Come promesso in campagna elettorale Donald Trump sta demolendo due decenni di politica ambientale americana, a partire da tutte le misure di sostegno alle auto elettriche e Elon Musk torna all’attacco: «Folle, distruggerà milioni di posti di lavoro»-
L’ultima: via 5 miliardi di fondi agli Stati per le infrastrutture di ricarica. Braccio di ferro in tribunale
L’ultima misura in ordine di tempo è stata la cancellazione di fondi già assegnati a 14 Stati, tra cui California, New York, Illinois e Washington, per il potenziamento dell’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici.

Lo Stato di Washington ha fatto ricorso al giudice distrettuale di Seattle, che martedì scorso ha bloccato l’ordine esecutivo della Casa Bianca. Ma è improbabile che l’azione abbia successo dopo la sentenza della Corte Suprema di venerdì che di fatto esautora le Corti federali da ogni potere di controllo sull’operato del governo.
I fondi cancellati da Trump sono quelli stanziati dall’ Inflation Reduction Act (Ira) del predecessore Joe Biden nel National Electric Vehicle Infrastructure (NEVI) Program. Sono in tutto 5 miliardi di dollari, già assegnati agli Stati lo scorso anno e in parte utilizzati, ma che il Dipartimento dei trasporti degli Stati Uniti ha sospeso. Nel ricorso gli Stati sostengono che il blocco dei fondi da parte dell’amministrazione «devasterà la capacità degli stati di costruire l’infrastruttura di ricarica necessaria per rendere i veicoli elettrici accessibili a un maggior numero di consumatori».
Per il giudice distrettuale di Seattle Tana Lin, che ha accolto il ricorso, il provvedimento è illegale e gli Stati avrebbero probabilmente vinto una causa contro il governo federale. E il procuratore generale della California, Rob Bonta ha rincarato: «L’amministrazione non può respingere illegalmente programmi bipartisan come l’ Electric Vehicle Infrastructure, solo perché gli amici del presidente delle grandi compagnie petrolifere possano continuare a godersi profitti da record».
La mazzata finale? Il Big Beautiful Bill
Ora la Casa Bianca ha una settimana di tempo per presentare a sua volta ricorso e chiedere a una Corte d’appello di bloccare l’entrata in vigore della sentenza del giudice Tana Lin. Certamente lo farà, alla luce di quanto stabilito dalla Corte Suprema.
Ma la mazzata finale alla mobilità sostenibile arriverà dall’approvazione in Senato del “Big Beautiful Bill“, la legge di assestamento di bilancio che taglia in deficit le tasse federali e aumenta le spese per difesa e sicurezza, compensandole con il ridimensionamento della sanità pubblica e la cancellazione di tutti gli investimenti pubblici in sostenibilità.
Tra questi ultimi ci sono:
-la fine ai crediti d’imposta per l’acquisto di veicoli elettrici;
-l’abrogazione delle norme sulle emissioni dei veicoli;
–nuove tasse (250 dollari all’anno) ai proprietari di veicoli elettrici;
-la disattivazione delle stazioni di ricarica installate dal General Services Administration ( GSA ) per alimentare i veicoli pubblici elettrici;
-la vendita di tutti i veicoli elettrici già acquistati e pagati dal servizio postale per un investimento di 1,5 miliardi di dollari.
Workhorse contro Us Post: “Flotta elettrica, l’ha detto Biden”
Musk: “Distruggerà milioni di posti: danneggia l’industria del futuro per sovvenzionale quella del passato”
Dopo lo scontro violento delle scorse settimane e la parziale retromarcia Elon Musk torna all’attacco di Donald Trump: «L’ultima proposta di legge del Senato distruggerà milioni di posti di lavoro in America e causerà un immenso danno strategico al nostro Paese – scrive il patron di Tesla su X -. Completamente folle e distruttivo. Sovvenziona le industrie del passato, danneggiando gravemente quelle del futuro».
- LEGGI anche: Il teslaro e la guerra fra Musk e Trump: “Perderanno entrambi” e guarda la VIDEO intervista al professor Leonardo Setti
Con Trump non ci si annoia mai (purtroppo), oggi riguardo il suo amicone “gli taglio i sussidi e lo deporto” e le azioni prosperano ovviamente…
Ma chi é piu co..ne? Trump che ha sempre promesso di distruggere l auto elettrica o Musk che gli pagava la campagna elettorale?
