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Tutti attaccano l’elettrico: TG2, Sole, Giornale…

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Tutti attaccano l’elettrico e i lettori ci segnalano puntualmente articoli e servizi televisivi: sul TG2, Il Sole 24 Ore, Il Giornale…Perché questo atteggiamento? Vaielettrico risponde, anche con IL VIDEO di Paolo Mariano che trovate qui sotto Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati alla mail info@vaielettrico.it

tutti attaccanoTutti attaccano l’elettrico: guardate la puntata del Tg2 Post, che cosa ne pensate?

“Vi invito a commentare la scandalosa trasmissione del TG2 Post, dove si è fatta assoluta disinformazione sulle auto elettriche. Sono felice possessore di una Tesla Model Y RWD ed ho percorso più di 7.000 km in 2 mesi (gran parte in autostrada per lavoro in tutto il nord Italia). Sono stato proprio a Roma di recente, come l’illustre invitato del TG2. Ma, nonostante fosse uno dei primi viaggi con l’auto nuova, non ho certo dovuto spegnere il riscaldamento o andare ai 100 per mancanza di stazioni di rifornimento (vengo da Verona). Al contrario: non sono mai uscito dall’autostrada e il rifornimento avveniva nel tempo di un caffè (a volte dovevo affrettarmi). E senza ricorrere ai Supercharger di Tesla, quindi come se avessi un’elettrica di qualsiasi marca. E poi a Roma vuoi mettere la soddisfazione di parcheggiare vicino San Pietro ad una ricarica (passando per non so quante Ztl dopo essermi registrato). Mi manca il poter fare 500 km ai 130 senza mai fermarmi ? Preferisco viaggiare rilassato ai 120 e fermarmi ogni 2/3 ore a ristorarmi. Arrivo a destinazione molto più riposato. Gianluca

tutti attaccanoTutti attaccano: anche Il Sole e Il Giornale

 “Ancora una volta con questo articolo del Sole 24 Ore i paladini delle endotermiche , dichiarano che le auto e i trasporti non inquinano lato CO2. Voi che cosa ne pensate?“. Fabio Moretto – Sono interessato a sentire un vostro parere in merito all’articolo  “Elettrico, la Cina ha teso una trappola all’auto europea e la UE ci è cascata“, pubblicata da Il Giornale.it“. Alessandro.
tutti attaccano
IL titolo dell’articolo uscito su “Il Giornale.it”

Il complottismo è un male italiano che ci farà perdere posti di lavoro

Risposta. Il complottismo è un male che affligge la società italiana, non solo i media. Ed è uno strumento di comunicazione a cui si ricorre a piene mani quando ci si trova di fronte a un’innovazione tecnologica. Tutto il mondo occidentale rincorre il sogno dell’auto pulita, con enormi investimenti di uomini e di mezzi. Non è solo questione di sostituire un motore termico con uno elettrico: si ripensa completamente la mobilità. E, nelle auto, si studia il modo di renderle più efficienti già nel modo di produrle, nel design…C’è un lavoro enorme da fare, sulle batterie e tutto il resto, perché le elettriche hanno ancora limiti di prezzo, autonomia e tempi di ricarica. Ma si migliora giorno dopo giorno su tutti i fronti, anche se questo da noi non si dice. Si preferisce enfatizzare i lati negativi, evocare il complotto della Cina e mischiare le carte. Come fa Il Sole parlando solo di Co2 (fronte sul quale peraltro l’elettrico è più efficiente del termico), omettendo tutte le porcherie emesse dalle auto tradizionali, a cominciare dalle polvere sottili. Il risultato? Solo in Italia l’elettrico non si vende. E gli enormi investimenti in questo settore (nuove fabbriche, centri di ricerca…) vanno ovunque tranne che da noi.
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80 COMMENTI

  1. Senza avventurarsi in complottismi vari , bisogna riconoscere che a Bruxelles si sono mossi dietro una forte spinta ideologica , non avendo minimamente idea su quello che sarebbe successo.

    L’hanno fatta facile , l’ambizioso programma “Fit for 55” non ha minimamente tenuto conto dei risvolti socioeconomici dei vari paesi coinvolti , che per inciso viaggiano su economie profondamente diverse e noi stessi abbiamo differenze macroscopiche fra il nostro mezzogiorno e regioni del nord , purtroppo.

    L’euro 7 addirittura porterà delle noie di omologazione anche per le BEV , entreranno in gioco dettagli come il particolato prodotto dalle pastiglie freno. Comunque vada , ci sarà un’aggravio dei costi che inevitabilmente andrà sulle spalle del consumatore finale.

    Se il fine ultimo è quello di rendere l’automobile un bene elitario , un privilegio non per tutti , che avessero il coraggio di ammetterlo apertamente.

    Portare numeri per perorare questa o quella causa è avvilente , tuttavia la Cina da sola è responsabile del 33% delle emissioni di CO2 globali nel 2021 , Gli USA 12,5 % , l’UE 7 % l’India il 7% , Russia 5% . La Cina da sola supera le emissioni di Stati Uniti , Europa , India , Russia , ce ne rendiamo conto ?

