ho rottamata per prendere il misero contributo di € 5.000 per acquistare una Renault Megane e-tech (fantastica). Ho dato fiducia a Renault per l’ottima esperienza con le due auto avute precedentemente, perchè è forse l’unico produttore europeo che ha seriamente intrapreso la via dell’elettrico nei tempi giusti (quindi con ampia esperienza fatta iniziando con Zoe oltre 11 anni fa) e poi perchè ha una rete di assistenza abbastanza diffusa (di Tesla mi fidavo meno). Quindi accusare tutti quelli che viaggiano in elettrico di avere prima inquinato il pianeta con benzina e diesel è un tuo sfogo senza senso, a mio avviso. Adesso ricarico l’auto con energia sempre autoprodotta con fotovoltaico e accumulo da 18 kw, più che sufficiente per i miei circa 15.000 km all’anno che percorro. Per viaggi lunghi (ne faccio pochi) nessun problema, posso anche sopportare i costi esagerati delle colonnine superfast, visto che per il resto viaggio con la mia energia (bella la libertà di non dipendere più da chi il pianeta l’ha inquinato per un secolo, nascondendo o minimizzando i danni ambientali che le fonti fossili provocano).

  16. Prima di acquistare un’automobile elettrica, ero felice possessore di una Seat Leon a metano, con cui ho fatto tantissimi chilometri.
    Quando l’ho acquistata era sicuramente la scelta più ecologica ed economica da fare.
    Ora c’è l’alternativa elettrica, che è chiaramente il futuro dell’auto, ecologica ed ancora più economica (come costi di esercizio), e non ho avuto dubbi.
    Ora, visto anche la riduzione dei modelli disponibili, penso per ragioni industriali, non la vedo come un acquisto razionalmente corretto.

  17. Ne hanno scritto altri, ne avete scritto voi e forse per una lettera pubbblicata ce ne sono altre 10 cestinate, ma resto della mia idea; eviterei di perdere tempo a rispondere a lettere di questo tipo, per i toni polemici, talvolta scortesi (eufemismo) oltre che per i contenuti spesso sbagliati e basati su una totale ignoranza (non è insulto, se non sai una cosa, prima informati e poi scrivi) dei fatti, se non sulla malafede.

    Perdete solo tempo a rispondere a gente che tanto non capirà quello che scrivete e francamente a me lettore (per ora non elettrico) irritano oltre misura, perchè sono anni che questi dicono le stesse cose. E poi alla fine anche i commenti dei lettori sono sempre gli stessi, perdiamo tempo a parlarci addosso.

    Farei un paragone calcistico, che forse lo capiscono tutti: dubito che un milanista vada a leggere il sito della Juve e faccia poi il polemico con chi non è milanista come lui.

    Quindi se sei contro la mobilità elettrica scrivi a Parodi o Porro e crogiolati nelle loro risposte velenose e false. Lascia perdere chi la pensa diversamente da te, a meno di cercare uno scambio di opinioni pacato e rispettoso, per l’appunto, delle idee altrui.

    Ricordo tempo fa quando (su un altro sito) avevo letto un insulto rivolto a chi usava auto diesel ed a me, da automobilista ibrido, aveva dato fastidio, perchè il rispetto per le idee altrui deve andare nei due sensi. I NO(tutto) questa regolina non riescono a recepirla, per cui lasciamoli nel loro brodo.

    https://wp.me/pjP1E-t7h

    1. È giusto invece che pubblichino questi articoli, /mail, non per un senso logico ma solo per mantenere economicamente il sito… Anche questo costa, e questo genere di articoli sono veloci da fare e molto remunerativi, quindi no problem

    2. capisco il tuo punto di vista …
      ma penso che anche a leggere sfoghi del genere (ed io per lavoro ne ho sentiti tantissimi!) aiuta anche a capire i problemi manifesti o inconsci delle persone….
      aiuta anche leggere le tesi contrarie …
      altrimenti diventa un coretto di persone con le stesse idee e punti di vista…
      e poi, se magari uno “capita qui” … legge il suo stesso pensiero… le controanalisi, ci pensa un po’ su … e cambia idea … è una cosa importante..
      anche poche persone in più informate ed incuriosite possono portare al cambiamento ..
      spero che la redazione ed il dr @Massimo Degli Esposti lascino sempre le “voci dissonanti” … cui magari replicare … democraticamente e civilmente…

