Un parcheggio con ricarica lenta per auto elettriche a Oslo.
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Tutte elettriche a Oslo le auto e il rumore è sparito, un sogno: di ritorno da un viaggio in Norvegia, Elvio ci racconta la cosa che più lo ha colpito. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le mail vanno inviate a info@vaielettrico.it
Tutte elettriche a Oslo: “Senti solo il rotolare dei pneumatici e il vociare delle persone”
“Recentemente ho acquistato una Tesla, passando così parzialmente all’elettrico, e proprio due settimane fa abbiamo fatto, con mia moglie, un viaggio in Norvegia. Dovendo noleggiare un’auto, ho optato per una elettrica, anche perché in Norvegia ci sono solo elettriche. Con limiti di velocità fino ad un massimo di 80 km su strade normali e 110 in autostrada.
E direte: e dove sta la novità? Di fatto la novità sta che ad Oslo, essendo auto tutte elettriche, non senti alcun rumore al di fuori del rotolino dei pneumatici e del vociare delle persone.
Mi sono domandato allora: perché non si parla mai, oltre che dell’inquinamento da CO2, anche dell’inquinamento acustico? Veramente mi sono sentito catapultato in un altro mondo. Sicuramente di questo lato non se ne parla a sufficienza. Grazie per l’attenzione“. Elvio Borghesi
Un viaggetto per capire che mondo sarebbe, al di là delle chiacchiere
Risposta. Leggendo queste righe viene da chiedersi quale sarà l’effetto opposto. Ovvero che cosa proverà un cittadino di Oslo facendosi un giro in una grande città italiana come Roma, con rumori che spesso non consentono neppure di parlare a chi ti sta vicino.
È vero, come scrive Elvio, che ci sono tanti altri vantaggi nelle auto elettriche di cui non si parla mai, al di là delle emissioni zero mentre si viaggia. Non si dice che le EV non fanno rumore, che non hanno vibrazioni.
E che quindi i vantaggi non sono solo per chi le guida, ma anche per la qualità di vita complessiva di tutti. Non è né un sogno né un auspicio: è una realtà che si può verificare facendo un viaggetto a Oslo.
Però il signore che ha scritto parlava del silenzio delle auto elettriche.
Mi piacerebbe aprire un dibattito su questo.
Sto per comprare una piccola Elettrica per mia moglie, dopo averne provate diverse.
Però sono ancora stupito di come queste auto emettono rumori non sempre consoni al nome che portano.
Le sto cercando di mappare tutte mentre le incontro…
Alcune di queste auto sono molto rumorose, molto di più di una equivalente Endotermica.
Le senti arrivare da 100 metri di distanza, sopratutto quando viaggiano sotto una certa velocità.
Però non tutte sono così, quando passa una Zoe la senti arrivare dal fondo della strada.
Mentre quando passa una Tesla non si sente nulla, o comunque si percepisce appena.
Alcune emettono un rumore di alta frequenza generato apposta, altre invece si percepisce molto bene la velocità di rotazione del Rotore e del suo gruppo di riduzione.
Su altre anche Full Hybride o Plug In invece silenzio assoluto.
Sarebbe bello avere i pareri di chi le possiede, capire se i rumori artificiali sono disinseribili.
Se le loro auto elettriche sono veramente e completamente silenziose oppure hanno quei rumori di alta frequenza che le endotermiche di nuova generazione invece non hanno.
È ovvio che le endotermiche in velocità e ripresa sono molto più rumorose, su questo non ci piove.
Ma non tutte le vetture che viaggiano con motore elettrico sono sempre silenziose.
I rumori artificiali sono normati ma implementati in tanti modi differenti, ad esempio uno che ho sempre trovato cringe (per usare un termine da giovani) è quello di Toyota che sembra una specie di sfereagliamento che non si può sentire: sembra fatto apposta per rendere brutto il silenzio del motore elettrico…
Io immagino il traffico di Roma con migliaia di auto elettriche in coda… simili a Toyota o alle Zoe, che emettono un rumore così fastidioso essendo fatto da frequenze e armoniche che entrano nell’orecchio in modo efficiente rispetto a suoni più caldi…anche se piu intensi…
Non sempre il livello sonoro di un rumore è il parametro corretto di valutazione.
