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Rivoluzione verde, la Ue risponde a Trump e Cina: piano da 100 miliardi per imprese e tecnologie

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La presidente della Commissione UE, Ursula Von Der Leyen.

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Una Banca per finanziare il piano da 100 miliardi, che mobiliterà altri fondi fino a 400 miliardi di euro. Priorità ai settori industriali ad alta intensità energetica (dalla siderurgia alla chimica). E alle tecnologie per la green energy. Ma anche interventi per ridurre il peso della burocrazia per le imprese. E per abbassare le bollette dei cittadini. Sono i punti principali dell’Industrial Clean Deal presentato dalla Commissione Ue a Bruxelles 

Come previsto, il risultato delle elezioni tedesche ha rafforzato l’Unione europea e il suo ruolo “mediano”. Pressata tra l’America trumpiana – in piena regressione democratica ed economica – e l’avanzata dei colossi cinesi. Sempre più leader di mercato nei settori strategici, a partire dalle tecnologie della transizione: energia, mobilità e digitale.

La risposta dell’Unione Europea a Stati Uniti e Cina

Con il Clean Industrial Deal presentato a Bruxelles, l’Europa rilancia il suo ruolo di protagonista nelle politiche di decarbonizzazione, confermando gli obiettivi già dichiarati con il Green deal.Puntiamo a ridurre le emissioni industriali fino al 30%“. E lo fa tenendo conto sia del mutato contesto geopolitico. In primis, il ritorno di Trump alla Casa Bianca, che ha avuto come conseguenza l’imminente accordo tra Stati Uniti e Russia sull’Ucraina.

Ma, soprattutto, la Ue nel suo piano tiene conto del dossier presentato proprio alla Commissione da Mario Draghi. Il rapporto sulla competitività europea redatto dal gruppo di lavoro dell’ex presidente della Bce ha tolto ogni alibi a Bruxelles. L’Unione europea deve accelerare, con più risorse e meno ostacoli burocratici, se vuole tenere il passo di Stati Uniti e Cina. La risposta è arrivata con il Clean industriale deal, ponderoso documento presentato dalla presidente Ursula Von Der Leyen. La quale, con accanto la Commissaria per la transizione Teresa Ribera e il commissario per il Clima, Wopke Hoekstra, è stata ferma sul punto. “È un chiaro segnale che facciamo sul serio“. Per Ribera, “la decarbonizzazione come motore di prosperità, crescita e resilienza: Mentre per Hoekstra farà “leva su molteplici canali di finanziamento per stimolare un aumento senza precedenti degli investimenti nelle reti e nell’energia pulita a breve, medio e lungo termine”.

rinnovabili cina

Ue, le cinque clean tech a cui guarda il piano da 100 miliardi della Commissione: pannelli solari, turbine eoliche, auto elettriche, batterie e pompe di calore.

Il documento rappresenta la “fase due” del Green Deal, nato come reazione al crollo della produttività causato dal Covid. E vuole trovare un accordo tra politiche per l’ambiente rilancio dell’industria. In pratica, la Ue con il suo piano green da 100 miliardi non vuole tradire gli obiettivi di decarbonizzazione ma tenere conto anche delle richieste delle imprese di regole meno “rigide”. Proprio dall’industria green parte il piano là dove parla di clean tech, con le cinque tecnologie dove l’Europa non può non esserci: pannelli solari, turbine eoliche, auto elettriche, batterie e pompe di calore. La Cina è davanti in molti di questo settori, ma non è ancora troppa tardi per l’Europa per recuperare terreno.

Ue, il piano di Bruxelles da 100 miliardi per le tecnologie pulite , che diventano 400 con la riforma degli aiuti di stato e i fondi Bei

Per passare dalle (belle) parole ai fatti servono i soldi. Per cui la Commissione metterà a disposizione da subito 100 miliardi di euro. Il fondo sarà gestito da una «Banca per la decarbonizzazione industriale» e servirà a sostenere la produzione di tecnologie pulite Made in Europe. Ma si aggiungeranno altri tre canali di finanziamento. Il primo è indiretto: è prevista una riforma delle regole sugli aiuti di Stato. Le norme saranno semplificate, per stimolare gli investimenti green dei privati. Poi ci sono i nuovi strumenti finanziari che lancerà la Banca europea per gli investimenti (Bei), per i governi e per le aziende. Infine, la modifica del regolamento InvestEU, che potrebbe mobilitare fino a 50 miliardi di euro in investimenti aggiuntivi.

