Rinnovabili, il Testo unico del governo “ostacola” le nuove installazioni

Testo unico rinnovabili

Dopo il decreto “Aree idonee” e il decreto “Agricoltura”, ancora un provvedimento del governo che sembra ostacolare le energie verdi. Si tratta del Testo unico rinnovabili: sulla carta dovrebbe accelerare le nuove installazioni, in realtà crea una serie di nuovi ostacoli e allunga i tempi dei permessi.

Per le aziende di settore e le associazioni ambientalisti, il commento è unanime: Invece di semplificare, complica”. A provocare una nuova rottura con il governo è il Testo unico Rinnovabili che ha appena avuto il via libera dal Consiglio dei ministri

Sembra che ogni occasionesia buona per introdurre qualche ostacolo sul percorso di autorizzazione e gestione di impianti FER“, è il commento del Coordinamento Free che raccoglie 25 associazioni in modo trasversale.

Sulla carta, come tutti i Testi unici, dovrebbe fare ordine tra i provvedimenti usciti negli anni e trovare un punto di caduta di buon senso tra gli interessi dei cittadini a vivere in un ambiente meno inquinato, i tempi certi delle autorizzazioni e la tutela del territorio.

agrivoltaico agricoltura elettrica

Cosa dice il Testo unico sulle rinnovabili: tre le novità principali approvate

E in effetti è quello che si legge nella relazione introduttiva: “Una normativa unificata favorisce una più rapida transizione verso fonti di energia sicure e sostenibili, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili”.

E più avanti si legge ancora: “Questo approccio contribuirà non solo a raggiungere gli obiettivi di RepowerEU, ma anche a consolidare il ruolo dell’Europa come leader globale nella lotta al cambiamento climatico e nella promozione delle energie rinnovabili”, si legge nella relazione illustrativa.

Ma un conto sono i principi, altra cosa i provvedimenti nel concreto. Secondo il governo ci sono tre novità. La prima: “L’attività libera non richiede atti di assenso o dichiarazioni, tranne in caso di vincoli paesaggistici, nel quale l’autorità dovrà esprimersi entro trenta giorni (oggi il termine è di almeno 45 giorni)“.

Ma la procedura abilitativa semplificata…

La seconda novità riguarda la “PAS”, procedura abilitativa semplificata per i progetti che non richiedono procedimento di “permitting” e non sono assoggettati a valutazioni ambientali.

Il testo unico prevede che si vada “da un minimo di 30 giorni ad un massimo di 75 per terminare la procedura. Oggi quest’ultimo termine può essere sospeso senza fissare alcun limite massimo per tale sospensione potendo, dunque, la procedura, durare anche due anni“.

eolico off shoreTesto unico rinnovabili: come cambiano i tempi del “permitting”

Terza novità: l’istanza di Autorizzazione Unica.Va presentata alla Regione per impianti sotto i 300 megawatt e oltre quella soglia al MASE: rientrano in quest’ultima casistica gli impianti off-shore“.

Il procedimento ha spiegato il governo – a seconda della complessità può durare 175 giorni, nel caso di progetti non sottoposti a valutazioni ambientali, fino a 420 giorni, nella più complessa delle ipotesi, dovendo prevedere in quest’ultima anche la Verifica di assoggettabilità a VIA e la Valutazione d’Impatto Ambientale“.

Cosa cambia? “Finora la legge ha previsto un termine di 60 o 90 giorni per la durata del procedimento di autorizzazione, senza, tuttavia, chiarire il tempo occorrente per la verifica di completezza della documentazione e comunque al netto dei tempi per le valutazioni ambientali“.

Il ministro Pichetto: compensato un eccesso di liberalizzazione

Del resto, lo stesso ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto, di fatto, ha ammesso che ci sono nuovi paletti per la realizzazione di impianti rinnovabili: “E’ una mediazione e le mediazioni peccano sempre di qualche difetto“.

Nella conferenza stampa dopo il CdM, Pichetto si è così giustificato: “Anche l’intervento paesaggistico, ambientale, ha termini precisi, va a compensare quello che potrebbe essere considerato per alcuni un eccesso di liberalizzazione“.