Anche la qualita del suono conta..forse anche di più…
Dovremo camminare con i Tappi nelle orecchie nel centro della citta…
Poi quando queste auto vanno sul GRA diventano silenziose…rispetto alle altre…
Quello che senti è il rumore generato artificialmente, non è lo stesso rumore per tutte.
Non si sente né il rumore del rotore, ne quello del riduttore.
Non ho avuto la fortuna di andare recentemente ad Oslo.
Ma, a meno che le cose non siano cambiate negli ultimi 8 mesi, non mi pare che ci siano solo elettriche ad Oslo.
E le moto? Tutte elettriche anche quelle?
Io ci sono stato due estati fa: in una settimana ho sentito il rumore di un unico motorino. Mi hanno spiegato che la Norvegia ha eliminato al 100% le imposte per le elettriche e che attualmente la diffusione è oltre l’85%.
Anche per me la cosa che più mi ha colpito di Oslo è stato proprio il rumore e la pulizia dell’aria.
La stessa cosa che ho provato io mentre portavo a spasso il cane nei giorni del famoso lockdown del 2020. Silenzio assoluto e aria pulitissima. Nonostante tutti i riscaldamenti in funzione in quanto eravamo nei mesi di marzo-aprile. Traffico veicolare bestiale…
C’è da dire che questo vale per Oslo e non per tutta la Norvegia. Quando sono stato in Islanda nell’unica grande cittadina era pieno di elettriche, ma appena si usciva erano tutti fuoristrada a benzina (molto poco ecologici).
Bisogna guardare al quadro più ampio e non solo al singolo caso. Ci sono situazioni dove le elettriche sono la soluzione migliore, ma al momento non è ancora la risposta a tutte le esigenze.
Sui 100 miliardi di corone norvegesi esportate in petrolio dai vichinghi qualcuno di lor signori ha qualcosa da dire?
O preferite soltanto alzare gli occhi al cielo e sospirare, invidiando il clima ovattato che avvolge Oslo per poi vomitare bile sull’Italia e gli italiani?
Per quanto mi riguarda possono anche smettere di estrarlo subito, di petrolio non ne uso, ne per le auto, ne per la casa.
Pensa che stai finanziando tu la loro transizione.
Certo che il petrolio lo usi sia nella vita quotidiana che per la casa, scarpe da tennis, imballi vari, infissi in PVC, abbigliamento sportivo televisore, computer, buona parte dela componentistica dell’auto e della moto o scooter , telefono anche parte della mobilia di casa; senza petrolio si fa ben poco…….
Athos dimenticavo, l’articolo sul riciclo parla dj Europa che è forse continente più avanti per quanto riguarda questa questione, immaginati come è messo il resto del mondo !!!
Caricamento...
@Gobbo: la domanda crea l’offerta.
Se non c’è domanda, non si crea la filiera dell’offerta.
La plastica ad oggi si ricicla ed in parte si brucia nei cementifici perché permette di fare aumentare la temperatura dei forni per la produzione di cemento.
Hai capito com’è la solfa?
Caricamento...
Noi abbiamo Eni, eppure non stiamo finanziando la transizione (pur vendendo petrolio a destra e a manca). Loro sì. Ah, abbiamo pure Snam (gas).
E’ inutile fare i puristi, la transizione si fa passando dagli investimenti e se serve anche quelli fossili. Tuttavia, c’è chi quei soldi li reinveste in elettriche e infrastruttura e chi invece no.
…e dei miliardi di petrolio esportati dai sauditi hai qualcosa da dire?
i vichinghi vanno in elettrico ad emissioni zero
i sauditi vanno in SUV e costruiscono Neom
stesso punto di partenza, produzione di inquinanti,
utilizzo degli utili molto diverso.
Tutto assolutamente condivisibile. Però c’è una questione, a quanto pare noi in Europa non siamo capaci di produrre veicoli bev che abbiano un prezzo alla portata della maggior parte delle persone, né, almeno in Italia c’è la volontà di avere prezzi delle ricariche concorrenziali rispetto ai carburanti. Le auto cinesi potrebbero essere un aiuto ma, in modo assurdo visto che costavano poco, abbiamo messo dazi per rendere anche qui impossibile l’acquisto. Prezzi aumentati del 30/40 % o più solo per fare un modo che i produttori europei possano continuare a vendere i loro scadenti prodotti a caro prezzo. Dove sta la volontà di eliminare l’inquinamento in tutte le sue forme?
