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La transizione all’auto elettrica? Italia come Cuba scrive “il Sole”

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transizione auto elettrica

Italia come Cuba, con le vecchie Ford anni 50-60 riverniciate di rosa e azzurrino per mascherare la tragedia di un Paese talmente impoverito da non potersi più permettere l’acquisto di un’auto nuova. E tutto  per colpa della transizione all’auto elettrica.

Ipotesi “non peregrina“, scrive oggi il vicedirettore del Sole 24 Ore Alberto Orioli. Si aggiunge così un altro affondo alla crociata del quotidiano economico di Confindustria contro il ban, definito “tagliola“, all’auto termica fissato dall’Europa per il 2035. Lo paragona addirittura all‘embargo deciso da Castro che “ha fermato il tempo a 60 anni fa“. Noi pensiamo piuttosto che siano proprio Confindustria e i suoi giornalisti a voler fermare il tempo dell’industria. Anzi, ad illudersi di poter mandare indietro le lancette dell’orologio ai magnifici anni 90, quando in Italia si producevano 1,4 milioni di auto contro le 400 mila di oggi, pur con la meravigliosa tecnologia del motore termico.

Gli incentivi tedeschi? Meno “generosi” dei nostri

transizione auto elettrica
L’età media delle auto cubane è di 35 anni

Ma per Orioli la questione dell’auto elettrica si risolve tutta in “enormi iniezioni di spesa pubblica” con incentivi “sia nella gestione del welfare e degli ammortizzatori sociali, sia nell’agevolare la creazione di un vero mercato“.

Se in Germania circolano un milione di auto elettriche e da noi solo 250 mila (non le 119 che scrive il collega) sarebbe solo per un decennio di “politiche generose“. Vediamole allora. Dall’1 gennaio i tedeschi possono beneficiare di un incentivo all’acquisto fino a un massimo di 4.500 euro, a fronte dei precedenti 6 mila euro, nel caso di elettriche a listino per meno di 40 mila euro, mentre per i modelli fino a 65 mila euro il sussidio scende da 5 mila a 3 mila euro. Il Italia lo scorso anno l’incentivo era di 6.000 euro (7.500 con Isee sotto 25mila euro) e quest’anno 5.000.  Dov’è la generosa differenza? Risposta: che in Italia incentiviamo anche le auto termiche.

Ma davvero gli italiani non hanno soldi per l’auto?

Aggiunge il vicedirettore del Sole che “è stato calcolato” (da chi?) che in Italia “sia necessario un reddito di almeno 76mila euro” per potersi permettere un’auto elettrica, “contro i 46mila che sono oggi la soglia per l’acquisto di un’auto a motore endotermico“. Pochè il reddito medio fiscale in Italia, nota giustamente Orioli, oggi è di circa 35mila euro, solo una minoranza potrebbe permettersela. Come spiega allora che l’Italia, con il 97% degli abitanti proprietari di un’auto, guidi di gran lunga la classifica del Paese più motorizzato d’Europa? Dove hanno trovato i soldi, gli italiani, per comprarsi un’auto a testa nell’arco degli ultimi trent’anni?

Sostegno alla transizione, 8,7 miliardi nel cassetto

Va bene batter cassa, cara Confindustria, ma a tutto c’è un limite. Il limite sono gli 8,7 miliardi già stanziati dal Governo Draghi per accompagnare la transizione all’auto elettrica, che però il nuovo Governo deve aver dimenticato in qualche cassetto, visto che di tutto si parla tranne che di adottare i provvedimenti necessari ad erogarli.

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14 COMMENTI

  1. Ma tanto è fuori controllo anche il mercato dell’usato, e non certo per l’auto elettrica. Anzi, proprio per il motivo opposto: sono le termiche che sono aumentate di prezzo a dismisura, drogando di fatto il mercato dell’usato. Insomma, aspettavamo tanto che le elettriche costassero come le termiche, e invece sono le termiche che si stanno avvicinando al costo delle elettriche. Con un Pandino a più di 15mila euro, quasi ci siamo. Conclusione: ho l’impressione che dovrò tenermi stretta la mia Clio 1.2 a GPL del 2008 ancora moooolto a lungo…

  2. Devono cambiare la ragione sociale con “PETROLIO 24 ORE”.
    Un giornale che è sempre stato al servizio dei potenti è un giornale inutile.