    Ad esempio leggendo questi numeri , sono rimasto abbastanza sorpreso da quanto le emissioni dell’India fossero basse in rapporto alla popolazione , che proprio da poco ha raggiunto quella cinese , circa un miliardo e quattrocento milioni di persone.

    In sostanza , a mio modestissimo parere , ci stiamo prendendo a martellate sugli zebedei da soli. Mi auguro che le elezioni europee nel 2024 portino ad un esecutivo che possa riconsiderare la -seppur necessaria ed improcrastinabile – decarbonizzazione , armonizzandola quanto possibile con l’economia reale dei paesi europei , altrimenti succederà che “A chi tocca nun se ‘ngrugna” e gli ultimi saranno sempre più ultimi.

    • Se con 13 anni di tempo gli imprenditori europei non sanno reinventarsi, è meglio che smettano di fare gli imprenditori.
      A nessuno è stato chiesto di stravolgere la propria azienda dall’oggi al domani.

      In ogni caso, perché ci si preoccupa ora con le auto elettriche e non vi siete preoccupati quando hanno cominciato a portare all’estero, in paesi come Cina, India, Vietnam, Tahiliandia, etc etc la produzione di qualunque cosa, dalle magliette alle scarpe alle pentole ai palloni ai giochi ai telefoni ai TV ai PC agli elettrodomestici ai etc etc.
      Li il problema non si poneva?
      Ed i lavoratori delle varie aziende che hanno delocalizzato, che fine hanno fatto?

      E l’euro 7? Bello, le case hanno sempre pianto lacrime di coccodrillo, ogni normativa applicata, dall’euro1 in poi.
      Ma fatemi il piacere, paladini di che?

    • gent.le Stefano,
      scrivi “tuttavia la Cina da sola è responsabile del 33% delle emissioni di CO2 globali nel 2021 , Gli USA 12,5 % , l’UE 7 % l’India il 7% , Russia 5% . La Cina da sola supera le emissioni di Stati Uniti , Europa , India , Russia , ce ne rendiamo conto ?”

      Avresti dovuto considerare quanti abitanti hanno i singoli paesi:
      Cina 33% emissioni (1 miliardo 400 milioni)
      USA 12 % (350 milioni). Facciamo la proporzione, 1/4 della popolazione consuma più di 1/3 della Cina… ovvero, se gli americani fossero lo stesso numero della Cina (quota procapite), il 12% diventerebbe il 48%;
      Prendiamo la Russia, 140 milioni, il 5%. Se fossero tanti quanti i cinesi (10 volte di più), sarebbe il 50%

      Chi deve risparmiare? Ovviamente tutti…

      i macrodati sono interessanti ma sono molto lontani dalle nostre possibilità di incidere sul cambiamento nazionale o europeo o planetario, e quindi abbiamo due possibilità: aspettare che lo facciano “gli altri” oppure tentare in prima persona.

      Nel 2007 ho messo 5 pannelli di solare termico che producono integrazione al riscaldamento del pavimento e ottenuto una diminuzione di circa 1.000 mc di gas metano all’anno;
      nel 2012 ho messo il fotovoltaico, su base annua, bolletta azzerata;
      al lavoro e a scuola, tutti in famiglia andiamo in bici, da quasi vent’anni (certo, abitiamo entro i 3 km)
      da quasi un anno abbiamo l’auto elettrica (pagata per oltre 12.000 euro dal Sole, i risparmi in bolletta calcolati dopo il rientro delle spese di investimento sui due impianti. Un caso di finanziamento interplanetario 🙂

      Ho l’opinione che l’auto non si ripagherà mai (come tutte le auto) ma ho speranza nella seconda vita della batteria come accumulo,
      due conti economici anche qui: circa 800 euro risparmiati rispetto al diesel precedente + minor costo dell’assicurazione + risparmio del tagliando annuale + bollo annuo= 1.500 euro, almeno.

      poi, e mi preme di più, un tot. di ore di camino spento, meno fumo, meno tumori? Quanto vale una sofferenza in meno? Ambiente = salute!

      A mio modestissimo parere, ecco perché i capitalisti della filiera della marmitta odiano l’elettrico!

      Speriamo nell’Europa, non c’è spazio di speranza nazionale, non c’è cultura e nemmeno sensilbità… mentre per i nostri piccolissimi destini, (piccoli?) passi in avanti sono possibili 🙂

      • Ho lavorato in Pakistan ed India ,ma la gente non si rende conto dei livelli d’inquinamento che hanno in questi paesi … Nella sola città di Karachi,muoiono ogni anno ,circa 100000 persone ,per malattie polmonari legate all’inquinamento …. E noi ci facciamo dei film pazzeschi con le automobiline a pile!!??

  2. Domanda : cosa succede se da domani i bambini in Congo chiedono di essere pagati il doppio di oggi per l’estrazione del litio e cobalto? Da 1€/giorno a 2€/giorno. O magari anche condizioni migliori per lavorare?

    • Si è mai posto questa domanda da utilizzatore di smartphone e computer che hanno batterie con il cobalto dentro? Dalla domanda temo di no.

