Home Camion, bus e mezzi da lavoro Trasporto collettivo: la parola d’ordine è sostenibilità

Trasporto collettivo: la parola d’ordine è sostenibilità

1

Il trasporto collettivo su gomma può e deve diventare “l’ambasciatore dell’intermobilità” grazie al supporto della tecnologia. È il risultato della ricerca condotta da GPF Inspiring Research per IBE Intermobility and Bus Expo presentata in occasione del Webinar “La domanda di nuova mobilità collettiva sostenibile per la Bus Industry e il TPL” all’interno della Digital Green Week, la tre giorni di appuntamenti digitali organizzata da IEG Italian Exhibition Group da oggi al 5 maggio.

Intermodalità ed ecologia, il webinar di IBE

La ricerca GPF Inspiring Research-IBE ha scandagliato ampiezza e profondità della domanda non solo di trasporto collettivo “Coach” (leisure/turismo e “business travel”) e su linee commerciali (a lungo e medio raggio), ma anche di “nuova mobilità” attinente il Trasporto Pubblico Locale (TPL). E’ stata realizzata attraverso intervista a un campione demoscopico di 663 utenti.

Il trasporto collettivo del futuro, ne è emerso, sarà sempre più interconnesso e orientato al servizio del cittadino-cliente (Mobility as a Service, Mobility as a Platform, Mobility as a Common).

Tecnoloia, le filiere industriali convergono

Le parole chiave dei prossimi anni, conclude la ricerca, saranno:

Ecologiala sostenibilità è il primo obiettivo, grazie a mezzi efficienti dal punto di vista ambientale. Complessivamente l’89,5% degli intervistati dichiara che la scelta del mezzo con cui spostarsi è influenzata da considerazioni ambientali.
Sicurezza: la tecnologia interagirà con le infrastrutture a terra. Sistemi Avanzati di Assistenza alla Guida (ADAS – Advanced Driver Assistance System) diventeranno uno “standard”;
Integrazione: il MaaS (Mobility as a Service) si baserà sullo sviluppo di piattaforme che consentono l’offerta integrata di più ”competitor” lungo la catena del valore;
Digitalizzazione: centrale sarà il grado di interattività con l’utente/cliente che gestirà le proprie esigenze di mobilità con una unica APP, facile e divertente.

ibe

Tutto ciò richiede  la collaborazione e cooperazione tra un numero sempre più ampio e variegato di attori: regolatori, amministratori pubblici, costruttori (hardware: mezzi / bus), sviluppatori (software: app, servizi, piattaforme digitali).

In questo contesto l’impatto dell’innovazione e della tecnologia assume particolare rilievo sull’evoluzione del settore. E prelude a una progressiva convergenza tra filiere di settore e nuove filiere (energia, telecomunicazioni e servizi digitali).

A Fiera di Rimini la palestra dell’innovazione

In apertura del Webinar, Corrado Peraboni, CEO di Italian Exhibition Group, ha sottolineato il ruolo delle fiere come «facilitatori di business e di community catalyst per le filiere che ospitiamo». Dunque, «l’interpretazione di tendenze e segnali diventa essenziale per mettere tempestivamente a disposizione dei comparti produttivi e dei ‘policy maker’ elementi di programmazione e di indirizzo coerenti con i tempi dell’industria».  Alessandra Astolfi, Group Exhibition Manager di IEG, a cui è stato affidato il coordinamento del Webinar, ha aggiunto che questo «è’ un percorso evolutivo in cui IBE Intermobility and Bus Expo (giunto alla sua X edizione) riafferma il proprio ruolo centrale per la Nuova Mobilità Collettiva Sostenibile».

La ricerca è disponibile a questo link

– Iscriviti alla Newsletter e al canale YouTube di Vaielettrico—

Apri commenti

1 COMMENTO

  1. Come sempre una buona idea, che comunque già oggi si usa, il problema di fondo non sono le grosse città o lunghi tragitti, ma bensì i paesini dispersi a cui non interessa a nessuno, perché poca utenza e costi elevati.

Rispondi