Ma non c’è solo un elenco di risorse nel dossier Ue da 100 miliardi. Il Piano per la decarbonizzazione di Bruxelles è molto più ampio. Ed entra nel dettaglio di una serie di provvedimenti, che parte dagli impegni per limitare i prezzi dell’energia. Insieme al Clean Industrial Deal, la Commissione ha presentato oggi un «piano d’azione sull’energia accessibile» per abbassare le bollette di famiglie e aziende.

Messaggio a Milei: “Semplificare, ma senza motosega”

L’energia richiama le materie prime. Da qui l’idea di piattaforme per acquisti comuni per  ottenere prezzi più bassi dai fornitori. Ricordando sempre cone l’Europa, rispetto a Cina e Stati Uniti dispongono di pochissime materie prime. da qui l’accelerazione verso le rinnovabili, per non dover dipendere più dalle importazioni dei fossili. Allo stesso modo sarà sostenuto il recupero delle materie prime, adottando un «Circular Economy Act» nel 2026.

Indirettamente, altre risorse potranno arrivare dalla semplificazione delle regole che permetteranno di risparmiare sulle procedure burocratiche e destinare personale allo sviluppo e alla ricerca (ci sarà un provvedimento apposito per la formazione permanente). Qualche giorno fa il vicepresidente Ue e commissario all’Industria Stephane Sejourné aveva garantito che tutto ciò non equivale a una deregolamentazione. «L’Europa vuole semplificare e sa riformarsi anche senza una motosega, ma con uomini e donne competenti che ascoltano le imprese». Una battuta riferita alla motosega del presidente argentino Javier Milei, diventata un’icona delle politiche iperliberiste e del taglio dei servizi pubblici. Come dire: l’Europa lo fa meglio e senza ideologie radicali.

prossimo appuntamento sulla transizione green è fissato per il 5 marzo, quando verranno presentati i risultati sul tavolo per il rilancio del settore automobilistico in Europa.

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37 COMMENTI

  1. Visto che si parla di investimenti verdi, vi segnalo questa piccola comunità fondata in Australia, che, per 300 giorni all’anno consuma solo la propria energia autoprodotta con il fotovoltaico.
    Ogni casa ha 5-6 kW di fotovoltaico.
    C’è un’unica batteria da 437 kWh condivisa.
    La rete fornisce solo l’energia necessaria in quei 60 giorni.
    Prevedono, dato l’aumento di auto elettriche, di non acquistare un’altra batteria, ma di utilizzare il V2G.
    Ci sono 2 tariffe:
    20 cent australiani per il giorno (con più sole)
    60 cent australiani per la notte (quando si utilizza la batteria),
    che dovrebbero corrispondere a circa 12 e 36 centesimi.
    Tale esperienza mi ricorda quella di Vauban, quartiere di Friburgo, città tedesca meridionale.
    Ovviamente, l’adozione di tali modelli ci avrebbe assicurato, oltre ad una migliore qualità della vita, anche una protezione dall’inflazione e dai sussidi per le bollette, che continuiamo a dover pagare dal 2022.
    https://youtu.be/pTfdQ3dEopw?si=tjfI-FFZP1_HT95D

  2. Salve sig.r Zi Ti, guardi, io non faccio distinzione tra chi mi e’ piu’ simpatico oppure no, chi avrei preferito o viceversa, dico soltanto che ogni politico non lo reputo coerente al 100% quindi tutte le chiacchiere che dicono lasciano il tempo che trovano, poi c’e’ chi ” chiacchiera ” di piu’ e chi ” chiacchiera ” di piu’ con i fatti.
    Concludo dicendole che personalmente non e’ che abbia molta stima in generale della politica USA, democratici o repubblicani che siano e sinceramente neanche della politica europea, tendo a valutare piu’ i fatti che le parole.