Poi Pichetto ha ricordato perché si dovrebbero ridurre i tempi dei permessi: “Passiamo da 5 a 3 tipologie di procedura, con la distinzione tra le attività libere, quelle fino a una certa quota di megawatt per il fotovoltaico, le attività con una procedura abilitativa semplificata, che è la fascia di mezzo, e poi un’autorizzazione unica per quelle grandi”

Le critiche di aziende e ambientalisti

Rimangono le critiche che sono state mosse dal fronte delle aziende e delle associazioni, raggruppate nel Coordinamento Free (Coordinamento Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica).

La prima contestazione riguarda la necessità di acquisire un idoneo titolo edilizio, che sembra “applicarsi in modo generalizzato anche agli interventi che dovrebbero essere realizzati in edilizia libera”. Il Coordinamento è contrario anche alla “necessità di acquisire pareri paesaggistici per interventi di rifacimento e potenziamento, ricadenti in alcune fattispecie di aree tutelate che fino a ora era possibile invece realizzare ricorrendo all’edilizia libera”.

Visualizza commenti (14)
  1. @rs : il governo fa quello che ritiene giusto, non quello che vuole l’opposizione, PD in testa, che comunque poteva fare quello che voleva quando erano loro a governare il paese. Comunque a parte il governo anche noi cittadini non è che siano più svegli, pochi giorni fa c’era la notizia dei sardi che non volevano le pale eoliche, eccone qui un’altra :
    https://www.riviera24.it/2024/08/riunione-per-il-parco-eolico-fronte-comune-dei-sindaci-per-il-no-al-progetto-878176/
    Vogliamo l’energia verde ma non vogliamo i pannelli fotovoltaici e le pale eoliche…

    1. Buongiorno Ilario,
      personalmente insisterei a non buttarla solo su un problema di “colore” politico, perchè allontana dai dettagli più concreti della questione, su cui si può ragionare con la priopri testa; il governo di turno potrebbero anche inneggiare alla religione degli unicorvi viola e non me ne curerei più di tanto

      sui temi energia ed economici li valuto per quello che fanno, non per il colore;
      ne faccio prima una questione di livelli di corruzione, lobbismo, conflitto di interessi

      non mi risulta che siano stati eletti per rappresentare solo gli interessi di ENI, SNAM, e ora visto l’andazzo da sudamerica ci si sta buttando a pesce anche ANSALDO, sperando di fare il colpaccio cioè moltiplicare per 30 il suo fatturato attuale, ovviamente a spese del resto del Paese, del bilancio pubblico e del costo energia

      il blocco principale alle rinnovabili sono le autorizzazioni quasi impossibili da ottenere, se non dopo molti anni e anche ricorsi ai tribunali; vanno in direzione opposta al resto dell’europa, sono norme che stanno facendo sabotaggio, cosi sbilanciate che permettono anche a un 1% di contrari per conflitto di interesse, di fare ostruzionismo o di scoraggiare gli investistori, in questo caso ostacolano anche aggiornare gli impianti già esistenti

      altri esempi per entrare nel merito:

      nel decreto aree idonee (decreto che seguendo le normative europpe doveva rendere più facile installare appunto in determinate aree pre-valutate già con criteri generali, invece ha appena posto un nuovo ostacolo) hanno messo come criterio per opporsi a un impianto, anche fotovoltaico, la distanza di 7 km da un eventule segnalazione di sito di interesse, che può essere anche una fontana o una chiesetta all’interno di in borgo; se verrà applicato, leggo che genererà altri anni di ricorsi ai tribunali TAR, perchè rende non “idoneo” a priori, senza studio del caso particolare, il 97% del territorio; conviene parlarne di questi trucchetti

      =====
      ma sollevi anche un’altra questione, cioè quanti cittadini sono contrari?

