Toyota annuncia EV “con autonomia raddoppiata”

Toyota annuncia di avere in gestazione una nuova gamma di auto elettriche con un’autonomia raddoppiata, grazie a batterie molto più efficienti.

toyota annuncia
Al momento l’unica Toyota elettrica che si vende è il furgone Proace, disponibile con due batterie, da 50 o da 75 kWh, ie n versione City o Verso

Toyota annuncia “batterie molto più efficienti delle attuali”

La marca giapponese è stata la prima a credere nell’elettrificazione, lanciando nel 1997 una vettura come la Prius ,che all’epoca apparve rivoluzionaria. Poi però si è arroccata sull’ibrido, anche per l’ostinazione del numero uno Akio Toyoda, sempre scettico nei confronti dell’elettrico. È stato sì lanciato un modello a batterie, il Suv bZ4X, che però è passato pressoché inosservato e di cui non risultano dati di vendita nel primo trimestre 2023. Così come sono rimasti ai margini del mercato i modelli elettrici lanciati dal marchio premium di Toyota, la Lexus. L’unico prodotto EV che si è vendicchiato è un furgoncino come il Proace, con 163 immatricolazioni in Italia nel 2023. Ma ora Hiroki Nakajima, Vice President Toyota, annuncia una nuova generazione di elettriche completamente diverse da quelli di oggi“. In cui raddoppieremo l’autonomia utilizzando batterie con un’efficienza molto maggiore“.

Koji Sato, numero uno del gruppo Toyota.

Entro 3 anni in arrivo 10 nuovi modelli a batterie

Non solo: secondo Nakajima questi nuovi modelli offriranno allo stesso tempo “design e prestazioni di guida da far battere i cuori“. Non ci sono dettagli sul tipo di batterie che verranno utilizzate. Non si sa se avranno celle allo stato solido né quali siano i costi della soluzione studiata. Certo, vista la credibilità della fonte, la curiosità è tanta: si tratterebbe di auto con un’autonomia tale da avvicinarsi ai modelli e benzina o gasolio. Per ora si sa solo che Toyota amplierà la gamma elettrica rilasciando 10 nuovi modelli entro il 2026, puntando a 1,5 milioni di veicoli  venduti all’anno. Ma senza trascurare l’ibrido: “Rafforzeremo le vendite di veicoli ibridi, anche nei mercati emergenti, e aumenteremo il numero di opzioni di ibride plug-in, ha detto il nuovo CEO Koji Sato. Confermando che comunque verrà ampliata  di veicoli elettrici a batteria che, secondo Sato, “rappresentano un’opzione importante, nei prossimi anni“.

  • Video-test con Subaru Solterra, cugina della Toyota bZ4X

Visualizza commenti (67)
  1. È molto evidente che molti gruppi di grande importanza guardano alle nuove tecnologie per la costruzione di batterie affidabili, leggere, di grande capacità e soprattutto che possano sopportare cicli di ricarica tali da non deteriorarsi.

    Le date annunciano la svolta non prima del 2026-2028, che riguarda non solo la capacità è l’autonomia aumentata ma anche soluzioni tecnologiche sui motori multipli e cruscotti di ultima generazione.

    Farlo prima è da folli, ed è ancora più folle chi compra una auto elettrica prima di quella data.

    Chi lo fa è ovviamente libero di farlo, ma deve essere consapevole che avrà tra le mani un prodotto già vecchio…e quando usciranno i nuovi prodotti la sua auto sarà valutata come una scatoletta di tonno vuota…

    Perché pensate che la Tesla stia abbassando i prezzi?
    Perché è un benefattore? O per strategia di mercato?

    Niente di tutto questo, le svende perché sa che presto saranno prodotti obsoleti e che la Tesla stessa andrà a sostituire con modelli aggiornati, almeno nelle batterie.
    E tutta la capacità produttiva delle vecchie celle verrà smantellata e ricondizionata per le nuove tecnologie.

