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Traversata Baltico: spesa barca termica 750 euro, elettrica (con foil) 40/50

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Candela C-8

La traversata in mare conviene farla in elettrico e con i foil. Candela Boats con batteria Polestar lo ha dimostrato attraversando il mar Baltico da Stoccolma alle isole Ã…land in Finlandia, per un totale di 150 miglia. Ha speso 40/50 euro contro i 750 euro di quella spinta dal motore termico. E il serbatoio è stato riempito sei volte, la batteria è stata ricaricata solo tre volte. L’accoppiata foil/elettrico conviene. Aspettiamo però un test più rigoroso di questa prova. 

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La rotta della traversata nel Mar Baltico

Con i foil la barca vola e si risparmia: 45/50 euro contro 750

Per la prima volta una barca elettrica ha attraversato il Mar Baltico. Debutto e record firmato dall’aliscafo Candela C-8. Mollati gli ormeggi a Stoccolma la barca ha raggiunto la regione autonoma finlandese delle isole Ã…land. Traversata veloce con andata e ritorno. Si può fare in elettrico e risparmiando: «Costi inferiori del 95% – sottolineano da Candela – rispetto a una barca alimentata a combustibili fossili». E senza foil, aggiungiamo noi.

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Con i foil la barca emerge dall’acqua, riduce l’attrito, serve meno energia e si risparmia. Il dato economico è quello che vuole far emergere Gustav Hasselskog, Ceo e fondatore di Candela. «L’obiettivo era dimostrare che i viaggi marittimi a emissioni zero non solo sono possibili oggi, ma che le navi e le barche elettriche sono economiche da gestire».

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La barca di dimensioni simili che ha accompagnato il viaggio, alimentata a benzina, ha dovuto fare rifornimento per sei volte spendendo in tutto 750 euro. Mentre Candela C-8 «ha consumato 213 kWh di energia, per un costo di circa 40-50 euro». Naturalmente anche i foil fanno la differenza.

Traversata con tre soste per la ricarica

Il test a bordo dell’ultima versione di Candela C-8 è iniziato alle 6 del mattino da Frihamn a Stoccolma, poi una sosta per la ricarica a Kapellskär in territorio svedese, e all’ora di pranzo ha tagliato il traguardo a Mariehamn, capitale e principale città delle Isole Ã…land, una regione autonoma della Finlandia.

Un evento, visto che l’equipaggio è stato accolto da una delegazione guidata dal premier delle Ã…land, Kristin Sjögren.

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E necessaria la ricarica ultra fast per i percorsi a tappe

Alle 18 percorso inverso con altra tappa di ricarica a Kapellskär e alle 23:30 l’arrivo a casa. A Stoccolma.

Nella rotta si è fatto riferimento all’infrastruttura di ricarica esistente in collaborazione con  l’operatore Kempower che a  Kapellskär ha messo a disposizione un caricabatterie su ruote da 40 kW collegato alla rete elettrica del porto. A Mariehamn, in Finlandia, la barca è stata collegata alla presa trifase del porto turistico.

«Avevamo l’ansia da autonomia, ma non per Candela. Ironia della sorte la barca a benzina del fotografo ha dovuto fare rifornimento sei volte durante il viaggio, mentre noi solo tre ricariche”. Ma attenzione, bisogna leggere anche questo passaggio: “Lo svantaggio delle barche elettriche è la loro breve autonomia, a causa degli scafi tradizionali che consumano così tanta energia» dice  Gustav Hasselskog. Insomma puntiamo anche sui foil, ma non sempre si possono usare.

La ricarica mobile di Kempower

«Kempower è orgogliosa di contribuire all’elettrificazione della nautica da diporto per avere acque e aria più pulite. Le barche elettriche combinate con l’idrofoiling offrono la migliore efficienza possibile. Il nostro caricabatterie mobile è una soluzione plug-and-play che si integra perfettamente con le reti elettriche già disponibili in molti porti turistici» commenta Antti Vuola, manager Kempower che ha sostenuto la traversata.

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Il carica batteria mobile di Kempower

Intanto, dopo la traversata, Candela sta preparando il debutto di Candela P-12, il mini traghetto da 30 passeggeri che a breve inizierà ad operare sulla rotta Ekerö-Stoccolma Municipio. «Si prevede che dimezzerà i tempi di viaggio, non produrrà scie dannose e raggiungerà velocemente il centro città». Questi mini traghetti sono stati venduti a diverse città in diversi Paesi: da Berlino alla Nuova Zelanda.

