Totti testimonial giusto per portare l’elettrico alle masse? La Volkswagen ne è convinta e lancia nuovi video in cui l’ex calciatore sfodera le sue battute.
Totti e la Volkswagen, per uscire dalla nicchia
È evidente la volontà di uscire da un linguaggio da iniziati: batterie, capacità, autonomia, ricarica…Per entrare invece in un’era in cui l’elettrico è per tutti (lo slogan è “elettrico per Totti“), con una comunicazione che punti sulla simpatia e non sulla tecnica. Nell’ultimo video messo in rete (sopra) Francesco visita il Centro di Ricerca della gamma ID. Dove, tra ironia e incomprensioni con i tecnici della Casa, viene iniziato ai segreti dell’elettrico, traducendoli a modo suo in un romanesco comprensibile a tutti. Esempio: quando una tecnica gli dice che queste macchine sono in grado di sostenere lunghe trasferte con una carica, la sua risposta è: “Pure io in trasferta ero sempre carico“. La Volkswagen assicura che “la personalità e il piglio unico di Totti sono il tocco magico del fuoriclasse, che riesce ad avvicinare il grande pubblico alla vita quotidiana con un’auto elettrica. E a sfatare i luoghi comuni legati a questa tecnologia che resistono“.

Volti noti (come Schwarzenegger) per vincere la diffidenza
Naturalmente il gergo di Totti resta calcistico: sempre in tema di autonomia, non parla della possibilità di andare da Roma a Genova con una ricarica. Ma del fatto che la ID.4 è in grado di percorrere la distanza tra lo Stadio Olimpico di Roma e il Luigi Ferraris di Genova. Di qui a fine maggio seguiranno altri tre episodi, ciascuno incentrato su aspetti che ancora oggi vengono considerato una barriera all’acquisto. Come i costi di ricarica, la difficoltà di trovare colonnine e di pianificare spostamenti a lungo raggio e il tempo necessario per ricaricare. Insomma, non basta vendere l’immagine dell’auto, occorre un lavoro di alfabetizzazione elementare affidato a un volto simpatico e conosciuto. Vedremo se Totti è in grado di sostenere la Volkswagen in una transizione all’elettrico ancora complicata. Ma un po’ tutte le marche stanno uscendo dal recinto della comunicazione tecnica per messaggi semplici e con testimonial famosi. Vedi il duo Schwarzenegger-Salma Hayek ingaggiato dalla BMW per la iX nel Super Bowl 2022.
Enzo presidente del Consiglio! Finché non scenderanno i prezzi e la tecnologia non avrà colmato il divario con le termiche per ciò che riguarda autonomia (reale, non basata su test farlocchi) e tempi di ricarica io mi tengo il mio caro diesel, con cui vado in autostrada a 130 o più per oltre 700 km
No Enzo, la differenza tra me e te è che io parlo di cose che vivo tutti i giorni dopo 2 anni e 1/2 di guida in elettrico (2 mie, più quella di mia moglie), ed una quindicina di termiche in precedenza. E mi dispiace leggere dei commenti su “problemi” che in realtà non esistono, magari scritti in buona fede, ma senza una reale esperienza diretta. Si finisce per essere troppo superficiali così. Non puoi venire a dirmi che la tua è la verità perché io sarei un “tifoso”. Questa è la tua conclusione perché tu, essendo uno scettico, dai del tifoso a chiunque parli bene dell’elettrico nonostante provi a dimostrartelo con dati di fatto.
Posso capire in parte la tua posizione perché, specie in Italia, le BEV non sono ancora alla portata di tutti per questioni di prezzo elevato, o non sono probabilmente “comode” per chi fa più di 300/400 km al giorno, ma non viviamo tutti in autostrada, ed è folle scegliere l’auto in funzione di un possibile viaggio in vacanza all’anno. L’auto si sceglie in funzione dell’utilizzo quotidiano ed in questo senso i modelli già presenti sul mercato si adattano ad una buona fetta di automobilisti.
Sandro inutile che cerchi di rimestare le acque. Tu hai risposto ad un mio commento dove ho criticato la trasparenza dello spot della VW sulla percorrenza Roma Genova con un’auto ID con una autonomia da 500 km. Rispondi nel merito se sei capace, altrimenti passa ad altro.
