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Toyota si lancia sulle EV: 10 nuovi modelli entro il 2030

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Offensiva sull’elettrico di Toyota, pronta ad investire 13 miliardi di dollari per la produzione di 10 nuovi modelli Ev da lanciare sul mercato entro il 2030. Per quella data il 50% dell’intera gamma sarà articolato su vetture elettriche. E per avere batterie più efficienti c’è già un accordo con Panasonic.

Venti anni fa si erse a pioniere assoluto della tecnologia ibrida lanciando la Prius, un ‘oggetto’ per l’epoca a dir poco futuristico; poi nel tempo è diventato uno dei più grandi sostenitori e protagonisti nello sdoganamento della mobilità elettrica, proponendosi tra i capofila del movimento ‘green’. Oggi Toyota continua ad essere un punto di riferimento della mobilità sostenibile su quattro ruote, soprattutto in termini di progettualità ed innovazione.

Il marchio giapponese, che pensa all’idrogeno già da un po’, nel frattempo non smette di investire sull’elettrico consapevole che il futuro, nemmeno troppo lontano, della mobilità planetaria debba necessariamente passare da qui.

Ecco, quindi, che non desta particolare stupore sapere che Toyota ha dichiarato che è pronta a stanziare 13 miliardi di dollari fino al 2030 per lanciare una decina di nuovi modelli con motorizzazione 100% elettrica.  Un piano di ‘elettrificazione’ ambizioso che in realtà segue una logica di mercato ben precisa: entro tale data, infatti, il colosso giapponese – già leader nel mercato delle ibride – conta di realizzare almeno la metà dei suoi volumi totali di vendita proprio grazie a vetture elettriche o elettrificate (quindi anche le amate ibride e ibride plug-in).

Dopotutto, se è vero che nel giro di dieci anni il mercato delle auto elettriche ed ibride avrà un’accelerazione esponenziale, il secondo costruttore mondiale per numero di auto vendute non può certo rimanere estraneo alla contesa. Rimanere in linea con le previsioni di diffusione di queste tecnologie è quantomeno indispensabile.

I giapponesi puntano così ad avere una versione ‘elettrificata’ di tutte le vetture che compongono la gamma Toyota e Lexus (la ‘sorella’ di lusso), con l’obiettivo di vendere ogni anno 5,5 milioni di veicoli a motori alternativi, di cui un milione di soli veicoli elettrici.

Gran parte delle risorse investite riguarderanno il fiorente mercato cinese, sempre più importante nell’assorbire la produzioni a zero emissioni, viste le normative e gli incentivi anti-inquinamento varati dal governo di Pechino. Poi, a ruota, dovrebbero seguire Giappone, India, Stati Uniti ed Europa.

BATTERIE PIU PRESTAZIONALI

L’obiettivo è tanto ambizioso quanto realistico, viste le potenzialità del brand. In Toyota, più che altro, si ragiona su come sfruttare al meglio le innovazioni tecnologiche per affrontare questo tipo di sfide. E i pensieri si concentrano sul vero ‘tallone d’Achille’ della mobilità elettrica odierna, vale a dire l’efficienza delle batterie.

In questo contesto, il colosso giapponese punta il dito sull’importanza strategica che avranno le batterie di nuova generazione e sulle capacità che avranno i produttori di costruirne in quantità sempre maggiori, una strada necessaria per ottenere quell’alto ‘numero’ di auto da vendere nei prossimi 8-10 anni.

Per sviluppare nuove soluzioni in grado di assicurare maggiore autonomia ed efficienza (a costi più contenuti), Toyota ha avviato un’importante partnership con Panasonic per lo sviluppo congiunto di batterie ultra prestazionali.

Al momento è un accordo di massima, senza dettagli. Di sicuro, però, si tratta di due ‘giganti’ che si vengono incontro: due leader del settore automotive e di quello dell’elettronica, che hanno scelto di unire le forze per dare una scossa al mercato delle batterie e migliorare così la diffusione capillare delle auto elettriche nel mondo.

Reuters
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1 COMMENTO

  1. Molto bene. Spero che altri case automobilistiche la seguano così che, chi comprerà un’auto tra due anni, potrà tranquillamente andare sull’EV.

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