    Quindi si deve sbrigare prima possibile a dar via il vecchio altrimenti gli rimane tutto sul groppone…

    1. Leonardo (R)

      Con questo credo di avere già raggiunto il limite di sciocchezze giornaliere che posso permettermi di leggere, una fra tutte che Tesla starebbe svendendo le auto che produce. In realtà si tratta di una strategia ben precisa che è iniziata già diversi anni fa.

    2. Sto correndo dal venditore Tesla , mi ha detto che è gia una scatola di tonno , è finita , non mi resta che continuare afumare roba buona e leggere questi commenti

  2. TOYODA
    Quelli che … “l’auto elettrica con le batterie solide la sveliamo alle olimpiadi” …
    Olimpiadi passate e ci troviamo con una LEXUS e una M4XKRW … ccchhhe mannaggia non mi ricordo mai che razza di nome ha sta macchina.
    Un prezzaccio fuori mercato e una semi proposta di console alla topgun … dunque?
    Io non ne ho vista una manco a pagarla. Praticamente fanno un copia incolla della Nissan con accoppiate di motori e batterie del tipo “basta venderle”.
    Ogni tanto se ne escono con una promessa/annuncio e poi ti dicono che non potranno essere tutte elettriche.
    Fino ad oggi l’unica cosa bella che ho visto è la toyota prius ristilizzata. Quella precedente era brutta quasi quanto la leaf.
    Diciamocelo… se la Toyota avesse un asso nella manica lo avrebbe già tirato fuori.
    INVECE è lì che aspetta che le condizioni di mercato diventino più convenienti per lei e si abbassi il break even.
    Tutto perché … comunque… alle condizioni attuali … alla Toyota conviene vendere ibride fino a quando il mercato non sarà svoltato completamente sull’elettrico.
    Daltronde Toyota è caposaldo delle ibride da un bel pezzo.
    E intanto tesla e le altre marche vanno avanti come treni e tutti sfornano auto con uno standard di batteria dal litio in giù.
    Quanto mai saranno più costose queste auto dall’autonomia raddoppiata?
    ma soprattutto… quanto più pesanti?

  3. Be’ un po’ tutti stanno promettendo il raddoppio dell’autonomia.. tuttavia ci si arriverà per step e con tempi dettati dal progresso tecnologico industrializzabile..
    Nel mentre bisogna sperare che il vostro dell’energia per le ricariche rientri nei ranghi e rimanga nel range 25-35 cent al kw/h per rendere convenyed interessante l’utilizzo… altrimenti con i prezzi attuali e il maggiore esborso per l’acquisto una vettura full hybrid è più conveniente per chi viaggia poco e in urbano mentre una diesel o gpl è conveniente per chi percorre molti km..

    1. Il PUN è a 14€cent a KWh ed è pieno di contratti libero mercato PUN+0. Finiti saranno 25€cent a KWh?

      Per chi ricarica a casa, gia oggi in elettrico spende la metà o meno di una termica ed un F-ibrid parte da 25200€ (Jogger) o i 24100€ di una Yaris. non è che la trovi a 18000€. Una MG4 standard la prendi con 27000€.

      Se continua così e tesla spinge un altro pò sui listini rischia che ICE e BEV costano quasi uguali.

      1. Lo hai detto tu, per chi ricarica da casa. Ovvero al massimo il 4% degli italiani con villetta e garage e spesso con grande fotovoltaico e notevole accumulo, perché se tu fai i conti una batteria da 40kwh di certo col solo fotovoltaico da 3 kWh o 6 kWh richiede almeno 10 ore continue di ricarica senza altro consumo.
        Ergo, il mercato delle EV è appunto quello, sul 4%. Col metano ad euro 1,5 al kg spendo la metà che l’elettrico.

        1. Guarda che difficilmente la carica a casa fa da 0 a 100 % solitamente si fa il biberonaggio necessario per giorno dopo .
          Io con 3 kW dopo le 19 faccio andare lavatrice lavastoviglie e auto elettrica con start via Powerline

          1. roberto gallerani

            Si tratta di dati risalenti al 2001, difficile farvi affidamenti per delineare le varie opzioni.

