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Toyota al governo GB: vietate le ibride? Chiudiamo la fabbrica

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Toyota al governo GB: se confermate l’intenzione di vietare la vendita di auto ibride dal 2030, potremmo chiudere le fabbriche in Inghilterra. 

toyota al governo GB
Akio Toyoda, presidente del gruppo Toyota.

Toyota al governo GB: guai a scegliere il solo-elettrico

Da tempo il governo inglese, sotto la guida di Boris Johnson, ha fissato al 2030 la data ultima per vendere nel Paese automobili che non siano a emissioni zero. Da quella data solo elettrico o idrogeno, dunque, con 5 anni di anticipo rispetto alla data fissata (non senza enormi polemiche) dalla UE. Anche se in realtà una deroga fino al 2035 è prevista  per gli ibridi particolarmente efficienti sul piano ambientale. Ma il colosso giapponese, che ha costruito il suo successo planetario sull’ibrido non ricaricabile, non ci sta. E potrebbe arrivare a cancellare la sua presenza produttiva nel Regno Unito, due fabbriche da cui esce (tra l’altro) un modello importante come la Corolla. La notizia è stata rivelata dal Sunday Telegraph, facendo riferimento a notizie ottenute da un Think tank ambientalista dopo una richiesta di accesso agli atti.

toyota al governo GB“Un errore scegliere oggi che cosa sarà meglio dal 2030”

Il Regno Unito non ha più un’industria nazionale, dopo che anche Jaguar-Land Rover è stata ceduta prima a Ford e poi all’indiana Tata. E deve prestare attenzione agli umori di chi ha investimenti di questa portata nel Paese, come appunto Ford, Toyota e Nissan. Già la Brexit ha creato non poche perplessità e la tagliola ambientale potrebbe provocare altri mal di pancia. Ed è proprio la Toyota la più contrariata, come ribadito poche settimane fa dal chief scientist Gill Pratt:  “Solo per alcune persone la batteria elettrica è la risposta giusta… Le batterie agli ioni di litio sono realizzate con materiali rari e pesano molto. Anche il mix energetico della rete è variabile nel mondo. Dalla culla alla tomba, l’evidenza è che ibride plug-ined elettriche sono molto vicine. Abbastanza vicine da suggerire che scegliere oggi una o l’altra come soluzione definitiva non è la risposta corretta”. Con una difesa a spada tratta anche delle ibride “senza spina”

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36 COMMENTI

  1. La mia domanda è tra pompe di calore, condizionatori e non caldaie, auto elettriche, ecc tra 10 anni avremo energia elettrica a sufficienza e quanto costerà?? Calcolando che i pannelli fotovoltaici hanno un rapporto costo/ resa assurdo??

    • LCOE dei grossi impianti solari è sceso a 0,048 $/kWh nel 2021, ovvero data la quasi parità €/$ circa 48 €/MWh (https://list.solar/news/worldwide-lcoe/).
      Raddoppia la cifra se vuoi aggiungere l’accumulo per avere l’energia nelle ore notturne, siamo a circa 100 €/MWh.
      Il PUN di oggi in Italia è di 538 €/MWh con massimo orario di 650 € per 6 ore, grazie al gas, comunque più di 5 volte il costo del solare.
      Mi pare evidente che la questione della resa dei pannelli sia la solita leggenda metropolitana sparata a caso per creare discussioni inutili.

    • La risposta è se tra 10 anni non ti mandano più gas o te lo mandano decuplicato nel prezzo preferisci stare al freddo o iniziare a installare rinnovabili come se non ci fosse un domani? Abbiamo perso già troppo tempo nel continuare a farci sempre la stessa domanda non credi? Meglio installare più rinnovabili possibili e cercare di sviluppare un sistema per accumulare l’eccesso che sia un mix di idroelettrico-idrogeno-batterie.

