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TheF Charging, la ricarica all’italiana guarda all’Europa

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TheF Charging è un nuovo operatore dei servizi di ricarica per veicoli elettrici. Nato in Italia meno di due anni fa, ha installato ad oggi 160 punti di ricarica in Ac da 22 kW, prevalentemente in parcheggi pubblici e nelle pertinenze di supermercati.   Ma vuole diffondersi rapidamente in tutta Europa per arrivare entro il 2025 a 10.000 impianti e un totale di 1 milione di posti auto serviti nei principali Paesi del Vecchio Continente. A partire dalla Spagna, dove ha già costituito una nuova società e dove i due fondatori hanno profonde radici professionali.

Una start up fondata da due manager Endesa

Questo grazie a modalità di servizio innovative, evocate dalla lettera F che sta per Freedom e anche per Fish (rappresentato nel logo). «Il pesce nuota libero nell’oceano, quindi è il simbolo della libertà. La nostra missione è contribuire a realizzare una vasta rete di infrastrutture  affinché ad ogni automobilista elettrico sia garantita la libertà di viaggiare in ogni parte d’Europa» dice Federico Fea, CEO di TheF Chaiging. Fea, così come il presidente Andrea Brentan, vengono da un’esperienza decennale in Endesa, la società spagnola del Gruppo Enel. Brentan l’ha addirittura guidata come CEO e Fea è stato responsabile innovazione, prima di un’esperienza in FCA come business development Emea. Entrambi sono approdati al mondo della ricarica convinti che nell’ecosistema della mobilità sostenibile ci fossero ancora ampi spazi di miglioramento.

theF Charging

APCOA, Tigros ed evWay i primi partner

In programma c’è l’espansione delle attività in selezionate location, con l’obiettivo di fornire un’esperienza utente unificata a livello internazionale.  Per il momento TheF Chiarging procede «a piccoli passi, cercando collaborazioni con partner di cui ci fidiamo» aggiunge Fea. Il primo è evWay, rete controllata da Ruote 220 di Franco Barbieri. I caricatori di  TheF Charging si appoggeranno alla piattaforma evWay  per la gestione informatica . Entreranno così a far parte di un netwok europeo che conta già più di 200 mila punti di ricarica ed è interoperabile con le altre principali reti italiane. Altri accordi sono stati siglati con APCOA Italia del gruppo APCOA parking, leader europeo con circa 2 milioni di posti auto. E con il gruppo della grande distribuzione organizzata Tigros, che doterà di colonnine TheF Charging i parcheggi di tutti i suoi negozi nel Nord-Ovest Italia.

In TheF Charging hanno investito anche il fondo di investimento lussemburghese Akila Finance, selezionato con la consulenza di KPMG e Fieldfisher, e Finpiemonte (la società ha sede a Torino) che ha erogato un finanziamento a fondo perduto cofinanziato con fondi UE del bando SC-UP.

Obiettivo: una ricarica modello Tesla

I prossimi passi saranno lo sviluppo di sistemi di pagamento più semplici. Per esempio, con riconoscimento automatico della vettura alla connessione, sul modello dei Supercharger Tesla. Nei parcheggi a pagamento TheF Charging vorrebbe mettere a punto tariffazioni integrate sosta più ricarica. Per gli impianti aperti al pubblico, sistemi Plug & Charge o pagamenti con carta di credito. E naturalmente installare anche colonnine fast e ultrafast sulle grandi direttrici di traffico, autostrade comprese. E senpre erogando solo energia da fonti rinnovabili.

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Andrea Brentan

«Vista la nostra esperienza decennale nel settore energetico e della e-mobility all’interno di importanti Gruppi multinazionali _commenta il presidente Brentan _ avere una visione internazionale rivolta all’intera area europea fa parte del nostro DNA». Il primo passo è in Spagna, ma «da qui ai prossimi 4 anni prevediamo l’ingresso in ulteriori Paesi europei, tra cui Francia, Germania e Inghilterra, portando così l’eccellenza italiana all’estero».

 

Una quota dei ricavi ai titolari dei siti

TheF Charging (qui il sito) si presenta a gestori di parcheggi, supermercati, centri sportivi e altre  grandi punti di attrazione con un’offerta innovativa che prevede anche una compartecipazione ai ricavi della ricarica, oltre alla sola messa a disposizione dell’area.  Restaano invece a carico di TheF Charging le pratiche di autorizzazione e i costi di installazione.

Federico Fea

«Noi completiamo ogni passaggio per la realizzazione delle infrastrutture _ spiega Fea _, investiamo il capitale necessario ed eroghiamo servizi energetici avanzati per i veicoli elettrici, liberando così i gestori delle strutture dai costi e dalle complessità crescenti per erogare nel tempo servizi di qualità. In questo modo riusciamo a generare valore per le location del nostro network, attirando clientela di qualità».

 

 

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1 COMMENTO

  1. Ma lo conoscono l’inglese?
    Sanno cos’è The F word?

    Per chi non sapesse la loro ditta si traduce in
    La fottuta ricarica

    Ma più forte, appunto impronunciabile

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