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Toyota non molla: motori ibridi ancora più piccoli e potenti

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Toyota vede ampi margini di sviluppo nei suoi modelli ibridi, come l'icona Prius.

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Toyota non molla e non si iscrive al partito di chi ritiene che lo sviluppo dei motori a combustione sia al tramonto. In arrivo motori ibridi più piccoli e leggeri, ma con maggiori prestazioni. Nuove rilevazioni del Financial Times.

Toyota non molla
Koji Sato è l’amministratore delegato di Toyota Group.

Obiettivo: salvare i propulsori termici con tutto l’indotto

C’è un nuovo ruolo che possiamo perseguire per il motore a combustione interna“. Con queste parole l’amministratore delegato Toyota, Koji Sato, ha rilanciato la sfida a chi ritiene che il futuro sia solo elettrico. E che non ci siano grandi margini per i propulsori tradizionali, giunti a un livello massimo di efficienza. No, Toyota ci crede e scommette su una nuova generazione di motori ibridi, lanciando la sfida a Tesla con un post su X-Twitter, il social network posseduto da Elon Musk. Il costruttore giapponese ci lavora con un’insolita alleanza a tre, con Mazda e Subaru. Rivendicando il fatto che salvare i motori termici consentirà di sopravvivere anche a centinaia di aziende locali impegnate da decenni in questo business. Nei piani di Sato i nuovi propulsori dovrebbero entrare in produzione nel periodo in cui le norme UE sulle emissioni dovrebbero essere inasprite gradualmente. E cioè a partire dalla fine del 2026.

toyota non molla
(Credit foto: Toyota Media).

Toyota non molla: i nuovi propulsori anche nelle plug-in

Del resto in molti mercati. Italia compresa, l’ibrido resta molto più venduto dell’elettrico. E ha anche il vantaggio di avere per Toyota costi di sviluppo molto più contenuti rispetto alle auto a batterie, in cui il costruttore giapponese non riesce a sfondare. Il responsabile tecnico, Hiroki Nakajima, parla apertamente di investimenti di “un’entità inferiore”, chiarendo che comunque lo sviluppo dei entrambe le tecnologie è importante per Toyota. I nuovi motori saranno tra il 10 e il 20% più piccoli e consentiranno u di sviluppare maggiori potenze. Andranno a equipaggiare prima i modelli ibridi e in un secondo momento le ibride plug-in. Secondo il Financial Times, saranno in grado di funzionare con carburanti a basse o a zero zero emissioni, come l’idrogeno o i cosiddetti e-fuel. Pensierino finale: resta da capire quanto lo sviluppo dell’elettrico abbia accelerato questi piani green di Toyota. Questi sviluppi sarebbero arrivati se sulla scena non fossero apparsi Tesla & C?

Il nuovo VIDEO di Paolo Mariano:BYD Dolphin, 400 km di autostrada con l’elettrica da 20 mila euro

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55 COMMENTI

  1. A me sembrano putt…te.
    Toyota usa già motori e batterie per l’ibrido, perchè mai aumentare la dimensione della batteria comporti costi di sviluppo superiori ad un sistema con due tecnologie a bordo è abbastanza “incredibile”.
    Se invece vogliono dire che tutto quanto gira attorno a loro porta maggiori utili, allora possiamo essere d’accordo.
    Tutto il resto mi pare vera e propria speculazione mental-economica.
    Ed intanto ogni giorno, qui da me, è una bomba d’acqua… pensare che manco sapevamo cosa fossero.

  2. A me in realtà la strategia adottata da Toyota non sembra affatto male. Oltretutto producono delle gran ibride (vedere emissioni e qualità costruttiva della nuova Prius).
    Se vogliamo impostare il discorso sulla tutela dell’ambiente, credo l’importante sia andare ad inquinare sempre meno con sistemi sempre più evoluti e Toyota pare ci stia riuscendo senza stravolgere le proprie logiche produttive.
    Io comunque resto convinto che il futuro prima o poi decreterà la fine dei motori a combustibile fossile, ma dato che il futuro rimane un punto imprecisato nel tempo, se vogliamo ragionare a medio-lungo termine, intanto bene così

  3. Ci penserà la crisi climatica a far rinsavire i malati di profitto di Toyota.

    Il problema è che questi capricci (come d’altronde tutti quelli di coloro che sono contro l’elettrificazione, governo italiano compreso) li pagheremo tutti.

  4. ci mancava un altro satellite , come se la reale compromissione del clima sia ancora da verificare e confermare , boh

  5. E fanno bene, l’elettrico è una bella alternativa di mobilità per chi ha le giuste esigenze ma resta e resterà per tanti anni una alternativa per alcuni, non per tutti e nemmeno per molti.

    • Sono d’accordo, troppo comodo dire “per ora non è per tutti” perchè ci sono due inesattezze, diciamole così, in questa affermazione: la prima è dire “per ora” visto che non si capisce come potrà essere gestibile in maniera umana per tutti in un futuro prossimo per quelle persone che non hanno la possibilità di caricare a casa; la seconda, che non è vero che non è per tutti ma che attualmente è per pochi e lo dimostrano i dati di vendita che non sono certo influenzate dal tam tam mediatico, a meno di voler considerare l’intero popolo italiano fatto da persone ignoranti e volubili. Le persone non acquistano l’auto elettrica perchè i contro sono tanti e per tante persone.

