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Trump cancella il piano Biden sui camion elettrici, Daimler Truck cade in Borsa

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scania trasporto
Gesa Reimelt, cop della E-Mobility di Daimler Trucks & Buses, con un eActros in ricarica.

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Con Trump in Usa stop alle regole più rigorose sui camion inquinanti. La primissima e fulminea conseguenza? Cade in Borsa il titolo di Daimler Truck, ma perdono terreno pure Volvo e Traton. Chi più ha scommesso sui camion elettrici. La stessa richiesta di Salvini (leggi) che per fortuna non ha poteri sul tema in Europa.

La nuova amministrazione crea ostacoli all’elettrificazione dei mezzi da lavoro

Il governo degli Stati Uniti sta pianificando l’eliminazione dei regolamenti più rigorosi  sulle emissioni dei veicoli commerciali. Rottamare il Clean Truck Plan voluto da Biden.

Una deregolamentazione delle normative ambientali. Atto ostile alla transizione energetica del traffico pesante subita captato dal mercato.

La notizia la settimana scorsa ha avuto un impatto negativo sul prezzo delle azioni di Daimler Truck, che giovedì hanno registrato un calo del 14,6%, stabilizzandosi a 34,84 euro, il livello più basso in tre mesi e mezzo. Le azioni più deboli dell’indice DAX 40.

Il freno a mano sull’elettrificazione ha colpito anche i titoli di Volvo e Traton. Il calo ha superato il 5% per ciascuna delle due aziende. Questa l’analisi dei trader riportata dalle testate economico finanziarie.

Il camion elettrico eActros 600

Trump cambia il vertice dell’Agenzia per la protezione ambientale e si abbatte la scure sui limiti alle emissioni

L’Agenzia per la Protezione Ambientale degli Stati Uniti (EPA) con Donald Trump ha visto il cambio del vertice e l’annuncio di un pacchetto di 30 regolamenti in materia ambientale.

Anche il riesame delle norme sulla riduzione delle emissioni di CO2 dei veicoli commerciali.

Brutta notizia per Daimler Truck che negli Stati Uniti ha il mercato più importante e l’azienda qui ha investito sulla propulsione a zero emissioni.

Secondo gli analisti l’impatto del nuovo corso potrebbe limitare le vendite di camion già da quest’anno.

«In relazione alle ultime dichiarazioni dell’EPA, il mercato si aspetta l’abolizione del regolamento più severo», ha sottolineato Pal Skirta, analista della banca privata Metzler.

L’ hub italiano dedicato alla ricarica dei camion. Milence a Mantova

Il nuovo capo di Epa Lee Zeldin vuole abolire il sostegno a tutti i veicoli elettrici

Nel sito dell’Epa è in evidenza l’annuncio del nuovo amministratore Lee Zeldin sulle 31 azioni definite “storiche” per «promuovere gli ordini esecutivi del presidente Trump e alimentare la grande rinascita americana».

Queste le parole che annunciano il disinnesco delle norme a favore dell’elettrificazione della mobilità.

«Riconsiderazione delle normative sui veicoli leggeri, medi e pesanti che hanno costituito la base dell’obbligo sui veicoli elettrici di Biden-Harris (norme sui gas serra per le auto)».

Eppure le maggiori aziende globali di logistica e di produzione di beni spingono per norme più severe contro i mezzi inquinanti (leggi qui).

Daimler Truck con le più grandi case produttrici di camion elettrici ha dato vita alla joint venture Milence per realizzare 1700 punti di ricarica per mezzi pesanti in Europa. Tariffe con prezzo politico: 0,399 euro (Iva esclusa).

Un progetto imponente per supplire all’immobilismo dei governi e offrire le condizioni minime alle aziende che vogliono convertire le flotte in elettrico.

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11 COMMENTI

  1. Non sarà questo a fermare l’affermazione della propulsione elettrica. Per i camion in particolare l’adozione fa risparimare sul carburante e quindi sui costi di trasporto, è solo questione di qualche anno e il mercato inizierà ad aprirsi notevolmente. Daimler, Volvo e non solo hanno già ottimi prodotti.. direi che dopo questa caduta bisognerebbe acquistarle le azioni, altro ché

  2. TrumPutin potrà anche eliminare tutti gli incentivi che aveva promesso l’amministrazione Biden, però resta il fatto che i camion elettrici (compresi i Tesla Truks) esistono e cominciano già a far parte dei piani di investimento delle grosse società di trasporto, quelle che fanno rotte costanti tra vari magazzini che sono attrezzabili per ricariche durante le operazione di carico/scarico o parcheggio dei mezzi.
    Il TCO è un parametro imprescindibile per chi si occupa di flotte aziendali.. e nonostante gli slogan “Drill baby ! Drill ! ” gli idrocarburi non possono scendere assolutamente sotto certe soglie di costo altrimenti “salta” tutta la filiera, mentre grazie alle F.E.R. + BESS le grandi aziende sono assolutamente in grado di “far da sole 🌞” tutta l’energia necessaria.
    Oramai sono partiti anche gli investimenti nei mezzi più piccoli ( ed abbordabili economicamente) per effettuare le consegne dell’ “ultimo miglio”, i tipici furgoni dei corrieri che girano nelle zone industriali ed in qualsiasi città per portaci magari una semplice “biro” comprata pigramente su Amazon (mia moglie gestisce spedizioni per una società ed è tutta contenta quando arrivano i corrieri coi nuovi furgoni elettrici che non appestano di gasolio il parco del magazzino ed i polmoni delle persone ).
    La Cina detterà legge anche in quel campo… con le sue tecnologie più avanzate e l’impegno continuo nel settore dei trasporti NEV… non saranno certo i dazi a mantener competitivi i paesi che restano indietro, anzi !! così facendo aggraveranno il divario… e sarà un guaio serio per tutte le attività produttive e la popolazione che dovrà far i conti “salati” con spese crescenti così come l’inquinamento, le temperature… ed i danni da stravolgimento climatico.

