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Tutta questa elettronica in auto serve a spennarci di più?

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Il grande schermo centrale con cui si governano tutte le funzioni della Tesla Model 3.

Tutta questa elettronica in auto a che serve? Forse ai costruttori per farci pagare servizi che non useremo? Ce lo chiede Sergio, un lettore. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati alla mail info@vaielettrico.it

tutta questa elettronicaTutta questa elettronica serve ai costruttori più che a noi? Impostazioni, icone…

Scusate se faccio una domanda che può apparirvi stupida. Non sono più giovanissimo e forse quel che sto per chiedere apparirà fuori dal tempo: non si sta esagerando con tutta questa elettronica nelle auto? Ripetete continuamente che ormai le macchine sono computer con le ruote, ma ne abbiamo veramente bisogno? Tutti quelli che conosco si muovono da A a B per lavoro o altro e spesso durante il tragitto o telefonano o ascoltano la radio. Cos’altro devono fare? Ho sentito al GR1 Rai di un sondaggio secondo il quale quasi nessuno sa che cosa significano le tante icone che stanno sul cruscotto. E se una si accende si mettono a sfogliare libretti di istruzioni che spesso sono delle enciclopedie indecifrabili. In sostanza: a chi serve tutta questa elettronica? Non vi viene il dubbio che serva ai costruttori delle auto per farci pagare una marea di chip che non sapremo utilizzare? Mio figlio dice che non ho capito: in questo modo sapranno dove siamo, che cosa compriamo, con chi parliamo…Ma allora non siamo più automobilisti, siamo polli da spennare. Ancora più di prima. Sergio Signorelli.

Tutta questa elettronica…/ Com’è cambiata l’auto

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Risposta. Qualche giorno fa la Volkswagen ha pubblicato il grafico sopra, che racconta questa trasformazione. Ti dice quante linee di codice software ci sono state e ci saranno nelle auto più significative della sua storia. Si parte dalla zero assoluto del Maggiolino per salire alle 50 mila della prima Golf e ai 200-300 milioni delle auto elettriche in arrivo. Dalla meccanica all’elettronica: è una rivoluzione ineludibile, che interessa tutta l’industria, non solo l’auto. A chi conviene? Ai costruttori sicuramente, per una miriade di ragioni. Ne citiamo due tra le tante: fare la auto costa molto meno, i robot pensano a tutto e serve una frazione del personale che occorreva prima. Anche perché le auto elettriche, ciliegine sulla torta, sono più semplici e ormai in 10 ore ne produci una. Finora ne servivano più del doppio. E poi c’è l’aspetto di cui parla il figlio: il dialogo continuo tra l’auto e chi l’ha costruita. Quindi: offerte di nuovi servizi, a cui non sapremo resistere, e dati (i nostri) da sfruttare in un mondo che valuta le profilazioni più del petrolio.

tutta questa elettronica
Il doppio schermo sul cruscotto della Volkswagen ID.4.

Quanta elettronica usiamo? Bastano auto spartane come il telefonino Brondi?

E noi che cosa ci guadagniamo? Sapremo sfruttare tutte queste funzioni che ci vengono offerte nell’auto? Qualche giorno fa un amico mi ha detto di avere scoperto per caso che la sua macchina ha il park assist, il parcheggio assistito. In ogni modello (come in ogni telefonino o pc) c’è un giacimento di servizi che i millennials attivano con disinvoltura, mentre i più vecchietti ignorano bellamente. Continuando a guidare come hanno sempre fatto. Ma questo non ferma la trasformazione in atto, in un mondo  governato dal digitale: che li usiamo o no, tutti questi tools ce li ritroveremo. Esisteranno modelli spartani, spogli di tutta questa elettronica, come l’Amico Brondi nei telefonini? Forse, ma non sarà una presenza significativa. Siamo già entrati in un’era in cui cambia completamente il rapporto con gli oggetti che usiamo. Si comprano meno e si noleggiano di più. Auto comprese. Si trasforma tutto, anche il concetto di “guidare“, che ha appassionato generazioni intere e che ora vede l’affermarsi del pilota automatico.

