Troppe fake news sull’auto elettrica. E Antonella cerca un aiuto per smentire quelle che le propina un amico: dal litio più tossico delle scorie nucleari al motore ad idrogeno più efficiente di quello elettrico. Inviate i quesiti a info@vaielettrico.it.

“Ieri ho scambiato col mio amico Giuseppe alcune considerazioni via WA. Oggetto: la transizione energetica obbligata (produzione e consumo di energia da fonti rinnovabili, sole soprattutto; elettrificazione del trasporto). Così mi ha risposto Giuseppe sull’EV: “Ho perplessità sull’auto elettrica, reperimento materie prime per la batteria, impossibilità di spegnere in caso di incendio detto dai pompieri, smaltimento della batteria che sarà un enorme problema.”
Dal litio tossico all’idrogeno super efficiente
Mi ha pure detto oggi di aver saputo da operatori dell’economia circolare che il litio presenta nella fase di smaltimento-recupero un grado di tossicità paragonabile alle scorie nucleari. E che il motore ad idrogeno è decisamente più efficiente/efficace di quello elettrico, ma poco studiato per questioni d’interesse.

Sono fake news? Si può opporre controbattere con qualche breve argomentazione documentata o con riferimenti bibliografici in lingua italiana?
NB. Guidiamo in famiglia soddisfatti un’auto elettrica da 4 anni, alimentata da FV. Unico neo: il cavo ChaDeMo poco presente alle stazioni di ricarica e destinato a sparire dal mercato, come la NISSAN LEAF… Chi acquista EV (a caro prezzo) è decisamente poco tutelato„. Antonella Codazzi
Risposta- Gentile Antonella, tutti gli automobilisti elettrici sono subissati dalle stesse obiezioni “tossiche” avanzate dal suo amico Giuseppe. E noi di Vaielettrico per primi, come può ben immaginare. Periodicamente cerchiamo di rispondere con articoli e video: eccone qualcuno a suo uso e consumo:
–La guida facile Enel sull’auto elettrica (contro le fake news)
–Bufale a ripetizione contro l’elettrico
–Le leggende da sfatare su energia e veicoli elettrici
–Elettriche a fuoco, tra fake-news e realtà
–Emissioni, basta con le fake news! Le BEV sono sempre più pulite
–Bufale su auto elettrica e futuro a idrogeno: di tutto, di più
E sul nostro canale Youtube:
–https://youtu.be/bK30Ww2pZfE del nostro Paolo Mariano (qui sopra) e la video-intervista al professor Nicola Armaroli Le fake news dell’Italia che odia l’elettrico: risponde Nicola Armaroli, uno dei nostri video più cliccati di sempre.
Vaielettrico e Nicola Armaroli: sul nostro canale YouTube un piccolo video-archivio di risposte pronte
Il successo di quella video-intervista ci ha dato lo spunto per una nuova rubrica, proprio oggi al debutto: “Chiedetelo a Nicola Armaroli”. Raccoglierà via via brevi risposte “in pillole” alle domande che tutti si pongono e ci pongono su auto elettrica e dintorni.
Cominciamo da uno dei temi che lei stessa cita: le materie prime e il litio in particolare. Qui il link all’articolo e qui sotto il video grazie al quale potrà cominicare a rispondere ai dubbi del suo amico Giuseppe. Via via, la rubrica diventarà un archivio di risposte pronte a bufale e dubbi sulla transizione energetica.
Ma oggi non troverà cenno a una delle obiezioni di Giuseppe – la tossicità del litio – perchè si tratta di una bufala talmente colossale da non meritare una risposta. Pensi che viene addirittura utilizzato come farmaco nella cura della depressione. Come tutti i farmaci è tossico se assunto in dosi esagerate. Ma questo vale per tutti i farmaci, dall’Aspirina in su.
Se dovessi mettermi a smentire le varie fake news, convinzioni, maldicenze ecc. ecc. che si dicono contro le auto elettriche anche solo a livello di conoscenze personali (amici, parenti, conoscenti ecc.) beh non mi basterebbero 24 ore al giorno!
E’ una perdita di tempo inutile, la stragrande maggioranza delle persone non vuole sentirsi dire cose che vanno in contraddizione con il loro pensiero, non vogliono informarsi in maniera serie sugli argomenti legati alla mobilità in elettrico e non vogliono nemmeno cambiare di una virgola le loro abitudini per cercare di limitare gli effetti del cambiamento climatico.
