Tornare al termico? Ci sto pensando… Marco spiega perchè, dopo 4 anni (positivi) con una eNiro, la prossima auto potrebbe essere diesel o GPL. Vaielettrico risponde. I vostri messaggi vanno inviati a info@vaielettrico.it
Tornare al termico dopo 90 mila km e 4 anni in elettrico? Per lavoro ora viaggio molto e le soste…
“Sono da 4 anni l’entusiasta possessore di una Kia eNiro 1° serie, 64 kWh, Evolution. Full optional, con anche OBD da 11kW (optional di 500 euro), che ha appena scavallato in scioltezza i 90mila km. A casa ho anche il fotovoltaico. Mai avuto motivo di lamentarmi di nulla e, esclusi i primi 3/4 mesi, non so cosa sia l’ansia da ricarica. Tuttavia dopo l’ultimo lungo viaggio sto pensando di tornare al termico, GPL o Diesel, e spiego perchè. Le mie dinamiche lavorative stanno cambiando, in settimana ho dovuto raggiungere il Friuli dalla Campania, quindi coprire oltre 800 km ed il giorno successivo il ritorno, per un totale di 1.642 km. La mia e Niro ha, purtroppo, un solo difetto: la velocità massima di ricarica è di soli 77kW, il che si traduce in soste lunghe alle colonnine, ma su questo tornerò dopo. La mia sorpresa più grande è stata realizzare quanto ho speso per coprire questi 1.600 km. Ho caricato solo ai Supercharger Tesla, col piccolo disagio di dover uscire dall’autostrada, con l’abbonamento di 9,99 euro. E, nonostante questo, ho speso la bellezza di 145,54 euro“.
Tempi di ricarica troppo lunghi e spesa eccessiva rispetto a diesel e GPL
“Con un buon diesel avrei speso uguale o poco meno, con un Gpl avrei avuto un risparmio più consistente. E non avrei avuto il fardello delle soste. Sommando tempi dall’app Tesla, ho passato a ricaricare 1 ora e 50 minuti il primo giorno (partivo da casa carico al 100%) e ben 3 ore e 33 minuti il secondo. Se non sbaglo i calcoli, parliamo della bellezza di 5 ore e 23 minuti per 1.600 km. Francamente insostenibile, nonostante la consolazione che la vettura è fantastica. E consumi pochissimo: parliamo di tutta autostrada con cruise impostato attorno ai 140 e guida autonoma livello 2. Se le mie esigenze di spostamento diventano queste, mi sembra insostenibile rimanere elettrico. E mi vedrò costretto a vendere l’auto (annuncio sul vostro sito doveroso!). Vi ringrazio per il vostro bel lavoro e chiedo come la pensate, oltre a consigli se convenga permutare per un’altra elettrica (credo solo Tesla sia conveniente). Con un’amara considerazione: ho avuto la pazienza di uscire e ricaricare ai SUC, ma con Free to X avrei speso quasi il doppio, con costi da supercar. Una stortura insopportabile“. Marco Bergamin
Tornare al termico? Con l’elettrico si può spendere meno e ricaricare molto più in fretta
Risposta. Effettivamente è impensabile affrontare un lavoro che ti costringe continuamente a lunghi spostamenti con un’auto che non va oltre i 77 kW in ricarica. Da questo punto di vista la Tesla Model 3 è certamente un’opzione valida: si carica con punte di potenze pari al triplo. E l’autonomia, nella versione Long Range a trazione posteriore, arriva a 702 km, il che significa che in autostrada si possono fare 500 km veri, con soste molto più rapide. Oltretutto, guidando una Tesla, nei Supercharger la spesa è inferiore rispetto a quella che si deve affrontare con auto di altre marche (non si pagano i 9,99 euro mensili). E infine: il lato economico è importante, ma c’è anche da considerare il vantaggio di viaggiare senza rumore e in totale assenza di vibrazioni. Chi viaggia parecchio, in genere lo apprezza molto. E tornare al termico, dopo essersi abituati ai pregi dell’elettrico, è sempre piuttosto complicato…
- Quelli delusi dall’auto elettrica (ma non si deve sapere…): guarda il VIDEO di Paolo Mariano
Che dire bel racconto, ma 800 km in giornata per lavoro la vedo molto tirata , io con chilometraggio del genere mi sposto con i mezzi pubblici, meno stress e tempi dimezzati , e noleggio al arrivo, sarò io sbagliato 🤔
Per cosa gli tornerà più convenienete vedrà Marco,
faccio solo una annotazuione sui costi calcolati di “carburante”
Per il caso particolare di un uso con molta autostrada, la e-Niro già si è comportata bene come consumi (e non come velocità di ricarica), ma una Tesla 3, idealmente la versione con batteria grande ma monomotore posteriore, o già anche la RW base, avrebbero costi di esercizio più bassi anche della e-Niro:
– inverter al carburo di silicio e migliore aerodinamica -> -10% su consumi rilevati
– minori perdite di ricarica (sia DC che AC, anche il caricatore è al carburo di silicio) e pare forse (?) anche minore fatturazione ai Suc delle perdite delle colonnine se chi ricarica ha una Tesla-> altro -10% di risparmio di spesa
insomma dubito (?) che anche nel caos particolare dell’autostrada un diesel possa far spendere meno di una Tesla 3 ricaricata con i prezzi dei supercharger, e ancora di più se la prima ricarica del viaggio è fatta dalla presa di casa di notte prima di partire
Bun giorno a tutti!