il serio problema Ilario è che se importassimo liberamente le auto cinesi, teoricamente facilitando l’acquisto di auto moderne a tutti, l’intero settore collegato all’automotive europeo crollerebbe di schianto (visto che sono già molti anni che perde vendite nei mercati globali per esser rimasta indietro con i prodotti, avendo puntato sui motori a gasolio per decenni, fino al DieselGate); se quindi crolla l’occupazione ed i salari… poi anche i cinesi di auto non ce ne venderebbero così tante…
Se ne uscirà solo facendo accordi commerciali globali, cercando di mantenere una filiera ed un livello produttivo adeguato ai vari mercati interni (e non puntare su mega-produzioni in serie per inondare tutti i mercati con auto a prezzo basso – e basso margine- cercando di ammazzare la concorrenza).
Ultimamente qualcosa si intravede: un recente incontro tra cinesi, giapponesi e coreani per coordinarsi (anche in risposta alle politiche “muscolari” di Trump, che pretende di imporre un ri-equilibrio a favore USA in modo errato), il gruppo Renault che studia l’ingegnerizzazione e realizzazione di modelli (ora la prossima Twingo..) BEV con gruppi cinesi per uscir veloci sul mercato e a prezzi competitivi.. probabilmente anche con marchio Nissan, da cui han rilevato uno stabilimento produttivo in India…
Il mondo è tutto interconnesso, i prodotti complessi come le auto (o l’elettronica di consumo) è fatta con studi, hw e sw prodotti in tantissimi paesi, e pure Trump si dovrà rendere conto che l’industria automotive USA produce lo ZERO % di auto con componentistica fatta in America… e non esisterà una sola auto senza dazi neppure in casa sua.
Un mio paesano è appena rientrato da un’esperienza di lavoro di 1 anno a Shangai. Anche lì stesse considerazioni. Viveva in affitto a ridosso di una strada a 3 corsie per senso di marcia e la prima cosa che notò aprendo le finestre il primo giorno fu la silenziosità del traffico.
Norvegia e Shangai paradossalmente dovrebbero essere 2 esempi di come la mobilità elettrica non sia applicabile alla massa perché i primi hanno un clima molto sfavorevole per le batterie, gli altri vivono tutti in grattacieli.
In realtà sono la dimostrazione che è solo una questione di volontà politica. Se si crea un sistema incentivante il popolo si adatta in poco tempo.
bisognerebbe trovare una “città dimostrativa”… di piccole dimensioni, facilmente attrezzabile con F.E.R. (per rifornire a costi più bassi in casa e fuori) e fare una “zona franca” (quanto meno IVA ridotta) per consentire di acquistare BEV da immatricolare ed usare in loco … sarei curioso di vedere a quale cifra si attesterebbe la quota NEV …
La mancanza di inquinamento aria e acustico è importante.. ma senza una forte giustificazione economica, specie in questo periodo, non basta…
Più che volontà politica direi “volontà economica”, in Norvegia il PIL procapite è doppio del nostro e la corrente elettrica costa meno, in Cina (al dj la del discorso che certe realtà le vedi nelle metropoli nel resto del paese è tutto un po djverso) le auto costano la metà e forse meno che da noi per non parlare del costo dell’energia.
Se non parti da questi presupposti pensare che il popolo sj adatti (magarj facendo debiti) “in poco tempo” temo sua una pia illusione.
Silenzio e puzza nel naso quando cammini o sei in coda e abbassi il finestrino.
Leggendo il racconto ho riprovato la sensazione che nel 2000 ho vissuto stando un anno negli USA: qui da noi non potevi andare ad un ristorante o in discoteca che tornavi con i vestiti che puzzavano di fumo, là un paradiso, nemmeno vicino all’ingresso dei locali potevano fumare. Idem le carte di credito, le usavi x tutto e giravi senza contante, qui ci siamo arrivati ora. Son passati 20 anni, ora Oslo sembra il paradiso delle auto e dei pedoni… Tra 10-20 anni lo capiremo anche qui in Italia… Sempre indietro. Pace
Danno fastidio anche i razzi adesso?
Purtroppo la mediocrità non può fare altro che odiare chi è più capace e in gamba e fa cose che gli altri non sono in grado di fare.
Non è questione di mediocrità, farsi belli da una parte e poi fare l’esatto contrario per un altro progetto, interessante in realtà, dimostra quanto le persone siano abituate a guardare solo l’orticello e non pensare al quadro completo.