P.s.: per tua informazione ho fatto vedere lo spot a mia moglie, avvocato, e ha detto in via preliminare che potrebbero esserci gli estremi per una denuncia per pubblicità ingannevole. E, anzi, sta pure pensando di presentarla insieme con una importante associazione dei consumatori. Questo significa entrare nel merito delle questioni, tu fai discorsi generici e non puntuali, anzi, proprio in qualità di possessore di auto elettrica avresti dovuto anticipare la mia critica dove i 500 km di autonomia sono associati alla distanza Roma Genova … Se me ne accorgo io che l’elettrica non ce l’ho, voi “elettrici” la testa dove la tenete?
Io veramente ho criticato uno che ti lodava, non ho risposto ad un tuo post sull’articolo.
Sul merito dell’articolo, dico solo che il ciclo di omologazione WLTP è stato escogitato per non penalizzare troppo le endotermiche con le emissioni, mica per allungare il range delle elettriche! Sono anni ed anni che quei test mentono spudoratamente sui consumi delle termiche, e te ne accorgi solo ora perché falsano anche il range delle BEV? Perché non l’hai fatta prima una denuncia sulla pubblicità ingannevole sugli spot dei brand legacy?
Io poi di discorsi generici ne faccio pochi: ho tanti di quei dati raccolti in quasi 3 anni che potrei scrivere non un libro, ma un’enciclopedia! Qualcosa la scrivo anche su questa testata (come l’articolo sulle differenze di consumo in inverno), ma forse ti sono sfuggiti.
Totti è un’icona popolare, come Del Piero. Indipendentemente dal tifo calcistico sono personaggi che piacciono alla massa. Hanno rappresentato spirito di appartenenza alle rispettive squadre e condotto la Nazionale sul tetto del mondo a Berlino nel 2006. Insomma è perfetto per questo genere di comunicazione.
Ma la cosa più importante è che Wolkswagen ha capito che per fare concorrenza a Tesla non bisogna imitarla ma puntare a un mercato diverso: quello di massa. Ora dovranno solo risolvere il problema dei prezzi e penso che si farà solo convincendo la massa a rinunciare al concetto di proprietà della vettura e iniziare a pensare alla condivisione di un servizio
Daniele il noleggio e la condivisione convengono solo ad una nicchia di utenti, quelli che possono scaricare e che hanno, per motivi professionali, necessità di un servizio di “caring” (auto sostitutiva, etc.).
Ti farei parlare con un mio collega che ancora piange per aver fatto 4 anni di noleggio a lungo termine di una Giulietta: innamoratissimo dell’auto, dopo 4 anni non aveva i soldi per rinnovare il contratto ma nel frattempo si è reso conto di aver speso esattamente lo stesso importo dell’auto nuova, pentendosi quindi di non aver acquistato l’auto a rate anziché noleggiarla. Epilogo triste della vicenda: a fine noleggio è tornato alla sua vecchissima auto di proprietà …
Queste forme di condivisione e sharing convengono solo ad una percentuale di persone, non a tutte …
Però ha risparmiato assicurazione e cambio gomme! 😅 Gli è andata bene che la cosa è durata meno di 5 anni e cmq aveva un’altra auto assicurata a suo nome, altrimenti doppia beffa con rientro in 14esima classe, ora che risali praticamente ti sei pagato un’altra auto 😂
Il car sharing, almeno nelle città dove la densità di popolazione e la presenza di altri mezzi capillari lo rende fattibile, potrebbe essere veramente la svolta, almeno una volta che ci sarà guida autonoma affidabile, certo i taxisti non saranno molto contenti.
Ma fuori città? Il rischio che appunto con l’aumentare della tecnologia installata le auto a guida autonoma avranno costi decisamente maggiori a parità di classe veicolo, la manutenzione è poco costosa nei primi 10 anni, ma con elettrico scordiamoci di fare (come con diesel e dei buoni benzina) 3/400 mila km e 12 anni di vita senza dover mettere mano al motore, nei termici, batteria negli elettrici(almeno non con le auto commercializzate oggi) , quindi anche il mantenimento di una elettrica nel lungo termine potrebbe non essere economico come oggi pensiamo, certo ce sempre l’idea che tra 10 anni sostituire una batteria costerà enormemente meno… Ma.. Le faranno adatte alle auto di dieci anni prima o si dovrà ricorrere a esemplari rimessi in produzione adhoc? Inventeranno qualche fantasioso motivo tecnico con cui lavarsi le mani (eh dovremmo importare litio per farle non si può per ambiente) e quindi forzare a cambiare l’auto per vendere di più? Saranno onesti e faranno ricambi ufficiali con batterie di tecnologia attuale per mezzi datati a prezzi concorrenziali? Vedremo nei prossimi anni hehe
Appunto vesti improbabili …
Comunque è pubblicità ingannevole perchè è un tragitto che non lo farai mai con una sola carica a meno di andare a 70km/h in autostrada.