quando non avevo veicoli elettrici..pensavo che caricare oltre i 50Kw fosse una pazzia…
Ho iniziato con un EV che ricarica max a 40Kw.. mai avuto l’emozione di vedere questa potenza in ingresso…
ma non c’è che dire. caricare intorno ai 200Kw è fondamentale se si deve usare il veicolo quasi come un termico…
un veicolo della prima guardia… già comunque avanzato, che arriva ai 77Kw, pone dei grossi limiti nell’uso per lavoro…
E’ incredibile come ogni 2 anni si evolvano questi meravigliosi veicoli.
Sicuramente una situazione atipica quella di Marco, non certo la più favorevole per l’elettrico sotto alcuni versi.
Mi fanno sorridere quelli che, facendogli i conti tasca, lo esortano ad acquistare senza ombra di dubbio e su due piedi una model 3 long range RWD come se fosse una roba da pochi spicci di spesa!
Certo se i signori che gli hanno già detto che auto comprare intendono anche finanziarlo a fondo perduto mi levo il cappello!
La Kia E-Niro Evolution che ha la batteria più piccola della Model 3RWD Long Range (10kWh in meno) costa di listino 5.000€ in più, non è affatto più economica. Pari prezzo c’è la Style alla quale mancano un bel po’ di cose. Oltre a 100kW di potenza e 10kWh di batteria e la ricarica a 250kW.
Eccezionale analisi Guido, BRAVO! 👏👏👏
Ma ti è sfuggito che Marco l’auto c’è l’ha già 😞!
Quindi siamo punto e accapo, servono i soldi per prendere la model 3 RWD, secondo te come può fare Marco?
Aiutiamolo a non passare di nuovo all’ice!
Perché, per tornare al termico l’auto la trova sotto l’albero di Natale?
Nota informativa: qualche giorno fa, un amico ha chiesto per una golf, il concessionario VW gli ha preventivato 41000€ finita per una 1,5l plug-in.
Regalata, direi.
Potrebbe comprare una bella Passat, modello base.
Oppure una Golf 8, se gli piace piccola.
Ma anche un’Audi A4 o una BMW serie 3, equivalenti alla Model 3, costano tutte pochissimo.
Per spostamenti così lunghi si può noleggiare una qualunque auto elettrica o termica con autonomie di ricarica più alte oppure si va in treno o con l aereo soprattutto se è per lavoro così non ci si logora tutti i giorni coi su e giù a guidare peggio di un camionista. Anche le merci possono viaggiare su treni e sempre meno su gomma. Progredire fa risparmiare salute e soldi
L’unico commento sensato
È sensato proporre a uno che già possiede un’auto di spendere altri soldi nel noleggio di un’altra auto per fare i tragitti più lunghi?
Noleggio che, a detta dell’autore, dovrebbe avvenire piuttosto frequentemente?
È sensato proporre di andare in treno p in aereo, ignorando il fatto che se l’autore non l’ha già preso in considerazione, probabilmente è perché i suoi viaggi non sono semplicemente “punto a punto”?
Che magari il viaggio in treno, o in aereo, con tutti gli spostamenti intermedi (fossero anche solo da/a stazione/aeroporto), gli farebbe perdere troppo tempo?