 

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31 COMMENTI

  1. I governi ovunque hanno capito che una delle armi per limitare il traffico è di avere sempre macchine più care, così sempre meno gente se la può permettere.

  2. Tutta quella tecnologia serve a farci pagare di più l’auto che a loro costa di meno produrre.
    Ormai siamo polli da spennare, tanto è pieno di pirla che ti pagano 2000 euro in più per avere il display da 12 pollici invece di quello da 7.

  3. Quanto durano queste cose? Un maggiolino di 50 anni fa lo restauri et voilà. L’elettronica dopo 30 anni devi sostituire i condensatori elettrolitici se ti va bene, per non parlar di tutto il resto che va fuori standard dopo pochi anni. Per es una macchina con infotainment Android, poi dopo 30 anni come sopravvive?

    • 30 anni ?? Piú probabilmente 5 o 10… Anche volendo un MTBF dei componenti “troppo” lungo costerebbe troppo ai produttori.

  4. Io personalmente sono pro tecnologia, sarò di parte ma la tecnologia aiuta chi la comprende, per gli altri è solo un ingombro inutile, per Ernesto se l’auto va in recovery ha sicuramente un problema, e tutte le centraline che odi servono la maggior parte per la gestione del amato endotermico, e più si va su di euro (come classe inquinante) più centraline servono.
    Io ho preso la Action e pensavo che tutto quello che c’è sulla versione con display da 10″ lo avrei avuto sullo smartphone, peccato che non sia così, una gran pecca.
    Per il discorso aggiornamenti peccato che non si possano fare da remoto come fa Tesla, una mancanza per tutti gli altri costruttori.
    Detto questo la cyber security in Italia è altamente in ritardo, e ci sono anche pochi iscritti alle università, un bel problema, ma non solo per il settore automotive, ma per tutto il settore tecnologico.
    La questione di esser monitorati è da quando hanno inventato i primi GSM ora più che mai sanno esattamente dove siamo in qualsiasi istante, non serve l’auto.
    Per quanto riguarda gli ADAS sono favorevole se ti salvano la vita, perché purtroppo vedo molto spesso che la gente che guida in realtà sta solo al posto di guida ma fa di tutto tranne che guidare in modo attento, senza contare l’uso improprio del telefono, che sarebbe il danno minore.

    • pensi che non ci siano elettronica sensori e centraline su una bev? auguri
      hai un potenziometro sul pedale del gas e basta, giusto?
      e quindi le mappature eco, normal e mianormal?
      la frenata rigenerativa? le regoli col pomello a cavo?
      oh, mamma mia..

      se una macchina ti si mette a 30 all’ora con la scritta recovery sul display, è perché una centralina ha “rilevato” un problema oppure è mezzogiorno e vuol fare una pausa?
      e qual’è molto spesso la causa? un sensore (o più di uno) che smette di funzionare.

      sensori pioggia, sensori luce, sensori vetri aperti, sensori puzze ecc: roba per chi la capisce o inutile? che problemi hanno le persone per non accorgersi che piove, c’è buio ecc?

      sono altresì curioso di sapere chi usa continuamente TUTTE le funzioni del proprio smartphone, che utilizza TUTTE le icone/programmi: così come pensa di utilizzarle sul monitor dell’auto mentre guida..

      alla gente che non sa guidare, invece di rimandarla a scuola, mettiamo gli adas, così possono distrarsi con più consapevolezza..

      eh si, sono io che non comprendo..

      • Guada che il potenziometro sul gas lo hai tu sulla termica 🤣🤣 io al massimo c’è lo sul inverter, e se si accende una spia il 99% è per un guasto, sai parlando con un meccanico non con uno che non conosce come son fatte le auto, e sono anche informatico, e sullo smartphone uso tutto, e quello che non serve non c’è.
        Idem sul auto, poi se uno è fermo alle auto degli anni 60 lì e un altro discorso.