Beh, dai, non hanno specificato il tempo…. con una ID.4 PRO RWD è possibile, diciamo che servono appena 5 ore in più rispetto ad una Tesla Model 3 LR, ma si può fare senza ricariche!
Con una Model 3 LR alla velocità media (MEDIA!) di 85 km/h puoi fare da stadio a stadio senza soste, arrivando con il 4% di batteria, facendo 487km in 5:41 (verificato su ABRP – Percorso costiero che non passa per Firenze), traffico urbano incluso e climatizzatore compreso.
Lo stesso percorso con una Model Y LR richiede invece 7:23, dovendo procedere ad una media di 65km/h, data la minore efficienza dovuta al peso e alla sezione frontale peggiori.
Con una ID.4, sempre secondo ABRP, invece è possibile esclusivamente impiegando oltre 10 ore, ad una velocità media inferiore ai 45 km/h (ho scelto la PRO RWD, se avessi preso la GTX AWD…).
Quindi: è vero che si può fare, ma attenzione a quale macchina scegliete per farlo!
In effetti avevamo sorvolato sul passaggio relativo all’autonomia con cui puoi fare il viaggio da stadio a stadio, dall’Olimpico a Marassi. Dovevano scegliere uno stadio un po’ più vicino, forse l’Artemio Franchi di Firenze per stare nel sicuro (274 km).
Guardate tutti la potenza del marketing, della comunicazione, della scelta delle parole. Qui Mauro, che comunque è un giornalista di lungo corso, ricorda della pubblicità che Totti dichiara di poter andare da Roma a Genova. Ma se chiedete ad un avvocato, lui invece lo correggerà e gli dirà che serve una ricarica: infatti, riascoltando il video, dopo il lungo gioco di parole Olimpico – Ferrari Roma – Genova che dura diversi secondi e cattura il 100% dell’attenzione dell’ascoltatore, c’è un oscuro signore, un grigio tecnico, di bassa statura e in secondo piano che aggiunge subito dopo con un tono di voce più basso che “basta una ricarica per fare lunghe trasferte”, pronunciando questa frase in decimi di secondo.
Risultato? La massa ha capito che con 500 km è possibile viaggiare da Roma a Genova (tanto da discutere sulla esattezza di questa affermazione) ma, tecnicamente e legalmente parlando, non è ciò che è stato detto grazie al controcanto sfuggente del grigio tecnico che aggiunge “con una ricarica”.
Il meraviglioso mondo della comunicazione di parte (mi riferisco a VW ovviamente).
A mia discolpa, non ho guardato il video della pubblicità! Ho commentato il testo dell’articolo.
Giuridicamente inattaccabile (è possibile anche se in condizioni irreali, al di là della frase che non sapevo ci fosse), eticamente pessima.
Se volevano enfatizzare che si possono tranquillamente fare viaggi da 500 km con una ID.4 temo che otterranno che se ne parli al punto che la gente si ricorderà che lo puoi fare, ma con un’altra auto: prevedo effetto Streisand.
In effetti mi era sfuggito il particolare per pararsi… ma ovviamente il loro intento è far passare quel messaggio.
Arriverà il giorno in cui alla radio sentiremo le pubblicità delle auto con i messaggi stile farmaci e assicurazioni che in 2 secondi velocizzano frasi di discolpa da 15 secondi
Tipo “ti diamo il rendimento che vuoi, paghi quando vuoi, puoi saltare quante rate vuoi…. Prima di aderire leggere fascicolo informativo” nel quale scopri che puoi scegliere il rendimento che vuoi tra due opzioni, pagare quando vuoi scegliendo se pagare il 10 o il 25 del mese, saltando quante rate vuoi ma massimo 1 ogni due anni…
Potrei far esempi sulle offerte Tim che fan rabbrividire eppure, eppure ai più basta la pubblicità per essere certi che pagheranno quello che c’è scritto in pubblicità, e che lo pagheranno per sempre (Vodafone esempio madre), un po come se nessuno di loro avesse mai avuto un contratto telefonico dove qualcosa non tornava, nemmeno i loro amici o colleghi, sottoscrivono contratti luce e gas a rata fissa ma non si pongono il dubbio del perché sul sito del fornitore non ci sono scritte le tariffe extrasoglia, comprano diesel con certi dati di inquinamento rivelatisi falsi ma poi si affidano ciecamente alla pubblicità VW che dice che la loro auto ha 400km di autonomia con wltp messo tra parentesi o addirittura con un asterisco senza porsi nemmeno il dubbio di cosa voglia dire.
