Twitter non vuole Elon Musk come capo operativo del social network, oltre che azionista n.1: il 57% ha votato contro. Ed è probabilmente un bene per Tesla.

Twitter non vuole Musk, il 57,5% dei follower gli vota contro come n.1
È stato lo Elon Musk a pubblica il sondaggio su Twitter, lasciando che fossero i suoi 122 milioni di follower a decidere sul suo futuro. Una cosa mai vista neppure sulla scena dell’imprevedibile turbo-capitalismo di Wall Street. E il verdetto è stato chiaro e non c’è dubbio che il fondatore di Tesla ne prenderà atto, avendo assicurato che, quale che fosse stato il risultato, lo avrebbe rispettato. Il 57,5% degli utenti di Twitter ha votato a favore delle sue dimissioni dalla carica di ad della società. Ed è probabilmente un bene per Tesla, azienda attorno alla quale si era creato un clima sfavorevole da quando il n.1 si era buttato sul rilancio del social network. Con implicazioni anche politiche (trumpiane) che non erano piaciute né ai mercati finanziari né a molti potenziali acquirenti negli Stati Uniti. Al punto che molti grandi investitori di Tesla premevano su Musk affinché si dimettesse dal ruolo di CEO di Twitter per concentrarsi sul marchio che produce Model 3 e Model Y.

Ora torna a Tesla: c’è da lanciare il Cybetruck e…
Il voto, comunque, non lascia spazio a dubbi: hanno partecipato 17 milioni di persone. E il verdetto chiaramente negativo sgombra anche il campo dalle illazioni di chi sosteneva che Elon fosse in grado di manipolare i risultati. Non è chiaro chi subentrerà a Musk alla guida di Twitter, anche se lo stesso Elon aveva twittato il nome di Lex Fridman, un ingegnere specializzato in intelligenza artificiale e podcaster. Ma è chiaro che l’avventura nel social network si chiude qui e che per Tesla si apre un nuovo capitolo. Da poco è stato lanciato sul mercato il quinto prodotto dell’azienda, il super camion Tesla Semi. E c’è da finalizzare il lancio del Cybertruck, l’innovativo pick-up che, secondo il costruttore, “ha prestazioni migliori di un’auto sportiva“. Insomma, il lavoro a Musk non manca, ma certo bruceranno i passi falsi commessi negli ultimi mesi con Twitter.
Direi che la situazione di Twitter ha almeno avuto il pregio di far conoscere anche ai più ostinati chi sia davvero musk. Un padrone delle ferriere di ottocentesca memoria.
E chi lo ammira come fosse un messia…muto 😂
Chi semina vento, raccoglie tempesta.
Elon Musk non è assolutamente il modello di imprenditore che preferisco e invecchiando sta prendendo una direzione ancora peggiore.
Aveva già realizzato qualcosa di grandioso con Paypal, poi l’acquisizione di Tesla, poi Space-X e adesso Twitter…
Mi ricorda il cattivo di un cartone animato che guardavo da bambino, Chobin: “Il mondo è mio, ah ah ah!”
Che dire , uscire dagli impicci con stile “il voto l’ha coperto”
l’importante, al di la di tutto, e che abbia cambiato l’impostazione di twitter e ci è riuscito… eliminando almeno il 50% delle inefficienze e inserendo piano piano personale altamente specializzato.
Ora semplicemente non sara lui direttamente ad impostare la ricostruzione ed amodernamento di twitter … un social che diciamocelo … prima sulla sicurezza faceva acqua da tutte le parti. Sicuramente ora verra sistemato in meglio
Ah, ho capito, quando viene un nuovo imprenditore in un’azienda e il giorno dopo decide di licenziare il 50% dei dipendenti che neanche conosce allora si chiama “eliminare il 50% delle inefficienze” (sempre secondo la regola aurea che chi rimane ha un’efficienza del 100% e chi viene licenziato dello 0%).
L’ammodernamento di Twitter è trasformarlo nel primo social a pagamento.
E la sicurezza si fa licenziando i dipendenti per poi riassumerli dopo qualche giorno (come no, si sa che un dipendente prima licenziato e poi riassunto è il massimo in termini di sicurezza).
Dio ci mise 7 giorni a fare la Terra ma scommetto che tu pensi che a Musk sarebbero bastati 7 secondi.
Applausi.
Quoto pienamente