Quante golf TDI corrispondono a un lancio di razzi del programma SpaceX? Quanti lanci fa in un anno?
Risponda a queste domande e pensi quante emissioni sono state generate da chi è più in gamba, quando la stessa persona le inculca l’idea di salvare il pianeta se guida una model 3.
È pura ipocrisia, da una parte comprate auto elettriche perché amici dell’ambiente e con i vostri soldi finanziate un programma di lanci di razzi per andare su marte inquinando qua.
Come se una azienda vegana avesse un allevamento intensivo di pollame come seconda attività.
Fate come volete, pensate in modo più ampio e argomentate meglio.
Lei ha proprio una bella faccia tosta a scrivere così su questo sito che ha sempre messo in luce anche gli aspetti negativi. Io, x esempio mi sono piantato 2000( duemila) alberi ( in 5 anni )di cui solo un terzo ha avuto un contributo pubblico…ecc.ecc. e da cinque anni giro in elettrico e , tutti i giorni, faccio il possibile x inquinare il meno possibile! Ma vada a lavorare che è meglio!
Ripeto, gli presenti il suo razzo a propulsione elettrica.
Oppure vorrebbe cancellare tutti i programmi spaziali?
Perché nello spazio si va per fare ricerca, lo sa?
Quindi il suo è un discorso senza senso, cerca di mischiare mele con ciottoli.
La prego, Athos. La smetta a anche lei di parlare di razzi. Stiamo al tema di questo sito (e già così c’è troppo da litigare)
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Quando si gira in missile per il paese è veramente fastidioso il rumore, vai in Ucraina e dopo il missile fa pure la fiammata col botto. Purtroppo questo lettore se n’è andato a Oslo ed il missile l’ ha evitato. Pure ha noleggiato un’ elettrica! Che cavolo avrà nel cervello? Sicuramente il prossimo viaggio lo farà in missile su Marte.
Sono nordici, se quello davanti ti fa perdere tutto il verde e sta fermo fino al rosso successivo, quello dietro non solo non suona il clacson ma anzi scende dalla macchina e va a ringraziarlo per avergli fatto fare questa “esperienza di tempo libero” che gli ha migliorato la qualità della vita.
Forse vero ma anche altrove *Norvegia) ci sono delle verità nascoste come ad esempio il fatto che gli ecologissimi Norvegeti si possono permettere u a Oslo silenziosa perchè i loro salari sono il doppio dej nostri e usa o l’energia delle loro dighe sui torrenti dei fiordi mentre il loro PIL è dato dalla vendita dell’odiatissimo petrolio e gas naturale al resto di Europa *il lork fondo sovrano è il più ricco am mkndo e non certo per le loro industrie)..
Senza quello stanne sicuro Oslo nkn sarebbe certo così silenziosa.
Forse perchè l’investimento è decisamente costoso anche se i ritorno futuri possono esser buoni o credi che tutti o gestori energetici siano come dici te dei “pirla” e vengono strapagati per perder soldi? Ma se sej così certo dei futuri guadagni, proponiti al loro posto poj vediamo se ti prendono
Io sono così certo che un impianto FV lo ho già fatto con i miei soldi, e dopo 6 anni l’investimento si è già ripagato. Ora che di anni ne sono passati 10, mi fa risparmiare in sacco di soldi all’anno.
E loo continuerà a fare per i prossimi 20 anni.
Poi decideremo se il calo prestazionale sarà per noi accettabile oppure fare un revamping.
Questa una parte del mio contributo, il suo, invece, qual’è?
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Ma l’italiano medio non vuole mica migliorare la vita degli altri!
Altrimenti, ad esempio, pagherebbe sempre tutte le tasse. O non truccherebbe gli scarichi dei motocicli. O non parcheggerebbe sugli stalli riservati a diversamente abili, neomamme, ricarica, veicoli speciali.
Arriveranno anche gli esperti da bar dicendo che sono pericolose perché troppo silenziose.. sono offuscati da fake e si son convinti che le EV sono il male assoluto … quando invece l’elenco dei vantaggi sarebbe lungo..
Però il signore che ha scritto parlava del silenzio delle auto elettriche.
Mi piacerebbe aprire un dibattito su questo.
Sto per comprare una piccola Elettrica per mia moglie, dopo averne provate diverse.