          2. Guido Baccarini

            Gallerani
            Anche se vecchio di oltre vent’anni, difficile pensare che siano state tutte demolite…
            Siamo d’accordo che in certi box ci entra la Micra prima versione, ma almeno la wallbox che ne esce (dalla TUA proprietà) in tanti casi sarà fattibile.

        2. In questo periodo provincia di Cuneo un fotovoltaico da 3 kW ti da, in proporzione rispetto al mio 4,55, da un minimo di 1,5 kW ore 09.30 per salire a 2,1 kW di produzione e ritornare a 1,5 alle 16.30.

          Volendo ricaricare solo da FV dovresti tenere il carichino a 1,5 kW e potresti imbarcare 10 kWh.
          Messa così sembrerebbe tragica, ben peggio di come scrivi tu.
          Ma non è che devi ricaricar per forza dal fotovoltaico, esiste lo ssp ad esempio. E puoi caricare a potenze maggiori.
          Inoltre non carichi ogni giorno lo 0-100% della batteria ma tutto varia in base a quanta strada fai (e se fai 200 km al giorno vero che avresti quel problema e il fotovoltaico non sarebbe sufficiente, ma avresti ancora maggiore convenienza a ricaricare a casa cmq da rete dato che 200 km al giorno con il diesel sono una bella spesa!)

        3. Ma che dici? Perché solo il 4% ha il garage? Il 96% delle auto é per strada senza nemmeno un posto assegnato sotto casa? Mi daresti la fonte da dove hai preso il dato.

          Io non ho ne uno ne l’altro ma in assemblea ho presentato quello che volevo fare ossia una colonnina su parcheggio comune. Non mi darà dirotto esclusivo di parcheggio ma quando arrivo a tiro della colonnina potrò ricaricare.

          Che c’entra il FV io pago 21€cemt a KWh da contratto per cui a 16 KWhX100 Km una MG4 mi costerebbe all’incirca la metà di una full-ibrid.

          Poi ho il FV, per cui mi costerebbe 1/3 alla fine ma questo é un altro discorso.

  4. Se il riferimento per il raddoppio del range fosse la bZ4X in inverno, ci sarebbe poco da entusiasmarsi! 😀

  5. /// vista la credibilità della fonte, la curiosità è tanta: si tratterebbe di auto con un’autonomia tale da avvicinarsi ai modelli e benzina o gasolio \\\ Autonomia raddoppiata nel giro di tre anni, d’accordo, ma calcolata con quale metodo ?

  6. Toyota ha annunciato che è a lavoro su plugin con 200 km di autonomia certificata, non si sa ancora se con ciclo epa o wltp. Probabilmente adotteranno le stesse batterie che saranno montate sulle bev. Con queste autonomie, le plugin spaccherebbero…

    1. Leonardo (R)

      Come se fosse una cosa intelligente portarsi in giro un endotermico per usarlo una volta ogni morte di papa.

      1. Tanto vale usare lo spazio e il peso del motore termico per mettere altra batteria e essere più comodi per tutto il resto dell’anno.

        1. Leonardo (R)

          Esatto, e questo vale ancora di più se non si dispone della possibilità di caricare a casa, visto che con una batteria più grande riduci il numero di volte che devi caricare.

    2. Le Plug in hanno tutti i costi delle termiche , tagliandi ecc senza godere dei vantaggi dell’ elettrico .
      O prendi una full Hybrid o prendi full electric

      1. Secondo me hai scritto una stupidata.
        Le PHEV hanno praticamente tutti i vantaggi dell’elettrico sulle brevi distanze e non hanno i problemi di ricarica.
        Io con la mia giro gratis dal lunedì al venerdì ricaricando al lavoro, e nel weekend posso andare dove voglio come voglio, facendo il pieno di benzina.
        Per la mia esperienza sono le full hybrid a non avere senso, e non voglio legarmi mani e piedi se voglio usare l’auto per andare a fare una gita in giornata.