Detto ciò è come fare la guerra contro i mulini a vento, non se ne esce fuori purtroppo..
giusto per correttezza: l’amico non ha detto che il litio è TOSSICO, ma “Mi ha pure detto oggi di aver saputo da operatori dell’economia circolare che il litio presenta nella fase di smaltimento-recupero un grado di tossicità paragonabile alle scorie nucleari.”
fase di smaltimento e recupero: come avviene? sarebbe molto più corretto (e interessante) che, anziché sbertucciare il tale, venissero spiegate tutte le fasi del procedimento e le eventuali sostanze usate allo scopo.
se il focus è informare correttamente la platea, è questo che si deve fare.
dire che il tizio dice una balla non fa diventare verità quello che si afferma (sempre per il discorso “comunicazione” di altro articolo).
Ps: non mi interessa cercarmelo da solo, il procedimento. mi aspetto che sia la “testata” a descrivere tutto, dalla A alla Z: se devo fare da solo, a cosa serve vaielettrico?
Mah la questione ha una sua complessità per essere spiegata in due righe, anche perché il litio di per sé viene anche utilizzato per scopi terapeutici. Però il problema è che nelle batterie è insieme ad altri materiali e qui il discorso diventerebbe molto lungo e.complesso da affrontare.
In generale affermare che il litio è tossico quanto le scorie nucleari è un’ affermazione falsa. Il problema è che chi afferma boiate dovrebbe anche farsi carico dell’onere di provarlo, non il contrario.
Altrimenti se voglio fermare qualunque novità tecnologica mi basta inventare abbastanza stupidaggini per impantanare qualunque progetto, tanto il costo per sparare una boiata è molto basso, mentre il costo per provare che la boiata è falsa può essere alto a piacere e soprattutto è costoso perché tenere impegnati scienziati che costano carissimi in termini di consulenza per dimostrare che alcune affermazioni stupide sono false è più stupido delle affermazioni stesse.
Ragazzo, i processi sono simili se non identici a quelli con cui si smaltiscono tutte le batterie che già usiamo da più di 60 anni. Ovvero le batterie a bottone di molti telecomandi per auto ICE, orologi, telecomando tv, Trapani avvitatori, macchine fotografiche, smartphone ecc.
In generale sono processi che attualmente arrivano a riciclare il 95% della materia nera (la più nobile)
Ti basta questo video di un giornalista in un impianto di riciclaggio? (purtroppo è in inglese ma YouTube mette i sottotitoli in italiano se il tuo amico non conoscesse l’inglese)
https://youtu.be/s2xrarUWVRQ
Ricordo a tutti che è obbligatorio riciclare tutte le batterie che usiamo, comprese quelle presenti nei lumini votivi che vanno tanto di moda e che in molti buttano nel bidone dell’indifferenziato presente nei cimiteri ( c… basta aprirli!!! Prendere le batterie e portarle nei punti di raccolta ed il resto come ridotto elettronici o plastica)
leonardo, giustamente dici che il litio nelle batterie è assieme ad altri materiali e di conseguenza l’estrazione (e spiegazione) diventa lunga e complessa: ci può stare che tutta la trafila non sia esattamente un bagno di salute tra eventuali vapori, acidi, solventi o altro?
l’amico di antonella non è venuto QUI a sbraitare sulle batterie da smaltire ecc, ne parla con lei: non ne è convinto per le solite ragioni ma le riporta anche quanto “dettogli” da fantomatici operatori dell’economia circolare (chi sa cosa sono batta un colpo), ovvero una alta tossicità nelle fasi del riciclo.
ora, ad antonella è stata data un’arma un po’ spuntata dicendole che si usa “anche” in farmacologia e quindi.. è una balla.
anche l’alluminio (ad es.) era/è presente nel maloox, e tante persone, tra cui mia madre, hanno dovuto smettere di prenderlo perché causava problemi di non poco conto.
quindi, che valenza ha dire “il litio è sano e fa bene”?
e ripeto in maiuscolo che LUI NON HA DETTO CHE IL LITIO E’ TOSSICO.
bob, forse non hai capito di cosa lui sta parlando e di conseguenza io sto rimarcando.
ti consiglio una rilettura di tutto
Lei fa il furbetto. La frase testuale è: “il litio ha un grado di tossicità paragonabile alle scorie nucleari”. Questa, più che una bugia, è una porcheria. E lei ci arzigogola su per 30 righe. Un minimo di pudore non guasterebbe.
riporto (e due) dall’articolo:
– Mi ha pure detto oggi di aver saputo da operatori dell’economia circolare che il litio presenta nella FASE DI SMALTIMENTO-RECUPERO un grado di tossicità paragonabile alle scorie nucleari. –
se lei ci legge “il litio è tossico” ok, ne prendiamo atto.