E che comunque gli costerebbero di più?
Cercatendi immedesimarvi un po’ nelle esigenze altrui, su.
Personalmente, capisco benissimo le esigenze di questo signore e temo che, attualmente, non possano essere compatibili con la mobilità elettrica.
Se i viaggi lunghi non fossero così tanti, e se negli altri giorni percorresse spesso distanze “piccole” (50-100 km) io gli consiglierei una Plugin (anche la stessa Niro): nel misto “medio-lungo” (2/300 km, con buona percentuale di autostrada) rilevo spese di carburante non molto dissimili da quanto spenderei a GPL.
Altrimenti, in questo momento il GPL secondo me è un’ottima soluzione (trovando un modello di auto adatta alle proprie esigenze…)
Anche io concordo con Franco, ma non conosciamo i dettagli e le esigenze di Marco nei suoi più piccoli particolari. Anche a me capita di fare 800-900 Km per raggiungere i clienti e anche più, però ho la fortuna che l’azienda per cui lavoro mi proibisce di superare i 600 Km al giorno, quindi per me un’elettrica andrebbe più che bene.
Partiamo dalle basi del discorso: per i detrattori dell’elettrico non c’è appiglio Per il Signore deve acquistare un’auto a maggiore economia.I vantaggi verranno dai minori costi di ricarica e sinceramente dal minor inquinamento ambientale sia in termini di emissione che si rumore nonché sicurezza poiché un’auto elettrica corre di meno ed molto stabile. Pensiamo anche alle norme stradali che sono diventate insostenibili.Si compri un’altra elettrica.
Vivi in un paese dove la gente si spacca ammer*** ogni week end, dove una buona percentuale fuma le sigarette e pensi che a qualcuno freghi qualcosa del lato ambientale? LOL
In genere il metodo per favorire un determinato tipo di motorizzazione era fare in modo che l uso fosse conveniente.
Guarda gpl e una volta il metano, con l elettrico in Italia sembra non ricordarsi più come funziona.
Perché 1 euro a kw me pare un po’ altino come prezzo.
Ha ragione ma i prezzi sono dettati di fatto da ENI che ha il MES come azionista e che ha deciso di invertire la sua politica dei prezzi poco dopo il cambio di governo il quale sta facendo di tutto per non perdere i soldi che arrivano dalle accise, dall’IVA sui carburanti e dai dividendi generosamente elargiti da ENI. Degli obiettivi che l’UE da dato in termini di transizione energetica evidentemente non gliene frega nulla, e neppure della salute dei cittadini visto che meno motori a combustione circolano nelle città più l’aria diventa respirabile, ed anche le orecchie ringraziano.
Nei conteggi non vedo i guadagni per l’ambiente e per gli esseri viventi a non bruciare combustbili fossili.
Poi per quanto riguarda la Tesla, tanto lodata, ricordo:
A new study on U.S. road fatality data from 2018 to 2022 shows that Tesla is the brand with the most fatal accident rate: “They have a fatal accident rate of 5.6 per billion miles driven […] The national average fatal accident rate for all vehicles in the U.S. is 2.8 per billion miles.”
Ci Sono EV che permettono di vedere le info di guida di fronte ai propri occhi e non a un metro a destra con inevitable distrazione con risultati di cui sopra,
Bah non so come lei faccia i calcoli
si chiuda in un garage con un’auto termica accesa.
E perché dovrebbe? Solo un totale idiota lo farebbe.
Basta arrivare in garage, spegnerla e andarsene serenamente ad utilizzare il tempo risparmiato (in riferimento alle ore perse da chi scrive l’articolo) come meglio si crede
Quindi lo studio addebita al paddone il tasso di incidentalità?
Il metodo scientifico, questo sconosciuto..
Io avrei pensato a tutti quelli che nel periodo preso in esame hanno utilizzato gli aiuti alla guida come se fossero guida autonoma (truffati dal profeta), ma anche questa è solo un ipotesi!
Quello “studio” è già stato ampiamente sbugiardato. Hanno inventato dati di sana pianta, senza riscontri alcuni.
https://www.reddit.com/r/electricvehicles/comments/1gyznda/tesla_model_y_fatality_rates_exaggerated_in/
Io quando faccio tanti km dormo in un Hotel con carica gratis o che costa poco così il giorno dopo riparto con la batteria al 100%
ma con una notte in famiglia in meno ed il costo di albergo in piú.