      • Tra l’altro, per quelli che si lagnano sempre che il lavoro manca e che fanno tutto i cinesi, esiste un’importante realtà che produce celle e pannelli in Italia che si aspetta una fase di forte espansione.

        https://youtu.be/UqL2IlbXP60

        Spoiler: la fabbrica è a Catania.

    • Prima di sentenziare cose assolutamente false, informarsi un minimo? I dati sono pubblici, si può discutere di tutto ma scrivere che hanno un rapporto spesa/resa assurdo dimostra totale disinformazione.

  2. Toyota è leader mondiale nel suo settore, quindi ragiona in termini di convenienza economica nel breve e nel lungo termine. Al momento nussun altro mercato mondiale ha imposto termini restrittivi alle termiche come l’Europa e l’Inghilterra. Quindi è normale pensare di abbandonare un mercato ristretto come quello inglese piuttosto di investire troppo a breve termine delle risorse su un solo prodotto rischiando di privare di risorse altre produzioni già avviate. Le considerazioni da bar sport sulle politiche aziendali di una multinazionale lasciano il tempo che trovano.

    • Bisogna però registrare la pervicacia con cui Toyota rispetto ad altre case stia continuando ad affossare le auto elettriche pure. Certamente da dietro una tastiera è facile dare giudizi, tanto non c’è niente da perdere, ma è indiscutibile che ogni volta che si parla di auto elettriche Toyoda tiri fuori qualche argomento poco piacevole per l’occupazione e ora è arrivato perfino alle minacce.
      In ogni caso sono problemi di Toyota se il mercato di domani le sarà favorevole o meno e se dovrà ridimensionarsi o meno. Io qualche dubbio me lo tengo, anche perché sono uno di quei clienti che avrebbe scelto una Toyota ma poi ho dovuto desistere perché Toyota di elettriche non ne faceva. Staremo a vedere.

    • Io non le definirei chuacchuedada bar visto il comportamento do Toyota… come per tutte ke aziende ci sta chd guardi principalmente il proprio interesse su questo non ho nulla da ridire e pe so cge disquisire su di questo sarebbe veramente farechiaccjiera da bar…
      Mail discorso cambia radicalmente al momento che Toyota vuole porsi come difensore del bebe comune e azienda esempio per l’altra si cambiamenti climatici. È riguardo a questo aspetto che critixarlj non è fare chiacchiere da bar… Toyota da sempre vorrebbe far passare il concetto che l’unica soluzione praticabile sia l’idrogeno peraffossare le elettriche a batteria…. si nasconde dietro la maschera del “salvatore della patria” mentre l’unica cosa che gli preme è salvaguardare il suo mercato dell’obrodo… infatti vorrebbe spingere tutto verso l’idrogeno perchè sa bene che è una tecnologia inutilizzabile e sarà così ancora per diversi decenni (semmai diventerà mai conveniente rispetto al sistema a batteria)!!!!
      Infatti la decisione dei britannici non gli piace nonostante non escluda affatto l’idrogeno (che Toyota vorrebbe far credere essere il futuro per tutti)….
      E basra usare un pò la logica per essere certi che le esternazioni di Toyota riguardo idrogeno Vs batteria siano pura propaganda di parte…. infatti uno dei principali motivi per cui secondo Toyota il sistema a batteria non può funzionare è che non ci potrà mai essere abbastanza corrente per tutti però è curioso che per l’idrogeno questo non sia un problema visto. He per dare gli stessi km co.l’idrofeno serve 4 volte tanto emergi (per produrre l’idrofeno)….
      Quindi come può non essere una dichiarazione di facciata per nascondere la reale intenzione (non dar diffondere il mercato dell’elettrico a batteria che ca già da oggi, e non fa 30 anni, ad “uccidere” quello dell’ibrido) che con il bene del pianeta o dell’umanità nulla proprio x’emtda???