        1. Probabilmente sei l unico che carica la Plug in al lavoro , il mio discorso è che una Plug in costa quasi come una full electric ma ha ancora la marmitta, candele olio tagliandi bollo ecc .
          Se fai il conto totale non conviene

        2. Alessandro le PHEV hanno TUTTI gli svantaggi di entrambi ICE e BEV ma moltiplicati.

          Finita la piccola carica va a benzina ma deve trascinarsi dietro motore elettrico e batterie vorrei vederenin autostrada a 130 Km/h quanto fa una PHEV. La mia 308 HDi fa 20/21 con cruise inserito a 130 2 adulti più due bambini più valige.

          Ha in genere bagagliaio piccolo perché deve farci stare le batterie ed il secondo motore. Pesa di più (consumi), costa di più delle corrispondenti ICE e BEV.

          Avevo preso in considerazione la Captur PHEV ma vedendo l’autonomia invernale di poche diecine di Km ho desistito. Costa 35500€ con 350LT di bagagliaio, la MG4 comfort costa 34800€ con 360lt di bagagliaio ed ha 450 Km WLTP, 204 CV e fa reali anche in autostrada almeno 300 Km. Avendo pure 1000€ in più di incentivo.
          Se le quote di PHEV sono in discesa e le BEV in salita una ragione ci sarà.

    3. La Corolla F-ibrid parte da 33000€ la RAV 4 plug-in da 51.600 siamo quasi ad una Model 3 LR :-))))

      Se la risposta saranno plug-in da 200Km a quanto arriverà il prezzo? Perché dovrà avere batterie il doppio o il triplo di quelle di oggi. Bagagliaio da Seg B su un SegD?

      Se Toyota vuole entrare nel mondo BEV deve entrare con una BEV non buttare soldi, peso, spazio su due motori. Difficile pensare che una plug-in possa rivaleggiare con una BEV infatti praticamente ovunque le plug-in calano di quote mentre le BEV salgono.
      Ci sarà una ragione

  7. 1 milione e mezzo di BEV vendute entro il 2026?
    Partendo da 0 con un solo modello a prezzo di listino folle che potrebbe vincere il premio di peggiore elettrica dell’anno?
    E se hanno in mano la tecnologia per raddoppiare la densità energetica delle batterie perché fino a ieri hanno criticato le elettriche?
    Sono l’unico che non gli crede?

    1. Diciamo che hanno finalmente nuovo Ceo che cerca di mettere in linea le cose .
      Toyota è comunque in big guy , ma deve decidere veloce i prodotti per arrivare davanti ai cinesi che stanno andando al massimo

    2. purtroppo no , o per fortuna direi , credo si stiano cagando sotto e debbano dire qualcosa per far contenti gli investitori e non farli scappare.

  8. Toyota da anni ormai non ne azzecca una, l’autonomia è un falso problema, è più importante la velocità di ricarica, meglio auto più economiche e leggere con meno autonomia ma che si ricaricano (ad alta potenza) in 10 minuti.

    1. Ma si, hai ragione, Toyota non ne azzecca una da anni. Purtroppo non sono d’accordo con te gli oltre 10 milioni di acqirenti che l’hanno scorso hanno staccato un assegno per comprare una delle sue vetture. Tu puoi dire altrettanto?

      1. Guido Baccarini

        Perché milioni di utenti che comprano Toyota dimostrano che è valida mentre milioni che comprano Tesla sono fanboy instupiditi che hanno comprato un prodotto economico del quale non vedono i difetti? Chiedo per 3 milioni di amici.

        1. @guido sono due ordini di grandezza diversi. Toyota in pratica vende 10 volte di più di Tesla. 2 mercati diversi per due prodotti diversi con clienti con esigenze e possibilità diverse.

          1. Con una differenza una è tre anni che diminuisce le vendite e l altra sta crescendo

          2. *7 e il gap diminuisce ogni mese , con gli utili sono vicinissimi invece…

          3. Guido Baccarini

            Esatto: da Tesla, per fascia prezzo e segmento, hai una clientela più esigente.3 milioni la rendono popolare e non di nicchia: vende il doppio della serie 3 BMW (tutti i modelli sommati) o dell’Audi A4/A5.
            Decidiamoci; è per ricchi come certi sostengono, quindi clienti esigenti, o è popolare dato che si misura a milionate e in tal caso fa abbondantemente statistica?