      • A mio avviso ad oggi l’unico modo per decidere se un’auto elettrica può essere usata al posto di una termica e quello di provarla ad usare per almeno due settimane come unica auto e questo in diversi periodi dell’anno (affittandola).
        Questo almeno per tutti coloro che avrebbero modo di ricaricarla a casa o al lavoro.
        Quello che però sarà interessante vedere è cosa succederà dal 3 giugno. Con ogni probabilità i fondi messi a disposizione dal governo si esauriranno in breve tempo ma visto che da più parti ho letto che permetteranno l’acquisto di circa 30.000 elettriche è chiaro che spalmate sui prossimi 7 mesi, questo non smuoverà la quota di penetrazione delle BEV tra le nuove immatricolazioni che comunque si assesterebbe intorno al 4%. Quota che a mio parere sarebbe stata più alta ed intorno al 5/6% se avessero mantenuto i vecchi incentivi. In poche parole il governo con questa mossa ha affossato il mercato delle elettriche per quest’anno.
        Ora una volta che i fondi saranno finiti, io mi domando, chi acquisterà un’auto elettrica bei segmenti A, B e C con i prezzi a listìno che attualmente sono superiori da un 60% ad un 10%? Perché l’alternativa è quella di comprare BEV cinesi che attualmente sono gli unici capaci di offrire prodotti elettri di segmento C che costino più o meno come l’equivalente termico.
        Oppure vedremo a fine 2024 un abbassamento dei listini delle BEV? Dopo la scorpacciata degli incentivi!

      • Tenendo fuori chi non ha da caricare a casa…. io vedo solo vantaggi sopratutto di guida ad usare una bev…. non capisco tutti questi problemi… quali sono? Forse quella volta che devi andare in vacanza ci metti un ora in piu? É così grave a fronte di tutti gli altri vantaggi?

        • Chi non ha da caricare a casa sono la maggioranza, senza considerare un 10k in più per le segmento b. Mi pare che di contro ce ne siano parecchi

      • “Per ora non è per tutti”
        negli ultimi 50 anni l’ ho già sentito dire per:
        PC desktop (nel 1984 costavano come un’ auto utilitaria)
        Videoregistratori a cassetta
        Televisore 28 pollici a tubo catodico ma schermo schiacciato
        Videocamera VHS
        Lettori CD
        Televisore Plasma
        Televisore OLED 55″
        Televisore LCD oltre 32 pollici
        Cellulari eTACS. 6h standby
        Cellulari GSM schermino colore
        Smartphone con videocamera
        (“Che assurdità! a che serve una fotocamera in un telefono?” )
        iPad
        iPhone
        Maxi smartphone con oltre 2 lenti e.schermo colori >6″

        …potrei continuare..

        Lei cosa pensava via via che sul mercato arrivavano questi nuovi prodotti?

        Ha mandato una lettera vergata a penna alla redazione..per pubblicare la sua tesi…o è già in possesso di un PC o addirittura uno smartphone ?
        (di rigorosa costruzione asiatica.. e non ribadiamo perché è tutto di costruzione in oriente…)

        Se un oggetto “per ora non è per tutti” vuole dire esattamente che “per questo periodo non tutti lo potranno comprare o utilizzare facilmente”…ma in futuro più o meno vicino succede sempre…
        A meno che non si faccia di tutto per bloccare certe innovazioni…

  6. più che motori piccoli e potenti, servirebbero auto più leggere.
    È facile fare motori da (numeri a caso) 200cv, ma poi l’auto pesa 2400kg.
    Lo stesso motore, su un’auto che pesa 1500kg, fornisce più prestazioni e consuma meno.

    • Sicuramente le auto moderne (ICE e BEV) vanno alleggerite..anche una Panda attuale pesa 3q.li di più della capostipite.
      Le BEV hanno il problema densità energetica delle batterie.. quando arriveranno le chimiche in studio..se raddoppierà… caleranno i pesi di qualche quintale ed i consumi.
      Potenza nei motori elettrici? Tra 100 o 200cv il problema è solo il flusso da/verso la batteria 🪫⚡⚡🔋… più è potente il motore e più rigenera in frenata..il collo di bottiglia è il sistema di gestione batterie che devono gestire i flussi energia bidirezionali.
      Stanno arrivando nuovi motori coassiali molto più piccoli e leggeri (fino a metà peso..pur con oltre 200kW ! tipo i DeepDrive tedeschi…)
      Con adeguate Batterie (X2 densità) saranno splendide auto da oltre 7/800km WLTP e pesi umani!

      PS ..i SUV (4×4 o 4×2)… comprateli solo se avete effettive necessità (uso in fuoristrada…su neve) altrimenti sono migliori altri tipi di vettura…e più sicure anche per gli altri attorno!

  7. Queste plug-in con 100 km e oltre di autonomia in elettrico e il motore termico a fare da ruota di scorta sono esattamente il colpo di grazia al motore a combustione. Per quanto mi riguarda posso solo dire “ben vengano” perché sono la risposta a chi ha l’ansia da ricarica. Per contro si tirano dietro un peso quasi sempre inutile (il motore termico), ma qualcosa bisogna pagare per placare l’ansia.