    • Sembra il ragionamento delle marche di sigarette: siccome qui in Europa siete ossessionati dalla salute e uno non può nemmeno più sbuffare in faccia a una puerpera mentre attende dal medico il suo turno, allora noi andiamo a fare sigarette solo altrove e chiudiamo tutte le fabbriche che, bontà nostra, avevamo fatto qui per i vostri disoccupati. Tiè!

  3. Ognuno accampa le sue ragioni , ma se parliamo con i numeri allora possiamo dire che comprare un ibrido Toyota è cosa saggia e soprattutto queste auto potrebbero funzionare in un futuro breve con carburanti ecologici e massimizzare il funzionamento in funzione dell ecologia.
    Una Yaris ibrida di ultima generazione riesce a percorrere anche 25 km con un litro di carburante.
    Molte auto che hanno fama di essere ecologiche non hanno queste economie e soprattutto la Toyota rende ancora possibile l acquisto l auto a una grande fetta di consumatori.
    Ricordatevi che tutti i marchi si stanno indirizzando su mezzi che daranno più profitto nell’ottica di fare meno macchine con meno fabbriche ma con più guadagni.
    Tra pochi anni l auto sarà cosa per pochi.
    Prendete af esempio la Panda e guardate i prezzi di listino, solo per aver aggiunto un piccolo motore elettrico di supporto è aumentata di prezzo di più di 2000 euro.
    Io per ora mi tengo stretta la mia Fiesta a gasolio poi si vedrà, ma sicuramente la mia futura macchina non sarà nuova , non voglio è non posso spendere troppi soldi in un auto nuova a questi prezzi.

  4. Ancora una volta il potere di uno deve fare piegare la testa a molti.
    Un azienda così è da fare chiudere a prescindere non è più tempo di uno ma dei molti.

  5. Toyota non lascerà. Il posto lasciato libero verrebbe occupato subito da qualche produttore cinese. Il mondo è cambiato, signori.

  6. Mi sa che si son accorti di aver perso il treno e ora fanno lobbismo (USA) e minacce (UK) per rallentare -inutilmente- l’inevitabile processo.
    Vedendo che poi sulla loro nuova elettrica hanno fatto un richiamo per un componente in comune con mezzi ICE (cosa che dovrebbero saper fare da decenni) la dice lunga…

  7. Gli inglesi possono benissimo di vietare le auto ibride dal 2030, ma anche toyota,( che non è una Onlus) fa benissimo a chiudere le fabbriche in Uk, con tutto l’indotto che ne consegue….poi onestamente, per come la penso, siamo già tutti kaput, al capolinea fine della corsa ( sono pro Thanos😜😉😉 )con o senza CO2.

  8. Prima i Il Medio Oriente nel 73 e oggi l’estremo oriente nel 2022 prima i petrolieri adesso i costruttori doventono ostruzionisti

    Non saremmo feliccisimi se Toyota aurasse la sua minaccia e tornasse in Giappone e fosse sostituita da un giga factory di tesla in ingliterra?

    Non e tempo di cambiare La ricetta del 1997 ( Prius) con quella della Tesla 3 del 2016?

    Non vi sembra che L’Europa si salverà solo se e unicamente solo saremmo capaci di cavarci da ( quasi) soli e communque di staccarci da tante dipendenze straniere?

    Toyota e diventato una belva in California e lo sta diventando in ingliterra!

      • Il clima certamente è una sfida globale, la sicurezza energetica dell’Europa è una sfida un po’ più piccola e cruciale: nessuno qui vorrebbe rimanere a piedi o al freddo in inverno.
        Oggi la voce grossa la fanno Putin e Toyoda, domani chissà. UK ha scelto una strada forse non troppo semplice ma necessaria per cercare di evitare di rimanere con un parco auto inutilizzabile perché lo stronzo di turno ha deciso di non fornire più il petrolio di cui non possiamo fare a meno per muoverci.

