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Testato il nuovo motore rotativo del progetto MERLAN

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MERLAN
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A ottobre su VaiElettrico (guarda) abbiamo anticipato il progetto, oggi possiamo presentare i primi risultati di MERLAN ovvero Motore Elettrico Rotativo Lineare per Applicazioni Navali. Un’idea diventata prototipo applicabile alla propulsione navale, all’azionamento di timoni e alla movimentazione di carichi di bordo.

I ricercatori del progetto MERLAN sono fiduciosi perchè il motore elettrico potrebbe anche contribuire all’elettrificazione di nuove imbarcazioni: “Sia per la nautica da diporto che per imbarcazioni di grossa taglia”. Insomma se si taglia il traguardo  è un ottimo contributo per la nautica elettrica che ad oggi  resta indietro rispetto agli altri settori a emissioni zero.

Il motore rotativo

Ma di cosa si parla? “Un motore elettrico rotativo con geometria lineare in grado di rivoluzionare tutti gli azionamenti a bordo di una nave”. Questa la spiegazione del team di progetto che lo ha testato “in due diversi ambienti operativi, ovvero su un’imbarcazione in mare e su un impianto di sollevamento a terra“. La squadra di ricerca è il frutto di una partnership pubblico – privata tra Area Science Park, l’Università di Trieste, Lampas System, azienda specializzata nella produzione e fornitura di motori elettrici e Officina Navale Quaiat, realtà attiva nel settore motoristico, costruzione e riparazione meccanica navale.

“Grazie alla presenza di due alberi rotanti paralleli, il motore si presta ad applicazioni quali la propulsione di natanti dotati di doppia elica, come pure agli impieghi propulsivi innovativi (a idrogetto, azimutali o con unità cicloidale), e l’azionamento di doppi timoni sincronizzati a assi paralleli – spiega Marino Quaiat, responsabile di Officina Navale Quaiat -. I vantaggi della tecnologia MERLAN rispetto a quella tradizionale sono molteplici. Alla maggiore flessibilità di installazione si aggiunge la possibilità di impiegare il motore, per generare coppia utile, in spazi di bordo ristretti che resterebbero inutilizzati, dato che un motore elettrico di forma tradizionale sarebbe difficile da alloggiare”.

L’ efficacia è stata testata in applicazioni di movimentazione e sollevamento, grazie al supporto di Concrane, aziende specializzata nella realizzazione di dispositivi di sollevamento per navi. Della progettazione elettromagnetica e meccanica, cuore del progetto, si è occupata l’Università degli Studi di Trieste. “Affinamenti e migliorie sono ancora necessari – spiega Alberto Tessarolo, professore dell’Università di Trieste – Possiamo lavorare per dotare la macchina di opportuni sistemi di raffreddamento e per ottimizzare i volumi interni, miglioramenti che ne potranno aumentare la densità di coppia portandola a valori anche di 4 volte superiori a quelli realizzati con il prototipo, come pure possiamo rendere più fluido il moto delle parti rotanti così da ridurre significativamente la rumorosità”.

La voce dei ricercatori

Lampas System, invece, si è dedicata alla costruzione elettromeccanica del motore: “È stata una sfida per noi costruire un macchinario elettrico completamente diverso dalla tradizionale produzione elettromeccanica – sostiene Angelo Torres, responsabile tecnico di Lampas System – È stato un percorso di condivisione e crescita che ha portato ottimi risultati e che non si esaurisce con la fine del progetto”.

Marina Terconi Area Science Park di Trieste

“Il punto di forza del progetto è stata la stretta collaborazione tra mondo della ricerca e dell’industria – sottolinea Martina Terconi, responsabile tecnico del progetto per Area Science Park – Le difficoltà tecnologiche non sono mancate, data l’innovatività del prodotto, ma sono state brillantemente superate dalla collaborazione tra i partner”.

Un contributo allo sviluppo di soluzioni per MERLAN è arrivato da ABB, leader tecnologico nei prodotti per l’elettrificazione e l’automazione industriale. Sul fronte dei finanziamenti MERLAN è un progetto finanziato da un bando europeo della Regione Friuli Venezia Giulia.

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