Traghetto Ampere: 13mln€ risparmiati in 10 anni di navigazione elettrica

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Tredici milioni di euro risparmiati e un’efficienza operativa che ha superato ogni aspettativa.  MF Ampere, primo traghetto completamente elettrico al mondo, ha spento le sue prime 10 candeline in Norvegia. Bilancio straordinario. Dal 2015, ha ridotto i costi operativi per traversata dell’85–90% rispetto ai traghetti  alimentati a combustibili fossili, dimostrando che la transizione elettrica è vantaggiosa non solo per l’ambiente, ma anche per l’economia marittima.

Gli armatori norvegesi visto il successo hanno varato negli anni altri 80 traghetti. E in Italia? Siamo saliti sui primi due traghetti a febbraio scorso nel Lago d’Iseo (leggi), a Venezia si vara quello ibrido (leggi). E per l’elettrico? Chissà quando. Ultimi per auto elettriche vendute, non stiamo bene neanche sulla nautica sostenibile.

Con Ampere costi diminuiti del 85/90% a tratta, 1,5 milioni di dollari l’anno

Ampere  ha trovato spazio e una voce su Wikipedia: «Il primo traghetto elettrico a batteria al mondo, in servizio tra Lavik e Oppedal in Norvegia. È di proprietà e gestito da Norled e attraversa il Sognefjord, il fiordo più lungo e profondo della Norvegia». Interessante la sua storia che conferma l’importanza dell’intervento statale. E’ infatti entrato in servizio a seguito di un concorso pubblico del ministero dei trasporti norvegese. Intuizione che si è trasformata in modello di business ecologico. Sul fronte ambientale si stima un risparmio di un milione di litri di gasolio all’anno e quindi l’immissione di  570 tonnellate di anidride carbonica e 15 tonnellate di ossido di azoto in meno rispetto a un traghetto ad idrocarburi lungo la stessa tratta. Tutta salute.

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Il costo operativo per attraversamento è diminuito dell’85-90%, generando un risparmio di quasi 13 milioni di euro dalla sua entrata in funzione, ovvero circa 1,3 milioni l’anno. Bilancio positivo per l’armatore Norled.

Dieci anni di navigazione senza problemi

Anche nei giorni scorsi, a Venezia, sono scesi in campo  i No Watt a seguito all’incendio di una barca  – causato, per la precisione, dalla batteria della gru – per di più ibrida (leggi). Eppure Ampere naviga da dieci anni senza alcun problema. Opera sulla tratta Lavik–Oppedal, in Norvegia: 3,5 miglia nautiche (6,5 chilometri) per una durata di circa 20 minuti. In questo decennio di attività ha effettuato oltre 124.000 traversate, percorrendo una distanza equivalente a 17 giri dell’Equatore, alimentato esclusivamente da batterie. Insomma, l’elettrico è maturo non solo nel settore automobilistico, ma anche nei collegamenti marittimi. Per ora quelli brevi, certo, ma con risultati concreti: un risparmio economico significativo e un impatto ambientale positivo.

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L’equipaggio di Ampere

Questi traghetti toccano direttamente i centri abitati e, grazie alla drastica riduzione delle emissioni locali, contribuiscono in modo tangibile alla qualità dell’aria e alla salute dei cittadini.  Il traghetto è dotato di due motori elettrici da 450 kW, le batterie agli ioni di litio da 10 tonnellate sono state sviluppate da Corvus Energy e integrate da Siemens con una potenza complessiva di 1.000 kWh. Possono essere ricaricate in 10 minuti tra una traversata e l’altra grazie alle batterie ad alta capacità presenti in ogni porto.

L’armatore ha oggi quasi il 50% di tragetti elettrici

Ampere non è  l’esemplare unico utile per la reputazione aziendale della compagnia Norled, ma l’inizio di un percorso di decarbonizzazione sorprendente.  Abbiamo sfogliato il bilancio di sostenibilità e letto che dal 2% di traghetti elettrici nel 2019 si è passati al 45%  nel 2024, qui sotto la tabella pubblicata dall’azienda,  oggi si stima siano al 50% e l’obiettivo al 2030 è toccare il 65% di navi a emissioni zero.

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I dati sullo sviluppo della flotta elettrica di Norled

Nel 2015, varare un traghetto elettrico era una sfida: la tecnologia era ancora giovane, le normative poche, e i requisiti di potenza elevati. Ma Ampere ha mollato gli ormeggi ed è diventato un modello. Costruito in collaborazione con Siemens, Corvus Energy nel cantiere Fjellstrand ha beneficiato della collaborazione delle istituzioni. Al contrario di alcuni casi che abbiamo documentato in Italia (leggi). Il successo dell’Ampere ha ispirato l’elettrificazione di 80–90 traghetti in Norvegia e stimolato lo sviluppo di batterie più leggere ed efficienti.

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Futuro a guida autonomia e arrivano i traghetti a idrogeno

Traghetti autonomi entro il 2026. Questo l’ulteriore processo del trasporto passeggeri in Norvegia. Sono già in servizio, invece, i traghetti a idrogeno. L’entrata in servizio della MF Hydra secondo l’armatore ha permesso «oltre i principali sviluppi tecnologici, è stato svolto un notevole lavoro per elaborare normative che consentano l’uso dell’idrogeno come carburante sulle navi passeggeri norvegesi».

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Il traghetto a idrogeno hydra

Il traghetto è lungo 82,4 metri, può ospitare fino a 300 passeggeri e 80 veicoli E’ dotato di due celle a combustibile da 200 kW, due generatori diesel  e due propulsori Shottel. L’idrogeno è contenuto in un serbatoio da 80 metri cubi e si stima una riduzione delle emissioni di CO2 pari al 85/90 %. Il traghetto lavora su circa 40 rotte giornaliere collegando tre villaggi dell’area extraurbana di Stavanger.

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