Trilobis è lo yacht sottomarino dedicato all’esplorazione dei fondali come spiega a vaielettrico.it l’architetto Giancarlo Zema: “Sono ideali per i visitatori di parchi e aree marine protette”. Un mondo a portata di chi non ha il brevetto da sub.
La propulsione è elettrica con alimentazione a idrogeno. Servono investitori al progetto firmato dall’architetto Zema, per SemiSubGeneration, che da vent’anni lavora all’ideazione di yacht elettrici: “Siamo partiti troppo in avanti con i tempi. Oggi c’è grande fermento sul tema e maggiori opportunità di sviluppo“.
Trilobis s’ispira ai preistorici trilobiti per esplorare i fondali marini
Zema progetta il futuro rivolto al passato: uno sguardo lungo 500 milioni di anni quando i trilobiti popolavano i nostri mari. “Trilobis è uno eco-yacht ideale per navigare nell’esplorazione di baie e parchi marini, nel massimo rispetto della natura. Nato per consentire a chiunque la possibilità di scoprire la fantastica e inusuale esperienza di vivere nell’ambiente marino“. Lo scafo dello yacht è in acciaio con sovrastruttura in alluminio per una lunghezza complessiva di 20 metri e una larghezza di 13.
Propulsione elettrica, alimentazione a idrogeno e velocità massima di 10 nodi
La propulsione è stata pensata elettrica, alimentazione ad idrogeno, grazie ad un accordo con i produttori di DeepSeed. La velocità massima è limitata a 10 nodi: “La finalità è didattica e legata alla conoscenza dell’ambiente come per esempio la barriera corallina – sottolinea l’architetto -, si osservano i pesci non si sfreccia sull’acqua“. Una parte dell’energia verrà ricavata dai pannelli fotovoltaici: “Collocati sulla sommità della calotta di copertura. Le vetrate di prua elettrocromiche cambiano la loro opacità automaticamente o manualmente in base al grado di insolazione esterna allo yacht“.
Il bulbo sottomarino a tre metri sotto il livello del mare di Trilobis
Amphibious: il resort galleggiante
Un’altra idea futuristica dell’architetto Zema è Amphibious: “Hotel resort semisommerso con suite galleggianti che come un grande animale acquatico si protende dalla terra al mare e si estende orizzontalmente per un chilometro grazie a due lunghi bracci larghi“. Qui l’intervento è urbanistico: “Abbiamo una sezione terrestre e una sezione mare, nella prima trovano spazio edifici residenziali, uffici e un porto turistico con un approdo moderno e flessibile. Tutte le strutture sono disposte a semicerchio intorno alla torre con il ristorante panoramico“.
Il marina dei nostri tempi ma con una corposa estensione marina: “Sono presenti quattro hotel semisommersi con sale sottomarine e 75 suite di lusso disposte lungo il perimetro dell’edificio, ognuna dotata di una grande terrazza che si affaccia sul complesso“. L’abitare il mare come si vede anche in Ecoflolife con originali ville galleggianti.
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