Beh, in realtà di solito le promesse di Trump valgono quanto la carta igienica.
È abbastanza evidente che Musk fosse convinto che con Trump i favoritismi vincessero sulla coerenza.
Io mi domando cosa aspettano le nuove generazioni a fare la nuova rivoluzione globale. Ragazzi, ma non vedete che i 70-80 enni al potere non vi stanno lasciando abbastanza mondo per il vostro futuro? E si fregiano di essere conservatori, l’unica cosa che vogliono conservare è la loro avidità e potere. Sono accecati dai dividendi e non rinunciano nemmeno a 1 dollaro per salvare il vostro futuro pianeta. Non accettate la loro paghetta, sono soldi avvelenati. Abbiate il coraggio di detronizzare queste cariatidi tossiche. Stanno minando il futuro dell’umanità.
È un po’ complicato per i giovani protestare, visto che in occidente sono una minoranza e che tipicamente non hanno posizioni sociali di rilievo.
Peraltro protestare contro il governo anche pacificamente sta diventando sempre più pericoloso, soprattutto negli USA.
Sarebbe bello evitare un conflitto vecchi vs giovani.
A prescindere dall’età, occorrerebbe smettere di votare per le canaglie e gli incompetenti, ma temo che non sia uno scenario realistico.
In democrazia i populisti vincono quasi sempre.
più che i populismi ..
è la coerenza che non è più di moda
i per quello che riguarda l’Italia il M5S , fondato sulle rinnovabili che fine ha fatto ?
con Di Maio e Todde ” a tutto gas ”
come una qualsiasi escort della politica degli ultimi 40 anni
in questo paese , ce la siamo sempre cavata , MALGRADO la politica ..
da qualche anno però imho siamo al buio
manchiamo completamente di progettualità
eppure Spagna e Portogallo , ce la stanno facendo a vivere meglio
sdebitandosi
grazie alle rinnovabili ,
basterebbe prendere le best pratices di questa Europa per migliorare le cose
Mattei si starà rivoltando nella tomba , per aver dato il suo nome a un mondo energetico oramai agonizzante e costoso
Mi viene in mente sempre qualla pagliacciata del Bulltrump che faceva da pubblicità alle auto di Musk invitando gli US a comprarle e che lui stesso l’avrebbe comprato una Tesla.
Gran cialtrone e gran buffone. Gli yankees sono tutti malati di mente per aver eletto un pagliaccio del genere come Pres. degli Us.
E molti hanno ancora il “sogno americano”…..
brutto però quando ci si sveglia…. in Black Mirror..
Perché Musk continua questo tira e molla con Trump, non si aspettava che un negazionista anti elettrico e rinnovabili avrebbe tagliato i fondi.
Il Muskione spernacchiato
che pensò di Donaldone
“Questo ben l’ho già uccellato,
lui e il suo fare da babbione”
Si ritrova ora all’opposto
a lagnar la sorte ria:
Se l’è presa giù in quel posto
senza troppa bonimia.
Ci ha rimesso dei milioni,
ma che dico? Dei miliardi!
E gli girano i coglioni
pei di lui bandi beffardi
che lo rendono mazziato
oltremodo che cornuto:
i clienti l’han mollato
ed il fisco ormai è perduto.
Automobil non si vende
non si fan più colonnine
trimestral è lì che pende
ed i guai sono a dozzine.
Forse il passo della gamba
fu più lungo questa volta
si volea ballar la samba
ma fortuna non fu molta
Il re Mida del futuro
che col dito facea l’oro
oggi deve giocar duro
che perduto ha un po’ l’alloro.
E re Adim diventato,
spera che tal tocco perda:
che quell’oro ha trasformato
da zecchino in turpe m….
Noi che bene gli vogliamo,
non foss’altro che per celia,
con il cuore gli auguriamo
che si dia una pronta sveglia.
Bellissima!
Altro che il canzoniere di Petrarca!!
Ha sovvenzionato con milioni e milioni la campagna elettorale per farlo eleggere? Adesso di che si lamenta?
L’uomo col formaggio in testa adesso fa il piangina. Non che gli freghi dell’ambiente ma solo delle sue saccocce..
Chi è causa del suo mal rimpianga se stesso.
Chi è causa del suo male … peccato che non è solo il suo male ma quello di milioni di persone che “grazie” alle politiche assurde di Trump e dei suoi amici sparsi nel mondo vivranno sempre peggio.