    • Cosa succederebbe se da domani l’OPEC, cartello controllato dagli Arabi, decidesse di raddoppiare il prezzo del petrolio?

      Con una differenza enorme: una batteria, una volta costruita, non si butta più, viene riciclata all’infinito. Ed ogni volta, si recupera il 97% delle materie prime con cui è costruita.
      Il petrolio, deve essere continuamente estratto, trasportato, raffinato, ritrasportato, quindi bruciato. Ed il gioco ricomincia.
      Mentre nelle nostre batterie, ci finisce l’energia che in parte od in toto proviene da fonti rinnovabili. E quando va male, è almeno il 35%.

    • Succede che il litio non lo estraggono e il cobalto nelle batterie per auto é usato 1/3 rispetto alle Lipo per cellulari e portatili o non usato affatto.Smetta di usare entrambi e farà meglio ai bambini del Congo del quale in realtà non gli frega una bene amata mazza.

    • 1) il cobalto serve pure per estrarre/rafiinare petrolio
      ma i pappagalli che ripetono la velina massmidiotica …
      non lo sanno o fanno finta di non saperlo ,
      come non sanno che case come VW hanno certificata la provenienza LECITA e UMANAMENTE ACCETTABILE di tali materiali

      2) negli ultimi 2 anni i modelli entry level di molte case automobilistiche ,Tesla inclusa
      hanno cominciato a usare batterie litio ferro fosfato ,
      dove cobalto e nichel NON CI SONO

      ripeti una cazzata all’infinito diventerà verità !
      SBAGLIATO, basterà un bambino a capire che è e rimane una cazzata

  3. Chi va in TV paga per andarci, e’ libero di esprimere opinioni strane. Il mondo dello spettacolo e’ così.

    • Tg2post è un approfondimento giornalistico, non un varietà, quindi si presuppone che si effettui la verifica delle notizie e precisione nel raccontarle

  4. E la cosa ironica è che nel frattempo praticamente tutte le case automobilistiche hanno annunciato l’elettrificazione delle loro gamme entro il 2030, se non addirittura prima, il che rende questi articolisti (mi viene difficile chiamarli giornalisti) un patetico coro che ulula alla luna scollegato dalla realtà.

  5. Il complottismo è anche negli occhi di chi legge a sprazzi un articolo e vuole che abbia il significato che a lui farebbe comodo per lamentarsi…
    L’articolo del sole 24h dice tutto fuorché che le auto non emettono co2, semplicemente ti spiega perché in molti dicono che rappresentano solo 1% del totale delle emissioni, matematica da boh, seconda superiore? Ha preso i dati ufficiali disponibili (e che tutti qui condividiamo da tempo come corretti), trasformato le % in valori assoluti (cioè in numeri di tonnellate sapendo il totale e la parte di responsabilità dei trasporti e la parte di quella relativa alle auto) messa a paragone con le emissioni stimate mondiali e viene fuori che le auto europee allo scarico incidono per l 1% delle emissioni totali mondiali.

    Anche a me pare un po poco ma poi penso, in Europa abbiamo cmq un buon tenore di vita rispetto alla maggioranza del resto del mondo, le auto sono mediamente migliori che in sud America o cina (si han tante elettriche ma sono anche il triplo di noi europei) India sud America etc, poi li si parla di emissioni dirette, non comprende la filiera industriale ok, ma fa capire come il problema da risolvere forse forse è più facile limarlo a monte (estrazione raffinazione) che quello che andare a risolverlo casa per casa con l’unica soluzione dell’auto elettrica. Se tutta Europa cambia l’auto domani, le emissioni dirette per il pianeta cambiano fi una quota risibile e probabilmente inutile da sola a sistemare le cose. Tutto qua, nulla in quell’articolo dice che dallo scarico delle termiche non esce nulla di malevolo

    • “Tutto qua, nulla in quell’articolo dice che dallo scarico delle termiche non esce nulla di malevolo”
      Bravo, mettiti a respirare quello che esce dalla tua auto, tanto non esce nulla di malevolo, o no?

      “andare a risolverlo casa per casa con l’unica soluzione dell’auto elettrica”
      Ma chi ha mai detto che ci si deve fermare all’auto elettrica?
      Non si può, parallelamente, pensare anche a PdC al posto delle caldaie, migliorare gli infissi, fare cappotti agli edifici, etc etc.
      Il problema va affrontato a 360°, ed una tappa importante è quella di limitare i consumi.

    • Certo.
      Anche una interrogazione parlamentare sul monossido di di-idrogeno non nasce da una falsità, soltanto dal modo di esporre i dati fattuali (e ovviamente dalla capace di comprenderli di chi legge).

      https://it.m.wikipedia.org/wiki/Beffa_del_monossido_di_diidrogeno

      Tutto qua, nulla di malevolo. Persino simpatico. A parte la figura di malta. Interrogazione parlamentare, non so se rendo.

      La conoscenza è un’arma formidabile quando i tuoi avversari non la padroneggiano.

