Toyota fa pace con l’elettrico e annuncia l’arrivo di un Suv nel 2021. Dopo il lancio della Lexus UX 300e (qui) , è la conferma che non c’è solo l’ibrido per il gruppo giapponese.
Toyota fa pace dopo un lungo arrocco sul solo-ibrido
Il nome non c’è ancora, nell’annuncio dato sulla Newsroom della Toyota si dice solo che utilizzerà la nuova piattaforma elettrica e-TNGA. È una base tecnica sviluppata in partnership con Subaru, sulla quale nasceranno sei modelli solo-elettrici, un’intera gamma. La nuova architettura è progettata per essere altamente adattabile e utilizzata per veicoli di diversa lunghezza e passo. Il Suv in arrivo il prossimo anno sarà di dimensioni medie, simili a quelli di un modello di successo come la RAV4. È stato creato su misura per il mercato europeo, ma sarà costruito in una fabbrica a emissioni zero in Giappone. Se la dovrà vedere soprattutto con un nuovo Sport utility elettrico in uscita proprio in queste settimane, l’ID.4 della Volkswagen. Della nascita del nuovo modello si è occupato un manager italiano, Andrea Carlucci, che opera a Bruxelles come capo dello Sviluppo Prodotto di Toyota Europe.
Anche i furgoni Proace diventano elettrici
Prima del nuovo SUV elettrico, la Toyota sta già lanciando anche le versioni a batterie dei suoi furgoni Proace e Proace City. L’arrivo di una nuova generazione di modelli concepiti su una piattaforma pensata per l’elettrico consentirà al gruppo giapponese di essere molto più competitivo. La Lexus UX 300e, infatti, è la versione a emissioni zero di un Suv già in produzione da tempo con la consueta motorizzazione ibrida.
Qui il motore elettrico sviluppa una potenza di 150 kW (204 Cv), alimentato da una batteria con una capacità di 54.3 kWh. L’autonomia dichiarata è di 400 km, ma calcolata col vecchio standard NEDC, molto di manica larga. In realtà il range è decisamente inferiore, tutto sommato un po’ deludente per un’auto di questa categoria. E soprattutto deludente per un gruppo come Toyota che ha aperto la strada all’elettrificazione con la prima ibrida, la Prius, nel lontano 1997.
Toyota andava denunciata per la pubblicità ingannevole del suo ibrido, che faceva sfigurare le elettriche con quel suo “senza prese di ricarica” (sfido vanno a benzina).
Comunque ogni elettrica è bene accetta.
Alcune ibride non plugin (quindi senza prese di ricarica) nel loro ciclo di vita emettono meno co2 di una elettrica. Mediamente NON è così, ma invece è vero che alcune ibride standard (le più ecologiche) fanno meglio delle elettriche con batteria più grande. Le ibride plugin fanno mediamente meglio delle elettriche long range (questa volta quindi parlo di media) e mediamente un po’ peggio delle elettriche con batteria piccola. La fonte è lo studio riportato da VaiElettrico.