    • A me sorgono spontanee queste domande:
      1. se uno non compra una BEV perché non sa dove ricaricarla che senso ha comprare una PHEV che per essere conveniente deve essere ricaricata praticamente ogni sera (o quasi)?
      2. se uno ha dove caricare perché comprare una PHEV al posto di una BEV?
      3. se non ho dove caricare perché dovrei optare per una PHEV al posto di una HEV quando queste ultime usate in modalità Full Hybrid sono più efficienti?
      4. d’altra parte in un futuro prossimo (si spera) i nostri burocrati dovranno normare l’installazione delle colonnine di ricarica domestiche in modo da facilitare la ricarica anche nei condomini e se questo accadrà (come spero) che senso avrà comprare una HEV e a maggior ragione una PHEV al posto di una BEV?

      Pertanto, fintanto che uno non avrà modo di ricaricare a casa o non si abbassano i costi per ricaricare alle colonnine, io credo proprio che in molti si indirizzeranno verso le HEV. Che poi vorrà dire favorire le industrie Giapponese e Coreana. Qui altro dubbio, vorremmo imporre dei dazi più alti ai Cinesi e poi va bene se Giapponesi e Coreani ci sommergono con i loro prodotti? Bella incongruenza, e non venitemi a dire che producono in Europa, perché se ci fosse un mercato delle BEV credo che anche i Cinesi avrebbero fatto lo stesso visto che come i Giapponesi e i Coreani le auto Cinesi sono soggette agli stessi dazi.

      • 1) nessuno
        2) dipende dall’utilizzo: se uno può ricaricare a casa ma usa l’auto in posti in cui le colonnine scarseggiano oppure non ha tempo/voglia di andare alla loro ricerca, il caro vecchio termico è l’unico modo per non sottostare ai limiti di una rete inadeguata.
        3) non c’è motivo per farlo, se non il prevedere nel medio periodo un incremento della rete di ricarica.
        4) vedi punto 2.
        Cosa verrà favorito in futuro dipenderà dalle scelte dei governi. Posto che (a meno di improbabili dietrofront della UE sul phase out del 2035) si finirà verso l’elettrico, la decisione è se spianare completamente la strada a dei produttori che detengono un vantaggio tecnologico di 10 anni ed un vantaggio competitivo dato da un mercato del lavoro con regole imbarazzanti rispetto alle nostre e da un accesso privilegiato alle materie prime, oppure rendergli la vita un pò difficile intanto che l’automotive europeo prova a recuperare un pò di terreno. Se mentre ciò accade le dinamiche favoriranno jap e coreani con le loro HEV e PHEV, significa che verranno favoriti marchi che producono in Europa con positive ricadute per tutto l’indotto. Che non è cosa da disprezzare considerata l’incidenza dell’industria dell’auto sul PIL degli stati che ospitano gli impianti.

        • I dieci anni di vantaggio li abbiamo regalati noi europei non cogliendo i suggerimenti che ci venivano dati dai nostri ingegneri.
          Il fatto che verranno favoriti i PIL di nazioni che ospitano costruttori Giapponesi e Coreani a me vien da pensare che a questo punto come consumatore Italiano a me convenga comprare l’auto che mi costa meno indipendentemente da dove verrà prodotta visto che il PIL della mia nazione sarà marginalmente interessato dalla produzione dei componenti per le FullHybrid.
          Quindi comunque la metti io non applicherei dazi almeno per il nostro portafogli.
          D’altro canto già oggi siamo importatori di tutti molti prodotti anche con marchi italiani dalla Cina quindi che senso ha far passare ai politici italiani questa difesa ad oltranza delle norme euro 6 e dintorni se non quello di prendere voti solo per rimanere sulle poltrone e poi ritrovarci comunque a comprare auto cinesi e europee a prezzo maggiorati?
          Così come perché frenare la diffusione del fotovoltaico e eolico se poi ci troveremo a pagare di più la bolletta della luce e i carburanti alla pompa?
          Forse solo per far mantenere le poltrone a qualche politico o dirigente d’azienda?

        • > il motore termico va a petrolio,
          cioè sposta parte del PIL verso l’estero, è il motivo di base, oltre a quello ecologico che pure puoi quantificare come un ulteriore costo, per cui lo si abbandona

          > non c’è nessun problemi a produrre auto elettriche in europa; sono quasi banali da costruire; onestamente non importa a nessuno se avranno 2% in meno di efficenza e batterie con tecnolgie 2-3 anni più datate del meglio disponibile a oriente

          > importa il prezzo di listino e il prezzo delle ricariche (per chi non ha il box), che è esattamente dove si sta facedo ostruzionismo per continuare a favorire il petrolio

          per cui non usere più la retorica del salvare le industrie europee perche la trova fallata, insistere sul termico è condannare l’idustria europea al decilno.. il passaggio all’elettrico è tecnologico e alla lunga anche economico, non politico, non lo fermi..

          le industrie auto europee e i governi europei secondo me dovrebbero sgangiarsi dagli interessi della filiera petrolifera (e non è facile per una lunga connivenza), e iniziare a fare i propri interessi economici:

          – tenere ancora qualche linea diproduzione termica, ma inziare a sfornare BEV con allestimenti e prezzi abbordabili, iniziando a fidelizzare clienti a BEV eupeopee e relativa rete di assistenza sul territorio (vantaggio commerciale rispetto alle auto importate che costano meno)..

          al momento le indsutrie BEV europee stanno castrando di proposito le specifiche e i prezzi delle vetture BEV per venderne poche, non è un problema tecnologico, ma commerciale.. non serve un ingegnere dalla nasa per aggiornare la batteria alla e-500, o aumentrala alla twingo, segmento A, o rimettere in produzione la e-Up, o fare allestimenti meno costosi sulle segmento B e C