Quando mai uno spot dice la verità sul prodotto che promuove. È un problema dell’intero mondo della comunicazione pubblicitaria non solo di Vw
Che servano “volti noti” per vendere è abbastanza scontata come cosa. Trovo importante anche (purtroppo) banalizzare il più possibile il tipo di comunicazione per far entrare in testa anche ai “più duri” che l’elettrico, al momento*, è il presente e non serve più* guardare al passato termico.
*postilla necessaria: so benissimo che ci sono categorie per le quali l’elettrico ancora non è molto adatto
Il fatto è che per evidenza diciamo “storica” dei messaggi pubblicitari, è che più il linguaggio è basico, più si punta al personaggio famoso o alla super modella/modello (dipende dai prodotti ovviamente) più lo scopo è manipolare il ricevente del messaggio, chi ha un po di malizia in più immagino abbia avuto questo tipo di pensieri quando guarda pubblicità di cose che non gli interessano minimamente (se interessano diventa meno evidente in automatico) soprattutto per quelle rivolte ai bambini o ad adolescenti da un punto di vista del trentenne/cinquantenne o al sesso opposto.
Al contrario quando il prodotto da vendere è realmente di qualità, ha caratteristiche che la gente vuole e le vuole tutte così come sono, ha un prezzo consono al miglioramento che ti apporta o costa enormemente meno della soluzione già presente, questa qualità viene riconosciuta da tutti soprattutto dai già clienti, ecco che la pubblicità cambia completamente a partire dal linguaggio, dalla scelta dei testimonial in particolar modo, di norma non servono a niente con un prodotto di questo tipo e generalmente se ci sono appartengono al settore, un calciatore per un auto è indice che un esperto non si è prestato o è stato escluso a priori perché appunto il prodotto non si presta alla vendita sulla qualità ma su emozione e basta.
Esempi banali, Folletto, Bimbi, Just… Quanta pubblicità loro hai visto negli anni? Salvo qualche piccola campagna in momenti cruciali per alcuni non han mai fatto uno spot.
Ferrari che pubblicita fa? Ha bisogno che ci sia il super famoso da parte alla sua auto per attirare lo spettatore? Fanno più dichiarazioni e presentazioni, quella è la loro vendita, non han bisogno di fronzoli.
Paragone opposto può essere luce e gas e telefonia, soprattutto per i primi due non esiste differenza qualitativa tra gli operatori, la corrente è la stessa ha la stessa qualità quantità odore colore dimensione simpatia e antipatia, ed ecco che ti fanno solo pubblicità emozionale, personaggio famoso che ti installa la fibra, balletti simpatici, super gnocche che spiegano qualcosa, praterie verdi e persone giovani e sorridenti che han l’aria di battersi per l’ambiente.
La comunicazione semplice ed efficace è una cosa, distogliere l’attenzione dai problemi è un’altra, e quando si esagera si finisce in tribunale… Quanti anni ci son voluti per far scrivere nelle pubblicità dei giocattoli che non si muovono da soli? E alla velocità in cui lo mostrano un bambino piccolo che ha imparato a leggere da poco lo vedrà o sarà comunque distratto da immagini e soprattutto suoni?
Devono calare il prezzo del 25/30% allora sì avremo la macchina per tutti invece che per Totti.
Altrimenti siamo alle solite, non vogliono venderle.
Ma di questo siamo un po’ responsabili anche noi, basterebbe non acquistare le termiche e lasciarle nei piazzali a prendere polvere.
– Vorrei l’auto di Totti, quella che va dall’Olimpico al Ferraris con oltre 500 km di autonomia
– 45000 Euro. Carta o bancomat?
– Un attimo che vado alla banca di fronte, la rapino e torno
ahahahahahah
quindi ora il problema non è tecnologico o etico (inquinare meno) ma meramente economico.
Quando si abbasseranno i prezzi cosa troverete voi eccepitori/detrattori? Qualcosa di mistico?
enzo non ha certo bisogno della mia difesa, ma è quello che parla di modelli di auto e moto ev, di dimensioni e di autonomia, di potenza e velocità. ben più che i proprietari del sito..
quando si abbasseranno i prezzi cosa troverete voi eccepitori/detrattori? più che quando, direi se.. al momento sono alti qualunque sia la sponda del tifo
A me pare invece che continui a parlare di luoghi comuni senza cognizione di causa. Non c’è niente di peggio di chi pone continuamente “problemi” su situazioni che non conosce, basati su preconcetti e dati letti quà e là presi a spizzichi e bocconi tanto per dimostrare le sue “tesi”. Ma siccome tu la pensi allo stesso modo, lo hai elevato a tuo “esempio”.