          • Dipende per chi 🤣🤣
            Sulle auto e sugli impianti robotizzati si 🤣🤣

          • no, è uno che è nato meccanico (dice), poi (non è dato sapere perché..) è passato alla metalmeccanica, al lavoro in simbiosi con macchine automatizzate (robot) e infine si è inventato tecnico programmatore (che, alla fine dice tutto e niente.. crea software o configura solamente il percorso del braccio robotico sul pezzo da lavorare? c’è molta differenza..).
            quindi:
            “meccanico” per quanto?
            metalmeccanico per quanto?
            tecnico programmatore?

            di sicuro, è diplomato sullo “scansamento alle domande”, con indirizzo politico.
            per il diploma in medicina si sta attrezzando..

          • Siete grotteschi, uno dice qualcosa che secondo voi (senza alcuna esperienza, forse come l’altro, chissà) non è vero, e voi calunniate dicendo che scrive di fare tutto. Tra i meccanici, anche delle auto, ci sono figure che si occupano principalmente della parte elettronica. Che poi lo sia o meno veramente chi lo sa, ma voi denigrate solamente perché non vi piace ciò che ha scritto. Complimenti

          • ernesto grottaferrata 8 Marzo 2022

            Guarda tu puoi pensare quello che vuoi, a me non f…e un c…o, io nei miei anni lavorativi ho accumulato talmente tante competenze, tutt’ora non ho problemi a cercare lavoro, di norma le offerte arrivano da sole.

            Ho avuto la fortuna di avere genitori lungimiranti, che nel lontano 1984 mi fecero fare corsi di programmazione informatica BASIC e COBOL , poi mi regalarono un PC e da lì la mia passione continuo, nel frattempo ho finito la scuola professionale di meccanico d’auto, ho fatto il mio percorso e poi il fatto di avere sempre la vita degli altri tra le mani, mi ha fatto decidere di abbandonare il comparto, non vedo cosa ci sia di strano, a si bisogna avere un po’ di testa per fare quello che si vuole.

          • ANDREA 9 Marzo 2022 at 6:32
            Grazie per la difesa , ma non serve, e gli rode esser sempre in balia dei terzi, e non avendo appigli se la prendono con gli altri, non sapendo, io ho le spalle larghe e sono abbituato a cazziare, quindi tranquillo, posso scrivere quello che vogliono la figuraccia da ignoranti la fanno loro.

          • per andrea e fabio: chi ha cominciato a tirare in ballo presunte competenze per “zittirmi”? fabioM.. solo che lo ha fatto con la persona sbagliata. infatti da “meccanico” di così vasta competenza, non è stato in grado di rispondere nel merito su niente.. qualche faccina e via. in romagna direbbero “sborone”, al punto che non sono stato l’unico a farglielo notare..
            se ne frega talmente da giustificarsi con il suo percorso di formazione e lavorativo.. del quale sono io a fregarmene.
            quando vuoi ci troviamo in un’officina e lavoriamo su 2 auto: così valutiamo le competenze uno e dell’altro, che ne dici? o sei tutto chiacchiere e patacca?

            una cosa giusta l’ha detta: è abituato a cazzeggiare

        • se tu fossi un meccanico, staresti attento a quello che dici.. fare figure di .. è un attimo!!
          chi ha detto che l’elettronica c’è solo nelle termiche? tu
          se non hai capito che il mio era solo un modo per farti capire che anche sulla tua elettrica i comandi (pedale del gas) passano attraverso centraline di controllo, il problema non è mio..

          per il futuro, sono previsi freni BBW: tutto comandato da centraline ma le 2 anteriori rimarranno col caro vecchio fluido igroscopico anziché con micro motori (nelle pinze) come sulle posteriori.. ci sarà un perché

          • ernesto grottaferrata 8 Marzo 2022

            Mai detto che l’elettricista è solo sulle termiche, questo lo hai affermato tu 🤦
            Tornando al discorso ADAS si come dici tu dovrebbero tornare a scuola guida, e ti do ragione, perché purtroppo l’80% non da leggere la segnaletica soprattutto quella dei limiti di velocità, co indicano la velocità massima, il problema è che quel 80% che ti sta dietro e li che fa i fari ti porconeghia dietro, e ti suona, io a quelli il cartello gli e lo ficcherei in testa magari gli entra che deve star calmo e guidate in C.S. mentre con ADAS lo farei non disattivabile. Meno incidenti meno teste di che scazzano.