    • Ma infatti, avevo letto diverse interviste di fleet manager, nessun discorso ecologico ma sempre puramente economici, il trasporto elettrico costa meno.

      Amazon per dirne una usa già tantissimi van Rivian, DHL usa i camion MB da ormai un anno (girava anche la pubblicità della logistica fatta per i concerti dei Coldplay…) ma anche da noi Poste Italiane ha in dotazione tantissime Zoe per le consegne ultimo miglio, c’è un centro distribuzione vicino a casa mia con una trentina di auto parcheggiate ogni sera, ognuna con la loro piccola wallbox collegata. Non sono camion certo, ma la strada è quella per qualsiasi trasporto terrestre.

      PS: che poi, il suo capo occulto vende i Semi, strano gliel’abbia lasciato fare… ma tutto sommato a parte il progetto pilota con Pepsi non ho capito se ne han venduti altri, ma pare l’ennesimo progetto mezzo morto.

      • Caro Luca, bisogna fare una distinzione. Sui furgoni e piccoli camion proprio per una questione economica le più grandi multinazionali chiedono restrizioni forti per far decollare il mercato e far scendere i prezzi dei veicoli – https://www.vaielettrico.it/dhl-nestle-ikea-alla-ue-norme-per-tagliare-le-emissioni-dei-camion/ – e siamo pieni di flotte molto elettrificate.
        Sui camion oltre le 16 Ton il discorso è diverso, se ne vendono poche unità, manca una rete di ricarica adeguata – inaugurato da poco il primo hub https://www.vaielettrico.it/via-a-milence-primo-lhub-di-ricarica-per-camion-in-italia/ – ma ci sono camion con buone autonomie – https://www.vaielettrico.it/cinque-camion-elettrici-novita-iveco-scania-volvo-mercedes-renault/ – e Milence sta lavorando per le stazioni di ricarica. Qui però deve entrare in gioco la politica per incentivare i camion

      • sai Luca… personalmente sono convinto che a breve~medio periodo le vetture private saranno prevalentemente ibride (magari con batteria da >100km) o eREV.. ma le flotte commerciali saranno direttamente BEV (per abbattere il TCO tra manutenzioni e consumi), anche perché al momento auto con batteria piccola (mild/full Hybrid) tendono a cuocere la batteria nell’ uso intenso elettrico (basta leggere i report di EvClinic..da paura!)

        Quanto alla Tesla…ho idea che Elon dovrà “passare il comando” completamente a qualcuno (CEO) mantenendo magari un pacchetto azionario se non vuole rischiare il tracollo nel breve termine.. perché le case cinesi lo stanno superando in molti mercati importanti e se non ha una base di vendita molto solida in USA..a breve diventerà critica..
        L’ arrivo dell’ autona guida autonoma a soli 2 posti la vedo veramente pessima come scelta (non è utilizzabile da famiglie o gruppi) e non è adatta neppure ad un modello economico di successo per singoli (non è la fascinosa Roadster) e neppure usabile per lavoro (non carica a sufficienza merci).

        Chi ha azioni Tesla al momento fa bene a liberarsene..

    • Si proprio cosi. VAbbe Trump e’ un fenonmeno passeggero, altri 4 anni di purgatorio e poi si tornera’ a politiche piu’ intelligenti

      • Giulio sei ottimista.. il fatto è quello che accade da adesso fin quando non cambia linea politica… che lascia gravi danni a persone ed aziende…

        Pensa solo a quante aziende non riescono più a programmare investimenti pluriennali importanti (ed a farsi finanziare dalle banche) .. in quali paesi / stabilimenti…e quante persone perdono il lavoro…o non lo hanno stabile…o non possono esserne certi per i prossimi anni a venire (che poi son costretti a non cambiare casa .. auto .. fare figli o no..)

        • E per il clima 4 anni sono tantissimo tempo per peggiorare le cose, alla velocità alla quale stanno peggiorando.
          La gente è cieca, sorda e muta.

          • E poi, Endyamar, piangono quando un’alluvione..una frana o una tromba d’aria gli distrugge casa e/o azienda ..

    • proprio in questo mese sto vedendo in città fare manovra quasi silenziosamente molti furgoni elettrici..e finalmente

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