Il Net Zero non è solo un obiettivo terrestre: è un impegno che si estende anche al mare, dove la decarbonizzazione della navigazione diventa una sfida cruciale. Tuttavia, con una propulsione completamente elettrica, le autonomie restano limitate a poche miglia. Per ridurre le emissioni in mare aperto — sia nel trasporto merci che nel settore crocieristico — la soluzione più promettente è la riscoperta della vela. Una tecnologia antica che oggi si fonde con l’innovazione, offrendo nuove prospettive per propulsioni alternative a quella a combustione: ammoniaca, idrogeno, elettrico. La storia di Neoliner Origin. E sull’elettrico ci sono tante opportunità, le affrontiamo nel webinar del 8 ottobre alle 16. Per iscriverti clicca qui.
Il ritorno del vento, ma insieme a propulsioni green nel trasporto marittimo
Abbiamo già raccontato le traversate oceaniche di Shipped by Sail, TransOceanic Wind Transport e SailCargo, che trasportano prodotti di alta qualità come olio, vino e caffè (leggi). Abbiamo seguito i progetti Windcoop, con il suo portacontainer a vela (leggi), Pyxis Ocean (leggi) e Brigantes. Ora parliamo di due nuovi progetti appena salpati, portando la propulsione velica a un livello superiore: uno è il traghetto ro-ro Neoliner Origin, l’altro è il concept Aera 50m di Royal Huisman, che integra vela e fuel cell. Il primo trasporto merci, il secondo di alto diportismo e interessante per l’ibridizzazione vela/idrogeno. Una tendenza che sta emergendo con forza e che apre le porte a carburanti alternativi come ammoniaca, metanolo e idrogeno.

E il full electric? Aspettiamo la navigazione di China Zorrilla : pacco batterie da 250 tonnellate e 40 MWh di capacità su 130 metri. Quanto trasporterà? 2.100 passeggeri e 225 veicoli attraverso il Rio della Plata. Ma attenzione si tratta di una rotta all’interno di un Golfo, non in pieno oceano (leggi). Il futuro per le rotte oceaniche è ibrido: vento più carburanti “green” ed elettrico.

Neoliner Origin: il traghetto spinto dal vento che apre ai carburanti green
C’è il motore ma è residuale rispetto alla navigazione con il vento che assicura un risparmio del 80% del carburante. Ma se il vento è così protagonista si aprono le porte ad alimentazioni più green come ammoniaca, metanolo, idrogeno ma anche batterie per eliminare gli idrocarburi. Non stiamo parlando di un progetto ma di traghetto/veliero già in navigazione.
Le merci dalla Germania alla Danimarca? In traghetto elettrico
Prende il nome di Neoliner Origin è lungo 136 metri, navigherà tra Saint-Nazaire (Francia) e Baltimora (USA), ed è il frutto della partnership tra Neoline Armateur e Corsica Sardinia Ferriess. Vediamo i dati tecnici: la gran parte della propulsione è assicurata da 3.000 metri quadri di vele rigide a controllo automatico. Residuale il ruolo dei motori che entreranno in funzione solo quando strettamente necessario, permettendo un risparmio fino all’80% di carburante rispetto a una nave convenzionale. E la velocità? 11 nodi.

La nave può trasportare fino a 5.300 tonnellate di merci: 1.200 metri lineari, 400 auto o 265 container. «Dopo aver ridotto al minimo la nostra impronta di carbonio, ora dobbiamo guardare alle alternative ai combustibili fossili». Parole di Pierre Mattei, presidente di Corsica Sardinia Ferries che sottolinea: «La propulsione velica e i carburanti di nuova generazione aprono nuove possibilità». Il futuro è un mix energetico, da capire gli ingredienti e le dosi.
Ammoniaca: il carburante quasi perfetto (automobili a parte)

Neoliner Origin, varato nel cantiere turco RMK Marine, ha mollato gli ormeggi da Tuzla il 29 settembre per poi toccare Livorno e Bastia prima di dirigere la prua verso Saint-Nazaire. Il 16 ottobre entrerà ufficialmente in servizio sulla rotta per Baltimora, con scali intermedi a Saint-Pierre e Miquelon.
Il ruolo della ricerca e le ricadute delle imbarcazioni a vela sportive
Il giro del mondo tra gli oceani facendo a meno degli idrocarburi non è una novità, abbiamo scritto di Conrad Colman nel 2017 e della sua partecipazione alla Vendée Globe, la regata transoceanica più importante (leggi).
Ferrari salpa con Hypersail: la barca che vola e si alimenta da sola
La ricerca in questi anni è cresciuta e in Italia abbiamo dei campioni. Stiamo parlando di Giovanni Soldini che con la Maserati, con forte attenzione alla produzione a bordo con i pannelli solari, ha raggiunto ottimi risultati. Da superare oggi con la Ferrari, il nuovo progetto basato sulla decarbonizzazione. Studi e ricerche con ricadute anche sul trasporto marittimo.


e se riscoprissimo la turbo vela ?
https://youtu.be/Id7MEDRavG4
la nave di jaques cousteau che navigava prevalentemente col vento !