        2. Perchè non ho mai visto i clienti Toyota comportarsi in modo religioso verso l’oggetto che hanno acquistato.

          1. Guido Baccarini

            Come si può definire il comportamento di qualcuno che rifiuta, critica, disprezza, sminuisce il primo prodotto di un certo mercato definito abbastanza platealmente come il riferimento da battere, pur non conoscendolo se non superficialmente, se non fanatico e religioso?
            Perché se positivo (coincidente con la larga maggioranza dei giudizi di settore) è fanatismo e se negativo è semplice critica?
            Non sfiora nemmeno l’idea che possa esserci del vero sulla sua unicità e superiorità, può essendo non perfetto e con difetti?
            Solo chi scarta aprioristicamente la possibilità essendo tra l’altro pessimo conoscitore del prodotto è definibile fanatico religioso: si tratta di fede, credere in qualcosa che non si può vedere, badando solo su un’idea astratta priva di qualsivoglia riscontro oggettivo .
            Coerenza, chi era costei?

          2. uuuh Astuto, scordi gli ibridisti della prima ora, l’ibridismo è stato l’antesignano dell’elettricismo con medesimi toni e sentimenti di superiorità.
            Baccarini, in questo momento non esiste superiorità o inferiorità in assoluto, trattandosi di strumenti di mobilità si parlerà semmai di superiorità o inferiorità in base alle necessità di ciascun utente. Nulla vieta che chi sia passato al BEV e ne sia soddisfatto debba tassativamente esser rispettato nelle sue scelte e preferenze, ma deve valere anche il contrario. Non si prenda per idiota chiunque continui a preferire il buon vecchio petrolio per quello che offre.

          3. Certo Degli Esposti, bruciare petrolio manda arrosto il mondo anche quando avviene per riscaldarsi, per lavorare, per curarsi. Anche quando lo si usa per costruire auto elettriche per gente che potrebbe andare a piedi, o per ricaricarle considerato il nostro mix energetico.
            Quando l’alternativa al petrolio c’è, benvenga, ci mancherebbe.
            Quando l’alternativa al petrolio non c’è, e non a suo giudizio che vale quanto il mio, chi vuole rinuncia per sè, per gli altri si resta sul buon vecchio petrolio per quello che offre.

          4. L’alternativa c’è: si chiama energia elettrica da fonti rinnovabili ma va bene per alcune applicazioni, non per tutto, e questo a giudizio di chi su quelle applicazioni ci sbatte il naso tutti i giorni e non giudica comodamente dal proprio divano o dalla propria scrivania su basi teoriche: si faccia un giretto nei parcheggi di UNIBO o CNR e conti le BEV che il mondo scientifico si è portato a casa oltre ad Armaroli, mi sa che parecchi parlano bene e razzolano male oppure sti scienziati non son così bravi a fare i conti in tasca a chi ha meno pilla di loro.

          5. Leonardo (R)

            @superfede in Italia siamo vecchi e non vogliamo cambiare. I giovani hanno redditi bassi e non pensano più all’auto o devono accontentarsi. Ci stiamo africanizzando, e non è un buon segnale per il nostro futuro.

