Una ricetta unica in sei punti riallinea le due anime della filiera automotive italiana, fin qui divise alla meta della decarbonizzazione. E’ successo a Torino al termine della Tavola rotonda “Rilanciare l’Automotive in Italia: una visione condivisa” che ha aperto venerdì il Salone di Torino.
Lettera congiunta di sei associazioni (elettriche comprese): “Ecco la nostra ricetta contro la crisi dell’auto”
A margine dell’evento UNRAE (l’organizzatore) e ANFIA in rappresentanze dei car maker, ACI per gli utenti, ANIASA (noleggiatori), FEDERAUTO (venditori), MOTUS-E, stakeholder della mobilità elettrica hanno sottoscritto una lettera congiunta con le proposte urgenti per «affrontare la crisi attuale – di gravità senza precedenti – e guidare con successo la trasformazione del settore».
La lettera è indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri competenti (MIMIT, MASE, MEF, MIT), ai principali rappresentanti parlamentari e ai rappresentanti degli Enti locali. Contiene un elenco di sei priorità di intervento:
- stabilità e chiarezza delle misure incentivanti, semplici e strutturali;
- un piano nazionale per le infrastrutture di ricarica e le altre alimentazioni;
- una riforma della fiscalità sull’auto aziendale, allineata alle best practices europee;
- sostegno concreto alla filiera industriale e artigianale italiana;
- supporto chiaro e trasparente alla clientela, per accompagnarla nella transizione;
- una valorizzazione culturale dell’automobile e del trasporto su gomma come motore economico e sociale del Paese.
Il presidente UNRAE: “Finalmente facciamo sistema per rilanciare il settore in tutti i suoi ambiti”
Balza agli occhi, tra queste, la mancanza di qualsiasi cenno alla tipologia di motorizzazione. Mentre in premessa l’analisi della situazione dell’automotive italiana non lascia dubbi: gravità della crisi senza precedenti; un mercato stagnante, con volumi ben al di sotto dei livelli pre-pandemia; una produzione nazionale ridotta ai minimi storici; un parco circolante che invecchia rapidamente, con conseguenze negative su ambiente e sicurezza; una transizione energetica in stallo, con una quota di veicoli elettrici quattro volte inferiore rispetto alla media europea.
Nel suo intervento il Presidente di UNRAE, Roberto Pietrantonio, ha dichiarato: «Sono felice che oggi, tutti insieme, abbiamo dimostrato cosa significa fare sistema in una fase di sofferenza cronica per il settore. L’auspicio è che questo sia il primo passo di un dialogo costruttivo e costante con le Istituzioni, per rimettere finalmente l’automotive al centro della discussione in Italia. Ora è indispensabile un impegno comune per salvaguardare e rilanciare il settore in tutti i suoi ambiti, attraverso misure chiare, puntuali e non discontinue».