    • Esatto, va risolto a monte: il petrolio va lasciato dov’è, quindi le macchine dovranno necessariamente essere elettriche.

  6. Ho letto sia l’articolo del “Sole” citato sia quelli di Nicola Porro citati in precedenti articoli. Ieri sera ho seguito il TGpost con curiosità, ben presto delusa! Mi ha colpito il giornalista che diceva di aver fatto Milano – Roma in auto: 1. se avesse preso il treno, viaggiava in elettrico e impiegava una frazione delle 7 ore dichiarate. Se il tempo è importante, non ci vai in auto, tanto meno in elettrico (lo sappiamo, è in media più lento ma BELLISSIMO viaggiare in silenzio!); 2. non ha dichiarato quale auto ha usato ma si è fermato a MODENA (circa 170 km), prima ricarica; poi a Firenze (circa 170 km) per la seconda, quindi ha concluso il tragitto (circa 270 km). Non lo ha spiegato ma probabilmente la terza sezione è quella in cui ha viaggiato senza climatizzatore per risparmiare energia e poter arrivare. NON lo ha detto, possiamo supporre che abbia fatto il viaggio con un’auto con batteria non capiente (ipotizziamo intorno a 50 kWh per aver percorso 270 km a 100 kmh e, supponiamo, almeno un po’ di “riserva” all’arrivo), dunque le prime due soste erano a metà batteria… ma non lo ha detto. Ecco, non ha detto un sacco di informazioni ma ci ha tenuto a ribadire le sue opinioni… forse mi confondo, un giornalista non dovrebbe raccontare i fatti, magari separati dalle opinioni?

    In tutto il lungo servizio NON ho sentito uno solo degli esperti intervenuti parlare di riduzione delle emissioni in centro città (è giusto affumicare anziani che passeggiano, donne incinte, bimbi nei passeggini e tutta l’umanità da zero a cent’annii). Forse che l’inquinamento non UCCIDE?
    E che l’auto viene usata per percorsi brevi, mediamente sotto i 50 km e che quindi la prova da lui fatta era, sostanzialmente, inutile?

    Infine, se tuteliamo l’industria “vecchia” per i posti di lavoro, NON è che l’industria “nuova” va altrove e poi noi compriamo la tecnologia estera perdendo sia i posti “vecchi” che quelli “nuovi”o? NON sta già succedendo con l’elettrico americano, tedesco, coreano e cinese (eccetto la bella performance della 500e, unica nazionale) o con i pannelli fotovoltaico e le batterie cinesi? E dipendere dal petrolio ancora e ancora non vuo dire consegnare all’estero i nostri pertafogli per sempre e non solo all’acquisto?

    Per la tutela del “vecchio” avanzo invece una proposta che io sarei felice di percorrere con il seocndo veicolo: il retrofit di motori endotermici con motori endotermici più aggiornati e omologati dalla casa madre…un sistema semplice, facile da fare (zero burocrazia), magari non costosissimo. Se per un’auto economica non è economicamente interessante, auto prestigiose, furgoni, camion, camper (oltre 100.000 solo questi), pullman, etc… potrebbero essere riconvertiti di classe SENZA rottamare l’esistente. Il cambio di motore con una versione EURO recente sarebbe buono per il portafogli, per la riduzione delle emissioni (fuori dai centri abitati), per una transizione più graduale, ma spegnendo i motori peggiori

    Se da presunti “esperi” c’è da essere veramente preoccupati, per fortuna che c’è Vaielettrico e altri siti che ci consentono di documentarci, di scambiare opinioni, di imparare.
    Viaggio in Elettrico dal 4 febbraio 2021, pronto e felicissimo della prima candelina… 🙂

    • Infine, se tuteliamo l’industria “vecchia” per i posti di lavoro, NON è che l’industria “nuova” va altrove e poi noi compriamo la tecnologia estera perdendo sia i posti “vecchi” che quelli “nuovi”?
      Secondo me hai centrato esattamente il problema, e se i nostri politici non impareranno a guardare al di là del loro naso, faremo proprio quella fine…

      • Gent.le Aldo, temo che saremo delusi… c’è chi crede nell’evoluzione (con tutti i problemi e connessi..) e chi tenta di salvaguardare l’esistente.
        E’ la classica battaglia progressisti-conservatori.

        Dando uno sguardo alla Germania, manodopera più costosa e più qualificata, stipendi migliori e costo della vita simile al lombardo… l’evoluzione tecnologica porta soldi, lavoro, opportunità e qualità di vita. Necessita di imprenditori avveduti e pronti ad investire anche pesantemente e un governo capace. Temo ci manchi quasi tutto…

    • Un applauso per quasi tutto lo scritto, resta fuori il retrofit con motori a combustione più nuovi, ecco qui non mi trovi d’accordo, il retrofit solo con motore elettrico e batterie, è l’unica soluzione per mantenere quei mezzi in vita per altri cent’anni.
      Perché recuperi tutto tranne motore cambio e serbatoio.