          • prima affermazione: è infatti mia abitudine dire una cosa per sostenere il contrario.. giàgiàgià

            gli adas sono per incompetenti alla guida: distratti cronici, telefono dipendenti, ammiratori del paesaggio circostante ecc. è così.
            poi, a chi attraversa guardando il telefono (molte mamme col passeggino), glielo prenderei e sbatterei a terra calpestandolo ben bene..
            ti rendo edotto di una cosa: la segnaletica (avendola posizionata per un anno) è quasi sempre voluta dai comuni con limiti più bassi di quello che dice il c.d.s: i limiti di legge sono 50 centro urbano, 90 extraurbano, 90 tangenziale 2 corsie, 110 tangenziale 4 corsie (2 per senso di marcia). ora, a parte il centro dove tolto qualche 40 va bene, in quelle extraurbane vedi 70 così come nelle tangenziali a 2 corsie, per finire a 90 in quelle a 4. cito anche le strade senza linea di mezzeria, trovabili facilmente in campagna, dove il limite è di
            70 ma i cartelli dicono 50. sempre 20 km/h in meno di quanto dice la legge. perché? forse così si piazzano più facilmente multe? io dal giudice di pace me ne sono fatte togliere 2 in questo modo, fatte col velox, a 70 all’ora in moto su extraurbano e cartelli indicanti 50.
            quindi il c.d.s. basato da te sulla cartellonistica è errato. per cambiare limiti (su una determinata strada) serve il prefetto, ma deve comunque avere motivi veri.

          • ernesto grottaferrata 9 Marzo 2022 at 18:24
            se i cartelli sono posizionati vanno rispettati, s a chi non va bene può contestare il fatto nelle sedi competenti, e non rompete i c..i a chi guida in CS.
            Per il resto le faccine le metto quando mi pare perché non debbo dare spiegazioni puntigliose, non sono né al lavoro né a qualche corso.
            Per il resto faccia come le pare ho già perso troppo tempo.

  5. dipende da che tipo di elettronica si sta parlando:
    c’è quella “funzionale” per l’auto,
    e c’è quella inutile.
    già la prima è la maggior causa dei guasti (quanti “recovery” ci sono quotidianamente?) di un’automobile, con decine di sensori e altrettante centraline che dialogano tra loro..
    poi ci sono gli ADAS, utili come la carta vetrata igienica.. ogni volta che qualcuno dice che servono, nel mondo muore un pilota. (l’unico adas che vorrei è la sberla automatica non appena prendi il telefono in mano)
    infine abbiamo i monitor con paginate di funzioni che nessuno userà mai, se non per curiosità qualche volta.. ma da tutti, riviste specializzate in primis, ciappini considerati irrinunciabili..
    intanto il peso è cresciuto a dismisura, prestazioni peggiorate, il costo come il peso..
    la guida autonoma esiste da decenni: si chiama TAXI

    • Quoto in toto.
      Aggiungo che si spera che “la sberla automatica” funzioni correttamente altrimenti sono dolori….
      E’ il lato oscuro della tecnologia: il software e’ fantastico finche’ funziona bene, diventa un inferno altrimenti………

    • Dimentichi di dire che spesso funzioni, anche importanti, come il controllo del climatizzatore, prima delegati a una semplice manopola e a un paio di tasti, che azionavi senza nemmeno il bisogno di guardare, ora sono delegato a un menu nascosto tra mille altri.