          6. Guido Baccarini

            Superfede
            “Baccarini, in questo momento non esiste superiorità o inferiorità in assoluto, trattandosi di strumenti di mobilità si parlerà semmai di superiorità o inferiorità in base alle necessità di ciascun utente.”, no hai frainteso il contesto. Qui (tra me e lui) non si parla di superiorità o inferiorità delle BEV sulle termiche, la contrapposizione è Toyota – Tesla. Se milioni comprano le Toyota è segno che sono valide, se milioni comprano le Tesla è perchè sono fanboy invasati, questo è il focus della diatriba ancestrale dell’Astuto.
            Poi ci possiamo aggiungere, ma io non mi riferivo a questo, che l’Astuto ritiene risibile (“trascurabile”) il fatto che ogni anno nella sola Italia ci siano 80.000 morti premature dovute all’inquinamento da trasporto e quindi lui non capisce perchè dobbiamo distruggere l’economia per “imposizione della UE”, dato che il cambiamento climatico non è antropico e l’inquinamento fa danni trascurabili.
            Sulle sue idee non possiamo farci niente (fanatismo idrocarbofilo) ma sui dati oggettivi e sulle contraddizioni logiche dei suoi ragionamenti posso bacchettarlo senza pietà.

          7. Baccarini
            allora ok, siamo d’accordo.
            Potremmo discutere semmai sulle metodologie usate per attribuire le cause dei decessi prematuri, enti diversi danno numeri diversi ma comunque il concetto è similare al tabagismo: anche se non sapremo mai il numero esatto di decessi, sappiamo che fa male, sappiamo che è un fattore di rischio per la salute

          8. “ma sui dati oggettivi e sulle contraddizioni logiche dei suoi ragionamenti posso bacchettarlo senza pietà.” ROTFL!

      2. Intanto parliamo di ibride e non di elettriche , poi va a vedere i numeri di produzione negli ultimi due anni in costante calo

      3. Guarda che io ammir(av)o Toyota e ho sempre suggerito auto Toyota a chi mi chiedeva un consiglio, ma quando nel 2013 Tesla ha prodotto la sua prima vettura elettrica mi sarei aspettato quantomento che Toyota facesse il tear down di una Tesla e cercasse di capire se la via full electric aveva un senso (li successo di Tesla dimostra che l’aveva) e invece il tear down l’hanno fatto solo poche settimane fa, continuando a sostenere per anni, a dispetto di tutte le evidenze scientifiche, che la mobilità full electric non avesse un futuro. Questo per me vuol dire sedersi sugli allori, perdere il primato dell’eccellenza e in definitiva non fare buona impresa.

    2. Per tutti i brand di successo tocca ammettere, piaccia o meno, che il loro successo è dovuto ad averla azzeccata. In particolare, ad aver azzeccato il prodotto che un dato mercato mostra di gradire e richiedere.
      Tesla ha indubbiamente azzeccato i suoi prodotti, nello specifico per l’Europa ha azzeccato le Model3 e ModelY e la cosa è evidente dai numeri di vendita. Non ha certamente azzeccato le Model S e Model X per i nostri mercati, visto che qui ne vende una miseria.
      A dirla tutta, restringendo le valutazioni al mercato italiano tocca dire che qualunque costruttore che proponga BEV la stia azzeccando pochetto (e ben meno di Toyota) visto che i numeri son talmente risibili da non far manco arrivare al 10% di utilizzazione dei notevoli incentivi stanziati.
      Toyota ha indubbiamente azzeccato i prodotti nei suoi target di utenza, in Europa ma soprattutto a livello mondiale visto che nel 2022 ha sbocciato 10 milioni di immatricolazioni (senza BEV) nonostante le conseguenze della crisi innescata dal Covid19 e dalla guerra in Ucraina del 2022, conseguenze che hanno penalizzato soprattutto i brand che commerciano auto di fascia bassa e media di prezzo, non quelli che partono dai 50000€ come Tesla. Che, fra le altre cose, è stata bravissima a creare un brand identitario e farlo diventare status symbol in una maniera similare ad Apple. Niente da dire, bravi.
      Quindi mi pare quantomeno azzardato dire che Toyota non ne azzecchi una da anni, sono i numeri a smentire l’affermazione; come si notava in altra discussione, gli AD da forum dovrebbero quantomeno considerare che case come Toyota si trovano a vendere non solo in Italia ma su tutti i mercati del mondo e, soprattutto, a target di clientela ben diversi dai nostri, target per i quali le auto elettriche non entrano manco nei pensieri. Peraltro Toyota, come praticamente tutti gli altri, pagano profumatamente reparti interni quando non società esterne di consulenza per capire quali siano le tendenze dei vari mercati, propongo come già fatto di inviare il vostro curriculum di persone che invece l’azzeccano per bene..