      • Ci avevo riflettuto non poco. Il retrofit come concetto di “riduzione del danno” e anche per favorire la seconda vita del veicolo. Ritengo non abbia senso rottamare un intero veicolo solo per il motore; farne un retrofit elettrico ha il fortissimo limite che il pacco batteria di dimensione adeguata non trova spazi sul telaio (baricentro, equilibrio delle masse).
        In sintesi: chi può, compri elettrico. Chi ha problemi di budget, inizi a considerare anche le BEV usate. Chi ha un veicolo costoso ma dal vecchio motore.. cambi il motore. Difficoltà? I costruttori. Credo non abbiano alcun interesse al retrofit, meglio vendere un’auto intera per la filiera della marmitta.

  7. In un post che ho letto precedentemente faceva notare giustamente che se dovessimo boicottare tutto quello che viene prodotto ed esportato dalla Cina sarebbe un vero disastro per noi, quindi dai parliamo di aria fritta, le aziende cinesi e coreane sono già presenti e avranno ancor piu penetrazione nel nostro bel parse, come in tutta europa, ma voglio fare una piccola riflessione sull’elettrico, personalmente sono possessore di un’auro elettrica non perché voglio risparmiare o semplicemente per fare lo snob ( come dice qualcuno) ma perché l’ho provara e mi è piaciuta da subito, ogni tanto mi fa dannare per ricaricarla ?? Si è vero ma viene superato dalla goduria nel guidarla e punto.

  8. Visto che il problema è la CO2, vorrei cominciare a togliere,metano, gasolio, carbone e legna dalle case dei proprietari di automobili elettriche….Voglio vedere quanto si sopravvive!🤣🤣🤣

    • Questo commento è una pietra miliare: citerò questo quando qualcuno insinuerà che Vaielettrico censura i commenti.
      Redazione: trovo che non sia corretto, però, pubblicare questo commento che mette di fatto il signor Michele Soldo alla berlina. D’accordo che ognuno è responsabile di quello che scrive ma una mano sul cuore potevate anche mettervela, se qualcuno lo riconosce, che figura ci fa?
      Non tutti escono dall’età evolutiva e non mi piace il childish-shame.

    • benaltrismo da bar.
      nemmeno un bar chic.
      c’è chi comincia dalla macchina, chi comincia dal riscaldamento.
      di solito e per quanto vedo e sperimento, dopo il primo si passa al secondo con convinzione, e nessuno torna indietro.
      sì comincia.

      qualcuno non comincia mai.

      e poi si lamenta dell’invasione di prodotti stranieri.

    • Io ho cominciato installando il ftv nel 2009…non ieri…poi ho acquistato 2 bev…x eliminare il metano sto pensando di sostituire la caldaia a gas e installare la pdc…da qualche parte si deve iniziare…le chiacchere da bar le lascio ai fenomeni.

    • Hei, sai che esistono case che non hanno bisogno di metano/gasolio/carbone/legna/pellet/etc etc, perché non hanno bisogno di riscaldamento?
      Eh, già, si chiamano “case passive”.
      La mia famiglia ed io ci abitiamo ed abbiamo un bel FV che alimenta casa e le nostre EV, una e-up ed una id3.
      Sarà mai tecnologia aliena?

  9. La mobilità elettrica NON È SOSTENIBILE!
    Prima delle COSTOSISSIME automoline a pile, bisogna togliere il fossile che inquina di più…
    Riscaldamento nelle case che è TANTO di più,poi vengono le industrie,che valgono un’impatto mondiale pazzesco,e poi il trasporto PESANTE!!!
    Dopo aver tolto tutto questo,che costa pochissimo e riduce in modo significativo la CO2 , passiamo alle automobiline a pile.🤷👍🤷

    • Non dopo: tutto e il più presto possibile. Forse lei non si è ancora accorto che siamo già in emergenza

    • invece di urlare con il maiuscolo
      ci potresti citare la fonte di quel che riporti?
      perché i dati dell’IPCC e della UE dicono cose un po’ diverse

      • Il paradosso per questa testata è che la RAI la paghiamo sulla bolletta elettrica ..

        vabbè per fortuna sulla RAI c’è rimasta “presa diretta” e “report” uniche trasmissioni di informazione degne di questo nome per la televisione pubblica ,
        lo sappiamo che non è la BBC ; difficile che lo diventi presto.

        Per gli altri stendiamo un velo pietoso ,sono parzialmente privati , la libertà di sparare cazz.. ,pardon di stampa è sacra .
        Speriamo che non facciano come la chiesa , che per dare ragione a Galileo che la terra gira intorno al sole ..
        ci hanno messo 400 anni
        e soprattutto non impongano a Elon Musk di abiurare l’auto elettrica

        -_-

    • Senza offesa devi avere idee un po’ strane se pensi che rendere efficienti ed ecologiche le case costi meno di un’auto, sopratutto se pensi elettrificarle totalmente.
      L’auto è l’inquinante e riscaldante più semplice da sostituire, per questo si inizia da qua.
      Ma si doveva iniziare seriamente almeno 10 anni fa.

