Eima 2024 sempre più sotto il segno dell’elettrico. Trattori, e non solo prototipi, pronti per il mercato, tantissimi carri per la raccolta della frutta, novità nel campo della zootecnia e tanti robot a batteria per la cura del verde. Una sintesi (non esaustiva) della prima giornata della fiera bolognese. Si può visitare fino a domenica 10 novembre alla fiera di Bologna.

Fendt pronto con due modelli: da frutteto e per il campo e attenzione all’uso urbano
Iniziamo dai trattori. Quelli di Fendt pronti per il mercato dopo anni di sperimentazione – ne abbiamo iniziato a scrivere nel 2017 (leggi) – con due modelli: da frutteto/cura del verde e da campo (questo si può vedere in movimento in un’area dedicata della fiera). E nel Tractor of the year 2025 per il Sustainable TOTY, categoria che promuove l’innovazione e i trattori ecosostenibili, ha vinto il Fendt e107 Vario.
Il responsabile Stefano Pariani (foto in copertina) a Vaielettrico dice che entro gennaio sarà presente in Italia. Ci siamo con e100 Vario. Delle caratteristiche tecniche ne abbiamo già scritto (leggi qui) e si presta a più funzioni. Non solo agricole, per questa la scelta del colore arancione per la livrea che rimanda ai mezzi delle amministrazioni pubbliche, come quelli per la cura del verde. Il manager Pariani sottolinea «soprattutto in contesti urbani sono richiesti veicoli a basse emissioni e silenziosi».
Antonio Carraro in elettrico con SRe, il Sirio di Babbini
A Eima c’è anche l’elettrico di Antonio Carraro presente con il trattore SRe (leggi). Alcuni dati tecnici del trattore. «Due sono i motori elettrici che azionano il mezzo: il primo (50 kW – 68hp) agisce direttamente sulla trasmissione meccanica controllando in maniera ottimale la velocità di spostamento». Poi garantisce «coppia massima in ogni momento; il secondo (35 kW – 48 hp) gestisce la presa di forza e le piccole utenze della macchina. I motori sono alimentati da un pacco batterie da 38 kWh con una tensione da 400 V».

Interessante la proposta di Babbini Giorgio dal ferrarese, siamo a Longastrino, con Sirio 15.4 ovvero un carrello elevatore fuoristrada elettrico. Funzionale per la raccolta della frutta che monta una batteria da 20 kW che può essere ampliata a 40 per garantire la copertura della giornata di lavoro.
Alessandro Montanari ci mostra la stazione di ricarica che può essere fornita dall’azienda, ma si può caricare anche da una colonnina pubblica. Si tratta di un prototipo ma «abbiamo superato tutti i test e tra qualche mese siamo pronti».

Raccoglitrici elettriche con Hortech, Guaresi e De Pietri
Un pioniere delle macchine agricole elettriche è Hortech. In catalogo e da anni ci sono diversi modelli. Segnaliamo la Slide Eco 2 RS per la raccolta e lavorazione degli ortaggi a foglia che monta un motore elettrico da 30 kW viene assicurata un’autonomia da 16 ore ( si carica in tre ore). La Slide Valeriana Eco è la raccoglitrice elettrica per la raccolta della Valeriana.
I padovani di Hortech condividono lo stand (Pad 30 Stand A/2) con i ferraresi del brand Guaresi (fanno parte dello stesso gruppo) che a Eima 2024 presentano la loro prima macchina elettrica: il Mini-G.
Sviluppato con Ecothea dedicata alla raccolta meccanizzata del pomodoro. Un motore da 55 kW e batteria da 32 kWh per un’autonomia da 1,5 a 4 ore e connettore di ricarica type 2. Ci viene presentato dall’ingegnere Lorenzo Maci che ha lavorato alla macchina, si testa il mercato per capire l’interesse e la sua possibile introduzione a catalogo.

Restiamo sulle raccoglitrici con l’emiliana, per la precisione di Reggio Emilia, De Pietri che da tempo offre soluzioni elettriche come la FR 38 Eco. La falcia raccoglitrice per la valeriana per la raccolta in serra o in campo elettrico.
Il manager Davide Crescini conferma l’interesse soprattutto per le lavorazioni in serra delle macchine elettriche anche se il 2024 è stato un mercato statico. Una considerazione comune a tutti gli operatori incontrati.