          – continuare a migliorare la rete di ricarica e i prezzi

          • 1) Al momento le industrie BEV europee stanno vendendo sottocosto i loro prodotti perché è l’unico modo di ridurre le sanzioni della UE sulle emissioni CO2 dell’immatricolato ICE, altro che castrare specifiche e prezzi per venderne poche, ma per favore. Quando modelli nella top10 si ritroverebbero migliaia di €€ di sanzione a gravare sul listino, quindi sul prezzo finale e/o sul margine per il costruttore, conviene svendere BEV e PHEV, anche autoimmatricolando per abbassare le medie CO2 della gamma ed abbassare le sanzioni per mantenere redditizio il core business, ovvero la produzione e vendita di auto tradizionali che restano le più richieste in EU.
            2)la frase “non c’è nessun problemi a produrre auto elettriche in europa; sono quasi banali da costruire” dimostra scarsissima considerazione verso le dinamiche della produzione in larga serie industriale. Non ci saranno problemi a produrre ma, con tutta evidenza, ci sono grossi problemi a produrre in modo economicamente sostenibile, in modo che il gioco valga la candela. Non si sta cercando di produrre e vendere una Pagani Huayra ad una clientela cui non interessa di pagare 5000€ in più o in meno, si cerca di produrre delle Punto e delle Panda vendendole ad una clientela che confronta e sceglie sulla base di 100€ in più o in meno rispetto alla concorrenza. Dovrebbe esser chiaro a tutti che se un costruttore come Stellantis si riduce ad IMPORTARE cineserie marchiate Leapmotor, significa dichiarare pubblicamente l’incapacità di competere industrialmente contro chi gode di condizioni molto vantaggiose garantite dal proprio governo. Sarei curioso fra l’altro di vedere i termini esatti di quest’accordo per capire se queste Leapmotor servano a Stellantis in ottica emissioni e sanzioni CO2, dettaglio non trascurabile.
            3) i costruttori auto europei che stanno facendo gli interessi della filiera petrolifera …. ma seriamente?

      • Domanda: se uno spende 40000 euro per un’auto nuova, vorrà usarla anche come auto principale sì o no? Se la risposta è sì, allora la plugin ha un senso perché in città vai in elettrico ma quando fai la gita fuori porta vai di benza se non c’è la colonnina. Quindi hai zero rinunce, zero sbattimenti, zero mal di testa, zero ansie e fai il 90% o 95% in full electric, il resto a benzina.

        • Ultima auto a gasolio? Jeep 4×4 170cv..da 740km inverno a 960estate (in viaggio anche 1100km).
          La nuova, 4xE plug-in solo 500km teorici tra batteria e benzina (solo 36litri)…a prezzi oltre 45000euro (51k € allestimento corrisponde al precedente)
          Comprato crossover BEV… 43k € (listino) a pari accessori (qualcosa cui tenevo in più…cose che non interessano in meno..come il portellone elettrico).
          Però adesso faccio gli stessi 13000km.anno 8/12 gratis o quasi (quando pago..se carico di notte a casa 3€x100km)..5 anni bollo risparmiati (prima 377€ anno).. manutenzione in concessionaria a metà costi (io li faccio..anche le elettriche vanno controllate..e sul ponte!)

          Sai Enzo perché non ho ansie e mal di testa?
          Perché 25 anni di viaggi in moto in zone sconosciute.. quando non esistevano GPS e cellulari..mi hanno insegnato a stare calmo e trovare soluzioni.

          Faccio da sempre tappe di 300 max 500km al giorno… così sono più rilassato ed anche il viaggio “fa vacanza”.. magari con belle tappe di ristoro e turismo..

          I viaggi in BEV si possono facilmente programmare da smartphone (app) e PC… vedendo prima se ci sono punti di ricarica..e decidere come fare..

          Se anche tu da giovane hai viaggiato con una piccola utilitaria..con poca autonomia.. avrai anche tu avuto problemi a trovare distributori aperti… E magari quelli automatici che non accettavano banconote stropicciate…ma non è che hai smesso di viaggiare vero?

          (Nel 1991 mi ritrovai in mezzo alla campagna ungherese con 2 litri di gasolio soltanto…rimasi calmo..guidai piano ..ed arrivai ad un villaggio con distributori..anche x camion.. le auto ungheresi erano solo a benzina all’ epoca.. e la Trabant a miscela ! !).

          Un po’ di spirito d’avventura..
          si resta giovani!

          • Ma se hai 2 moto molto simili tra cui scegliere, una con 100 km di autonomia e l’altra con 300, quali sceglieresti? Se l’utente può scegliere tra una byd plug-in di quinta generazione che per 16.550 dollari ti dà 120 km di autonomia in elettrico e 2100 km di autonomia complessiva, perché dovrebbe scegliere la più costosa versione elettrica che ti dà 500 km di autonomia in solo elettrico?
            Non solo la plugin costa meno ma ha anche il vantaggio di liberarti da ogni ansia residua: viaggi in elettrico tutto il giorno in città (mediamente si fanno meno di 20 km al giorno di guida, quindi anche 70 km sarebbero già sufficienti), la sera si ricarica a casa e in caso di trasferta si va a benzina, anche perché qui in Italia i costi di ricarica alla colonnina sono confrontabili con quelli della benzina.