  3. Qualcuno dovrebbe prendersi la briga
    di comparare un investimento in nuculare
    con un investimento in accumulo domestico da 10kWh e inverter a isola ,modalità ups

    la famiglia Italiana media di 3 persone impegna giornalmente 8kWh

    in pratica la rete si limita a caricare la batteria impegnando max 500W continui
    nelle fasce che il GESTORE riterrà meno congestionate o con surplus da rinnovabili

    l’utente prenderà l’energia non più dalla rete , ma dalla sua batteria domestica

    se poi queste “mini” batterie stazionarie fossero al titanato di litio costi iniziali permettendo
    verrebbero sfruttate da un paio di generazioni almeno

    secondo me ,
    il mio discorso fila e probabilmente costerebbe meno del nuculare
    oggi 15kWh , litio ferro fosfato costano meno di 2000 eur e durano almeno una ventina d’anni

    100 euro l’anno di batteria intelligente a famiglia vs nuculare ,
    abbassamento del baseload dal formale 3kW odierno a 500W un sesto
    anche l’investimento sulle reti sarebbe ridotto ,
    rete digitale a parte per regolare il caricabatteria da parte del gestore

    P.S.
    mode cazzeggio_semiserio ON

    Ora diche un parabola di un Generazione X
    ovvero come lo stato spreca i soldi pubblici ieri oggi e domani

    c’era una volta la cassa del mezzogiorno che investiva a “un metro a sud” d’Italia
    mi è rimasto impresso il caso di una di queste “imprese”
    che investì 40 miliari di LIRE statali appunto “un metro a sud”

    sapete quanto durò questa azienda ?

    reggetevi ..
    UN ANNO

    sapete quanti dipendenti aveva ?

    reggetevi due la vendetta ..
    40 QUARANTA DIPENDENTI

    io all’epoca ero un giovane neodiplomato che faceva piccoli lavori saltuari come apprendista strego.. pardon infrmatico ,
    la forza , pardon la logica si era appropriata del mio cervello facendo danni permanenti

    la domanda che torna ricorrente nel mio cervello ormai bacato è ..
    perchè non hanno dato 40 miliardi di lire a 40 dipendenti ?
    credo che ,
    non sarebbero mai andati in cassa integrazione ..
    non avrebbero mai più mendicato un lavoro ai potenti di turno ..
    avrebbero , costruito/restaurata una casa ,
    aperto una attività artigianale che non avrebbe chiuso dopo un anno e magari avrebbero assunto più di quaranta dipendenti ogniuno

    ok ok è andata come è andata
    scurdammose o passato e futtemmoce o futuro
    ogni riferimento velato
    al nuculare ,
    alle pillolette idrogenate di Pollaroli Tarcisio detto er fibbia
    ai carburanti sintetici
    è sinceramente voluto

    • 15kw a 2000 euro?, please dammi il link che a quella cifra cambio la mia “vecchia” batteria da 5kw .. su internet ho trovato quelle da 8kw dai 5 – 6000 in su a cui poi va aggiunta la manodopera.

      • millesettecento euro da assemblare
        ma c’è chi te l’assembla in Italia e te la spedisce a casa
        chiedi al tuo elettricista
        su youtube c’è stato un proliferare del fai da te

        i più famosi
        “il nostro amico sole”
        “carmine energia gratis”

        uno dei pionieri è stato l’Ing. Salvo Mandarà (RIP)
        canale Salvo5puntozero
        in memoria
        https://www.youtube.com/watch?v=dgvRWenpE7U

        comunque una batteria del genere che ho indicato industrializzata imho dovrebbe costare meno di quello che ho scritto , sono prezzi al pubblico su aliexpress

        manca però un caricabatterie/inverter gestito da remoto dal gestore da max 2 kW per caricare la batteria e in grado di erogare 6kW prelevati dalla batteria

  4. Intanto in Italia la discussione che fanno passare attraverso il servizio pubblico di Radio 1 alle 18.45 è stato:
    – scienziato Enea: nucleare nucleare nuclerare
    – il solito Tabarelli: nucleare nucleare nuclerare

    meno male che hanno dato voce anche al presidente di una organizzazione ambientalista (accidente non ricordo quale) che, con voce purtroppo poco gradevole (fumo, età, indisposizione…) ha spiegato che le rinnovabili sono vincenti per i costi ed i tempi.

    Rimane però sempre la brutta impressione che a comandare siano certe lobbies ed i loro interessi anzichè il bene dei cittadini.