      personalmente penso che nonostante le campagne mediatiche, la maggioranza delle persone siano favorevoli ad un parco fotovoltaico, a maggior ragione nelle aree più consone, ma che appunto sono state vietate per decreto, o ad un impianto eolico off-shore

      campagne mediatiche non così spontanee, solo in italia vengono buttati almeno 10 milioni di euro all’anno, principalmente su una ventina di canali youtube e sui social, gia solo per “negativizzare” la percezione delle rinnovabili, e tentare la truffa delle pentole radioattive; la campagna è organizzata da questo storico gruppo di Publiche Relazioni, cioè lobbismo parlamentare misto a campagne di influenza: https://www.hkstrategies.it/en/sectors/energy-industrials/

      situazione più sfumata per l’eolico su terra, con fenomeni NIMBY anche (ma non solo) spontanei; in molti posti eolico su terra procede, in altri lo contestano, li ogni caso è diverso

      magari aiuterebbe se non ci fosse quel 30-50% di costi aggiuntivi italiani dovuti giò solo all’iter burocratico ad ostacoli messi di proposito, e nel caso più difficile dell’eolico su terra, una parte fosse invece dirottata in maggiori vantaggi economici al territorio ospitante

      PS: nel link che hai messo l’obiezione non sembra neppure estetica, perchè magari (?) il progetto è stato ben studiato; ma che la strada sterrata per raggiungere l’impianto causerebbe un non meglio precisato “problema” di sicurezza al parco (inecndi o alluvioni, strano perché avrei detto l’opposto, che una starda sterrata aggiunta aumentasse la sicurezza del parco).. a me già fischiano un po’ le orecchie di argomento fantoccio.. il responsabile regione citato nell’articolo è giunta Toti

      1. Buongiorno. Condivido quello che dici, purtroppo ultimamente c’è l’usanza che se una cosa la propone uno di una lista opposta allora è sbagliata a prescindere. Un sindaco neo eletto nelle ultime amministrative, nell’approvare una proposta dell’opposizione ha spiegato che una buona idea è tale indipendentemente da chi la presenta. Questo dovrebbe essere lo spirito di chi amministra la cosa pubblica. Per le pale eoliche , visto che conosco bene il territorio, non ci sarebbe assolutamente nessuna controindicazione, è la solita caciara politica: una nuova strada su quelle montagne potrebbe avere una grande valenza turistica per la visita dell’entroterra, magari in bicicletta e una utilità fondamentale per la prevenzione e lo spegnimento degli incendi. Ma no, meglio dire sempre e comunque no a tutto.

        1. già, con sentieri sterrati larghi e tracciati , invece di quelli più rustici per soli esperti, c’è anche un potenziale per escursionismo

          e ora anche cicloturismo con mountain-bike con assitenza elettrica per le salite per i non atleti, magari bici anche affittabili a fondo valle vicino a un posto per lasciare la macchina e mangiare in una trattoria all’aperto, o arrivare in corriera e treno

  2. Ognuno la pensa come vuole, certo che per parlare male sempre del governo sarebbe più opportuno aprire un sito di politica.
    Io leggo molto volentieri articoli su altri temi…

    1. Mauro-Salvatore (non so quale preferisci) l’articolo non mi pare di politica

      riguarda il tema energia e transizione energetica:
      gli scappati di casa al governo stanno sabotando per decreto, ogni forma di rinnovabile economica, per non creare concorrenza alle vecchie e più care filiere energetiche, metano-petrolio ENI e eventualmente pure la truffa delle pentole radioattive

      Familismo mafioso? Statalismo corrotto sovietico? Alibabà e i 40 ladroni?

      rimane che questo tradimento degli interessi della Patria ci costa decine di miliardi all’anno in maggiore costo energia, mancati investimenti privati, mancato sviluppo

      invece in Spagna l’evoluzione positiva c’è stata rapidissima, prezzo energia sceso con le rinnovabili e soldi risparmiati e reinvestiti in modo virtuoso

      il tema secondo me è prima di tutto economico a breve termine,
      e anche ambientale, per chi ragiona in prospettiva

  3. in campo fiscale si,
    effettivamente stanno facendo l’interesse del loro elettorato, cioè difendere l’evasione fiscale, gli illeciti, i truffatori, la malavita, bloccare i processi anche amministrativi, etc,

    ma in campo energetico no,
    stanno tradendo tutta la Patria, anche i loro elettori (privati cittadini, imprenditori, aziendine ed aziende, etc); fanno di tutto per tenere alti i prezzi energia e rallentare e rendere meno economiche le rinnovabili, anche quelle senza incentivi

    stanno sabotando l’economia per fare gli interessi dei monopolisti energetici,
    a me non sembra un mandato elettorale, mi sembra corruzione

