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Transition-One, retrofit elettrico alla francese

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Twingo elettrica
La Twingo di Transition-One con la scritta "Now I am an electric car"

Transition-One è una start-up nata con una missione: far passare all’elettrico (con il retrofit di vecchie vetture) chi non può spendere 20 mila euro e più.

Costo: 8500 euro, ma in Francia c’è l’incentivo

Il costo del trapianto effettuato dall’azienda francese (qui il sito) è di circa 8.500 euro. Si toglie il vecchio motore e si montano un propulsore elettrico, il pacco-batterie e e un cruscotto connesso con il nuovo hardware. La prima realizzazione è la conversione in elettrico di una Renault Twingo del 2009, che ora ha un’autonomia di 180 km data da un pacco-batterie che pesa non più di 120 kg.

Aymeric Libeau
Aymeric Libeau, il fondatore di Transition-One.

Ma l’idea è di creare un kit per le principali, vecchie citycar di Fiat (come la 500),  Volkswagen, Renault e Peugeot-Citroen. Con il vantaggio che in Francia c’è un sussidio statale anche per la conversione e la spesa, da 8.500 euro, si riduce a 5 mila. Il progetto del fondatore di Transition-One, Aymeric Libeau, è chiaro e lo ha ripetuto in un’intervista a Bloomberg (clicca qui): “Far rivivere in elettrico le automobili che hanno avuto maggior successo in Europa“. Partendo da settembre, dopo avere avuto l’ok delle autorità francesi per l’omologazione.

La conversione in meno di un giorno

La conversione richiede meno di un giorno. E nel 2020 Libeau dice di essere pronto a retrofittare fino a 4 mila macchine, in un impianto che conta di finanziare grazie a 6 milioni di euro che sta cercando da nuovi soci. Si dedica a questa impresa da due anni, da quando ha lasciato la software-house di cui era stato uno dei fondatori, Pentalog. Aziende come Transition-One, comunque, stanno nascendo ovunque, Italia compresa. Tra i tanti operatori citiamo la Newtron di Messina, che ora effettua l’operazione anche per le auto del Garage Italia di Lapo Elkann (qui l’articolo). Chi converte non è spinto solo da  pulsione ecologica, ma anche dalla necessità di evitare i blocchi del traffico che un po’ ovunque colpiscono soprattutto i vecchi diesel. “Se l’obiettivo è ridurre le emissioni, tutte le soluzioni dovrebbero essere sul tavolo“, taglia corto Libeau.

 

 

 

 

 

 

 

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