    • Il ragionamento è condivisibile, ma non considera a mio avviso alcuni aspetti generali. La guida di una persona esperta e attenta è sicuramente il modo migliore (oggi…) per condurre un auto… tuttavia la guida umana ha causato nel corso di un secolo un numero di morti superiore a una guerra su vasta scala. Ovviamente accade perché chi guida spesso è distratto o magari brillo… ma il dato è che nonostante tutte le sanzioni e i regolamenti gli incidenti sono rimasti rilevanti nel mondo. Un sistema di guida autonoma affidabile risparmierebbe migliaia di vite ogni anno oltre a restituire tempo a chi si sposta quotidianamente per lavoro, magari!
      Quanto all’elettronica utile e non, ho perso il conto di quante funzioni (su smartphone, pc, elettrodomestici, domotica, etc.) che oggi ci appaiono semplicemente irrinunciabili fossero considerate fronzoli da nerd.
      In ultimo c’è il piccolo dettaglio della transizione energetica che spinge verso auto elettriche le quali per ovvie ragioni inducono ad una digitalizzazione sempre maggiore.
      Io sono un appassionato di auto, in garage ho un maggiolino anni 60 che alla bisogna faccio partire con due fili… ma il mondo va in una direzione precisa… e oggettivamente migliore! 😉

    • Immagini che tutti voi lavate ancora a mano il bucato e le stoviglie, non abbiate condizionatori he con tutta quell’elettronica non si sa mai…
      Ma come la mettiamo con il PC che usate per scrivere i vostri commenti?
      (……)

      • non sarebbe neanche da risponderti, ma:
        cosa non hai capito di elettronica inutile sull’auto?
        cosa fai quando sei al volante, guidi o gestisci menù e sottomenù delle varie funzioni?

        immagino la fila alla creazione..

        • Onestamente io quando sono al volante… guido. E faccio solo quello proprio grazie al fatto che l’elettronica ed il software fanno il resto: luci, tergicristallo, climatizzatore etc. etc.
          Sulla mia auto ci sono funzioni (poche) che probabilmente non utilizzerò mai (principalmente i giochi), ma ti assicuro che tutto il resto lo uso (e senza spippolare sul display mentre guido!).

  6. Personalmente trovo che questo sia uno degli aspetti più affascinanti del mondo delle EV. Abbiamo in tasca smartphone con capacità stratosferiche, perchè non utilizzare capacità simili anche per salvaguardarci e salvaguardare gli altri?
    Io non penso che sia colpa di chi ci fornisce uno strumento ma nostra se scegliamo di non informarci e, forse, in questo caso sì che diventiamo “polli”.
    I libretti di istruzioni vengono messi a disposizione per un motivo e, personalmente, non ne ho ancora incontrati di così indecifrabili. Ho conosciuto però persone troppo svogliate per provare anche solo ad aprirli e questo lo trovo profondamente irresponsabile.
    Io, personalmente, ho sfogliato il libretto di istruzioni (la maggior parte si trovano tranquillamente su Internet) anche prima del test drive per paura di non comprendere tutte le potenzialità che ho avuto sotto il sedere (concedetemelo) per 15 minuti.

  7. Qualche anno fa partecipai ad un convegno sul rapporto tra software e mobilita’ promosso dall’Universita’ di Modena. Interessante fu l’intervento di un Ricercatore che mostro’ le condizioni contrattuali che tutti noi sottoscriviamo (spesso senza leggere….) quando acquistiamo un software (Windows, Office, ecc.): le responsabilita’ della societa’ che produce il software sono veramente minime, tutto e’ lasciato all’attenzione e alla precauzione dell’utilizzatore. E questo veniva spiegato con il fatto che non e’ commercialmente (……) possibile testare un programma prima della sua vendita. In altri termini: siamo beta-tester (o cavie….). L’intervento fu volutamente provocatorio ma una briciola di verita’ la contiene e deve farci riflettere………..

  8. Pensa ..la VW che non ha le funzioni principali OTA e devi recarti dal concessionario per gli aggiornamenti ha già scritto 200 milioni di righe di codice sw.
    Non oso immaginare le altre che hanno già implementato gli OTA saranno a miliardi di righe di codice sw e se un hacker cracca il codice ? l’auto potrebbe essere inutilizzabile?

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