Però sono ancora stupito di come queste auto emettono rumori non sempre consoni al nome che portano.
Le sto cercando di mappare tutte mentre le incontro…
Alcune di queste auto sono molto rumorose, molto di più di una equivalente Endotermica.
Le senti arrivare da 100 metri di distanza, sopratutto quando viaggiano sotto una certa velocità.
Però non tutte sono così, quando passa una Zoe la senti arrivare dal fondo della strada.
Mentre quando passa una Tesla non si sente nulla, o comunque si percepisce appena.
Alcune emettono un rumore di alta frequenza generato apposta, altre invece si percepisce molto bene la velocità di rotazione del Rotore e del suo gruppo di riduzione.
Su altre anche Full Hybride o Plug In invece silenzio assoluto.
Sarebbe bello avere i pareri di chi le possiede, capire se i rumori artificiali sono disinseribili.
Se le loro auto elettriche sono veramente e completamente silenziose oppure hanno quei rumori di alta frequenza che le endotermiche di nuova generazione invece non hanno.
È ovvio che le endotermiche in velocità e ripresa sono molto più rumorose, su questo non ci piove.
Ma non tutte le vetture che viaggiano con motore elettrico sono sempre silenziose.
Forza dite la vostra….
I rumori artificiali sono normati ma implementati in tanti modi differenti, ad esempio uno che ho sempre trovato cringe (per usare un termine da giovani) è quello di Toyota che sembra una specie di sfereagliamento che non si può sentire: sembra fatto apposta per rendere brutto il silenzio del motore elettrico…
Quindi ad Oslo, non hanno neanche una Toyota?
Oppure fanno finta di non sentire il rumore?
Io immagino il traffico di Roma con migliaia di auto elettriche in coda… simili a Toyota o alle Zoe, che emettono un rumore così fastidioso essendo fatto da frequenze e armoniche che entrano nell’orecchio in modo efficiente rispetto a suoni più caldi…anche se piu intensi…
Non sempre il livello sonoro di un rumore è il parametro corretto di valutazione.
Anche la qualita del suono conta..forse anche di più…
Dovremo camminare con i Tappi nelle orecchie nel centro della citta…
Poi quando queste auto vanno sul GRA diventano silenziose…rispetto alle altre…
Dovrebbe essere esattamente il contrario…
Qualcosa va rivisto…
Quello che senti è il rumore generato artificialmente, non è lo stesso rumore per tutte.
Non si sente né il rumore del rotore, ne quello del riduttore.
Non ho avuto la fortuna di andare recentemente ad Oslo.
Ma, a meno che le cose non siano cambiate negli ultimi 8 mesi, non mi pare che ci siano solo elettriche ad Oslo.
E le moto? Tutte elettriche anche quelle?
Io ci sono stato due estati fa: in una settimana ho sentito il rumore di un unico motorino. Mi hanno spiegato che la Norvegia ha eliminato al 100% le imposte per le elettriche e che attualmente la diffusione è oltre l’85%.
Anche per me la cosa che più mi ha colpito di Oslo è stato proprio il rumore e la pulizia dell’aria.
La stessa cosa che ho provato io mentre portavo a spasso il cane nei giorni del famoso lockdown del 2020. Silenzio assoluto e aria pulitissima. Nonostante tutti i riscaldamenti in funzione in quanto eravamo nei mesi di marzo-aprile. Traffico veicolare bestiale…
C’è da dire che questo vale per Oslo e non per tutta la Norvegia. Quando sono stato in Islanda nell’unica grande cittadina era pieno di elettriche, ma appena si usciva erano tutti fuoristrada a benzina (molto poco ecologici).
Bisogna guardare al quadro più ampio e non solo al singolo caso. Ci sono situazioni dove le elettriche sono la soluzione migliore, ma al momento non è ancora la risposta a tutte le esigenze.
Sui 100 miliardi di corone norvegesi esportate in petrolio dai vichinghi qualcuno di lor signori ha qualcosa da dire?
O preferite soltanto alzare gli occhi al cielo e sospirare, invidiando il clima ovattato che avvolge Oslo per poi vomitare bile sull’Italia e gli italiani?
Per quanto mi riguarda possono anche smettere di estrarlo subito, di petrolio non ne uso, ne per le auto, ne per la casa.
Pensa che stai finanziando tu la loro transizione.