    ========
    in questa puntata:
    ad esempio hanno imposto che anche chi aggiorna i pannelli fotovoltaici di un grande impianto utility già esistente, magari per raddoppiarne la resa, dovrà rifare daccapo le autorizzazioni, magari vedendosi pure negato il permesso

    questo e gli altri decreti precedenti genereranno ricorsi ai tribunali TAR e infrazioni europee, ma avranno centrato l’obiettivo di farci perdere vari anni di tempo e di investimenti privati, che si possono tradurre in un altro danno economico della stessa entità del 110%

    che prima ci sia stato un cattivo governo M5S-LEGA, e ora uno pessimo FDI-LEGA, non è una scusante per farli gli applausi.. a debito pubblico stiamo galoppando, altri anni cosi e finiamo come l’argentina.. poco danno per gli evasori, ma per gli altri?

    1. Mauro il saturo

      Il governo peggiore è stato PD 5 stelle, forse l ha dimenticato chissà come mai….poi se per lei la maggioranza del paese è ladra o evasori non so come fa a viverci…vedremo che farà più danni per ora non c e partita il suo pd vince a mani basse

      1. vediamo un po’:

        – evasori e truffatori per definizion non possono essere la maggioranza, sono comunque uno dei pesi che abbiamo

        – mai stato il mio partito il PD; il punto è che secondo me è uno dei pochi “normali” in Italia, non basati su evasione e populismo (= andare a debito e truffe), al momento trovo seri e preparati anche Verdi Europeisti

        – governi di sinistra (bisogna andare più indietro, il M5S non è sinistra) per assurdo in Italia sono quelli che si incaricano il peso di fare le parti razionali, quello che dovrebbe fare una “destra liberale”, che da noi manca, cioè porre regole economiche trasparenti, fare le liberalizzazioni, curare i conti pubblici e il funzionamento del sistema giudiziario, sanità e scuole

        – storicamente lo hanno già dimostrato di fare “meno danni”:
        Prodi-Bersani sono gli unici governi che hanno prodotto due periodi in cui il debito pubblico calava invece di aumentare, la burocrazia veniva semplificata, e i telegiornali non erano occupati dalla campagne di distrazione di incitamento all’odio

        – 110% è stato ampliato (es alle villette) e prorogato dal governo M5S-LEGA e da 10-15 miliardi durante la crisi covid, siamo arrivati ai primi 50-60 miliardi, con il plauso della Meloni; Draghi e PD erano per frenare;

        – 110% nel 2022 e 2023 è stato prorogato da governo attuale;
        queste proroghe, date quando ormai era già chiaro che sarebbero state disastrose, da sole valgono 2/3 dello sfondone da 180 miliardi

  4. Mauro il saturo

    Io ho una id4 e mi trovo alla grande, ma demonizzare sempre il governo non serve a molto, ognuno fa i provvedimenti per cui è stato votato…prima con altri governi non mi sembra che fosse molto diverso….
    Buttare soldi con il 110 ha fatto solo danni, meglio fare meno e controllato almeno si spera

    1. caprone manicheo

      Il problemi del 110 non sono state le norme del provvedimento ma l’indole fotti fotti che in italia dilaga da nord a sud.

      Se gli italiani fossero un popolo onesto non si sarebbero verificati problemi.

      1. Infatti. Io il 110 l’ho fatto, ma ho fatto tutto in regola ho 2 faldoni pieni che lo dimostrano. La banca per ritirarmi il credito mi ha contato pure i peli del c*ulo. Il problema è come dici tu, purtroppo qualcuno lo ha sfruttato per truffare stato e quindi i cittadini. Spero esca una legge che vada a ricontrollare tutti i lavori dalla a alla z uno e giù stangate a chi ha truffato!

      2. Sempre a proposito di fotti fotti: altro effetto del 110 è che qualcuno finalmente ha ridotto il “nero”, con elettricisti e idraulici che sono passati dai 30000 euro all’anno del 2019 ai 60000 del 2022…

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