E se avessi appuntamenti il giorno dopo, anche la necessità di partire con l’anticipo delle ore di viaggio.
Ho la stessa auto (e-niro 64kWh), se il cruise fosse impostato a 120 consumerebbe molto meno, poi vista la curva di ricarica e il picco che stacca praticamente attorno al 70% conviene fare più soste brevi…non dico niente di nuovo…certo se il lavoro impone un tragitto del genere anche solo una volta a settimana per rimanere elettrici conviene Tesla…
Infatti il problema è proprio questo, l elettrico è conveniente solo se si ricarica a casa e meglio se con un pannello fotovoltaico.
In tutti gli altri casi non lo è.
E con questa email si riconferma il solito vecchio andante: esistono le Tesla e poi le auto elettriche. Inutile girarci intorno: Tesla or nothing. Facciamola più semplice: inutile comprare fuffa se vuoi viaggiare in elettrico, l’unica soluzione al momento realmente efficace esistente è Tesla, non buttate soldi in altre ciofeche! 🤦🏿♂️🤷🏿♂️
Dipende di cosa hai bisogno. Per uno che fa 50 km giornalieri in città la Tesla sarebbe fuori luogo.
Ma anche fuori città, abito in campagna e alcuni “vicini” hanno preso la spring, la Kona electric e la id3 e si trovano benissimo. Anche perché nel loro garage una tesla non ci entra ed un campagna qui da me con canali ogni strada pure le carreggiate non sono enormi. Nessuno dei 3 trA l’altro ha pannelli a casa da quanto sappia.
Ti dirò di più, bello l’ elettrico e quello che vuoi ma in città credo che andrebbe incentivato ancora di più l’uso di biciclette che in ogni caso vedo gente prendere la macchina per una manciata di km ed un auto inquinerà sempre di più e occuperà sempre più suolo di una bici.
Diciamola così allora: se vuoi un auto elettrica utilizzabile in maniera comparabile ad una endotermica, ti serve l’ecosistema Tesla.
Se non ti allontani MAI piú di 50 km da casa puoi usare quel che vuoi.
Se puoi usare la bici, stai parlando di altro.
Peraltro il FV non è affatto essenziale, ciò che è fondamentale è avere possibilità di ricarica domestica.
Per la bici facevo riferimento che è giusto iniziare la transizione ma che vanno modificate anche le abitudine. Quanta gente per fare 2 metri prende un mezzo? Poi sarebbero tante le abitudini da cambiare, tipo non tenere 30 gradi in casa d’inverno ed evitare sprechi ma è un altro discorso.
Il problema è che l’Italia è poco “bike friendly”.
Comunque di preciso quanto facciano i vicini non lo so, direi che al massimo facciano 70/80km al giorno, da quel po’ che so di trovano bene e hanno tutti la possibilità di caricare anche se senza fotovoltaico. Poi sì sicuramente la tesla ora sono le più avanzate anche se ho sentito pure parlare bene della Hyundai ioniq e della Byd Seal ma al non non mi posso permettere nulla.😂
Per i micro spostamenti lontano da casa (dove tengo 19 gradi) utilizzavo i monopattini a noleggio – che non sono economici ma comodi – salvo scoprire che vanno sostanzialmente eliminati. Per un pò ho caricato in macchina una bici pieghevole, vogliamo confrontarci sulla (non) praticità?
Il fotovoltaico ribadisco non essere vincolante: al costo di un utenza domestica il ‘carburante’ è comunque sotto a benzina e diesel mentre il gpl non ha pressochè auto sopra il segmento B.
In merito alle auto ribadisco: non conta solo e tanto la qualità dell’oggetto che si acquista, quanto l’insieme del prodotto: aggiornamenti, tagliandi, reti di ricarica, integrazione delle stesse nel sistema di navigazione.. l’ecosistema.
Ciao, io ho una model 3 long range ma a 140 fissi… difficile andare oltre i 300km…
Sarei curioso di sapere dove ha fatto 300 km ai 140 fissi. A Le Mans?
Perchè sempre polemica e negazione? 300 km non sono così tanti, e se capita di fare un tragitto di 150 km andata + ritorno il risultato è il medesimo.
Sarebbe piú costruttivo portare esempi pratici in prima persona, forse.
