Troppe abusivi fermi nelle colonnine, “fate qualcosa”. Da Roma a Milano, ma non solo, arrivano i racconti chi fatica a ricaricare per la cronica inaccessibilità degli spazi.
Troppi abusivi nella civilissima Milano…
L’ultima protesta è arrivata da Milano, da un addetto ai lavori come Franco Barbieri, fondatore di EvWay: “E anche oggi a @ComuneMI #A2A le stazioni di ricarica sono occupate dal solito abusivo e gli ausiliari del traffico e vigili voltano lo sguardo“, ha scritto sul suo profilo Twitter.

Per poi rincarare la dose: “Due ore dopo aver chiamato numero 020208 e chiesto intervento @ComuneMI. Non una, ma due auto che bloccano le prese. Ho fermato pattuglia vigili #1140 che passava proprio davanti, dicono che loro non possono fare nulla“. Barbieri ha allegato anche una fotografia (sopra) che documenta la situazione, evidentemente ricorrente.
…per non parlare della Capitale
Non è che a Roma le cose vadano meglio. Anzi. Sul nostro sito (clicca qui) Silvia ha raccontato quant’è difficile ricaricare la sua Renault Twizy: “Le colonnine di ricarica pubbliche sono pochissime e mal distribuite… Tanto che molte zone sia periferiche che a ridosso del centro, ne sono completamente sprovviste. E’ naturale quindi che quelle poche che ci sono in centro vengono prese d’assalto…

A questa carenza si deve aggiungere la solita mancanza di senso civico…le poche colonnine spesso sono occupate da auto non elettriche in sosta vietata. O da mezzi elettrici, ma che stazionano per ore occupando la presa per risolvere il problema della mancanza di parcheggio.. A questo scenario vanno aggiunti i proprietari di Suv e di auto gigantesche elettriche, i quali non si sognano minimamente (viste le dimensioni) di fermarsi perpendicolarmente al marciapiede. Consentendo, laddove possibile, l’uso contemporaneo di due prese…e impedendone l’uso agli altri utenti“.
Bisogna poter punire gli abusivi
Il problema non è un’esclusiva delle grandi città. Anche nel civilissimo Nord-est. Una testimonianza tra le tante è arrivata anche nel racconto che Gabriele ha fatto dei suoi 135 mila km con la Golf elettrica su e giù per il il Trentino Alto-Adige. Anche lì piazzole occupate abusivamente, in quel di Brunico.

Morale della favola: non basta metterle le colonnine. Bisogna anche mantenerle in funzione (e questo è un altro problema) e individuare misure per punire chi le occupa abusivamente. Se davvero si vuole incentivare la mobilità elettrica, anche questo serve. Per non punire ingiustamente chi ha avuto il coraggio e la sensibilità di passare a un’auto a emissioni zero.
orbene vedo una nuova proposta in alternativa alla mia. Se c’è un problema non si fanno chiacchiere sui principi filosofici ma si fanno proposte per risolverlo. Si accettano anche idee balzane ma alla fine si troverà una soluzione da perseguire.
Tengo in macchina etichette autoadesive con l’invito a rispettare il posto riservato alle auto elettriche
Lo appiccicoso sul parabrezza o sul vedrò della portiera sinistra.
Non fa danni come bucare (o sgonfiare) una gomma, ma Ci vuole un bel po’ di lavoro per rimuoverlo, chissà che la prossima volta ci pensi due volte.
ci mandi una foto a info@vaielettrico.it? Grazie fin d’ora.
Basta parcheggiare dietro e caricare, lasciando un numero di telefono.
Quando poi il proprietario vorrà uscire, chiamerà ed aspetterà i nostri comodi.
Vedrai che la prossima volta non lo farà più.
Ah, meglio avere nel baule un bel cavo da almeno 5 metri…
Io ho chiamato innumerevoli volte in questi oltre 2 anni di auto elettrica, non viene mai nessuno, non tolgono mai un’auto abusivamente in sosta, e se parcheggi fuori dalla segnaletica o sul marciapiede per caricare, multano te ma non l’auto abusiva. ( Già visto succedere con i miei occhi! )
Verrebbe davvero voglia di tagliare le gomme, ma per una strana legge cosmica, il male che fai poi ti torna indietro con gli interessi, quindi no grazie! 🙂
Temo che il problema si risolverà solo quando i turisti stranieri arriveranno in gran numero con le auto elettriche.
A quel punto si lamenteranno dei problemi di trovare ricariche funzionanti e non occupate da abusivi e minacceranno di non venire più.
E il mondo economico legato al turismo farà una testa a capanna alle amministrazioni che improvvisamente si sveglieranno dal torpore e rifileranno multe e rimozioni a raffica…
Non sono d’accordo con il fatto che possono solo multare, devono applicare l’art 159 comma 1 lettera b) in quanto è una violazione dell’articolo 158 comma 1 lettera h-bis (e devono rimuovere anche gli autoveicoli che espongono il contrassegno per i disabili…).
Chiaro Mauro. C’è da dire però che non sempre è prevista la rimozione forzata. A me è capitato di recente di trovare una colonnina occupata da un’auto a motore, a Rovereto (TN) di fronte al Mart.
Ho chiamato la polizia locale. Sono arrivati dopo poco, hanno rilevato quanto dicevo e mi hanno detto che non potevano rimuovere l’auto che occupava abusivamente lo stallo ma solo multarla. Mi hanno invitato a parcheggiare fuori dalle linee dei posteggi, abbastanza vicino da far arrivare il cavo dalla colonnina all’auto.
Non mi è sembrata una cosa seria. Non volevo crederci. Ma tant’è.
paese civile come questo con le innumerevoli donne ammazzate nonostante le denunce fatte???? figurati se vanno a rimuovere un auto!
vuuoi indicarmi la tua strada prima di cancellare la mia????
sanzioni e rimozione forzata, da quando in un Paese che vuole essere civili ci si fa giustizia da soli?
se non capiscono tagliategli le gomme. In questo paese è l’unica via per farsi sentire
No, Domenico, la strada non è quella.