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Torino, parcheggio riservato se hai l’elettrica

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La sindaca Chiara Appendino a un evento organizzato da Iren-Go.

Torino batte un colpo nell’attenzione alla mobilità elettrica. E si mette sulle tracce di Firenze, al momento la città più avanzata in Italia (guarda l’articolo).

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Nel capoluogo piemontese parte un bando per dare un parcheggio riservato a chi acquista un’auto elettrica. Aree di sosta che saranno dislocate vicino alle colonnina di ricarica che gli operatori privati installeranno a Torino nei prossimi mesi. Il Comune guidato dalla sindaca Chiara Appendino ha infatti lanciato una manovra doppia.

Si installano 200 colonnine da almeno 20 kW

La prima manovra riguarda la possibilità per le compagnie che si occupano di ricarica di installare fino ad un massimo di 200 colonnine, con standard minimo di 20 kilowatt. Secondo quanto scrive l’edizione torinese di Repubblica, “la durata del periodo di gratuità per l’occupazione del suolo pubblico per la compagnia dipende dalla percentuale di energia erogata prodotta da fonti rinnovabili, da un minimo di due anni a un massimo di 5 anni nel caso di colonnine con potenza, per connettore, maggiore di 40 chilowatt. La concessione degli spazi durerà dieci anni. Verrà dato anche l’uso di due stalli per ogni punto di rifornimento senza canone di occupazione per tre anni”. Le compagnie elettriche, che dovranno rispondere a un bando aperto per un anno, non pagheranno il suolo pubblico. Tra una colonnina e l’altra ci dovranno essere almeno 250 metri. Altra richiesta del Comune : il sistema deve essere ” interoperabile”. Ovvero: chiunque si può agganciare, anche se le compagnie sono diverse. Pure il cliente occasionale, senza abbonamento, tessera o accesso per App, deve avere la possibilità di fare rifornimento. Ad esempio con la sola carta di credito. E ci dovrà essere geolocalizzazione, con la possibilità tramite app di individuare la colonnina più vicina (funzionante).

Aree di sosta riservate vicino alle colonnine

La seconda manovra, la più interessante,  riguarda i cittadini con auto elettrica. Con l’obiettivo che i torinesi convertiti alle emissioni zero abbiano colonnina sotto casa e parcheggio riservato. Un lusso che i possessori di auto tradizionali invidieranno non poco. ” L’auto non può occupare lo spazio della colonnina una volta ricaricata – sottolineano in Comune – è passibile di multa”. Per questo alla colonnina viene accoppiato un parcheggio riservato. “Con lo stallo di cortesia vicino a casa al momento di sostituire i propri veicoli i torinesi potrebbero valutare con più interesse l’opzione dell’elettrico ” , dice l’assessore Maria Lapietra. La localizzazione degli spazi sarà scelta dai privati. Uno ogni cinque verrà indicato dal Comune, sulla base delle richieste da parte dei quartieri, dei cittadini e delle zone ritenute strategiche: davanti a biblioteche, teatri e atenei. Le domande dei torinesi saranno presentate a partire da settembre. Un’esperienza-pilota che potrebbe essere copiata da altra città. Sicuramente Torino servirà come guida alla Regione Piemonte.

 

 

 

 

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