            L’ultima vacanza che ho fatto, un paio di giorni mordi e fuggi presso un hotel privo del servizio di ricarica con parcheggio in strada e in mezzo ai campi, già impazzivo con le app per trovare dei ristoranti da prenotare con un buon rapporto prezzo/qualità, figuriamoci se poi mi fossi dovuto mettere a fare l’ulteriore verifica che in quel posto ci fosse pure una colonnina … che può benissimo occuparsi per quando arrivo io! Ma mia moglie mi lascerebbe per la prima Panda che passa, e farebbe pure bene! Vuoi mettere la goduria che, all’occorrenza e quelle poche volte che serve, hai la possibilità di avere autonomia “illimitata” e senza noie, anziché modificare l’agenda per le esigenze dell’auto? Suvvia …

          • Buongiorno Enzo
            Il mio è un racconto personale…in risposta alla tua affermazione dell’ ansia da rifornimento… per dire che io mi sono abituato 40 anni fa all’ incertezza nei viaggi e nei rifornimenti…in Italia e all’ estero.
            Poi sono d’ accordo con te che ognuno deve poter scegliere il veicolo più idoneo alle proprie necessità.. se non ha un utilizzo facile del full Electric sono il primo a consigliare alternative full Hybrid (oramai tendo a sconsigliare il gasolio..per vari rischi legati a paesi di approvvigionamento e raffinazione; ho già visto in passato conseguenze sui motori diesel per rifornimenti di gasolio proveniente da paesi diversi rispetto a quelli sanzionati (guerre Iran Iraq).
            Tra l’altro sono stato tra i primi nelle concessionarie a partecipare a prove confronto tra varie soluzioni plugin e Hybrid..e fare ore di conferencecall con gli ingegneri… Certo le prime erano più limitate e molto costose.
            I modelli attuali di molte case .. e cinesi in particolare… offrono soluzioni evolute a portata di tasche meno capienti (stupidi dazi permettendo).
            Ho paura però che il futuro non sia molto roseo se in Europa ci arrocchiamo su posizioni iper-difensive .. non è bastato 30 anni fa con le auto giapponesi.. sarà ancora più pericoloso e pesante economicamente nei confronti della Cina… perché oramai il mondo è interconnesso profondamente.. poche produzioni sono possibili in autonomia..pure a livello continentale. Se Pechino vuole può fare ritorsioni su migliaia di materie prime e sub componenti che ci servono quasi ovunque…
            Io sono un po’ sfiduciato ma spero che prevalga il buon senso e facciano seri accordi di interscambio e agevolino produzioni locali, ovviamente a condizioni più eque per tutti ed in tutti i siti, europei o asiatici e pure coi nostri “amici” statunitensi…che a volte ci coinvolgono in politiche pro domo loro ..e basta!

          • Scusa @Enzo…
            Volevo un tuo chiarimento su:
            ” perché dovrebbe scegliere la più costosa versione elettrica che ti dà 500 km di autonomia in solo elettrico?
            Non solo la plugin costa meno ma ha anche il vantaggio di liberarti da ogni ansia residua: viaggi in elettrico ”
            Quali vetture hai preso a confronto tra BEV e plugin o full Hybrid per affermare che ci sono divari di costo così grandi che non si recuperano in 5 anni ?
            Tra auto europee..coreane..e cinesi ..nel seg.C/D/E oramai non è un’ impresa trovare buone BEV che fanno 450km WLTP (1 tappa rifornimento su lunghi viaggi concedila… almeno anche i passeggeri possono fare pee-stop!)… perché a memoria mi sa che solo auto un po’ datate e prossime alla sostituzione o fine produzione ora costano parecchio meno di una discreta elettrica… Senza contare che se ha piattaforma solo BEV puoi “accorciare” l’ auto perché spazi interni sono comunque ottimi..
            (sono in viaggio…leggerei volentieri le tue considerazioni..ciao)

          • Pensi sempre che c’è chi 13000 km lì fa in 2 mesi quindi consigli da chi l’auto la usa per gioco mi appassionano poco

          • 30 anni in concessionarie (fino a 15 marchi gestiti) a seguire varie fasi (acquisto, allestimento e modifiche, consegne, assistenza, garanzie) a migliaia e migliaia di clienti (privati, professionisti, enti pubblici, corpi militari e di polizia..ad acquisto diretto e/o NLT) le bastano come esperienza LAVORATIVA… non per gioco?

            Io ne ho sempre fatti pochi.. perché x 30 anni ho lavorato a 3km da casa….

          • Ottimo. “Il viaggio fa vacanza”. Può senz’altro essere vero.
            Per chi va in vacanza…
            Per me che la uso per lavoro, invece, il viaggio fa costi (diretti, ma quasi in egual misura indiretti, ovvero legati al tempo che più perdo per strada, o a cercar colonnine e ricaricare, e meno fatturo).
            Non credo di essere l’unico agente di commercio (o simile) in Italia a cui capita di fare più di 300 km al giorno e che non può permettersi di dire al cliente importante che gli chiede un appuntamento urgente “non posso, ho la batteria scarica…”

          • Ciao.. per chi ha poco tempo sul lavoro…e va a fine autonomia… Hybrid è meglio al momento. ..
            Se in famiglia hai situazioni meno stressanti…se vuoi .. piccola BEV..di ultima generazione.. o usate..a scelta di gusti e necessità..

            Comunque.. quando vai in vacanza… Cerca sempre di fare un viaggio in modo che “sia vacanza”..non un Grand Prix… qualunque sia la vettura scelta.