A me è capitato di verificare a velocità codice (110-130, seguendo la cartellonistica) un pò piú di 300 km di autonomia effettiva su un ModelY RW, per cui posso dubitare che una Model3 LR abbia 300 km da 100 a 0%. Abbiamo qualcuno che possa confutare?
Se si riferisce a me, vorrei sapere dove stiano polemica e negazione. Ho fatto solo una domanda a Lorenzo che parametra l’autonomia su “300 km ai 140 fissi”. Secondo lei avrei potuto portare “un esempio pratico in prima persona”?
Mi perdoni, i 140 fissi possono essere benissimo ‘i 140 impostati di ACC’ e la risposta sembra dubitare che molti abbiano quest’abitudine per stare al limite del limite – e quindi che si intende che a suo parere Lorenzo racconti balle.
Il suggerimento è per tutti coloro che leggono e hanno utilizzato un M3 LR, a confutare o confermare quella che viene detta essere un esperienza diretta.
O bisogna far passare il messaggio che le BEV in autostrada non devono essere guidate oltre i 110 km/h?
Quello che conta per il consumo è la media complessiva. Anche impostando una velocità superiore a quella consentita sarà impossibile mantenerla come media su 300 km, se non in pista e senza traffico. Provare per credere.
ennesima puntualizzazione, non necessariamente da postare ma mi piacerebbe ci ragionasse.
‘impostati i 140 km/h con una Model3 non supera i 300 km’.
Questo è il messaggio di un (fino a prova contraria) proprietario di Model 3 LR nella sua esperienza diretta.
Che mi ricorda tutti i commenti contro le BEV di chi dice si debba andare a passo di lumaca. Io non posso portare un confronto, se non con una Model Y in Francia (quindi spesso a 110).
Limitarsi a dire che a 140 non si possa andare (e quindi Lorenzo mente) è un modo che non mi pare costruttivo nè produttivo per promuovere l’elettrico.
Magari chiedere di sapere i consumi medi a 140 (o 130 effettivi) aiuterebbe a contestare i contenuti che si pensa siano fake.
Spero di non essere fastidioso, e comprendo che rispondere a centinaia di post porti fino alla frustrazione.
Appunto. Perciò non ripeterò quello che ho già detto.
A 130km/h impostati, una M3 RWD highland percorre circa 350km.
Ci sono anche diversi video sul tubo che lo dimostrano, per cui dubito che con una LR non si superino i 300km.
L’esperienza di Marco non fa che confermare la mia convinzione che il problema principale dell’auto elettrica è in costo delle ricariche. Certo che con una Tesla M3 si avrebbero un minor numero di soste e con tempi inferiori ma la spesa non sarebbe molto diversa. Sarebbe interessante valutare quanto costerebbe allo Stato un incentivo che consistesse nella eliminazione delle tasse che gravano sul costo dell’elettricità.
Direi che il costo della ricarica non è un “problema dell’ auto elettrica” ma un problema dell’ Italia, visto il costo nel resto d’Europa… Comunque è chiaro che se io viaggiassi molto e su lunghe percorrenze la potenza di ricarica sarebbe un elemento che terrei in primaria considerazione.
Campania – Friuli sono almeno 900 km. 3 ore di sosta per pranzo/cena + soste fisiologiche/riposo sono abbastanza normali. Dobbiamo anche soppesare il rischio che si corre a volere andare oltre i limiti fisiologici.
“3 ore di sosta per pranzo/cena + soste fisiologiche/riposo sono abbastanza normali”
Ma sai, sono considerazioni personali e tanto dipende da come si concepisce il viaggio.
Qualcuno amerà prenderla con calma, godendosi il tragitto come parte dell’esperienza. A quel punto allora effettivamente magari esci dall’autostrada per cercare il ristorantino, fai tappe intermedie, etc…
Per qualcun altro il viaggio è solo una rottura che serve a portarti a destinazione, da completare in sicurezza sí, ma nel minor tempo possibile.
Nel primo caso su 900km le tre ore spese possono avere un senso, nel secondo probabilmente le tre/quattro soste saranno composte da pausa caffè, bisogni fisiologici ed eventualmente un pasto al volo.
Diciamo che se non si dovesse ricaricare la macchina, ogni sosta potrebbe durare circa massimo 20′, su quel tragitto si parlerebbe di un’ora/un’ora e mezza di sosta.