Certo che il petrolio lo usi sia nella vita quotidiana che per la casa, scarpe da tennis, imballi vari, infissi in PVC, abbigliamento sportivo televisore, computer, buona parte dela componentistica dell’auto e della moto o scooter , telefono anche parte della mobilia di casa; senza petrolio si fa ben poco…….
Ma si potrebbe fare quasi tutto, plastica compresa
Hai dimenticato l’asfalto. La vedo dura per le tesla sullo sterrato pieno di buche….
https://www.rigeneriamoterritorio.it/asfalto-sostenibile-materiali-innovativi-per-le-nostre-strade/
Buona lettura.
Atos ho letto k’articolo, molto interessante vedo però un “piccolo” problema, https://www.investigate-europe.eu/it/posts/plastica-boom-la-produzione-aumenta-e-il-riciclo-e-una-beffa
Ad oggj il riciclo della plastica più che una realtà è un sogno, prima occorrerà che il riciclo funzioni davvero poi penseremo ad usarla pef riasfaltare le strade.
Athos dimenticavo, l’articolo sul riciclo parla dj Europa che è forse continente più avanti per quanto riguarda questa questione, immaginati come è messo il resto del mondo !!!
@Gobbo: la domanda crea l’offerta.
Se non c’è domanda, non si crea la filiera dell’offerta.
La plastica ad oggi si ricicla ed in parte si brucia nei cementifici perché permette di fare aumentare la temperatura dei forni per la produzione di cemento.
Hai capito com’è la solfa?
Noi abbiamo Eni, eppure non stiamo finanziando la transizione (pur vendendo petrolio a destra e a manca). Loro sì. Ah, abbiamo pure Snam (gas).
E’ inutile fare i puristi, la transizione si fa passando dagli investimenti e se serve anche quelli fossili. Tuttavia, c’è chi quei soldi li reinveste in elettriche e infrastruttura e chi invece no.
…e dei miliardi di petrolio esportati dai sauditi hai qualcosa da dire?
i vichinghi vanno in elettrico ad emissioni zero
i sauditi vanno in SUV e costruiscono Neom
stesso punto di partenza, produzione di inquinanti,
utilizzo degli utili molto diverso.
“dal letame nascono i fiori”, qualche volta.
che banali scemenze!!
i sauditi sono “ecologici” come la norvegia?
si vantano?
hanno “imposto” l’uso di sole ev?
Tutto assolutamente condivisibile. Però c’è una questione, a quanto pare noi in Europa non siamo capaci di produrre veicoli bev che abbiano un prezzo alla portata della maggior parte delle persone, né, almeno in Italia c’è la volontà di avere prezzi delle ricariche concorrenziali rispetto ai carburanti. Le auto cinesi potrebbero essere un aiuto ma, in modo assurdo visto che costavano poco, abbiamo messo dazi per rendere anche qui impossibile l’acquisto. Prezzi aumentati del 30/40 % o più solo per fare un modo che i produttori europei possano continuare a vendere i loro scadenti prodotti a caro prezzo. Dove sta la volontà di eliminare l’inquinamento in tutte le sue forme?
il serio problema Ilario è che se importassimo liberamente le auto cinesi, teoricamente facilitando l’acquisto di auto moderne a tutti, l’intero settore collegato all’automotive europeo crollerebbe di schianto (visto che sono già molti anni che perde vendite nei mercati globali per esser rimasta indietro con i prodotti, avendo puntato sui motori a gasolio per decenni, fino al DieselGate); se quindi crolla l’occupazione ed i salari… poi anche i cinesi di auto non ce ne venderebbero così tante…
Se ne uscirà solo facendo accordi commerciali globali, cercando di mantenere una filiera ed un livello produttivo adeguato ai vari mercati interni (e non puntare su mega-produzioni in serie per inondare tutti i mercati con auto a prezzo basso – e basso margine- cercando di ammazzare la concorrenza).
Ultimamente qualcosa si intravede: un recente incontro tra cinesi, giapponesi e coreani per coordinarsi (anche in risposta alle politiche “muscolari” di Trump, che pretende di imporre un ri-equilibrio a favore USA in modo errato), il gruppo Renault che studia l’ingegnerizzazione e realizzazione di modelli (ora la prossima Twingo..) BEV con gruppi cinesi per uscir veloci sul mercato e a prezzi competitivi.. probabilmente anche con marchio Nissan, da cui han rilevato uno stabilimento produttivo in India…
Il mondo è tutto interconnesso, i prodotti complessi come le auto (o l’elettronica di consumo) è fatta con studi, hw e sw prodotti in tantissimi paesi, e pure Trump si dovrà rendere conto che l’industria automotive USA produce lo ZERO % di auto con componentistica fatta in America… e non esisterà una sola auto senza dazi neppure in casa sua.
