Home Auto Un altro mese per salvare la Sion

Un altro mese per salvare la Sion

1
Un altro mese per raccogliere anticipi su prenotazioni con cui salvare il progetto dell'auto ricoperta di pannelli solari.

Un altro mese per salvare la Sion: Sono Motors proroga la campagna lanciata per raccogliere 100 milioni di euro e salvare il progetto della citycar “solare”. 

un altro mese
QUANTO CI MANCA? Ecco che cosa sembrano dire i due fondatori di Sono Motors, Laurin Hahn e Jona Christians, per mettere in produzione la Sion

Un altro mese per arrivare a 100 milioni in nuove prenotazioni

“Il nostro piano per inviare un segnale chiaro sia al mercato che agli investitori attraverso crescenti riserve, impegni di pagamento e fonti aggiuntive di quasi 50 milioni di euro sembra funzionare. Siamo in trattative con potenziali investitori. E riteniamo che l’estensione della campagna ci consenta di raggiungere il nostro obiettivo di circa 100 milioni di euro e procedere con il programma Sion“. Con queste parole i due fondatori di Sono Motors, Jona Christians e Laurin Hahn, hanno annunciato che la campagna #savesion va avanti fino al 28 febbraio. Un mese in più. E che non si alza bandiera bianca, anche se l’obbiettivo di raccogliere 100 milioni in caparre di prenotazioni entro il 28 gennaio è irraggiungibile: siamo a metà della cifra.

un altro meseGli ordini totali ammonterebbero a quota 44 mila

Ad oggi, secondo la società, le prenotazioni Sion ammontano in tutto a 44.000. Includono 21.000 prenotazioni private con deposito. 1.500 nuove prenotazioni private con impegno di deposito nella campagna in corso. E 22.000 preordini B2B non vincolanti. Secondo i due fondatori, equivarrebbero a un volume di vendite nette di circa 1 miliardo di euro, ma supponendo che tutte si traducano in contratti. La campagna #savesion è stata lanciata l’8 dicembre, per finanziare l’ultima fase di sviluppo della Sion e dare finalmente il via alla produzione a inizio 2024. Finora sono stati costruiti i prototipi con i quali si stanno svolgendo prove di affinamento in tutta Europa (in Italia si tengono i crash-test sicurezza). Ma restano da costruire i veri veicoli pre-serie e far partire la produzione, già prevista presso la Valmet Automotive di Uusikaupunki, Finlandia.

Apri commenti

1 COMMENTO

Rispondi