  10. Mah, complottismo a parte, sinceramente sono perplesso sul futuro delle auto elettriche. Io vivo in Calabria e avrei difficoltà oggettive per la ricarica dell’auto durante gli spostamenti ma , soprattutto, nonostante il mio nucleo familiare goda di due stipendi statali, non vedo perché dovrei investire una cifra importante per acquistare un automobile che costa molto di più di una tradizionale e soprattutto pesa molto di più. Non ammortizzerei mai il costo d’acquisto superiore. Inoltre la mia vecchia auto va ancora bene, dove vivo non ci sono restrizioni alla circolazione e sicuramente non ce ne saranno mai. In definitiva io non sono contro l’elettrico però se dovessi acquistare una nuova auto (cosa che farò il più tardi possibile) opterei per una elettrica solo se costasse uguale o meno di una endotermica. Mi piacerebbe però possedere una auto per spostamenti urbani, tipo la Citroen Ami, purtroppo però costa troppo per quello che offre.

    • due statali anche qui.
      Zoe acquistata due anni fa, km zero.
      si ripagava in 5 anni col prezzo del diesel pre-pandemia, si ripaga in 3,5 anni adesso (contando auto vecchia data indietro, manutenzioni mancate, ecc ecc, che sono tutte spese vere che pescano veramente dal portafoglio).

      e siccome sei in Calabria
      un nell’impianto FV sul tetto, 5kW ti bastano, e una batteria da pochi kWh.
      son soldi, certo, ma finché non si comincia…son soldi che spendi da altre parti, senza mettere niente da parte.

    • @Domenico: scusa ma perchè sei preoccupato per il peso? è lei che trasporta te non viceversa.
      Quanto all’acquisto… il più tardi possibile prenderai cosa offre il mercato e fra qualche anno di termiche nuove ne troverai poche.
      Le restrizioni sicuramente non ci saranno? mi commuove la tua fiducia, io invece penso che prima ti faranno spendere per la termica e poi ti diranno che potrai farne un uso molto limitato.
      Pensaci!

  11. Il complottismo del complottismo.

    “Il risultato? Solo in Italia l’elettrico non si vende. E gli enormi investimenti in questo settore (nuove fabbriche, centri di ricerca…) vanno ovunque tranne che da noi.”

    Se rileggere vecchi articoli di VaiElettrico si elogiava la Spagna dove le auto elettriche erano il boom e gli investimenti correvano. I politici? Filosofi illuminati, scienziati professori di etica.

    Andate a vedere i dati di vendita delle bev in Spagna nel 2913. Crollo assoluto sia delle bev che delle elettrificate, addirittura valori peggiori dell’Italia, sono il nuovo fanalino d’Europa. E allora? Come si spiega questo con la teoria dei complotti da una parte e dall’altra?

    Abbandonate, signori, il complottismo. Non lo siate voi e non vedetelo negli altri. Errori nell’informazione giornalistica c’è sempre stata, strafalcioni lo hanno sempre preso, soprattutto quella non specializzata (a volte anche la specializzata).

    Volete un punto di vista differente? https://www.ilpost.it/2023/01/24/stipendi-bassi-italia-produttivita/
    Tranquilli che se avessimo 60k da spendere la Model 3 Performance la acquisteremmo in massa e questo vale per italiani, tedeschi, spagnoli, giapponesi, israeliani e palestinesi.

    • @enzo
      non fare il furbo o il finto tonto
      sai benissimo perché c’è stato il corallo dell’automotive nel 2022 e con esso dell’elettrico, in tutta la UE.
      lo sai benissimo,
      piantala di trollare e buttarla in caciara.

    • enzo, ammiro la tua costanza ma lascia perdere..
      gente che risponde (a me) che coi propri soldi non si può fare quello che si vuole perché sarebbe anarchia, ha già acclarato la propria forma mentis (🧠grosso👌)..

      sono quelli che parlano di confronto, ma non lo accettano.
      sono quelli che a domanda precisa (da si o no) svicolano e tirano in ballo altre cose.
      sono quelli che non capendo il discorso, ti dicono che la butti in caciara.
      ci sono tanti nomi qui di cui spero che siano pagati, perché se sono così..
      ci sono quelli acculturati convinti che sia intelligenza..
      ci sono quelli che buttano inglese e latino (mai greco eh) qua e là, “che noi sappiamo” 😴
      ci sono quelli pieni di rasoi vari che manco una barberia.. 🤣
      ma soprattutto, ci sono quelli che una volta che hai commentato (secondo loro) contro, ti dileggiano e seguono manco fossi una bella p….. in tutti gli altri commenti che scrivi dicendone di ogni..

      quando non ci sono commenti “avversi”, si attaccano tra di loro su kwh, Kwh, Kw/h o amenità del genere, in attesa del prossimo incauto o dell’articolo di questo o quest’altro su cui sfogare le avversità delle loro vite

      • E poi ci sono gli ernesto senza il quale questo sito sarebbe una noia mortale, con le solite news, le solite cose interessanti, i soliti commenti critici ma circostanziati che arricchiscono l’argomento a volte più dell’articolo stesso, i soliti video di Paolo, i soliti rimandi ai soliti link che ti spiegano le cose e costituiscono la fonte, le solite citazioni dotte, i continui richiami al rispetto della termodinamica, l’elogio all’informazione corretta, la critica alle fake news, i soliti pignoletti che pretendono che non si confonda potenza con energia, chi cita Hanlon (ma che è, il Signore degli Anelli?).
        Quindi, grazie per colorare questo grigiore e grazie per quello che starai per dire e che nessuno potrebbe mai immaginare.
        PS: ma davvero vorresti essere pagato anche tu? Provo a sentire se c’è ancora budget, adesso che Toyoda si è dimesso non si deve più finanziare su Meta la campagna contro l’idrogeno e forse forse… Chiedo anche a Nicola e Maurizio.