io ci leggo altro ed è su quello che ho commentato (evidenziato in maiuscolo sopra)..
fra tutte le sue “certezze” vi è anche la totale conoscenza del procedimento di cui sopra? se SI, ho scritto che sarebbe interessante conoscerle (articolo?).
se NO, ci starebbe una giornata senza protezioni nella fabbrica (ultramegagigafactory) dove avviene?
comunque, stiamo parlando di: un tale a cui non ben specificati operatori (?) hanno detto quanto sopra e questi lo riporta all’amica che scrive alla redazione.
il prossimo sarà l’amico del cuggino che ha saputo dalla cognata che una conoscente..
Buona sera Cristiano,
la mia risposta era legata alla domanda “fase di smaltimento e recupero: come avviene?” e pertanto ho riportato un video in cui viene mostrato come si procede al riciclo e quanta black mass viene riciclata, ovvero intorno al 95%.
Ora come ho detto il processo è identico per tutte le batterie che usiamo da anni e nel video è ben visibile.
Quindi perché ora ci facciamo tutti questi problemi? Eravamo ciechi prima? Oppure semplicemente buttavamo le nostre batterie nel secchio dell’indifferenziato dove fa più danni?
Dal video si nota che i processi sono fatti in macchinari che tritano e poi separano i materiali (come dici tu usando solventi, ma chiunque di noi se ha fatto le superiori e non ha dormito sui banchi qualcosa lo avrà imparato che certi processi chimici hanno bisogno di solventi più o meno tossici). Dov’è che interviene l’operatore? Ecco, nel video si vede che lo alla fine per scuotere dei filtri di una pressa e comunque indossa indumenti protettivi e maschera con filtri.
D’altro canto tutti i metalli se inalati o ingeriti sopra una certa quantità ci fanno male. Ricordo che ci sono persone che non possono mangiare i pomodori perché contengono alte quantità di nichel.
Passando anche al discorso dell’infiammabilità dei pacchi batteria, molti di noi che seguono questo sito hanno oramai assodato che dipende molto dalla chimica delle batterie ed in particolare sappiamo come le batterie LFP sono tra le meno infiammabili anche a seguito di una perforazione violenta. Io come consumatore informato se proprio ho dei dubbi e vorrei passare ad una BEV indirizzerei il mio acquisto verso modelli che le montano (peccato che sono per la maggior parte Cinesi come la MG4 base e tutte le BYD, auto che fanno tanto paura ai costruttori europei che attualmente non usano pacchi batteria LFP).
Ultima osservazione, le auto che montano Fuel Cell, ovvero le così dette auto ad idrogeno non sono altro che auto elettriche che hanno in più uno o più serbatoi d’idrogeno usato per alimentare una fuel cell che ha come compito di generare elettricità con un processo chimico che avviene grazie ad un catalizzatore come il Platino (e questo sì che è un metallo costoso). Peccato che una fuel cell sia molto delicata e se l’idrogeno non è puro al 99% ti ritrovi a doverla sostituire e il suo costo è di molto superiore ad un semplice pacco batteria. Caso successo in Corea del Sud quest’anno (riportato in molte testate, non solo vaielettrico).
Quindi se l’amico di Antonella avesse letto un po’ in giro (non solo vaielettrico) avrebbe tutte le risposte ai suoi dubbi.
Persino Wikipedia può essere utile per capire com’è fatta una batteria LFP (https://it.wikipedia.org/wiki/Accumulatore_litio-ferro-fosfato), ma se si vogliono cercare testi scientifici su tutto lo scibile umano allora basta usare il motore di ricerca https://scholar.google.com/ che vi indirizzerà a una mole impressionante di testi. Unica accortezza, occorre conoscere l’inglese.
PS: il mio nome è Roberto, mi firmo Bob solo per aiutarvi a distinguermi dagli altri omonimi e soprattutto perché è il diminutivo di Robert ovvero Roberto in italiano.