    • che poi, volendo… non è che l’una esclude l’altra… anzi…se inizialmente investi un po’ in F.E.R. rientri velocemente nell’investimento… e Dopo puoi pure fare il nucleare (visto che comunque prima di altri 8/10 anni le tecnologie non sono ancora pronte… e si rischia di buttare via gli investimenti se si sbaglia il “filone”, come con gli SMR/AMR attuali)

      • Per me sanno che se partono in modo serio le F.E.R. al nucleare non arriveranno mai più, salvo che il pianeta non finisca perennemente ricoperto di nuvole e non spiri una bava d’aria.
        Poi personalmente credo che il nucleare, come il ponte sullo stretto, come la TAV ecc. più che opere necessarie siano una grande mangiatoia che porta irrisori vantaggi alla popolazione (forse addirittura svantaggi) ed enormi entrare per chi è del giro. Anche se alla fine non dovessero entrare mai in funzione.

        • tanto in Italia nessuno chiede conto degli errori o truffe fatte ai danni dei cittadini/elettori… che “saltano” sempre verso il nuovo Pifferaio Magico…

      • abbiamo le FER al 40%+ in Italia. Se investiamo nei prossimi 10 anni su FER e accumuli (come stanno facendo gli altri, senza inventarci nulla) andiamo a 80%. Forse anche di più.
        A quel punto ti tieni un po’ di gas, fintanto che gli accumuli non diventano ancora più efficienti.
        Il nucleare al momento è uno specchietto per allodole (o per votanti)

  5. cmqe aldilà della simpatia antipatia per Trump credo che l’UE parta decisamente sfavorita risposato agli USA per ragioni legate alla normativa e ai Regolamenti. L’eccessiva regolamentazione della UE ci danneggia e questo credo sia un fatto su cui siamo tutti d’accordo. Se per installare del F.V. sul tetto o mettere una Wallbox devo correre tra 10 uffici e 20 autorizzazioni parto sconfitto in partenza. Gli anglosassoni (che odiano i regolamenti eccessivi) sono avvantaggiati. L’UE deve fare prima della rivoluzione Green la deregolamentazione di vasti settori della vita pubblica. E avrebbe effetti anche politici poiché una delle ragioni della distanza tra UE e cittadini è proprio questa sensazioni che voglia regolamentare anche la quantità di sale che metto nella minestra con la scusa della ‘mia salute’. Eh no. Il liberalsimo è altra cosa

    • Condivisibile ma senza scordare che abbiamo un governo contro l’inutile (ripeto inutile) burocrazia che altro non fa che mettere o conservare paletti sulle rinnovabili.

    • Non dare all’UE colpe che sono solo italiane.
      Il limite dei 20kW installati oltre il quale si diventa officina elettrica con un aumento di costi non trascurabile, lo abbiamo solo noi.
      Il dover nascondere i pannelli a tetto perché sono brutti, lo abbiamo solo noi.
      Molti edifici gioverebbero ad avere pannelli verticali a copertura delle pareti, ma pare una bestemmia in Italia, visti invece in Svizzera e Germania.
      La lentezza di approvazioni è degna della italica burocrazia.
      Vedasi anche l’agrivoltaico, con i pannelli a copertura delle piantagioni, ostacolato in lungo ed in largo.
      Ma nessun problema alla costruzione di nuovi capannoni.

  6. Salve, una semplice domanda al dr. Pagni dell’articolo. Quando scrive che l’America è in ‘piena regressione democratica’. Mi può elencare, per cortesia, 2 (due) esempi di questa regressione democratica. Magari citando la fonte che non sia il NYT o la CNN (la nostra ex TekleKabul per chi se le ricorda).
    Grazie

