Ucraina, la guerra dei droni mette il turbo alle celle batteria

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Nelle guerre moderne i droni sono un’arma tattica sempre più rilevante. Utilizzati perlopiù come “occhi” aggiuntivi per gli eserciti ma, in alcuni casi, anche come vere e proprie armi d’attacco verso obiettivi mirati. Non colpisce quindi che oggi, con diversi fronti di guerra aperti nel mondo, il settore dei droni per uso militare viva un importante sviluppo tecnologico, “smosso” da una richiesta sempre maggiore di velivoli performanti.

La riprova arriva ad esempio dalla guerra in Ucraina, dove di recente i droni Astero ISR di Nordic Wing in forza all’esercito ucraino hanno subìto un importante upgrade, avvalendosi ora di nuove batterie agli ioni di litio con anodo di silicio, che garantirebbero una maggiore resistenza di volo.

Si tratta di speciali celle (SiCore) prodotte da Amprius Technologies, azienda californiana specializzata in batterie ad altissima densità energetica, con performance che garantirebbero ai droni un aumento del 90% della resistenza di volo rispetto alle celle in grafite convenzionali. Il che si traduce in un tempo di volo aggiuntivo fino a quattro ore e “copertura” aerea oltre i 43 km.

Come dichiarato dalla stessa Amprius, le celle per batterie SiCore offrono “capacità di conversione di potenza in energia senza pari per applicazioni ad alta richiesta“. Il loro design utilizza un sistema proprietario di materiali anodici in silicio, per consentire un’elevata disponibilità di carica e prestazioni energetiche in un’unica cella.

Droni sempre più… performanti

Il sistema aereo senza pilota Astero ISR è progettato e costruito da Nordic Wing, produttore di droni ad ala fissa di proprietà danese, ed è in uso presso le forze armate ucraine dall’inizio del 2023.

Progettato per ambienti difficili, questo drone è dotato di telecamere diurne e notturne, capaci di catturare anche i più piccoli dettagli a lunghe distanze. Il suo sistema di comunicazione include due stazioni di terra, che consentono la trasmissione del segnale su distanze di oltre i 40 km, mantenendo così i “piloti” in posizione sicura durante lo svolgimento delle missioni.

Le batterie di Amprius hanno cambiato radicalmente il modo in cui i nostri droni operano sul campo“, ha affermato Jonas Dyhr, fondatore di Nordic Wing. “Con un significativo aumento dell’autonomia di volo, i nostri droni possono rimanere in volo più a lungo, coprire più terreno e fornire informazioni in tempo reale senza interruzioni.
Questa maggiore autonomia non si limita a migliorare le prestazioni, ma ridefinisce le possibilità di ogni missione e può fare la differenza tra successo e fallimento“.
 
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