Caro Bob, alla domanda “Quindi perché ora ci facciamo tutti questi problemi?” c’è una risposta ovvia, ed è perché ora le batterie sono entrate in competizione con i fossili, quindi quello che andava bene finora deve essere messo in discussione per creare FUD, paura, incertezze e dubbi allo scopo di rallentarne l’adozione.
ciao bob, la mia era per capire se nell’arco dell’intera lavorazione vengono usate sostanze o altro che possono risultare tossiche, da cui si potrebbe capire l’affermazione fatta al tale da questi oscuri figuri, tutto lì
Vero meglio approfondire anche quanta è sana la raffinazione del petrolio che deve lavorare tutti i giorni per estrarre la benzina
caro daniele giuseppe eugenio colombo, i commenti vertono su:
carbone? no
gasogeno? no
idrogeno? no
petrolio e/o derivati? nemmeno
il suo commento quindi serve a? esatto, quello che pensavo
Queste domande sembrano pilotate per poter poi essere facilmente smentire, io non ho una EV ma cerco di essere il più imparziale possibile, di sicuro non sono contro, ma è evidente e direi inevitabile (visto che la strada fa fare è ancora lunga) che ci siano alcuni problemi da risolvere primo tra tutti la necessità di avere o la ricarica a casa o uno o più abbonamenti per caricare in viaggio.. senza contare che le colonnine sono ancora poche e mal dislocate. Tutto questo con le termiche non esiste, abbiano distributori ovunque, sono riparati da una tettoia e si può pagare come si vuole.
E questo era solo un esempio🙄
Antonella ma il suo amico Giuseppe il vaccino contro il covid se l’è fatto? Ho notato anche io tra gli amici non vaccinati una tendenza ad abbracciare qualunque teoria cospirazionista o complottista …
Caro Enzo non mischiamo fragole e patate.
Posso smentire tra tanti conoscenti vaccinati che son contro l’elettrico, quindi, continuiamo a tenere le varie cose divise.
Attendiamo questa nuova rubrica.. servirà a mandare il link dedicato per ogni argomento.. perché si é capito che i termici si basano solo su quelle poche info che gli interessano, che guarda caso sono quelle che parlano male delle ev, ma non approfondiscono le notizie che sfaterebbero quelle bufale.. é piu comodo restare cosi per la coscienza almeno..
Comunque sia, con il diesel a 2 euro, più di una persona mi si è avvicinata mentre ero in ricarica a chiedere informazioni… quando il costo delle elettriche sarà competitivo con le termiche d’incanto sparirà anche la disinformazione perché non avrà più passaparola. ..ci potrei scommettere!
Più che rubrica credo serva un botta e risposta anche nel sito, del tipo:
“Affermazione: ricaricare un auto elettrica costa troppo!
Risposta: ci sono 2 tipologie di ricarica, abbonamento e a consumo. Abbonamento consiste nel pagare una cifra fissa al mese e poter usufruire dei kWh che si è scelto in base a cosa si è sottoscritto, a consumo arrivi e paghi quello che consumi”
E così via per tutte le affermazioni, affermazioni che, sono sicuro, che più passerà il tempo e più ne nasceranno.
Sarebbe anche interessante il poter fare interagire gli utenti per, magari, avere risposte migliori con tanto di fonti e dati alla mano. Sarebbe un progetto interessante e credo tra i primi in Italia, progetto che, un sito che si occupa di mobilità elettrica, deve assolutamente avere per principio.
Tempo fa, avevo proposto una stanza, su Matrix, in italiano, dedicata proprio a questo tipo di interazioni, ma i problemi di moderazione mi hanno fatto desistere e ora è una molto meno ambiziosa stanza in sola lettura che riporta esclusivamente link alle notizie sulla mobilità elettrica.
Ma alla fine di cosa si parla in questo articolo? Troppe notizie false sull’auto elettrica o parlate di chiacchere da bar/WhatsApp? Insomma sarebbe da dosare bene le parole… poi Fake di qua fake di la non ci si capisce più nulla 😁
Hai capito benissimo. Questo articolo è solo il riassunto del riassunto di cose di cui si parla DA ANNI su questo sito. Allora delle due l’una: o capiti qui una volta ogni 76 anni come la cometa di Halley e spari sentenze alla cieca oppure stai solo rompendo volutamente le scatole
Negli ultimi due anni ho parlato con svariati colleghi ed amici di auto elettriche. Il quadro è desolante: non uno che non mi hanno propinato una o più tesi false o erratiche (l’elenco lo conoscete anche voi). Per carità in buona fede, roba sentita alla TV o dai giornali. La mobilità elettrica è frenata da una montagna di bugie inculcate nella testa della gente, ignara.
Ieri sera da Porro sostenevano che Idroelettrico è pericolosissimo ,vedi cosa è successo a Nova kakovka !! Il tutto supportato dal nuovo esperto Professore Generale Vannacci .
Ma come si può discutere con queste persone ?
Detto subito: niente contro l’idoelettrico. Anzi, fosse possibile a questomondo soddisfare tutto il fabbisogno a suon di dighe e laghi.