Un mio paesano è appena rientrato da un’esperienza di lavoro di 1 anno a Shangai. Anche lì stesse considerazioni. Viveva in affitto a ridosso di una strada a 3 corsie per senso di marcia e la prima cosa che notò aprendo le finestre il primo giorno fu la silenziosità del traffico.
Norvegia e Shangai paradossalmente dovrebbero essere 2 esempi di come la mobilità elettrica non sia applicabile alla massa perché i primi hanno un clima molto sfavorevole per le batterie, gli altri vivono tutti in grattacieli.
In realtà sono la dimostrazione che è solo una questione di volontà politica. Se si crea un sistema incentivante il popolo si adatta in poco tempo.
bisognerebbe trovare una “città dimostrativa”… di piccole dimensioni, facilmente attrezzabile con F.E.R. (per rifornire a costi più bassi in casa e fuori) e fare una “zona franca” (quanto meno IVA ridotta) per consentire di acquistare BEV da immatricolare ed usare in loco … sarei curioso di vedere a quale cifra si attesterebbe la quota NEV …
La mancanza di inquinamento aria e acustico è importante.. ma senza una forte giustificazione economica, specie in questo periodo, non basta…
Più che volontà politica direi “volontà economica”, in Norvegia il PIL procapite è doppio del nostro e la corrente elettrica costa meno, in Cina (al dj la del discorso che certe realtà le vedi nelle metropoli nel resto del paese è tutto un po djverso) le auto costano la metà e forse meno che da noi per non parlare del costo dell’energia.
Se non parti da questi presupposti pensare che il popolo sj adatti (magarj facendo debiti) “in poco tempo” temo sua una pia illusione.
La penisola arabica, invece come è messa?
Silenzio e puzza nel naso quando cammini o sei in coda e abbassi il finestrino.
Leggendo il racconto ho riprovato la sensazione che nel 2000 ho vissuto stando un anno negli USA: qui da noi non potevi andare ad un ristorante o in discoteca che tornavi con i vestiti che puzzavano di fumo, là un paradiso, nemmeno vicino all’ingresso dei locali potevano fumare. Idem le carte di credito, le usavi x tutto e giravi senza contante, qui ci siamo arrivati ora. Son passati 20 anni, ora Oslo sembra il paradiso delle auto e dei pedoni… Tra 10-20 anni lo capiremo anche qui in Italia… Sempre indietro. Pace
Si anche noi fra 20 o 30 anni lo capiremo, sj ma se nel frattempo i prezzi delle auto saranno scesi o se gli stipendi raddoppiatj ….
Pensare che chi produce tesla per migliorare l’ambiente è a capo del progetto SpaceX.
Non mi sembra vengano lanciati missili elettrici.
Ma chissenefrega, tanto sono lontani, vero?
Danno fastidio anche i razzi adesso?
Purtroppo la mediocrità non può fare altro che odiare chi è più capace e in gamba e fa cose che gli altri non sono in grado di fare.
Non è questione di mediocrità, farsi belli da una parte e poi fare l’esatto contrario per un altro progetto, interessante in realtà, dimostra quanto le persone siano abituate a guardare solo l’orticello e non pensare al quadro completo.
Quante golf TDI corrispondono a un lancio di razzi del programma SpaceX? Quanti lanci fa in un anno?
Risponda a queste domande e pensi quante emissioni sono state generate da chi è più in gamba, quando la stessa persona le inculca l’idea di salvare il pianeta se guida una model 3.
Perché non gli presenta il suo progetto di missile elettrico, magari senza spina? ( Cit. Pubblicità Nissan )
Lo presenti anche a noi, siamo curiosi.
È pura ipocrisia, da una parte comprate auto elettriche perché amici dell’ambiente e con i vostri soldi finanziate un programma di lanci di razzi per andare su marte inquinando qua.
Come se una azienda vegana avesse un allevamento intensivo di pollame come seconda attività.
Fate come volete, pensate in modo più ampio e argomentate meglio.