Ma sai che c’è? La transizione è ormai avviata e non si fermerà, fidati, anche a costo dei piston-head, che evidentemente saranno gli ultimi fedeli clienti del distributore di benzina dietro l’angolo. In Italia ci vorrà di più perché il reddito medio è più basso? E vabbeh… ce ne faremo una ragione, del resto ancora negli anni ’20 (del secolo scorso…) le automobili erano alla portata solo di persone veramente ricche (alla, stregua del jet privato oggi). La trovi una cosa priva di etica? Pure io, ma la tecnologia funziona così: iniziano gli early adopters (che pagano il prezzo più alto per utilizzare una tecnologia prima degli altri) e poi, grazie alle economie di scala il costo di produzione scende e la tecnologia divesta disponibile alla massa. La differenza è che stavolta questa tecnologia serve a tirarci fuori dai casini, e quindi c’è necessità di incentivarla in tutti i modi, non mettersi a piagnucolare che non fa più brum-brum, o che “con il diesel faccio 1.000 km senza fermarmi”… etc. etc.
Sandro la differenza tra me e te è che tu sei un tifoso e io no. La mia prossima auto sarà elettrica (sempre che i prezzi scendono) ma nonostante ciò resto un osservatore neutrale di questo fenomeno. Tu no, tu sei un tifoso e quindi rifiuti ogni ragionamento o ogni critica anche costruttiva quando si parla di auto elettriche.
Se avessi voluto davvero ragionare sul mio commento, ecco ciò che avresti notato senza alcuna difficoltà. Lo spot termina con la frase “L’elettrico per Totti, l’elettrico per tutti. Scopri la gamma ID con oltre 500 km di autonomia”.
Ora, se poco poco tu ti soffermassi mezzo secondo su questa frase, noteresti che “l’elettrico per tutti” è seguito da “oltre 500 km di autonomia” (e non è un lapsus, visto che in tutto il video si parla della distanza Roma – Genova che guardacaso è superiore a 500 km, quindi la lunga autonomia è proprio il cuore dello spot!). Se guardassi il listino VW, l’ID più economica con quella autonomia è la ID3 da 45000 euro (le altre ID costano moooolto di più), ovvero una ID che, carissimo amico mio, è ESCLUSA dall’ecobonus.
Domanda: può “l’elettrico per tutti con oltre 500 km di autonomia” essere un’auto dal costo di 45000 Euro che neanche rientra negli ecoincentivi?
Però, e qui lo devo dire e mi dispiace, sia questa analisi sia l’altra analisi al “(non)lapsus” di Mauro, non dovrebbero venire da me ma da VaiElettrico. Toccherebbe a voi far notare che la VW sta reclamizzando il suo modello più costoso, quello da 45k euro per la batteria da 77 kW che neanche rientra degli incentivi (che guardacaso neanche vengono citati nello spot, quasi fossero la peste), alla faccia della battaglia per le batterie piccole e la poca autonomia … Anche perché queste cose se le scrivo io sono il piston head, se le scrivete voi tutto il popolo dei pecoroni vi viene sempre dietro ma almeno passa una critica corretta …
enzo: 👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
A me basta il suo conto corrente, poi l’auto da 500km me la trovo da solo 😂
Chissà perché non han ingaggiato che ne so.. Valentino Rossi, qualche pilota italiano di formula 1 che ancora fa simpatia, ci avrei visto bene anche guido meda… Ma che messaggio dai se metti uno che ha fatto successo correndo sulle sue gambe dietro a una palla, che ti assicura che fa stadio stadio con l’auto di VW? Forse era meglio continuare a puntare su quanto ti attacca al sedile rispetto alla polo, almeno per una pubblicità rivolta a italiani in quella fascia di età
Adesso va forte la promozione dei prodotti basata sulle gag spiritose. Non mi intendo di marketing, ma se le fai devono essere divertenti e quella postata nell’articolo lo è limitatamente. Forza Napoli.
Anche a me Totti, e spero il personaggio che si è costruito sopra, non piacciono molto, ma se aiuta la vendita ben venga anche Totti. Al di la del proprio tifo ovviamente 🙂