Un bel risparmio in termini di tempo…
Il consiglio migliore per me è:” cambia lavoro!” Se non puoi pazienza.
Se devi stare in autostrada servono tanti KWh e tanti KW di ricarica.
Se hai problemi di spazio iD3 pro S 77KWh che è piú corta della eNiro, altrimenti Model 3 LR, ma anche e3008 97KWh (non ha la curva di ricarica della Tesla ma 97 KWh netti sono 500Km di autostrada). Tesla ha i SUC dalla sua plug and charge e senza abbonamenti.
Per ora le elettriche da “viaggio” sono cosí, costosette.
Io invece avrei un’altra domanda: perche’ spostarsi in auto se si devono fare quelle percorrenze per lavoro? Anche io viaggio per lavoro, da 600 a 1500 km, e viaggio sempre in treno. Non ci rimetto il tempo del viaggio, in quanto in tremo si utilizza come si vuole il tempo.
Se devi viaggiare sulla rete AV il treno è ottimo. Se devi andare a Napoli da un paese in provincia di Udine o di Gorizia comincia ad essere più complicato (idem ad esempio se vieni giù da Sondrio o da Belluno ad esempio)
Infatti Luca la vedo come te,tutti quei km in cosi poco tempo e in macchina?Manca la gestione del viaggio,dal punto di vista economico,fisico e del tempo.
Vai in treno e nella peggiore delle ipotesi noleggi un auto sul posto.
per Luca e Marco: posso ipotizzare che viviate in una grande città, probabilmente sulle linee TAV?
Dipende anche (tanto) da cosa si fa: se si ha materiale tecnico e magari non ci si reca in un unica sede/cliente, che a sua volta non necessariamente è in area ben servita dalla ferrovia..
La gestione del tempo e del costo se si deve andare in stazione, avendo prenotato e potendo rispettare i tempi del treno, per poi noleggiare all’arrivo un’altra auto non è, a prima vista, così fantastica.
Quando avevo riunioni che duravano più giorni in un’unica località, con hotel e viaggio pagato dall’azienda, facevo esattamente come te e con le tue stesse considerazioni (il tempo del viaggio in treno/aereo era tempp “recuperato” per fare altro, fosse anche solo dormire).
Ma dovendo andare da clienti non necessariamente vicini alla stazione, dovendo portare campioni, dovendo ottimizzare i tempi di viaggio (e i costi, se non sono rimborsati)… beh, l’auto è più versatile ed economica.
Sarebbe interessante sapere la percentuale di chi, pur contento di avere una bev, per mille motivi pensa di tornare al termico e quella di chi, avendo il termico, pensa di passare alla Bev.
Non sarebbe solo statistica ma forse aiuterebbe a capire perché questo passaggio green è stato interpretato da tantissimi come una ingiusta imposizione di una qualche lobby.
Sono convinto che senza quella stupidissima scelta di imporre uno stop epocale molta più gente punterebbe a una bev.
Una decina di anni fa ero presente alla presentazione di una Tesla a Padova, siccome sapevo tutto spiegavo ai passanti cosa fosse e tutti sembravano entusiasti, se oggi facessero lo stesso li lapiderebbero
Al di là del cambio di auto, che però potrebbe avere ulteriori costi, chi scrive deve essere una partita IVA e per muoversi ogni settimana (ha valutato i costi di un volo e un autonoleggio?) credo che in fattura metterà anche il rimborso spese del viaggio Non credo si muova dalla Campania a gratis. Quindi se è entusiasta della sua auto elettrica, quando è a casa fa il “pieno” sostanzialmente gratis, qual è il senso di questo di questo dubbio?
Il senso di questo dubbio lo capiresti se avessi una minima conoscenza del mondo delle partite IVA (che non mettono tutte in fattura il rimborso delle spese di viaggio), ad esempio.
Caro Marco, fossi in te farei assolutamente come da consiglio della redazione: una bella Tesla Model 3 long range trazione posteriore! Con 500km reali di autostrada faresti 1 sola sosta per tratta e di soli 30min circa, percorrendo l’intera penisola in totale comfort (anche migliore della eNiro), risparmiando sulle ricariche, sul bollo e senza manutenzione (che facendo tanti km incidere be in modo non indifferente sui costi di gestione, oltre al fermo auto 1-2 volte all’anno).
Costicchia però (anche se li vale tutti…ma bisogna averli ed essere disponibili a spenderli…)