Lei ha proprio una bella faccia tosta a scrivere così su questo sito che ha sempre messo in luce anche gli aspetti negativi. Io, x esempio mi sono piantato 2000( duemila) alberi ( in 5 anni )di cui solo un terzo ha avuto un contributo pubblico…ecc.ecc. e da cinque anni giro in elettrico e , tutti i giorni, faccio il possibile x inquinare il meno possibile! Ma vada a lavorare che è meglio!
Ripeto, gli presenti il suo razzo a propulsione elettrica.
Oppure vorrebbe cancellare tutti i programmi spaziali?
Perché nello spazio si va per fare ricerca, lo sa?
Quindi il suo è un discorso senza senso, cerca di mischiare mele con ciottoli.
La prego, Athos. La smetta a anche lei di parlare di razzi. Stiamo al tema di questo sito (e già così c’è troppo da litigare)
Quando si gira in missile per il paese è veramente fastidioso il rumore, vai in Ucraina e dopo il missile fa pure la fiammata col botto. Purtroppo questo lettore se n’è andato a Oslo ed il missile l’ ha evitato. Pure ha noleggiato un’ elettrica! Che cavolo avrà nel cervello? Sicuramente il prossimo viaggio lo farà in missile su Marte.
Perché si possono comprare solo auto elettriche di Elton Musk, vero? Questa dalle mie parti si chiama polemica sterile
Magari anche le auto di Elton John
Produce Tesla per fare soldi, non per migliorare l’ambiente.
Ma che noia,……..e magari neanche un colpo di clacson per fare muovere quello davanti che riposa a semaforo verde.
Sono nordici, se quello davanti ti fa perdere tutto il verde e sta fermo fino al rosso successivo, quello dietro non solo non suona il clacson ma anzi scende dalla macchina e va a ringraziarlo per avergli fatto fare questa “esperienza di tempo libero” che gli ha migliorato la qualità della vita.
Dove c’è il buon senso….
….e fa pure freddo.
D’altronde in italia c’è il sangue caliente, il testosterone al top, tanta voglia di sgasare…………… ma soprattutto ci tante tante BUGIE.
Forse vero ma anche altrove *Norvegia) ci sono delle verità nascoste come ad esempio il fatto che gli ecologissimi Norvegeti si possono permettere u a Oslo silenziosa perchè i loro salari sono il doppio dej nostri e usa o l’energia delle loro dighe sui torrenti dei fiordi mentre il loro PIL è dato dalla vendita dell’odiatissimo petrolio e gas naturale al resto di Europa *il lork fondo sovrano è il più ricco am mkndo e non certo per le loro industrie)..
Senza quello stanne sicuro Oslo nkn sarebbe certo così silenziosa.
Noi, sfruttando quel che la terra ed il sole ci danno, potremmo produrre ed esportare energia eolica e solare, ma non lo facciamo perché siamo pirla.
Forse perchè l’investimento è decisamente costoso anche se i ritorno futuri possono esser buoni o credi che tutti o gestori energetici siano come dici te dei “pirla” e vengono strapagati per perder soldi? Ma se sej così certo dei futuri guadagni, proponiti al loro posto poj vediamo se ti prendono
Io sono così certo che un impianto FV lo ho già fatto con i miei soldi, e dopo 6 anni l’investimento si è già ripagato. Ora che di anni ne sono passati 10, mi fa risparmiare in sacco di soldi all’anno.
E loo continuerà a fare per i prossimi 20 anni.
Poi decideremo se il calo prestazionale sarà per noi accettabile oppure fare un revamping.
Questa una parte del mio contributo, il suo, invece, qual’è?
Ma l’italiano medio non vuole mica migliorare la vita degli altri!
Altrimenti, ad esempio, pagherebbe sempre tutte le tasse. O non truccherebbe gli scarichi dei motocicli. O non parcheggerebbe sugli stalli riservati a diversamente abili, neomamme, ricarica, veicoli speciali.
Arriveranno anche gli esperti da bar dicendo che sono pericolose perché troppo silenziose.. sono offuscati da fake e si son convinti che le EV sono il male assoluto … quando invece l’elenco dei vantaggi sarebbe lungo..
il senso civico in Italia è merce sempre più rara purtroppo.
Segnalo che una settimana fa sono stati tranciati e rubati i cavi della colonnina elettrica Acea di Via Todi a Roma.