    • Rispondo molto volentieri. E come da sua richiesta le cito due fonti penso al di sopra di ogni sospetto. La prima è l’Economist: il settimanale ha descritto la politica dei primi due mesi di Trump da presidente come “imperialista”. Il che è l’esatto contrario di democrazia, dove il potere si esercita in nome del demos, un tempo il popolo ora diciamo i cittadini. L’Economist si rifà agli annunci tipo “ci riprendiamo Panama” o quelli (poi scomparsi) sull’annessione del Canada o della Groenlandia.
      Il fatto che Trump si creda investito da una missione da “imperatore” lo scrive anche il Sole24Ore, quotidiano degli imprenditori italiani. Leggo testuale: “Su Truth Social ha riassunto così il suo diritto a un potere esecutivo libero da controlli: «Chi salva il suo Paese non viola alcuna legge».” Frase che si vuole attribuita a Napoleone.
      Di mio aggiungo le decisioni, queste già prese, sul ritiro degli Usa dall’elenco dei Paesi che forniscono aiuti umanitari (sarebbe il 20% del totale). I paesi che si ritroveranno in difficoltà come meno fondi disponibili correranno in braccio a Cina e Russia. Il che non è un bene né per la democrazia nel mondo, né per la politica estera degli Stati Uniti (e quindi metterebbe in pericolo la sicurezza dei suoi cittadini). Ma le cito, infine, i licenziamenti in massa nella pubblica amministrazione. Se lo immagina in Europa? Ma anche negli Stati Uniti ci sono giudici che non sono d’accordo, proprio perché violano regole “democratiche” come le leggi.

      • Che la politica di Trump dei dazi e licenziamenti non porti nulla di buono direi che sono quasi tutti d’accordo, che l’Europa goda di ottima salute … bhe parliamone, Italia e Germania le due maggiori manifatture del continente hanno una produzione industriale da quasi due anni, l’export tedesco (soprattutto verso la Cina è sceso drasticamente), da noi i salari sono fermi da 20 anni.
        Questo piano europeo di decarbolizzazione è una buona idea, ma a parte che sarebbe già dovuto partire da almeno 5 – 10 anni temo che diventerà un asset importante soprattutto per la Cina (che detiene materie prima, produzione e preparazione in questi campi) e comunque nel frattempo dovremo prendere GAS liquido strapagandolo, che poi il sole 24 ore venga a fare la maestrina dalla penna rossa senza “accorgersi” dei danni fatti al paese negli ultimi 20 – 30 anni da politici e industriali bhe mi sembra a dir poco ipocrita, da noi non abbiamo i licenziamenti degli statali come in USA ma abbiamo i lavori a somministrazione, a tempo determinato, a progetto in stage (dove manco vengono pagati i contributi) e un sistema di misurazione che se uno lavora una settimana allora non lo si può considerare disoccupato …. e sinceramente se queste sono le “regole democratiche” bhe forse sarebbe il caso di chiarirsi prima cosa si intende per “democratico”

      • Salve sig.r Pagni, sinceramente non vedo una regressione democratica in quanto il programma elettorale di Trump era abbastanza chiaro, è stato votato democraticamente dagli elettori, ha vinto, sta portando avanti il suo programma ne più ne meno, quindi è evidente che stia rispettando la volontà di chi lo ha votato democraticamente.
        Può non piacere il suo linguaggio, il suo modo di fare ma di fatto sta mettendo in atto, fino ad ora, ciò che aveva promesso.

        • La regressione democratica sta nel non passare dal congresso per legiferare, ma andare avanti a suon di decreti.
          Le camere (2) sono uno dei pilastri del bilanciamento del potere, perchè ascoltano tanto gli eletti della maggioranza, quanto quelli della minoranza, spesso cercando un accordo. Si veda la camera USA, spesso governata dalla fazione opponente.
          Se non vedete la perdita di democrazia USA, forse dovreste documentarvi meglio?

          • Salve sig.r Cassin, io di democratico vedo che quando un politico, per il quale ho dato il mio voto in base al suo programma condividendolo, lo mette in pratica, poi se passando per le camere o altro sincerente a me poco interessa, così mi sento rappresentato democraticamente.

          • @mariotti
            Chissà se il ragionamento va bene anche quando vince il politico per il quale non ha votato.
            Oppure in quel caso la democrazia è a rischio…. no perchè trump questo diceva.
            E non è che biden mi andasse a genio.