    • Tanto è sicuro….pagheremo solo noi!
      La Campagna di Marketing sull’elettrico sta funzionando bene….”e tutti corsero a comprarsi la Nutella”!
      A lungo andare ci accorgeremo dell’errore…qui chi ci sta guadagnando sono le case costruttrici e non l’ambiente e ne tanto meno noi! E poi con il nostro reddito procapite come fai ad acquistarla! Pensare solo che in caso di incidente il costo per la riparazione va oltre il 50% di un’auto termica se ti va bene, ma se hai anche danneggiato la batteria coso cavoli amari, per non parlare dei tempi d’attesa che possono arrivare anche a 6 mesi per una riparazione, la manodopera costerà il triplo e le assicurazioni già stanno pensando di aumentare il premio assicurativo il che mi sembra giusto. Anche chiamare il carroattrezzi è un problema, devi prima mettere l’auto in sicurezza altrimenti non te la carica così come i Vigili del Fuoco che vanno avvisati che si tratta di auto elettrica.

      Mettiamoci anche la mancanza di personale specializzato e dei pezzi di ricambio incluse tutte le parti elettroniche difficili da reperire ecc. ecc. Poi mettiamoci le carenze infrastrutturali, tempi di ricarica, costo dell’energia e quant’altro.

      E’ ovvio che chi possiede un diesel se lo tiene caro caro sia per i costi di gestione che di manutenzione che tutto sommato rientrano nei nostri budget.

      Che ben venga l’elettrico, ma non a queste condizioni e in questi tempi. Non tutti sono disposti a fare da apri pista ad un sistema che ancora vacilla e una batteria pesa anche oltre i 500Kg e senza dare spazio ad alternative. Mettendo tutto insieme ci si rende conto che c’è qualcosa che non torna e il 2035 è prematuro.

      ENI già sta distribuendo Biocarburante senza l’uso di petrolio e modifiche al motore ad emissioni quasi zero, quindi le alternative ci sono ma non le vogliono vedere!

      Nel 2050 il parco auto mondiale per il 65/70% sarà ancora endotermico e che l’elettrico avrà un impatto positivo sull’ambiente solo del’1%, perchè se facciamo l’errore di credere che la deforestazzione dell’Amazzonia a noi non ci riguarda, vuol dire che non abbiamo capito nulla!

      NON SONO NE CONTRO L’AMBIENTE NE CONTRO L’ELETTRICO, MA SOLO CONTRO QUESTO SISTEMA, pronto a far scoppiare una terza guerra mondiale minacciando il nucleare e poi si parla d’ambiente…..ASSURDO!!!!

  3. Insomma non se ne esce: uno dice che se passiamo tutti alle auto elettriche finiremo come Cuba. E se invece non passiamo le auto elettriche, un altro dice che finiremo come Cuba lo stesso.

    C’è da dire che quello che dice Nello proprio sbagliato non è.
    Inoltre giova ricordare che come clima già un po’ a Cuba ci siamo avvicinati. Per lo meno d’estate.

    Il nostro destino è segnato☝️

  4. L’Italia è già come Cuba da un pezzo ..
    ditelo al sole ..
    visto che il parco auto circolante mediamente supera i 12 anni
    e che un 20% supera i 18 anni
    e che 2 auto su 3 sono vendute usate

    Se non ci fosse questo terrore media-idiota nei confronti dell’elettrico,
    forse qualcuno ,con calma,farebbe “due conti della serva”
    e troverebbe conveniente rateizzare un anno in più per una EV da tenere più di un decennio
    con benefici sul suo portafoglio , sul clima e sull’aria delle città

    • È proprio questo il problema il fatto che uno deve per forza rateizzare per comprare un auto nuova sia essa termica o elettrica e il motivo per cui 2 auto su 3 sono comprate usate e per lo stesso motivo che uno l’auto la usa fino alla morte del mezzo.

      Il reddito pro capite degli italiani è troppo basso per comprarsi oggi un auto e visto che un buon padre di famiglia pensa più al bilancio familiare che all ambiente ci ha portato a questo.

      Quindi Cuba un po’ ci siamo già è sarà sempre peggio

  5. Buongiorno,
    forse a permettere il possesso di un’auto è anche il mercato dell’usato, dove credo che la soglia di reddito si abbassi un po’.
    Nell’articolo del Sole penso si faccia riferimento all’acquisto di un veicolo nuovo.

    Sicuramente col tempo il mercato dell’usato BEV si aplierà riducendo la soglia anche per i veicoli elettrici.

    Volevo concludere che una nota: non mi torna il dato del 97% degli abitanti proprietari di un’auto, senco l’ISTAT nel 2021 le auvetture in Italia erano 39.822.723 (http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCIS_VEICOLIPRA), il 97% si raggiunge includendo autobus, autocarri, motocicli, etc..) o magari mi sbaglio e non ho capito bene il dato e il 97% è rispetto a chi ha una patente di guida escludendo quindi chi è tropo giovane o anziano. E c’è anche un discorso di media: se una persona ha 2 auto e un’altra ne ha 0, la media fa un 100% di possesso.

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