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Troppe colonnine fuori uso, allarme da tutto il mondo

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Troppe colonnine fuori uso: il problema non c’è solo in Italia. Notizie in arrivo dagli Stati Uniti e dall’Australia confermano che l’allarme è globale.

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troppe colonnine fuori usoTroppe colonnine fuori uso, report allarmante da San Francisco

Non basta installarle le colonnine, bisogna che funzionino. Secondo uno studio pubblicato in settimana il 27% di tutte le ricariche nell’area di San Francisco sono fuori uso. Non siamo esattamente in un’area arretrata: la California dovrebbe essere il primo Stato americano (e il primo al mondo) a vietare le auto a combustione interna. Ma notizie come queste potrebbero ritardare la decisione. Lo studioReliability of Open Public Electric Vehicle Direct Current Fast Chargers, è guidato dal prof della UC Berkeley David Rempel. Con lui il gruppo ambientalista Cool the Earth. È stata testata la funzionalità di 657 connettori in 181 stazioni non Tesla nell’area della Baia. Solo il 72,5% è risultato funzionale. Il 22,7% presentava schermate di errore o non disponibilità, mancato collegamento alla rete, blocchi del sistema di pagamento o connettori rotti. Un altro 4,9% aveva cavi troppo corti per raggiungere le auto, rendendoli inutilizzabili.

troppe colonnine fuori usoNon va meglio in Australia…

Stessa musica anche nella lontana Australia, dove diversi report giornalistici riferiscono notizie di decine di caricatori fuori uso. E di un crescendo di lamentele da parte degli automobilisti, che oltretutto hanno dovuto subire anche lì un aumento del costo dell’energia e, quindi, della ricarica. Il problema è stato acuito dai danni provocati a molte colonnine da una recente alluvione. Un solo utente ha contato 40 stazioni di ricarica fuori uso, scrivendo sui social: “Quando i prezzi salgono e la manutenzione è diminuisce, ci si deve chiedere cosa c’è dietro tutto questo“. La cosa che colpisce è che anche in questa situazione i Supercharger Tesla hanno dimostrato una buona affidabilità, Mentre i problemi di ottenere manutenzione e fornitura di pezzi di ricambio hanno riguardato le colonnine ad alta potenza di Tritium, che è un’azienda australiana

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7 COMMENTI

  1. per me buona parte dei malfunzionamenti è dovuto a VANDALISMO
    o incuria degli utilizzatori

    in USA è partita la moda di scollegare le auto in carica AC
    perchè il connettore di ricarica AC type 1 usa , non prevede/va il blocco
    comunque di sono anche casi estremi con il taglio del cavo

    • Sí, puó darsi che in alcuni casi si tratti di incuria da parte degli utilizzatori ma credo che questa possa essere “tracciata” facilmente, nel senso che la colonnina è in grado di rilevare in tempo reale eventuali azioni scorrette dell’intestatario della tessera o app. Per contrastare il vandalismo la vedo piú dura, credo che nelle zone piú a rischio non rimarrá che proteggere la colonnina – quando non in uso – con cancelli o altro..

  2. Che gli oggetti a questo mondo siano soggetti a rompersi purtroppo è cosa nota. Cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno: quello del “controllore di colonnine” potrebbe essere un ottimo filone occupazionale per far lavorare tanta gente a bassa specializzazione. Tipo uno che va in giro da mane a sera con la sua brava macchina elettrica da una colonnina all’altra a controllare che tutto vada bene. È un po’ un lavoro del cucù? E vabbè ma in ogni caso è un lavoro. Così, un’idea che mi è venuta al volo…

    • …Buona: si chiama manutenzione e dovrebbe essere a carico degli operatori della ricarica (CPO). I Comuni che rilasciano le concessioni, dovrebbero verificare che i CPO mantengano le colonnine operative. Peccato che i Comuni nemmeno intervengano contro le occupazioni abusive degli stalli.

  3. E’ il “risvolto della medaglia” del “tutto automatico” cioe’ del sistema attuale che tende ad automatizzare tutto tramite app, sensori “intelligenti”, ecc. e che permetterebbe (condizionale….) di fare a meno di personale umano……….
    Questo, associato ad un costume incivile secondo cui “se l’oggetto non e’ mio lo posso maltrattare e chissenefrega di quelli che vengono dopo di me” (dimenticando che il “qualcuno” potrebbe essere io stesso……) porta a questi risultati. Allo pompe di benzina non self service questo non succede…… Se sbatacchi la pompa devi fare i conti con il benzinaio, se il sistema non eroga fai i conti con il benzinaio……..

    • Ni, in quanto i distributori ghost sono sempre in aumento, e li per fare i conti al massimo hai un numero di telefono.

      • D’accordo che in un certo senso anche i distributori ghost sono a rischio vandalismo in quanto non presenziati ma allora lo sono anche quelli “tradizionali” negli orari di chiusura.. E non mi risulta esserci chissá quale vandalismo ai danni delle stazioni di servizio. Se è vero che si tratta di “elettro haters” temo che dovremo rassegnarci a vedere meno colonnine pubbliche e piú punti di ricarica privati (o in casi estremi pubblici ma protetti da cancelli sbloccabili solo con tessere di ricarica nominativa)

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