Trova la colonnina nascosta (che poi è inutilizzabile)

Trova la colonnina nascosta (e inutilizzabile): sembra il titolo di un gioco, e invece è una realtà tutta italiana. Gabriele documenta un nuovo caso nel Polesine. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it .

trova la colonnina nascosta
La colonnina di ricarica (inutilizzabile perché inaccessibile) si trova accanto alla scritta BON.

Trova la colonnina nascosta: un nuovo caso a Badia Polesine

“Oggi vi propongo un gioco che ultimamente va fortissimo, specialmente in Italia: trova la colonnina nascosta. E voi, ci riuscite? Vi dico che in questa foto ce ne sono addirittura due, con quattro prese di ricarica. Chiaramente il gioco per essere divertente deve svolgersi sugli unici punti di ricarica di un paese (perlomeno per tutto il centro abitato) e deve durare almeno una settimana. Sennò è troppo facile! Ironia a parte, siamo nel comune di Badia Polesine, dove queste colonnine hanno atteso quasi otto mesi per essere attivate. Mentre il parco macchine elettrico aumentava sensibilmente.  All’arrivo della sagra di paese, la Polizia municipale perennemente presente non si preoccupa di delimitare un minimo quell’area per mantenerla accessibile, Ma rimarrà così per almeno una decina di giorni.  Rincuorante direi, visto che il prezzo il consumo in pochi mesi è passato da 0.45 a 0, 65 €/KWh (e con i piani tariffari ormai estinti potevo arrivare a 0.36)… Almeno a fronte di questi aumenti le mantengano sempre attive e disponibili.  Gabriele Baccaglini 
IL PRECEDENTE / A Busca, in Piemonte, la colonnina Enel X inaccessibile perché collocata in un’area transennata e utilizzata per giostre per bambini.

Il vizietto (diffuso) di imprigionare le colonnine

Risposta. Inizia la stagione delle giostre e delle sagre e ritorna puntale il problema delle colonnine imprigionate. Collocate in spazi che diventano inaccessibili durante queste feste,  nonostante che sulle app risultno in funzione e libere. Negli anni scorsi abbiamo dato conto di diverse situazioni analoghe. A cominciare dall’episodio capitato a un lettore piemontese, Michele Mazzamurro. Avendo necessità di ricaricare, il nostro si era fermato prima a Dronero, trovando lo spazio della colonnina inaccessibile per un evento musicale. Per poi puntare sulla vicina Busca, dove a sua volta la colonnina Enel X era imprigionata dalle giostre per i bambini. Possibile che non si possano trovare location disponibili 365 giorni all’anno? E che la ricarica venga tuttora considerata un capriccio e quindi non degna di un servizio essenziale come il rifornimento?

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Visualizza commenti (5)
  1. domanda:
    ma in casi clamorosi come questi in foto .. non si può denunciare il Comune ed il Comando Polizia Municipale per “interruzione di pubblico servizio” ?
    (ovviamente nei casi in cui le colonnine sono state messe in servizio… parlo di primo avvio… sennò basterebbe “spengerle” per giustificare l’occupazione dello spazio di rifornimento)

    Se l’area è pubblica… il servizio deve essere disponibile… a maggior ragione se non ci sono alternative in zona; impedire l’accesso ad un punto ricarica, magari l’unico di zona (che può essere fondamentale per gli utenti “elettrificati”, fino addirittura a impedire il diritto alla mobilità con il proprio veicolo) secondo me è un reato …

    Coi distributori di benzina non credo si proceda nel medesimo modo.. e comunque sono generalmente più frequenti (magari non in centri abitati molto piccoli).

  2. Guarda questo gioco di trovare la colonnina nascosta mi piace così tanto che ho scaricato pure delle app sul telefono con diverse versioni del gioco, Enel X Way, Be Charge, A2A E-moving ecc. tutte con le loro colonnine colorate sparse ovunque e nei posti più impensabili, eh sì è proprio una caccia al tesoro..

  3. L’inventiva non manca, a Ferrara in una Area Pedonale, ovviamente a a traffico limitato, davanti ad una sede ASCOM, vicino al Castello.

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