  18. Abelardo Provolini

    Non capisco come chi ha comprato l’auto a metano possa nutrire sentimenti di rivalita’ verso l’elettrico.
    Chi ha un’auto a metano mi aspetto che l’abbia acquistata anche per i risvolti ecologici. Come l’elettrico, il metano puo’ (o poteva) essere piu’ economico da gestire dei carburanti liquidi, ma come l’elettrico ha le sue restrizioni e scomodita’, e richiede un’investimento iniziale maggiore rispetto a benzina e diesel.
    Se ci concentriamo sulla sostenibilita’ ambientale, pero’, non si puo’ non vedere che il metano non basta piu’. Le emissioni di CO2 sono solo di poco inferiori a quelle delle altre vetture termiche, e se 10 anni fa si poteva pensare che fosse un contributo utile, adesso che ci sono alternative, penso che non persisterei con l’auto a metano, per il futuro.
    Perche’ entro il 2030 l’elettricita’ in Italia sara’ prodotta da rinnovabili per la maggior parte, e molta di questa nuova elettricita’ sara sovrabbondante in certe ore della giornata/in certi periodi dell’anno, quindi sara’ interesse per lo stato e i fornitori di ottimizzare l’uso delle risorse (e abbassare strategicamente le tariffe quando la produzione sopravanza il consumo).
    L’elettrico e’ il nuovo metano (ma speriamo che raggiunga la totalita’ dei veicoli)!

  19. ‘Vi ricordo che al governo ci sono persone come voi. ‘

    no
    direi proprio di no
    decisamente no
    🙂

  20. Andrea, buon dì.
    Chi lo dice che non abbia preso in considerazione un’auto a metano nel momento in cui ho comprato la BEV?
    Il discorso che ho fatto è stato semplicemente questo.
    L’elettrico mi permette più o meno le stesse autonomie di una metano (300/400 km), la ricarico in max 30 min in una HPC invece di 10 min ma posso caricarla a casa quando la parcheggio la notte. I costi sono più o meno gli stessi se non inferiori e la rete di ricarica sarà più capillare di quella a metano. Aggiungiamoci che vorrei (dopo aver risolto alcuni problemi tecnici e di convivenza) installare un impianto fotovoltaico per casa e l’auto e capirai che al netto del discorso ecologico a me è sembrato più logico passare ad una elettrica.
    Se avessi dovuto cambiare auto 5 anni fa la scelta sarebbe ricaduta su un’auto a metano ma ad oggi ha molto meno senso vista anche la maggiore manutenzione (vedi anche il cambio delle bombole ogni x anni).
    Una cosa che mi sono sempre chiesto è perché Fiat nel suo bicilindrico twin air (ultra compatto) non l’avesse mai fatto diventare un mild-hybrid (ad esempio come quella che propongono ora sulle Tipo, 600 ed altrri modelli) a metano in modo da sopperire a quella mancanza di spinta sotto i 3.000 giri/min (l’auto l’ho provata anche in vista di un possibile acquisto). Sai quanto sarebbe stato molto più efficiente!!!

    1. cit. : “Una cosa che mi sono sempre chiesto è perché Fiat nel suo bicilindrico twin air (ultra compatto) non l’avesse mai fatto diventare un mild-hybrid (ad esempio come quella che propongono ora sulle Tipo, 600 ed altrri modelli) a metano..”

      da ex automotive… il FIAT Twin Air è già fonte di problemi di suo … a metano poi !! aggiungere pure il motorino elettrico al cambio+batteria addizionale porta ulteriori complessità e costi … (così come è stato necessario abbandonare i piccoli motori a gasolio <1600cc …
      meglio passare al motore elettrico direttamente … meno autonomia … ma ben fatti !

  21. Alessandro D.

    Ormai su Vaielettrico è diventato un must l’appuntamento del “quarto d’ora di odio reciproco”.
    Mi pare da sempre incredibile che ci sia gente che voglia impiegare il suo tempo scrivendo lettere così livorose (mi riferisco ai toni: ma perchè? tutto si può dire, non capisco i modi)
    Ma forse trovo ancora peggiore il livore di certi commenti, che finiscono col fare il gioco di chi le lettere le scrive.
    Capisco che la redazione debba fare il suo lavoro, e se riceve una lettera giustamente la pubblica.
    Ma ormai è divenuto un fenomeno talmente strutturale che, se fossi il direttore, lo gestirei diversamente… Magari “giocandoci un po’” e ad un certo punto cercando di limitare al minimo l’impegno redazionale che rispondendo inevitabilmente ne consegue.