            Buon weekend

      • Io, potendo scegliere tra praticamente tutte le alternative motoristiche (BEV, PHEV, HEV) per la mia auto “aziendale”, ho scelto il PHEV eslusivamente perchè a Milano entro in area C liberamente e parcheggio su strisce gialle anche fuori dalla mia zona di riferimento.
        E, abitando in un condominio con un posto auto all’aperto, non la carico mai…specifico. Che poi è il motivo per cui non ho scelto una BEV.
        Ciao.

        • Ma lei Stefano, con una mente così raffinata, cosa perde tempo su questo sito? Ha provato a fare domanda alla NASA?

          • Non ho capito esattamente la domanda.
            Provando ad intuire…chiedo a lei se questo è un sito per persone interessate all’elettrificazione oppure è riservato ai “duri e puri” dell’ambientalismo.
            Io appartengo alla prima categoria (e quando riterrò che i vantaggi delle BEV siano innegabili anche per le mie personalissime e specifiche esigenze, non esiterò a selezionarla al prossimo “cambio” di vettura) ma certamente, da quanto fa intuire lei, il resto del mondo guiderà una BEV solo ed esclusivamente per far bene all’ambiente.
            Anzi, chi non dichiarerà che il suo solo ed esclusivo interesse è ascrivibile esclusivamente al “non inquinare” verrà estromesso dalla possibilità di guidarne una.
            Infatti mi chiedo perchè non chiedere che vengano eliminati tutti i vantaggi (parcheggi, ZTL, bollo auto…) che oggi hanno le BEV: tutto ciò avvicina all’elettrificazione anche chi non è un fervente ambientalista…e ciò è sbagliato!!!
            Saluti.

        • Domanda (a beneficio dei lettori, io credo di conoscere la risposta): hai colonnine che potresti usare nel tuo ecosistema, ovvero nei tuoi spostamenti (quindi vicino lavoro/supermercato/palestra, visto che a casa già hai detto di non averla)? Motivo per cui non ricarichi mai?

        • Se non puoi ricaricare ne a casa né in azienda…mi sembra la.scelta corretta (anche se va calcolato quanti km si fanno in settimana… altrimenti anche con 1 o 2 soste si supermercati con HPC nel tempo della spesa si ricarica una BEV di buon livello)..
          La prossima mi sa che sarà elettrica.. se i progressi sono veloci.

          Ciao 👋

        • Se fossi nei panni del vostro Sindaco Sala, procederei già da domani a bloccare l’accesso al centro a tutte le termiche (anche in tutte le sue forme ibride) e lo permetterei solo alle BEV dietro pagamento di un ticket. Idem per i mezzi da usare per le consegne.
          Forse così avrete un centro città più vivibile.

  8. In Europa Toyota è il costruttore che cresce di più con uno stratosferico +45%, stracciando tutti gli altri. Toyota sta lavorando con Daihatsu e Suzuki per presentare a breve una compatta rivale della mx5, recuperando e aggiornando il concept sf-r. Avere motori più efficienti non è una chimera, l’ ultimo motore di BYD, appena messo in vendita sulla sua piattaforma plugin, ha una efficienza vicina al 50% (che si traduce anche in consumi record).

    Attenzione che sull’elettrico il prossimo anno debutta il bz2x, full electric, b-suv anche a trazione integrale. La brutta notizia arriva invece sull’ambito fun car: pare che il progetto del cambio simulato sia stato messo in pausa. Aspettiamo e vediamo…

    • pagella Europa anno 2023:

      Tesla (+56,9%)
      Lexus (+53,6%)
      Alfa Romeo (+52,1%)
      Suzuki (+41,6%)
      Cupra (+40,9%)
      ..
      ..
      ..
      Toyota (+ 8%)
      cioè meno della crescita media del mercato, pari a 13%

      azz.. li ho proprio stracciati..
      poi non so..forse hai trovato un intervallo di 1 quallche mese del 2024 in cui rapportata al suo fiacco 2023, Toyotina sembra andare meglio?

      • Il +45% è relativo all’aprile 2024 EU, rispetto allo stesso mese 2023, che ad esser precisi sarebbe un 42,4%. Sempre poco indicativo prendere un singolo mese, lo ricordavo sempre quando a far numeri eclatanti era Tesla (il mese in cui arrivava la nave, poi ne seguivano altri 2-3 di miseria che però non finivano nei titoloni come invece il mese buono…). Più sensato prendere il periodo allargato al cumulato EU 2024, in cui Toy segna +16.3% (+17,9% includendo anche Lexus). Se vogliamo parlare di fiacchezza, c’è l’esempio del marchio di Elon che segna un -2,3% (apr24) e un -7,9% (gen-apr24).
        Se passiamo ai numeri, nel 2024 il gruppo Toy ha immatricolato in Eu 345684 veicoli contro i 100124 di Tesla, che è il caso abbassi ancora i prezzi se vuole provare a svuotare i suoi piazzali.