      1. Leonardo (R)

        Oddio Toyota ha le vendite in flessione secca negli USA e il motivo del cambio dei vertici potrebbe proprio essere che stanno iniziando a vedere numeri poco promettenti. Toyota ha azzeccato l’ibrido, molto in anticipo e poi è andata bene grazie al diesel gate ma ha completamente mancato l’elettrico.
        Mirai è un flop epico.
        Se non vita velocemente con l’aria che tira ha davanti un po’ di anni burrascosi con alto indebitamento.
        Non è da escludere perfino un forte ridimensionamento in stile Nokia.

        1. Mirai non è un flop epico considerato che si tratta sempre di una sorta di prototipo, come pure la Clarity di Honda e il suv Hyundai: da dichiarazioni degli stessi vertici di quelle case, l’intento era quello di far fare km a degli esemplari in modo che girassero a mano di persone comuni, non di collaudatori professionisti, Honda peraltro manco la vendeva la sua Clarity, ne disponeva solo una sorta di NLT.
          Per il resto, sinceramente dubito che il cambio di AD di Toyota sia dovuto alla flessione sull’USDM, mercato che peraltro vede le BEV aver successo solo in un paio di stati di tutta l’unione. Toyota ha diminuito del 9,6% in un mercato che ha perso il 7,8%, perdendo lo 0,3% di market share, quindi niente perdita secca. Nel 2021 Toy aveva invece incrementato del 10,4% le vendite, aumentando lo share dell’1%, quindi no, capisco che l’ipotesi di Toyota in caduta libera sotto i colpi di Elon Musk sia affascinante ma è abbastanza lontanuccia dall’esser vera, i dati vanno sempre contestualizzati e non piegati a proprio uso.
          Noto infine che nella retorica degli “elettrici” Nokia ha fatto notevole presa, è citata spessissimo (a sproposito) per ventilare l’immagine della grande azienda che non si è adeguata all’imperioso vento dell’innovazione ed è crollata miseramente. E’ evidentemente un esempio affascinante ma che non calza e per diversi motivi che chiunque noterebbe se solo ci ragionasse un attimo sopra.

          1. Leonardo (R)

            Mirai è un flop epico, non vorrai mica usare due pesi e due misure? Da una parte mi citi i milioni di ibrido venduti e dall’altra mi giustifichi tutti i soldi spesi sull’idrogeno senza che ne sia venuto fuori alcunché? Non puoi negare che Toyota sull’idrogeno c’abbia creduto moltissimo, anzi sotto sotto ci crede ancora, nonostante lo scarsissimo successo.
            Non solo USA, ma anche Cina. I cinesi stanno buttando fuori i produttori europei e la concorrenza nipponica con norme sulle emissioni sempre più stringenti.
            Se Toyota non farà la fine di Nokia è soltanto perché il governo giapponese non permetterà mai che faccia la stessa fine.

      2. Toyota ha semplicemente dormito sugli allori dell’ ibrido , che sta dando ancora soddisfazioni, ma l ostinazione sull Idrogeno ha fatto perdere alcuni anni .
        Adesso , dopo aver chiamato nuovo CEO cercano di rincorrere .
        Per chi ha dei dubbi su soluzione elettrica consiglio di leggere i piano di Tesla parte 3 , che trovo semplicemente eccezionale

        1. Toyota ha dormito e ha perso degli anni, su cosa si basa quest’affermazione?
          Ricordo che il fine di Toyota non è di salvare il mondo bensì di distribuire dividendi, lo stesso fine di Tesla, Stellantis e di tutti gli altri costruttori a questo mondo. E sotto questo punto di vista in Toy hanno poco da rincorrere, la salute di un costruttore non si misura certo in base quanto si dedichi a produrre BEV per l’Europa e la California.
          Io posso anche leggere il terzo piano di Tesla ma per me resterebbe una lettura da comodino da alternare a Topolino, tanta bella teoria. Il mio problema pratico è che nella ricca e moderna Bologna, io non ricarico in casa e la più vicina colonnina 21KW sta a 550mt dal cancello di casa mia, per me basta ed avanza anche senza considerare tutto il resto.