Mai dirò che, in linea di principio, fare una diga è una cosa sbagliata.
Volendo però essere più realisti del re, effettivamente in Italia ne ha ammazzati più l’idroelettrico che il nucleare.
Tre incidenti gravi (il Vajont è solo l’ultimo, il più grave e il più famoso) per un totale di diverse migliaia di morti.
Gli altri due, Gleno e Molare, sono accaduti all’epoca di Benito Mussolini e quindi immediatamente derubricati a “cosuccia” e presto dimenticati. Più di 600 morti sommando i due.
Questo non è un buon motivo per non far più dighe, ma sempre ottimo per farle bene.
Chi fa valutazione del rischio prende in considerazione due aspetti: la probabilità che un evento si verifichi e l’entità del danno che si può avere. Il nucleare ha una bassissima probabilità che si verifichi unita ad un altissimo danno potenziale. Il paragone con il Vajont non è proponibile, perchè il numero di centrali nucleari è nettamente inferiore al numero delle dighe e il numero di anni di esistenza è assai diverso. Diversamente, battuta che tiro sempre fuori, si può affermare senza timore di smentita che sulla Luna il numero di incidenti provocati da un veicolo elettrico è pari esattamente a zero, quindi circolare sulla Luna con una BEV è sicurissimo e non si capisce perchè il premio pagato per le missioni Apollo 15/16/17 fosse di miliardi di dollari!!! (sì, sulla Luna ci sono TRE BEV dal 1971 – e poi dicono che le BEV sono una tecnologia immatura!)
-sulla Luna ci sono TRE BEV-
Per altro giocabili su Granturismo se non ricordo male. 😂 (play 3? 🙄)
Mai avuto PS. O XBOX. Però ho scritto giochi, in gioventù
Lo so, vita triste.
-Lo so, vita triste.-
Non l’ho nemmeno pensato per un momento.
Stai dicendo tutto tu eh? 😉
Il Vajont fu incuria della politica e dei tecnici! Anche una bici è pericolosa, se quando senti vibrare il volante te ne freghi e non stringi i bulloni della ruota!
Ma ci mancherebbe, e le altre due dighe oltre che all’incuria sono da imputare direttamente alla corruzione. Visto che le indagini, ovviamente insabbiate e riprese decenni dopo, stabilirono che ci furono gravi lacune costruttive.
Non volevo mettere in rapporto idroelettrico e nucleare. Volevo solo raccontare un dato Storico (È perchè per iscritto non posso muovere le mani come Barbero, tirare in ballo i Longobardi o incitare l’uditorio ad andare a bruciare la casa ai colpevoli, altrimenti avreste capito subito)
Chiaro. Volante della bici fa ridere i polli e me ne scuso. Intendevo manubrio, ovviamente…
La diga del Vajont è ancora lì, non è crollata.
Ci mancherebbe. Ma se si fa una diga senza mettere in sicurezza gli argini dell’invaso… eccetera.
Sì, ma è come se lo fosse… 🙁
Nova Kakovka era su da 60 anni ma mi sembra sia stato un evento interno a farla scoppiare , in libia , dopo Gheddafi hanno fatto ZERO mauntenzione su una giga in TERRA costruita su terreno carsico . No comment
Quando Porro fa le sparate in tv assumo che non sia casuale
probabile che la “linea govenativa” sia di tenere ancora fermi i progetti di nuovi invasi/bacini di pompaggio da realizzare (mi pare principalmente al Sud Italia e di competenza Enel) e pure le manutenzioni dei vacchi invasi, con portata ridotta perchè pieni di detriti e fango
sono impianti che sarebbero un utile assist alle fonti rinnovabili, praticamente accumulatori di energia economici, mi pare che in termini di capienza e potenza ci si potrebbe fare circa 1 ora al giorno di back-up o di shift dell’energia FV
se ho capito bene gli impianti più pregiati sarebbero di medie dimensioni e a doppio bacino (in alto e in basso, per poter riutilizzare l’acqua per i pompaggi/accumulo energia visto che scarseggia) magari pure posti in fianco al fiume invece che direttamente sul suo corso, con condotte con cui prelevare acqua dal fiume solo ogni tanto per ricambio/rabbocchi
Che schifo. E la cosa brutta è che poi ti ritrovi parenti e familiari che si bevono questa marea di cavolate e ti tocca smentirle… tu che la bev la hai e non te ne frega nulla di dover dimostrare che non sei un inquinatore… ma ti tocca spiegare col risultato di rischiare di risultare arrogante e saccente.
Che noia.
Dici bene. CHE NOIA!