    • PS: lato rendimento i motori termici sono già praticamente al massimo (e a costo di una complessità e fragilità crescente), ci sono dei paletti dati dalle leggi della termodinamica

      occhio alle dichiarazioni dei commerciali sui rendimenti motori termici.. magari (?) avranno aggiunto nel conto l’assistenza del motore elettrico

      BYD e CATL fanno un po ‘ a gara tra loro con le “sparate”.. poi sono tecnicamente al vertice.. però prima le sparano un pò alte 🙂

        • e allora non so.. mea culpa..ci vuole qualcuno che abbia studiato “macchine” a ingegneria

          quello che ho presente è che l’efficenza su strada, quella su cui poi confronti i consumi, è abbastanza più bassa di quella dichiarata teorica al banco, a un singolo regime e coppia ottimali, e forse con il motore privo di accessori, e che per raschiare ancora qualcosa devi fae sforzi sempre maggiori e alzare le temperature e usare materiali speciali

          sui motori da camion (enormi) sono già tanti anni che in effetti i dichiarano valori nominali “teorici” alti, anche 44%

          mi rimane il dubbio con quale criterio vengono misurati o stimati questi numeri da record..es. al banco, a regime e coppia preferiti, e senza le perdite di energia degli accessori del motore.. una volpata che spero non facciano sarebbe sottrarre dal conto gli atriti interni del motore e calcolare un “rendimento termico”, invece che un rendimento complessivo

          • Giusto per capirsi… Per efficienza si intende il rapporto fra energia meccanica in uscita ed energia chimica in ingresso, ma….
            – l’efficienza è a pieno carico, in parzializzato (che è la condizione normale) cala, ed anche di parecchio.
            – non sono considerati gli ausiliari, come le pompe di acqua ed olio, l’alternatore…

            Gli unici motori che si avvicinano al 50% nell’uso effettivo, sono quelli montati sulle F1 che recuperano energia dallo scarico con turbina e motore elettrico che gira a 115000 rpm, oltre a quella cinetica in frenata e stanno in pieno fra il 50 ed il 70% del tempo. Certo, l’efficienza è altissima, ma l’utilizzo non ha niente a che fare con la guida normale e la tecnologia non è applicabile ad una macchina di serie, l’unica stradale ad applicarla, la AMG project one, costa qualche milione ed il motore deve essere rifatto ogni 30000km.

      • Riporto: “Grazie ai miglioramenti tecnologici, il motore ora ha un’efficienza termica del 46,06%, che secondo BYD è la più efficiente al mondo. Questo risultato è stato ottenuto grazie a una combinazione di tecnologie che includono un rapporto di compressione ultra elevato di 16, un condotto dell’aria ad alto movimento, sistema di combustione intelligente, sistema EFI intelligente, EGR prima di sollecitare l’estrazione dell’aria, raffreddamento suddiviso intelligente e sistema di lubrificazione variabile intelligente.”

        Magari la sparano però per aver anche solo portato il rapporto di compressione a 16 un po’ di ricerca dietro direi che c’è …

        Anche perché BYD parla di un’autonomia CLTC di 2100 km. Ora o hanno montato un doppio serbatoio della benzina oppure, considerando il serbatoio da 60 litri, questo fa 35 km/l, in linea con i valori dichiarati di 2.9l / 100 km. Essendo una plugin c’è la batteria che aiuta ma anche sottraendo i km regalati dalla batteria (100? 150?) resta un valore stratosferico, soprattutto se si pensa che è abbinato a un berlinone di quasi 5 metri come la BYD Seal e non una citycar come la Panda. Essendo poi il motore un 1.5, significa che abbinare lo stesso motore e la stessa batteria su un veicolo come la BYD Seagull e considerando che il ciclo CLTC è generoso questo garantirebbe consumi reali prossimi a 2.5l / 100 km – 2.7l / 100 km.

        • Capito, grazie Enzo;
          cercando ho trovato questa pagina:
          https://www.byd.com/it/technology/super-dm-plug-in-hybrid-technology-di-byd

          >> motore Yaoyun 1.5 L
          1.5 ciclo Atkinson compressione 15,5, e soluzioni meccaniche estreme; coppia ridotta a 122 NM, efficenza di punta 43%
          (credo valido come range extender )

          >> motore Xaoyun 1.5 T
          1.5 ciclo Miller compressione 12,5, soluzioni meccaniche a basso atrito ma più convenzionali, coppia normale 220 NM, efficenza di punta 40%
          (credo motore più vicino all’uso su vettura ibrida classica)

          l’efficenza è certificata da un centro CATARC (cinese), non spiegano come viene misurata (per fare i record a volte fanmo un poco di magheggio)

          qui citano autonomina combinata 1000 km e consumi di 6 litri per 100 km.. insomma un buon lavoro ma ancora i miracoli non li possono fare.. e vediamo quanto costa produrre questi motori

          PS: controller dei motori elettrici con efficenza di punta 98,9% praicamente come Lucid

          =========

          cercando ho letto, che in effetti sui diesel di grosse dimensioni già si hanno da tempo alti rendimenti, ma bisogna pagare lo scotto o di materiali esotici (alzare le temperature, per rispettare i limiti di efficenza dati dalle leggi di termodinamici), oppure su motori di grossa taglia solitamente si sceglie di diminuire la potenza specifica e/o oltre al turbocompressore bisogna aggiungere un turboalternatore al vapore alimentato dal calore sugli scarichi (sulle navi), in pratica realizzano quasi un ciclo combinato come le centrali elettriche con turbine a metano (turbina a gas efficenza 43% + turbina a vapore in cascata per recupero enregia dagli scarichi, arrivano a 63% di efficenza, ma usando materiale aereonautici per alzare le temperature di esercizio, la prima turbina quella a gas è praticamente un motore da aereo)

          in ambito navale, con materiali meno costosi ma pistoni alti 3 metri in canne alte anche 12 metri e 100 giri al minuto, motori 4 tempi e talora 2 tempi (ma con valvole e compressori accessori) sono molti anni che raggiungono 50% di efficenza, specie se c’è un sistema recupero energia dai vapori

          nei motori industriali pare sia comune 44% (dichiarano anche 46);
          i motori da camion sarebbero una via di mezzo, il rendimento dipende se sono ad alta potenza specifica ( rendimento minore) o a bassa potenza specifica ( motori proptotipo per realizzare i record di efficenza, oppure per generazione di energia statica)