      • Ernesto, se tu avessi potuto fare un commento veramente avvilente nei confronti di te stesso, non avresti potuto fare “meglio” di questo.

  12. Tra l’altro basta guardare il posto che occupa nella classifica mondiale sulla libertà di stampa, la nostra di stampa…con pochissime eccezioni ( a mio parere)

  13. I giornalisti pubblicano ciò che la maggioranza della gente vuole. Come statistica personale su 100 persone che mi chiedono informazioni almeno 90 argomentano le stesse cose tipo il tempo di ricarica e quanto inquinano le batterie. Io ho provato a menzionare lo scempio nel delta del Niger per il petrolio ma guardacaso smettono di ascoltare, così come non considerano gli impianti di estrazione vicino agli Urali. LORO, ripeto, LORO non li hanno mai visti quindi meglio non cambiare le abitudini.
    Io rispondo che non fa per loro ed evito polemiche, piuttosto mi dilungo a spiegare tecnicamente a chi è veramente interessato.

  14. Grazie, Vaielettrico, per l’elenco dei dinosauri.

    Me lo tengo da parte per quando chiederanno di essere salvati con soldi pubblici. O quando qualcuno, per necessità, chiederà chi buttare dalla torre, perché non possiamo salvare tutti: questi saranno i primi.

  15. Gli elettrofanatici dell’auto a pile considerano “manipolati” coloro i quali non la sopportano.
    Caro team di vaielettrico, io non sono manipolato proprio da nessuno a differenza vostra: semplicemente l’auto elettrica è una cagata pazzesca. Punto.

  16. Pienamente d’accordo con la risposta, siamo un paese di complottisti senza fondamento. L’auto elettrica sta avendo una evoluzione tecnologica molto rapida. Basti guardare il campionato di Formula E. Nei primi due anni i piloti dovevano fermarsi a metà gara per cambiare auto perché la batteria non aveva l’autonomia sufficiente, ora fanno la gara completa con prestazioni aumentate in termini di potenza e velocità

  17. Io sono ben sicuro di una cosa:nell’ultimo viaggio x l’Abruzzo ( ottobre) con i pochissimi cantieri di lavoro lungo la A14 mi sono ritrovato a ripetizione in colonna, in galleria, con gli altri di fianco in direzione opposta…bruciore agli occhi, in gola e disturbo alla respirazione ( ci sono gallerie anche abbastanza lunghe)…

  18. Le persone per prima cosa devono capire che molto ma molto è prodotto in cina , se dovessero boicottare i prodotti Asiatici resterebbero in mutande nel vero senso della parola o al verde .

    • E non è che la Cina ci ha imposto di costruire là le fabbriche, è stata una SCELTA economica.
      Mi sono spesso chiesto perché Apple non costruisca in USA: potrebbe vendere a 50$ in più i prodotti e appiccicargli un bel “made in US”, per lei sarebbe uguale. Per i consumatori, no: i prodotti sarebbero peggiori. Ammettiamolo: i Cinesi sono il nuovo Giappone, nei prodotti “di marca” sono bravi. Le Tesla cinesi sono qualitativamente una spanna sopra a quelle americane; diverso per la Model Y made in Germany, uguale alle Cinesi.

    • Cazzate da troll cinese. Tutto quello che è prodotto in Cina si può produrre ovunque. Come dimostra chiaramente il boicottaggio di Biden sui chip ed il software americano verso i produttori cinesi, in Cina non si produce nulla con tecnologie proprietarie ma solo sfruttando know how occidentale. I prezzi bassi sono dovuti a condizioni di lavoro inumane, ambiente devastato ed uso del carbone per le fabbriche.

  19. Per quanto riguarda la CO2 c’è una campagna supportata dai nostri amici petrolieri e raffinatori che sostiene che sostituendo le auto più vecchie con auto nuove meno assetate (eventualmente anche ibride) spendendo gli stessi soldi di incentivi si ridurrebbero le emissioni di CO2 più velocemente rispetto ad impiegarli per le elettriche (questo tra l’altro spiega anche lo schema di incentivi italiano orientato molto più sui motori termici rispetto alle politiche di altri paesi).
    Sebbene quanto sopra sia vero, dipende tutto dal lasso temporale che si considera: nel breve termine la riduzione sarebbe probabilmente maggiore ma nel medio/lungo periodo le cose sarebbero inevitabilmente molto peggiori, perché le nuove auto a combustione continuerebbero a emettere ineluttabilmente CO2 ancora per molti anni. Il mio sospetto è che ad un certo punto per raggiungere gli obiettivi dovranno comunque far rottamare prematuramente queste auto o limitarne pesantemente la circolazione o un mix dei due. Per questo mi tengo alla larga dai motori termici da subito, ma questa è una scelta personale, conoscendo bene i miei polli e sapendo bene come andrà a finire.
    In definitiva si tratta ovviamente di campagne decise nei salotti buoni per mantenere il più a lungo possibile lo status quo, mantenendo il business di ENI, e sotto la tenda ad ossigeno quel che resta della nostra industria automobilistica incluso e in modo particolare l’indotto che ruota intorno ai motori termici.
    Io ho il vago sospetto che siamo alla terza fase del detto: “Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci.”