Raccogliere la frutta con i carri elettrici di Billo e CMA, la novità di De Masi
Un altro settore dove l’elettrico copre una interessante porzione di mercato è quello dedicato ai carri per la raccolta della frutta. Una vecchia conoscenza è Billo – abbiamo visto di recente i suoi carri in azione in un meleto a Ferrara – che confermano, pur nella staticità del mercato – l’interesse per i modelli elettrici.

Restiamo sui carri con le offerte di CMA (Carpenterie Metalliche Anaunia) con il marchio Compact che presenta due linee. Una adatta per terreni pianeggianti e l’altra sviluppata per superare pendenze impegnative e, quindi, soprattutto per aziende collocate in zone di montagna o collina.
A Eima 2024 sia la piattaforma che quella con i nastri come ci illustra Nikolina Pavlovic che conferma l’interesse per queste macchine a zero emissioni e attrezzate per lavorare su ogni terreno.
Un’interessante innovazione è quella della De Masi in partnership con Merlo – presente a Eima con la sua ricca gamma di macchinari elettrici – grazie al box energetico. Questo associato a una carriola elettrica di Merlo (sempre innovativo, leggi) permette un efficace lavoro nella lavorazione negli uliveti.

«Abbiamo diverse capacità di accumulo – da 5 a 15 kWh – può fornire la potenza sufficiente per operare su scuotitori e altre attrezzature idrauliche per un turno di 8 ore». Parole di Antonino De Masi che sottolinea come il box sia adattabile anche ai trattori e su altre applicazioni.

A Eima le macchine per la potatura di Vibo, robot di Mdb e quello per campi fotovoltaici di Peruzzo
La bolognese Vibo da anni commercializza la Lift Eco, la piattaforma elettrica semovente che si presta alla potatura degli alberi con attacchi rapidi sul cestello per l’utilizzo di utensili elettrici.
Si può lavorare, come spiega Cristian Chiarini, fino a sette metri di altezza. Tra gli utilizzi anche l’installazione delle reti anti-grandine, sempre più presenti nei frutteti.

Per i robot è interessante quello dedicato alla raccolta delle arance nello stand di Mdb – in collaborazione con Vision Global Service e realizzato per il gruppo agricolo Oranfresh – con motore termico ma recupero dell’energia. E l’azienda lancia il suo primo robot rasaerba full electric come ci spiega il manager Paul Pontecorvo.

Sul lato cura del verde citiamo la presenza di Peruzzo con la Robofox rinnovata, una macchina non solo elettrica ma intelligente e soprattutto, questa la novità, con la capacità di non perdere il segnale. Merito del sistema LiDAR per la sua localizzazione e per la mappatura dell’ambiente, in modo da aumentare la precisione delle operazioni. Sempre più richiesta nei campi fotovoltaici.

Anche in stalla le macchine zootecniche verso l’elettrico
Passiamo alla zootecnia con una vecchia conoscenza: Supertino. L’azienda di Cuneo che da anni offre sul mercato macchine elettriche come la Electra 2: il carro trincia miscelatore verticale semovente con un pacco batteria da 150 kWh che può essere estesa a 200. Energivora ma come dimostra il successo del parco agrisolare sono sempre di più le aziende dotate di impianti fotovoltaici sui tetti aziendali.

Una novità per il settore è quella presentata dai lombardi di Repossi che a Eima International presentano il prototipo di moto spazzola elettrica che viene utilizzata nelle stalle per spostare il mangime per i bovini: «Si tratta di un prototipo – ci spiega Davide Calfa, responsabile tecnico aziendale – che sarà sul mercato nei prossimi mesi. La tendenza verso l’elettrico è chiara, non possiamo non esserci».
Soprattutto in un settore dove si lavora in spazi chiusi dove è preziosa la riduzione delle «emissioni ma è importante anche la massima silenziosità a vantaggio sia dei lavoratori che degli animali in stalla».
Eima2024 è aperta fino a domenica 10 novembre negli spazi della fiera di Bologna e oltre l’esposizione delle macchine sono possibili i test drive come con il trattore per vigneto Vitibot (leggi) ma in movimento anche il Fendt elettrico da campo.