          ======
          a me pare che byd si sia giocata la carte di materiali a basso atrito e/o speciali per rosicchiare qualche ulteriore %, in ambito automobilistico, carta che i europa magari conoscevano ma non usano sulle auto per motivi di costo? comunque fa impressione anche sui pistoni il vertoice passi i Cina

          PS: si parla di un miglioramento del 5-7% del rendimento di punta del motore termica rispetto agli altri costruttori auto, al prezzo di maggiore tecnologia impiegata (costi, fragilità, potenza specifica), per me si sta raschiando il barile

          poi ilmotore viene nobilitata ulteriormente se usato come ibrido in serie al motore elttrico da trazione o come range extender ( in regime di alta effienza), però non aspettarti che dimezzino i consumi, quelle sono le dichiarazioni dei commerciali.. la termodinamica rimane spietata 🙂

          • Il link che hai trovato è la vecchia piattaforma (quella già in vendita anche in Italia), la nuova appena presentata è moooolto più performante e si parla già di una vera rivoluzione che leverà il sonno ai produttori occidentali. Non a caso se prima servivano 6 litri per 100 km con la nuova ne servono meno della metà!

            Cerca su google “How BYD’s 5th generation PHEV system may work” e poi da lì divertiti a navigare i diversi link …

          • sono un pò vaghi.. vederemo costi e resa su strada

            PS: vedo la batterie sulle ibride, per resistere agli alti C-rate, ha una densità bassa (115 wh/kg)

            PS: la VW Lupo 3L utilitaria dell’anno 2000 usava 3 litri ogni 100 kg (teorici, su strada un po’ più)

    • @enzo
      “…Avere motori più efficienti non è una chimera,…”
      la termodinamica, questa sconosciuta…

      forse intendevi “efficaci”
      su questo potremmo anche discuterne,
      ma efficienti proprio no

      • “motori più efficienti” = motori con una miglior efficienza energetica. Non ho mai sentito dire motori con una miglior efficacia energetica, ma se mi dici che bisognerebbe parlare di efficacia energetica ti credo, non mi appassiona il dito ma la luna …

        • @enzo
          se vuoi parlare seriamente
          allora sai cosa vuol dire efficacia e sai cosa vuol dire efficienza e sai cosa dice il principio di Carnot e i due principi della termodinamica.

          se invece vuoi chiacchierare da bar,
          e la butti in caciara
          allora vale tutto e vale anche un rendimento del 99%,
          ma
          io non sono interessato

  9. Pienamente convinto del futuro automotive solo elettrico ma a gradi di adeguamento economiche/tecnologiche con tempistiche adeguate alle infrastrutture che ne determinano l’utilizzo.
    Per questo mi trovo d’accordo con i presupposti industriali di Toyota e come molti altri costruttori che ultimamente hanno rilanciano le plug-in con più di 100 Km di autonomia in elettrico.
    Ho una plug-in da quasi 3 anni con 40 Km di autonomia elettrica e con i miei 37.000 Km totali percossi (26.000 Km solo elettrico) ancora oggi la cambierei solo con un’altra plug-in con più autonomia.
    Evviva l’elettrico in tutte la sue forme ………….

  10. non è una strategia folle … bisogna pensare a quei miliardi di persone che difficilmente si troveranno in situazioni favorevoli all’auto elettrica: paesi asiatici, africani, indiani… dove comunque è presente una rete di distributori carburanti…

    certo, in molti altri contesti, particolarmente isolati e mal strutturati farebbero prima e meglio ad assicurarsi punti di ricarica locali, alimentati da F.E.R. (come visto già nell’articolo https://www.vaielettrico.it/in-sardegna-ricarica-a-039-nella180-kw-a-030-nella-50-kw/ ) in modo da ricaricare in autonomia veicoli a due o quattro ruote in certi contesti hanno tanti furgoncini taxi-collettivi; fossero elettrici e rifornibili in ogni villaggio con semplici colonnine con F.V. e batterie LFP sarebbero autonomi dai rifornimenti. Certo è che un “vecchio scassone” lo riforniscono con un tubo ed una tanica… molto meno motori moderni e catalizzati… che rischiano gravi danni con carburanti sporchi.
    Anche Renault ha fatto un accordo con Saudi ARAMCO per continuare la produzione di piccoli moderni ICE … che difficilmente vedremo sparire…
    Oggettivamente non tutti vorranno passare a BEV per svariati motivi.
    Speriamo che la VERA decarbonizzazione si ottenga seriamente agendo su scarichi industriali, riscaldamenti edifici, centrali a gas etc…
    Attendo con curiosità (ed un po’ di ansia …anzi, eco-ansia !) i dati del nuovo satellite “EarthCare” appena arrivato in orbita…. che ci farà sapere la salute dell’atmosfera attorno alla Terra. .. e nostra!

    • Interessante,magari vaielettrico potrà tenerci informati su notizie e dati riguardanti questo sguardo dallo spazio

      • Apriamo una nuova rubrica: VaiElettrico..nello spazio!
        (così segue anche le imprese di SpaceX…)

        NB è appena entrato nell’ orbita assegnata… Ci vorrà un po’ di tempo….

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