Uber si fa la sua rete di ricarica a Londra. Con la collaborazione dei Distretti di Brent, Newham e Redbridge, installerà 700 caricabatterie.
Uber si fa la sua rete di ricarica con 700 colonnine
L’investimento è di 5 milioni di sterline (poco meno di 6 milioni di euro), le colonnine saranno marchiate Uber, ma disponibili per l’uso da parte di tutti gli automobilisti. L’aiuto dei Distretti sarà fondamentale per decidere dove installare le ricariche (si parla anche di interrarne una parte l’anno prossimo) e quali fornitori selezionare. L’accodo mira a colmare un gap nella disponibilità di colonnine nella capitale inglese. Finora le installazioni si sono concentrate nel centro e nell’ovest: oltre un quarto dei caricabatterie è tra Westminster, Kensington, Chelsea, Hammersmith e Fulham. Spiega Cllr Jas Athwal, del Redbridge Council: “L’obbiettivo è di espandere la rete di ricarica su strada a Redbridge per rendere più facile per gli abitanti passare all’auto elettrica, contribuendo a ridurre l’inquinamento. Questo implica aiutare anche i taxi e i noleggiatori privati di Redbridge a passare all’elettrico“.
Già 5 mila auto elettriche in flotta nella sola Londra
Ma perché la grande società di noleggio con conducente ha deciso investe direttamente nella ricarica? Uber spiega che la strategia è legata al forte supporto della città di Londra per accelerare l’elettrificazione delle auto. Già oggi oltre 5.000 veicoli elettrici sono sull’app Uber nella capitale inglese, numero che dovrebbe raddoppiare entro fine dell’anno. L’obbiettivo, molto ambizioso, è diventare una piattaforma completamente elettrica a Londra entro il 2025. Già due anni fa l’azienda pubblicò gli esiti di un’indagine svolta in 7 capitali europee da cui risultava che i suoi “padroncini” ritenevano l’elettrico più conveniente del diesel. Il risparmio medio stimato era del 14%, al di là dei vantaggi legati alla possibilità di entrare nelle zone a traffico limitato. Il risparmio era subordinato alla condizione che la ricarica avvenga di notte a corrente alternata. Oppure, se in corrente continua, con tariffe privilegiate. Come appunto avverrà nelle nuove colonnine.