        • quindi qualunque cosa faccia un eletto dal popolo (vedi anche Hitler) è democrazia, anche se stermina le minoranze o fa carta straccia di costituzioni varie , classica visione distorta poi ci si domanda perchè stiamo pericolosamente scivolando verso autocrazie, dittature e “uomini forti” (che tra l’altro rappresentano il bisogno di popoli deboli) …

      • Dr. Pagni, le consiglio altre fonti (Fox, WP ad esempio) . I tagli di Musk all’agenzia USAID sono clamorosi. Non li elenco qui per non essere parziale ma le dico solamente che se fossi un cittadino americano sarei molto (ma molto) incxxxxto per come sono stati spesi i soldi delle mie tasse. Parliamo di miliardi di dollari. Se vuole si legga l’elenco e l’oggetto delle spese. Le attività per i Paesi poveri e quelle veramente solidali verranno mantenuti e reiterate.
        Soldi (tanti) tra l’altro andati anche a famose testate giornalistiche (anche europee). Non proprio etico direi ricevere soldi da un governo per scrivere articoli su quello stesso governo.
        I licenziamenti nel pubblico riguardano per lo più interinali, stagisti e a tempo determinato. Anche li c’è ancora la tutela gius-lavorista e i giudici (federali e statali) hanno già intrapreso qualche azione. Senza esito se non a livello cautelare temporaneo (quindi senza il giudizio di merito).
        Sugli immigrati sta espellendo (non deportando, ‘deport’ in inglese vuole dire espellere) i criminali e gli illegali. Lei può entrare negli States senza documenti? Varcando i confini senza controlli.
        Per il resto l’ha detto un intervento prima del mio. Era il suo programma politico e non vedo una regressione democratica. E la censura c’era già prima sui media americani (vedi Woke).
        Se poi vogliamo parlare di democrazia posso dire che solo nella nostra Europa, democratica e solidale, ho visto annullare elezioni politiche da parte di una Corte costituzionale per ‘interferenze’ . Forse in Venezuela è successo prima. Parlo della Romania. E sugli ultimi sviluppi ed arresti non mi pronuncio. Aspettiamo le indagini. Come si dice – ‘don’t look up’.

          • La cosa incomprensibile dell’umanità è che non impara dal passato e ripete gli stessi errori. La definizione scientifica di “idiota” è proprio questa, il non apprendimento dall’esperienza. Se vale per il singolo individuo animale che non ha mai vissuto nella propria esistenza certe situazioni, non vale per gli esseri umani che sono dotati di libri di storia, internet, informazione quasi infinita a disposizione, memoria collettiva: non abbiamo scusanti per non essere definibili “idioti”.
            Alla fine è più intelligente di noi un virus che mutando cerca di adattarsi all’ospite per sopravvivere il più a lungo possibile: gli uomini no, si stanno consapevolmente suicidando con una miopia degna di un vegetale, però lo fanno fieramente difendendo i propri “diritti”.
            Servirebbe la legge 0 della robotica Asimoviana (un robot non può danneggiare l’umanità o per inazione permettere che l’umanità subisca un danno) dato che le leggi umane si perdono “come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.”

    • Ne cito 1 sola: Capitol Hill, finita a tarallucci e vino, ha solo calpestato la Costituzione, è abbastanza antidemocratico?

      • Salve sig.r Baccarini, qui non si sta difendendo a spada tratta Trump solamente c’è chi pensa che la regressione politica non sia questa ma altra ben più grave.
        È chiaro che con il tempo, con le sue azioni e decisioni ci faremo un giudizio su di esso.
        Le scrivo solo questo : le sembra una regressione democratica il fatto che l’Europa abbia deciso di attuare dei dazi alle vetture elettriche cinesi ?

      • Guido bhe se vogliamo vedere anche l’annullamento di certe condanne da parte Biden pochi giorni prima dello scadere del mandato non mi sembrano proprio il miglior esempio di democrazia … negli USA si è passati dalla padella alla brace l’unica cosa che a mio avviso cambia sono “i tempi dj cottura” 🙂

        • Si stava parlando di democrazia USA contemporanea o sbaglio?
          Ho portato opinioni oppure fatti?
          Ci mettiamo dentro anche Vladd, Attila e Mao Tse-Tung o stiamo in tema?
          O vale la regola che se tu sei uno spregiudicato conservatore maschilista razzista truffatore mentitore omofobo arrogante affarista immorale ma lo è anche il tuo vicino allora benaltriamo?
          Io ho visto ieri sera un uomo con le palle al cospetto di un arrogante e prepotente ignorante coadiuvato da un fanatico religioso che sogna l’inquisizione e i roghi delle abortiste.
          Improvvisamente la Santanchè e Salvini mi sono sembrati Madre Teresa di Calcutta e Padre Pio, al confronto.