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Il P12 di Candela entrerà in servizio a Stoccolma nel 2024

«Possiamo facilmente elettrificare il trasporto pubblico costiero a costi molto bassi, non solo in Svezia ma in tutto il mondo. Serve solo la volontà politica di effettuare il passaggio»,  conclude Gustav Hasselskog. Bene ma consigliamo per il prossimo test di fare un confronto più rigoroso. Avrebbe più valore scientifico ed informativo.

La navigazione è sempre più sostenibile.  Sarà il tema dell’evento che si terrà il 17 settembre a Riva del Garda, a Palazzo Martini in via Maffei 18. Per saperne di più clicca sul link.

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7 COMMENTI

    • Grazie Giampaolo per il suo intervento. A Candela sono facili all’entusiasmo visto che sono riusciti in giornata a coprire un percorso impegnativo per i canoni di una imbarcazione elettrica e ricaricando con facilità. Detto questo ho infatti scritto nell’articolo: “Bene ma consigliamo per il prossimo test di fare un confronto più rigoroso”. E sarebbe interessante osservare l’esito di una prova del genere. C’è un problema tecnico legato alla trasmissione all’elica, mentre le elettriche hanno il motore in immersione.

      Come consiglia l’amico designer Vincenzo Zizzo, ha lavorato per i più grandi cantieri italiani e ora guida VizyoYacht: “Bisogna utilizzare dei lift che svolgono questo lavoro mantenendo la corretta posizione dell’elica nell’acqua. Bisogna pensare a progettarli secondo l’uso”.

      Invece il problema del test è che barche termiche con i foil sono rare – citiamo Foiler di Enata https://enata.com/marine#marineOemFoiler – pur essendo una tecnologia che esiste da tempo gli aliscafi hanno perso di interesse negli ultimi decenni – i foil hanno poi goduto di ampia popolarità grazie a Coppa America ma qui gli obiettivi sono diversi da una imbarcazione commerciale e non ci sono problemi di budget – perché sono ritenuti meno affidabili negli impatti con oggetti galleggianti, poi c’è un differenziale di prezzo elevato e sono sistemi complessi da progettare, così come per la manutenzione. Discorso diverso per le barche elettriche. Candela senza foil non sarebbe stata probabilmente in grado di portare termine la traversata. Se per un uso giornaliero da Day Boat con poche miglia da percorrere la propulsione elettrica è sufficiente, oppure barche di lavoro vicine a sistemi di ricarica fast, per crociere più impegnative bisogna fare i conti con l’autonomia, questa può essere anche ottimale a basse velocità ma in mare non si è in strada e si può essere costretti ad aumentare la velocità ed esponenzialmente i consumi. Come ha detto lo stesso fondatore di Candela le barche elettriche senza foil hanno prestazioni nettamente inferiori.

      Poi dipende sempre dall’uso – ci sono city car con 150 km di autonomia che soddisfano pienamente i bisogni di chi le usa solo in contesti urbani – e ci sono gommoni e altre imbarcazioni di diporto che soddisfano le esigenze del proprietario. Più si sale di scala e più si vuole usare la barca per crociere da centinaia di miglia – sempre che non si crei una rete di ricarica a distanze ragionevoli – più l’elettrico e in difficoltà e si punta quindi all’ibrido e per le navii si pensa all’idrogeno.

      • Il problema del trasmissione non e’ in realta’ un problema. Ci sono barche elettriche con il motore fuori dall’acqua e un piede che porta la trasmissione all’elica (vedi Navier30).

  1. Fantastico, complimenti per essersi proiettati nel futuro con notevole risparmio economico e ambientale, però a mio giudizio è vincolato alle condizioni dell onda.

    • Fino ad un certo punto, in mare moderato, la barca con i foils non “sente” l’onda, mentre la planante si’ per cui deve rallentare. Quando BAR Technologies ha stabilito il record di circumnavigazione con una barca elettrica dell’isola di Wight, una volta passato il Needles, la barca di supporto che stava filmando il tentativo di record ha dovuto rallentare per le condizione del mare mentre il foiler no. Il foiler ha finito il record prima che la barca di supporto potesse raggiungerli, per cui hanno dovuto finire una seconda volta per avere un filmato.

  2. impressionante l’efficenza della barca elettrica con i foil per planare sull’acqua

    ps: le isole Ã…land forse (?) sono quelle che fanno da sfondo al film “Granchio nero”, in cui attraversano il tratto di mare ghiacciato sui pattini

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