          1. Allora vai a leggerti la versione 1 scritta 10 anni fa e verifica se quanto scritto è stato mantenuto , poi leggiti la Due e fai le stesse verifiche .
            Comunque un azienda che dice in anticipo dove andrà da oggi al 2030 mi sembra non sia da tutti .

          2. Leonardo (R)

            Mi tocca fare ancora delle precisazioni: la Mission di Tesla è “accelerare l’avvento della mobilità sostenibile…” e non di distribuire dividendi agli azionisti. Infatti non distribuisce dividendi. Ovviamente Tesla deve guadagnare per poter esistere e raggiungere la propria Mission.
            Tutto questo poi non c’entra nulla con il fatto che la colonnina più vicina a casa sua sia a 500 metri.

  9. E quando ci saranno queste EV con 700 Km di autonomia WLTP al prezzo di una MG4 comfort, farò come quelli che aspettano l’ultima uscita tecnologica e mi metto d’avanti al concessionario Toyota all’interno di notte col sacco a pelo per non perdere il posto.

    Per ora attendo il 18 Aprile che la cinese BYD dovrebbe presentare la Seagull con 30 KWh di batterie al sodio e un secondo modello con LFP strutturale da 38 KWh.

    Se i prezzi sono buoni (sui 18000 la Na e 22/23000 la LFP) la macchina per sostituire la 207 diesel l’abbiamo trovata.
    Per le Toyota con batterie straordinarie fra 3/4 anni potrei sostituire la 308.

    1. Sono d’accordo…
      Anche la MG ZS da 72kwh, se non erro ha diminuito la potenza di caricaca da 11 a 6,6.
      Non so perché…

      1. Semplice , sino a 7,4 carichi in monofase sino a 22 serve il trifase .
        Per cui alimentatore costa qualche Eu in meno .
        Se carichi a casa va bene ,ma se consideri che ad oggi il 72 % colonnine sono a 22 kW purtroppo usate nel 90% dei vasi ad 11 .
        A 11 carichi 60 km in un ora a 6,6 30 !!!

        1. Non sempre vero parlando di potenza erogata dalla colonnina (so che tu non intendevi quello,è solo per fare un ragionamento sulle differenze di sti due caricatori). Se carichi in una colonnina a 11 kW e hai recuperato 60 km in un ora, con obc da 6,6 stessa colonnina potrebbe erogare 4,5 kW e non 6,6. Quindi ricaricheresti a ben meno di metà potenza. (Ho sia la leaf 40 kWh con obc da 6.6 che la e208 con obc da 11 e, casualmente, mi è capitato su una colonnina che utilizzo quando vado a trovare i miei genitori.

          1. Infatti a me piacerebbe,ma non ho ancora trovato qualcuno che mi dice che non si può fare , che si trasformassero la AC da 22 in DC da 22 ,facendo un revamping delle colonnine .
            Le aziende fatturerebbero il doppio e noi caricheremo. a 120 km ora

      2. Guido Baccarini

        Tesla ha 3 moduli da 3,6 (16A monofase) e li attiva sequenzialmente al superamento dei 16A in monofase fino a 32 oppure da subito in trifase (fino a 16A).
        Evidentemente in casa Toyota hanno deciso che o si carica in AC fino a 7,2kW o si carica in DC, per risparmiare i costi di un OBC più potente.

        1. Probabilmente sarà giusto fra qualche anno quando non ci saranno più le AC , ma oggi sono il 72% e quanti sarebbero disposti a pagare manati 300 Eu in più per caricare a 22 o almeno a 11 ?

        2. Almeno volessero fare la via di mezzo, il bifase, così perlomeno se la colonnina taglia la potenza a 11 kW non vai col mono a dimezzare.

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