    • #Tg2Post, #28gennaio “La sfida verde per casa e auto” Ospiti: Fabio Valente, Architetto Giulia De Martino, doc. Econ. Amb. Luiss Guido Carli Roberto Sommella, dir. MF-Milano Finanza Sandro Simoncini, doc. Econ. ecc ecc.

      • Vista puntata di TG2 Post su raiplay
        Per quello che ho potuto capire i due esperti in studio erano come obbligati a pronunciarsi in tal senso.
        Il giornalista (di cui non mi ricordo il nome) ha il solito cliché sull’uso di un’auto elettrica.
        Ma quello che non capisco è come si può dire che costerebbe meno prima adeguare un edificio ai criteri sismici ed intervenire dopo per renderlo adeguato all’efficientamento energetico. Dov’è finita l’economia di scala??? Converrebbe fare tutto insieme.
        Comunque tutti dimenticano che efficientare un edificio comporterebbe minore spese di gestione, mettere pannelli fotovoltaici sugli edifici efficientati ci permetterebbe di ridurre la produzione di elettricità per i fabbisogni abitativi ma anche per il trasporto privato se si potesse incrementare la diffusione di BEV.
        Tutte cose dette ridette.

  20. Ilsole24ore: lo avevo già letto. Tecnica dell’argomento fantoccio. Frasi ad effetto condivisibili, peccato che siano del giornalista stesso, non rappresentano la sostanza e sono buttate lì per raccogliere consenso (ovvio) contando sulla sostanziale disinformazione (per non dire ignoranza) del lettore.
    Per quanto riguarda i giornali ossimoro (Il Giornale, La Stampa, La verità etc.) vivono di populismo e sono i responsabili indiretti dello stato di arretratezza italico in moltissimi settori, il mondo della transizione è solo uno dei tanti.
    Parlare alla pancia e non alla testa fa vendere, oggi. Del domani non c’è certezza.
    Personalmente leggo solo Il Post.

    • Concordo su tutto Guido, tranne che siano responsabili indiretti: sono responsabili diretti e colpevoli (e dolosi) della disinformazione che dilaga nel nostro Paese.

      • Ho usato il termine indiretto perchè sottintendevo che stanno sfruttando l’ignoranza della popolazione, non l’hanno determinata se non in minima parte e non fanno nulla per fare uscire gli italiani dalla buca in cui sono caduti: perderebbero fatturato.
        Chi legge giornali del genere? Chi non è capace di formarsi un pensiero autonomo e quindi non è dotato di senso critico, perchè diversamente si renderebbe conto della disinformazione pilotata, a 360°, non parliamo solo di BEV, viene strumentalizzata qualsiasi cosa permetta di glorificare il politico di turno e di affossare i non-sponsor, con qualsiasi mezzo. Trump docet.

  21. Io penso che molta colpa di questo andazzo sia anche della profonda ignoranza scientifica e filosofica degli italiani. Lo si capisce dai discorsi fatti da queste trasmissioni e articoli, dove si parla di scienza come di calcio e la discussione non è confronto di tesi e antitesi da dimostrare, ma scontro di “verità” sostenute solo dal volume sonoro (mediatico) dei contendenti. Se poi ci mettiamo l’eterno complottismo Italiano sicuramente alimentato da un informazione che quasi sempre ci informa seconda gli interessi di chi comanda, il patatrac è fatto. E tutti ne abbiamo pagato, ne paghiamo e ne pagheremo le conseguenze, a parte quelli che su questi inutili vaniloqui costruiscono i loro enormi gruzzoli e patetiche poltroncine di potere. Altro che divani.

  22. Quella dell’elettrico che porta a perdite di posti di lavori è un esempio da manuale di profezia autoavverante: proprio il denigrarla ci taglierà fuori dagli enormi investimenti che essa comporta. Ma la cosa peggiore sta avvenendo con le energie rinnovabili: tutto il mondo corre in questa direzione e noi che ci mettiamo a fare i mercanti di gas, che non abbiamo. Nell’attuale governo italiano oltre a tante altre cose, manca anche una bella dose di senso del ridicolo.

        • …e infatti guarda che cosa sta accadendo da un trentennio al nostro Paese,
          o, se preferisci, guarda i dinosauri come hanno ridotto la Serie A (il confronto con gli anni 70ne 80 è impietoso)

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