          • Concordo con lei che il ” siparietto ” di ieri sia stato osceno, uno show di cattivo gusto dei modi nei confronti di un presidente di un’altra nazione.
            La pace Trump la vuole per gli interessi della sua nazione e personali non di certo per porre fine al conflitto di per sé.
            Resta il fatto che nel.suo programma uno dei punti è quello di porre fine alle guerre.

          • Porre fine alle guerre tradendo l’alleato e costringendolo alla resa non è molto difficile. Ma così non si fà l’America “great again”

          • La pace miete sempre una vittima purtroppo. Cmqe dobbiamo scegliere da quale parte stare. Con la UK e la UE (non tutta come ben sapete) che vogliono continuare la guerra fino alla vittoria dell’Ucraina sul puzzone russo (follia). Oppure col puzzone arancione (e lo dico con sincerità) che vuole la fine bellica adesso con un’Ucraina indebolita, ridotta ma che potrà entrare nella UE (non nella NATO ovviamente). Scegliete. Io non mando mio figlio a morire per Kiev (86 anni fa era Danzica) . Voi?
            Per chi conosce la Storia dico che è la nuova Yalta. Con al posto di Churchill i cinesi. Quella Yalta che ci ha dato 80 anni di pace. Io ho scelto. Turandomi il naso magari, ma guardando mio figlio e pensando alle mamme dei poveri ragazzi ucraini e russi.

          • Il paragone corretto non è con Yalta, ma con l’accordo di Monaco del 1938.

          • Ha ragione dr. Degli Esposti. Monaco ’38 fu una vergogna perpetrata ai danni dei cechi. I puzzoni di allora (di Roma e Berlino) la imposero per assicurare la pace, purtroppo momentanea. . Mussolini (osannato) ci credeva, ma si gettò anime e core tra le braccia del Fuhrer infoiato. Anche se Ciano, Grandi e diversi esponenti di casa Savoia (es principessa Mafalda morta a Buchenwald su ordine dei nazisti) e altri gerarchi implorarono il Duce di rimanere neutrale. Ma tantè. Franco in Spagna e Salazar in Portogallo non entrarono in guerra e rimasero al potere fino agli anni settanta.
            Tornando a noi. L’accordo tra Putin e Trump porterà ad una nuova Yalta. Questo era il senso di mio intervento. E l’Europa deve svegliarsi e capire questo nuovo momentum storico. Che piaccia o meno. Serve forza, unità, politiche chiare. Mentre Putin marciava su Kiev l’UE stava discutendo sui, pronomi, sui gender e sulle emissioni dei barbecue nei giardini provati!!!!!! Esagero ma è per dare l’idea quanto sia anti storico. Rappiccicare maggioranze rattoppate e bocciate dal popolo pur di non mandare al potere Le Pen o l’AFD è deleteria. Si rimanda solo la fine. L’AFD (che non difendo) se fosse veramente un partito nazista gli sarebbe vietato presentarsi alle elezioni. Come qui da noi.
            Un altro esempio che calza è la pace di Brest Litovsk del 1918 quando la Russia pre comunista perse più di un terzo del suo territorio pur di fare pace con la Germania e uscire dalla prima guerra mondiale. Territori che avrebbe poi riconquistato Stalin nel ’45. Anche più.

  7. Interessante.. speriamo che poi le assegnazioni dei fondi siano fatte al meglio possibile anche nei dettagli, senza farsi traviare dalle vecchie filiere energetiche

    all’epoca post-Covid fummo fregati dall’ I.R.A. di Biden, che attirò in America molti investimenti in nuove tecnologie pulite, risparmiose e profittevoli che stavano per partire in Europa

    se ora in America tirano in parte il freno (l’anno scorso hanno installato 50 GW di FTV, compresa una quota prodotta in loco grazie a incentivi; quest’anno con l’aria che tira ne sono previsti di installare meno, circa 30 GW; ancora peggio per il loro settore eolico, il 2025 potrebbe essere un loro anno di quasi pausa), peccato per il pianeta (oltre che per il trattamento finale dell’Ucraina e del medio oriente) ma magari riusciamo ad approfittare noi per dare un buon colpo di reni per sviluppare anche qui più investimenti virtuosi possibile, e chissà magari un pò di unità di intenti

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