        • Vediamo dove stanno i loro Piani per elettrificare le città con colonnine elettriche in strada in così poco tempo… serviranno tonnellate e tonnellate di rame da reperire in fretta e furia, scavi in ogni dove, modifiche dell’assetto delle linee di trasporto della Alta e Media tensione (non crederete che le colonnine ad alta potenza le possiamo alimentare con la 220 Volt, vero?)…. Ma questo vale anche per noi e per tutta l’Europa. Oltre che un aumento drastico della produzione rinnovabile. MI sa che non ci arriviamo e le date saranno da spostare in là di parecchio. Toyota farà a tempo a morire di vecchiaia prima che si avveri questo scenario…

          • Ora se mi dite che il problema è economico perché molte famiglie non possono permettersi di acquistare le auto elettriche ai prezzi odierni posso ancora seguire il ragionamento ma visto che i norvegesi hanno ormai raggiunto l’80% delle vendite di BEV e il 90 % se includiamo le plug-in senza colpo ferire, tutte queste minchiate che scrivete non supportate da nessun fatto, nessuno studio e nessuna azienda che si straccia le vesti dicendo che non ci riusciranno mai. Cosa volete che vi dica? Tonnellate di rame come se fossero un problema!? Ma vi siete bevuti il cervello!?

          • Forse ma forse gli inglesi be sanno un pò più di te di cosa serve oer ricaricare ke auto elettriche??????
            Ti immaginicgein ogni strada ci debbano essere colonnine da 200 kw l’una e oerciosi sarà bisogno di tutto ciò che hai scritto tu…. Per fortunata realtà è molto lontana e diversa da quella che dipingi (per ignoranza o malafede…) tu.
            Le colonnine ad alta potenzabe serviranno, nessuno pensa che se be potrà fare a meno, ma non di certo nelle città…. occorrono nelle autostrade o comunque nelle vie utilizzate per i lunghi viaggi perchè è solo in quelle occasioni cge si ha l’esigenza di ricaricare più velocemente possibile… quelli che la pensano come te è perchè siete troppo legati alle logiche del motore termico (dove devi andare al distributore e stare li insieme all’auto mentre si fa riforninento) e non riuscite ad immaginare che ci possa essere un modo diverso di rifornire l’auto….
            La macchina elettrica quabdo non si è impegnati in lunghi viaggi la si ricarica con tutta calma mente si sta facendo tutt’altro: mentre si dorme o si lavora o si fanno commissioni o si è ad un ristorante o in un qualsiasi locale… in parole povere l’auto si ricarica nentre noi viviamo la nostra vita normale e per fare questo non servono colonnine veloci (anzi sarebbero un probkema perchè non ci sarebbe tempo sufficiente per fare nulla nentre l’auto si ricarica costringendoti ad aspettare li come si fa oggi con i termici) ma molte colonnine a bassa e bassissima potenza che non richiedono alcuna modifica all’aspetto e l’impianto urbano…Gli inglesi, nello specifico i londinesi, lo sanno talmente meglio di te che già hanno interi quartieri in cui in ogni kampione della strada pubblica hanno aggiunto una semplice presa a 230 Vac (si le auto parcheggiate per ore du ricaricando a 230 Vac!!!!) Ed a bassa potenza (non più di 3 Kw) che sono alimentate dalla rete elettrica preesistente per l’illuminazione pubblica (perciò neancge 1 tonnellata di nuovo rame, neanche 1 scavo necessario, nessun assetto di distribuzione a media ed alta potenza fatti… tutto ciò che è necessario era già presente sul posto su tratta solo di utilizzarlo con intelligenza.. )….
            È questo il modo con cui si elettrificata le città… qualche colonnina fast ovviamente andrà messa ancge belle città ma ben poca roba…. quelle servono, come già detto, nelle autostrade perciò in ambito extracittadino.

          • Moreno per cortesia, condivido il tuo ragionamento precedente e forse anche questo (ho letto solo la parte iniziale), ma cerca di scrivere meglio… Presumo userai un telefono e senza correttore automatico, con poca dimestichezza nell’uso della tastiera virtuale (senpre troppo piccola) dato il tipo di errori…. Però i messaggi diventano a tratti incomprensibili.

