Manca ancora l’operatività della misura, come accade anche per gli incentivi wallbox e motori marini elettrici, ma arrivano nuovi dettagli sui fondi Pnrr per la transizione ecologica della meccanizzazione agricola. Li ha annunciati Andrea Borio, presidente Federacma. Per i trattori elettrici o a biometano è previsto un contributo a fondo perduto pari al 65% per un investimento massimo di 60mila euro. Si è raggiunto un compromesso con la Ue e a breve si attendono due bandi.
Ma il nuovo governo frena sull’elettrico
Con il cambio di governo e l’arrivo del ministro Francesco Lollobrigida all’agricoltura si è però lavorato a ridimensionare le misure per l’elettrificazione delle macchine agricole come abbiamo documentato nei mesi scorsi (leggi qui) e con l’intervento di Federacma, l’associazione dei commercianti di macchine agricole. Ci scrisse Gianni Di Nardo, segretario generale dell’associazione: “Se l’obiettivo è sostituire almeno 10.000 trattori, tutti saremmo contentissimi che ce ne fossero 100/500 elettrici che intanto trasformino, anche in agricoltura, una mentalità molto motoristica in una molto più ambientalistica”.
Le ultime novità dal ministero, la Ue boccia l’allargamento ai trattori Stage V
Cosa è successo in queste ultime settimane? Siamo ancora in attesa di misure concrete, ma ci sono le anticipazioni illustrate dal presidente di Federacma Andrea Borio al TAO (Tractor Agricultural Observatory 2023 a Verona Fiere durante Automotive Dealer Day) dopo il confronto con gli uffici del ministero.
Vediamo le novità: “Ancora una volta, siamo lieti di poter costatare una reale disponibilità e attenzione alle istanze del nostro settore da parte di questo governo – ha dichiarato Borio (Federacma) – Seppur l’Unione europea non abbia accolto le giuste e doverose richieste del ministro Lollobrigida, da noi sostenute, di non puntare solamente sui mezzi a zero emissioni ma di allargare la possibilità di acquisto ai trattori Stage V così da venire incontro alle vere esigenze degli agricoltori, il Ministero dell’agricoltura ha saputo trovare le giuste soluzioni e compromessi”.
Fondi al 65% per trattori elettrici e a biometano e attrezzature di precisione
Quali? “Attraverso il Pnrr sarà possibile sostituire gli attuali veicoli inquinanti solo con l’acquisto di veicoli fuoristrada a zero emissioni (elettrici o a biometano). Il contributo a fondo perduto sarà pari al 65% per un investimento massimo di 60mila euro che, però, contempla tra i costi ammissibili anche la possibilità di acquisto di attrezzature di precisione, che avrà certamente un mercato più ampio e darà maggiore efficacia reale alla misura“. Questo il compromesso raggiunto con l’Unione europea.
Gli Stage V con il fondo innovazione
Ma gli incentivi agli Stage V arrivano da altri fondi. Lo spiega bene Borio di Federacma: “Anche per quanto riguarda il Fondo Innovazione il Governo ha mostrato di aver compreso l’assoluta importanza di cominciare a stanziare misure per il rinnovo di un parco macchine che è tra i più vetusti, inquinanti e insicuri d’Europa. A disposizione ci sono 225 milioni di euro, con contributi a fondo perduto pari al 75% e un investimento che va dai 60mila ai 500mila euro per l’acquisto di trattrici agricole Stage V, abbinabili a strumenti e attrezzature. La sostituzione varrà come condizione di premialità”. Insomma sono due i bandi che si annunciano imminenti.
A che punto siamo con i trattori elettrici? Goldoni/Keestrack, Del Morino, New Holland
La notizia del bando è accolta da Andrea Del Morino, titolare dell’omonima azienda come “Ottima notizia“. Parliamo di uno dei pionieri in Italia dei piccoli trattori sia per la cura del verde sia per l’agricoltura (leggi qui).
L’Italia è in prima linea su questo fronte, rispetto all’automotive dove sono poche le auto italiane, con la Goldoni/Keestrack a Carpi che si appresta ad entrare nel mercato con una pre serie nei prossimi mesi; a fine 2023 si annuncia il nuovo T4 Electric Power New Holland di Cnh Industrial con il gruppo che ha investito diverse decine di milioni di euro e assunto oltre 200 ingegneri per il polo di Modena.
Carraro tra prototipo ed investimenti
Altri mezzi elettrici per l’agricoltura sono quelli di Merlo, per i vigneti Vitibot e un grande investimento è quello di Antonio Carraro che abbiamo visto a Eima con il primo prototipo. Ma sul piatto della modernizzazione l’azienda registra 80 milioni di euro grazie anche ad un intervento della Bei, la banca che finanzia la decarbonizzazione dell’agricoltura. “L’elettrificazione delle macchine agricole e dei trattori è un elemento fondamentale per migliorare l’efficienza energetica, ridurre i costi di gestione e, specialmente, per decarbonizzare il settore agricolo” dice Gelsomina Vigliotti, vicepresidente BEI. “L’operazione con Carraro, leader mondiale nella produzione di sistemi di trasmissione per macchine agricole, conferma il nostro impegno a sostenere l’imprenditorialità italiana e il ruolo chiave della BEI in quanto banca del clima dell’UE per promuovere la transizione ecologica“.
Ma non è finita qui. C’è già in vendita il Farmtrac e sta arrivando il Solis che abbiamo visto a Eima. Negli Stati Uniti sono in consegna i primi trattori elettrici della Monarch, partecipata anche da New Holland, e c’è anche una presenza italiana sul trattore elettrico californiano Soletrac con l’emiliana Energica.
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