    Per esempio io a questo punto ne farei una rubrica, scorporandola dalle lettere veramente “interessanti”, un po’ per autoironia e un po’ del tipo “amici: questo ci mandano, noi non diciamo nulla ma non censuriamo, giudicate voi”.

    La chiamerei “l’angolo degli accidenti”.

      1. direi alla buon’ora
        🙂
        “l’angolo degli accidenti” è ripetitivo e sconclusionato, senza validi argomenti dato che l’auto elettrica (e le rinnovabili) non ha validi argomenti contro, meglio continuare come fate benissimo a documentare ogni novità e valida iniziativa di questo mondo ‘pulito’

      2. Alessandro D.

        Guarda, con la mia formula: copia, incolla, togli le parolacce o le cose impubblicabili, pubblica e foera di ball.
        Ma anche a tre per volta.

        Non si potrà dire che avete censurato, o che non pubblicate le lettere, o che pubblicate solo quelle favorevoli.
        Ma almeno impegno redazionale = zero.
        Perchè poi alla fine è sempre la stessa zuppa che viene rimestata.
        Però è anche vero che sarebbe sbagliato fingere che non ci siano.

        1. Concordo. O non le pubblicate più (non ne sentiremo la mancanza) o le archiviate in una cartellina a sé stante “no watt” (per essere educati), senza indicizzazione dei motori di ricerca e nemmeno commentabili. Giusto che non si dica vengono censurate, ma nemmeno costringere tutti a perder tempo anche solo a leggerle e tanto meno a creare thread infiniti di commenti (tempo perso per tutti). In testa alla rubrica, una serie di link verso le già più volte fatte spiegazioni che dimostrano il contrario di quanto sostenuto dai no watt (tanto sono sempre le stesse cose ritrite senza né capo né coda). 🙂

    1. Fares Brandoli

      Concordo e penso che la ragione sia la frustrazione.
      La cattiveria è figlia di un dolore, una sofferenza non risolta

  22. Uno che ha scelto il metano per motivi anche ambientali dovrebbe prendersela con i diesel, non con la mobilità elettrica. Comunque, per quanto effettivamente inquini molto meno, se ti chiudi in garage con un auto a metano accesa, muori come con le auto a benzina e diesel, quindi dal tubo di scarico non esce proprio aria fresca.

    1. Abelardo Provolini

      Sono d’accordo col concetto principale, pero’ possiamo smettela con la storia del chiudersi in garage a motore acceso? E’ di cattivo gusto e fa degenerare la discussione in un noi contro voi che rinsalda le posizioni dell’interlocutore.

      1. In Italia ci sono 80 mila morti l’anno per inquinamento, credo sia più di cattivo gusto far finta di niente di fronte a chi sostiene che le auto euro 7 o anche a metano siano una soluzione per il problema.

        1. E’ come per il fumo di sigarette… Chi è meno giovane ricorderà quando si tornava a casa il sabato sera con i vestiti puzzolenti per essere andati anche solo ad una pizzata con gli amici, così come ricorderà l’astio dei fumatori quando si auspicava alla fine di tutto ciò. Poi arrivo anche in Italia la legge che vietava il fumo nei locali chiusi, all’inizio c’era chi si opponeva e perseverava noncurante degli altri ma alla fine c’è ne siamo liberati. Lo stesso sarà per le auto termiche… Ora siamo nella fase haters e proteste, tra 10 anni chi ancora girerà con una ICE verra considerato lo sfigato della compagnia e ci libereremo dei tubi di scarico per sempre. Amen

        2. Maurizio c.

          L’inquinamento prodotto dalle vetture,in confronto a quello di aerei e navi è l’equivalente del respiro di un moribondo in confronto a una squadra di Rugby in partita

          1. il problema di aerei e navi è gravissimo (per le persone) in prossimità di aeroporti e porti … “solo” molto grave (per l’ambiente) in atmosfera a quote alte.. o in mezzo al mare..

            il problema delle vetture è che le abbiamo “appiccicate al naso” .. anche se inquinano infinitamente meno (ma inquinano!)

            per il resto concordo con quanto sopra … anche con le espressioni più provocatorie … che, poco elegantemente a volte ho usato anche io .. (forse “quando ce vo’ ce vo’ !! “).

      2. Leonardo (R)

        Concordo con Mario, è decisamente più di cattivo gusto ignorare il problema e fare finta che l’ inquinamento non provochi malattie e morti, anno dopo anno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

Torino: sul Po il battello elettrico a forma di Giandujotto

Articolo Successivo

Ricaricare poco e spesso: cosa succede alla batteria?

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!