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Tutto il Po con battelli elettrici ed e-bike. Un sogno che comincia a Torino

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Sul Po si vogliono sostituire i  battelli turistici con motore termico con quelli elettrici. Idea che nasce a  Torino per lanciare il turismo blu.

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L’idea c’è ed è affascinante: introdurre piccoli battelli elettrici  sul Po, a iniziare da Torino. Lodevole intenzione che deve però fare i conti con timbri, autorizzazioni e naturalmente ci sono da recuperare i  fondi. A rendere  più concreta questa ipotesi è la notizia che del progetto se ne parla negli uffici degli  enti locali  e in quelli della GTT, l’azienda che si occupa dei trasporti pubblici in città  e che sta lavorando per trovare le combinazioni tecniche e burocratiche per far approdare i battelli ad emissioni zero sulle sponde torinesi.

Valentino e Valentina, i due battelli vittime dell’alluvione

Per rendere chiaro il quadro  della situazione e la direzione di marcia (elettrica)  è necessario fare un passo indietro. Nel novembre del 2016 l’alluvione in città distrusse l’imbarco dei Murazzi e creando dei danni a Valentino (seppure non gravissimi)  e Valentina (quest’ultimo è affondato, poi è stato recuperato), i battelli costati oltre 600mila euro l’uno e pesanti quasi 50 tonnellate. I due scafi sono stati recuperati, ma  è probabile che finiscano rottamati o venduti.

Si pensa, quindi, al futuro ovvero a battelli più piccoli che possono anche essere messi in salvo più facilmente durante una piena.  Operazione non facile con le imbarcazioni precedenti. Inoltre il corso d’acqua ha un suo forte valore paesaggistico e quindi turistico da valorizzare e i  battelli elettrici sono lo strumento ideale.

L’idea  affascina. “Abbiamo una riunione prima di Natale con la Regione e se tutto fila lisca possiamo partire con il servizio prima dell’estate”. Pensano positivo alla GTT dove sottolineano: “Il Po, a parte i nostri mezzi, non è navigabile con imbarcazioni a motore. Questa potrebbe essere una buona opportunità per introdurre i mezzi elettrici. Noi con il servizio di linea, i privati con il noleggio. Un numero naturalmente contingentato di piccole imbarcazioni, ma che possono attirare l’interesse delle aziende energetiche“. Queste ultime invogliate anche da motivi di immagine. Il progetto di navigazione ad emissioni zero potrebbe così  vedere “in acqua” diversi protagonisti economici ed istituzionali con GTT, Comune e Regione.

La fruizione turistica è lo scenario che permetterà di attivare fondi e risorse del progetto Ven.To ovvero la ciclabile che collegherà Torino a Venezia che può disporre di ben 91 milioni di euro di finanziamenti. In questo modo si potrebbe dare una spinta al turismo blu e verde con la fruizione integrata dei sentieri ciclabili e dei percorsi fluviali. Lo sviluppo turistico, quindi economico, dove la mobilità elettrica  garantisce un importante valore aggiunto. Basta pensare alle cene che si organizzano a bordo, senza il rumore del motore termico è tutta un’altra emozione.

La domanda di escursioni? C’è già, basta leggere le recensioni su Tripadvisor sulle gite con i battelli. Leggiamone alcune: “Vi consiglio di cuore la gita sul Po cittadino con questi simpatici battelli. Viene spiegata attraverso i suoi monumenti le sue piazze e i suoi ponti la storia della città di Torino. Segnalo in particolare l’opportunità di sostare presso il borgo medievale, altra attrazione di eccellenza”. Oppure: “Una gita sul Po può essere un modo diverso di scoprire angoli di Torino. Partendo dai Murazzi di Piazza Vittorio Veneto, si possono ammirare: la Chiesa della Gran Madre, il Monte dei Cappuccini, il borgo Medioevale del Valentino”. Commenti ottimi. Mancano solo i battelli elettrici da far navigare.

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