  9. Troyoda è un astuto che tira sempre l’acqua al suo mulino.

    Lo stop alle ibride dal 2030 è solo un pretesto per raggiungere altri scopi.

    Ma anche se non lo fosse cosa dobbiamo fare? Piegare le esigenze di vivibilità del pianeta ai profitti di Toyota ed al premio annuale di Toryoda???

  10. Secondo me Toyota è stata scottata dalla brexit: non può più usare la gran bretagna come cavallo di troia per vendere in UE senza pagare dazi doganali e ora cerca il pretesto giusto per produrre un bel pò di disoccupati senza apparire cinica.
    Stanno sfornando già BEV e per il 2030 avranno, a detta loro, sia diversi modelli solo elettrici, sia le batterie allo stato solido. Figuriamoci se pensano di campare con le ibride tra 8 anni.

    • Credo anche io che la brexit sia stato un problema per le aziende che esportano. Le Toyota prodotte in UK pagano dazi 2 volte, prima i componenti per entrare in UK e poi l’auto per finire in Europa. E i salari inglesi non sono quelli polacchi …

      UK deve scegliere: o la fabbrica o l’x percento in meno di CO2. La scelta è politica (fermo restando che Toyota potrebbe anche bluffare, vallo a sapere …).

    • Punto di vista interessante Marco, e le tue considerazioni decisamente plausibili.

      Aggiungerei anche la grande assente, l’auto ad idrogeno, alla quale sembra non credere più neppure Toyota, visto che non sarebbe esclusa dal ban sulle vendite al 2030, mentre Toyota punta il dito sulle ibride.

    • Invece è proprio ciò che hanno semprepensato di fare… anzi il loro progetto era quello di campare con l’ibrido per altri 20 o 30 anni non solo 8….
      Infatti l’altro crociata contro le elettriche a batterie ed ilvolwr a tutti i costi affidarsi all’idrogenosecondo te che scopo aveva se non quello di cercare di bloccare la tecnologia cge già da subito nette fuori mercato il suo ibrido ‘auto elettrica a batteria) cercando di dar puntare tutto su uba tecnologia che forse, esottolineo forse, sarà utilizzabile al più presto fra 30 anni?????
      Con questa minaccia al governo inglese il loro piano è ancora più evidente perchè il blocco al 2030 non mette limiti alke auto ad idrogeno quibdi, siccome Toyota non perde occasione di annunciare ai 4 venti che loro sono per la mobilità ad emissioni 0 maattrVerso l’idrogeno a rigore di logica non dovrebbero avere motivo di lamentarsi….
      I vece fanno la voce più grassa che possono perchè loro reale intento è ed è sempre stato unicamente quello di proteggere il proprio mercato dell’ibrido più a lungo possibile e l’idrogeno l’hanno solo utilizzato per cercare di convincere a puntare su di una tecnologia peggiorativa rispetto all’ibrjdo …
      Tutte le loro sparate passate e future (perchè non penso che rinuncerà non mokto docilmente a cercare di ritardare più possibile la fine dei ibridi) contro il sistema a batterie sono solo un sistema per condizionare la massa a non guardare in quella direzione perchè sanno bene che l’auto a batteria è già pronta per essere utilizzata oggi (al contrario di quella ad idrogeno) e che ogni elettrica ceduta è una potenziale ibrida (perchè i puristi del termico vecchio stile, quello con cambio manuale e motore che scoppuetta, non guardano all’elettrico na neancge all’ibrido Toyota per gloria stessi motivi ) non venduta…
      E questo dovrebbe anche far capire molte cose a chi ancora considera Toyota il costruttore leader dei motori elettrici. A Tlyota interessa solo i motori termici ibridi e la loro posizione diedero in quel mercato… se fosse oer loro ke elettriche a batteria sarebbero vietate oer legge già donani mattina…

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