Concordo.
Musk ha provato a rimanere sul carro… mi viene da pensare che quando si è accorto che era senza conducente, ma non assistito di FSD ha deciso di mollare… in realtà gli accordi erano di rimanere tot mesi per non essere poi diciamo assunto dal governo e problematicamente esposto con i conflitti di interessi che si sarebbero scaturiti… vista la sua posizione.
Cosa c’è di buono, è che in America, con i cambi di governo le cose possono effettivamente rivoluzionarsi…. non come qui… GLi elettori che ne diranno…. si vedrà già con le middle term…
Ammesso che, nel 2026, votino, o non votino come in Russia o Bielorussia.
Con l’aria che tira a Washington, più probabile che Pam Bondi trovi o inventi qualche “grave” motivo per sospendere o modificare le votazioni di metà mandato.
D’altro canto, come disse lo stesso Trump circa un anno fa, dopo di me “won’t have to vote anymore”.
Idiozia al potere
Con consumi (ed inquinamento) pro-capite tra i più elevati del pianeta (fino a 5 volte rispetto altri popoli) gli statunitensi avrebbero dovuto iniziare a dare un forte segnale di cambiamento…
Le politiche di questa amministrazione cancellano i pochi esempi in cui potevano dimostrare al mondo di essere impegnati e competitivi visto l’alto livello tecnologico ed i capitali disponibili.
Questo ulteriore taglio di risorse penalizzerà tutti i programmi presenti e futuri… mettendo gli USA su un sentiero di arretramento tecnologico spaventoso rispetto ai competitors asiatici e… europei…
Con i tanti “fronti” aperti da D. Trump (tra politiche internazionali e pure sulla gestione interna ed i diritti personali) credo che tra 3 anni sarà un brutto periodo per gli statunitensi… che dovranno affrontare tutto il peso delle scelte fatte ..
Rischiano di fare la fine della Russia, potenza solo militare e capace di esportare solo idrocarburi o brevetti tecnologici (almeno finché reggeranno le tante imprese -tra multinazionali & start-up – che son però basate su intelligenze arrivate da tutto il mondo, che al momento sono a rischio fuga verso paesi più ospitali).
Forse pure Tesla dovrà puntare ad aumentare le gigafactory fuori dagli USA.
Damiano, competitori asiatici sicuramente, europei …. forse, visti gli ultimi dietrofront fatti dalla commissione europea sul green deal e l’allineamento sempre maggiore alle richieste di Trump, sinceramente incomincio ad avere qualche dubbio che la strada segnata negli ultimi anni non diventi lenta e tortuosa, o forse mi sbaglio?
Ciao Antonio
No…conta anche le case europee che volente o nolente (su spinta della Commissione Europea..col famigerato bam al 2035) hanno fatto enormi investimenti per produrre BEV inseguendo i cinesi e Tesla ..
Ora le vendite sono basse (prevalentemente per motivi economici…listino alti per popolazione da redditi in calo) ma le tecnologie, gli accordi tra case e fornitori oramai ci sono….e nei prossimi anni potremo sviluppare auto di buon livello anche da noi… oltre a quelle prodotte in Europa di case asiatiche (che a casa loro hanno grandi problemi di sovrapproduzione…e ne salteranno tante).
Se le case USA restano per altri 2 o 3 anni nel limbo …sempre incentrate su motori ICE. avranno grandi difficoltà a recuperare vendite fuori dal loro mercato interno (visto che i cinesi stanno invadendo pesantemente quello centro-sud americano e africano con cui hanno pure accordi per la fornitura dei materiali base per la loro filiera produttiva).
Con lo spavento di poter rivivere un nuovo 1973 anche in Italia recupereremo velocemente nella produzione e distribuzione in nuove grid per energia da F.E.R.
Damiano apprezzo il tuo ottimismo ma sinceramente non vedo futuri rosei per l’Europa nei prossimi anni. Tra dazi e riarmo credo che prima che il green del ritorni in auge passerà parecchio tempo e forse ancor di più che si riempiano i conti correnti europei e soprattutto italiani … comunque posso sempre sbagliarmi … vedremo e speriamo ciao
Per chi voleva sapere come declinano gli imperi.
Da piccolo Trumpo deve aver preso la scossa ed è rimasto scioccato.
Da qui il suo odio verso le auto elettriche.
Peccato che Musk non ll sapesse.