Xpeng G6 e G9, due auto cinesi che puntano però al mercato europeo offrendo tanta tecnologie e una cura dei dettagli premium
Doppia presa di contatto con il brand Xpeng che ha presentato in Italia due modelli: G6 e G9. Xpeng è un brand che abbiamo già conosciuto nei mesi scorsi, importato nel nostro paese da Atflow. È un marchio cinese ma che si colloca però su a una fascia più premium e che vuole entrare in diretta competizione con marchi come Tesla o con quelli europei. La filosofia è quella di non puntare solo sul prezzo, ma sulla qualità e, soprattutto, su una tecnologia molto avanzata.
Xpeng è infatti un colosso che in una decina d’anni è riuscito a diversificare in vari settori ma sempre costruendo la tecnologia intorno a un’idea e non il contrario. È per esempio attiva nel campo della robotica, ha sviluppato un’intelligenza artificiale e l’anno prossimo commercializzerà al pubblico cinese le prime auto volanti.
Xpeng G6
La Xpeng G6 è un suv coupé dalle proporzioni ormai classiche per il segmento segmento. Le dimensioni sono: 4,75 metri di lunghezza, 1,90 di larghezza e 1,65 di altezza. Le linee sono assolutamente morbide e fluide e colpisce come non ci siano forme dure o rette da nessuna parte. Unici elementi taglienti sono i gruppi ottici sia all’anteriore che al posteriore. Gruppi ottici che rappresentano un elemento di continuità tra i vari modelli in gamma con quello che Xpeng ha definito “X-BOT Face Design”. La parte posteriore è poi quella che strizza più l’occhio al mondo coupé e quindi scende decisa e gioca anche un po’ con i colori per accentuare ancora di più l’abbassamento della linea.
Gli interni della Xpeng G6
Gli interni sono molto sobri eleganti e, al contrario dell’esterno, qui le linee sono tutte parallele e gli angoli tutti a novanta gradi. Nulla da dire sulla qualità costruttiva e sulla scelta dei materiali: c’è tanta pelle, tante superfici morbide e anche le plastiche sono di buona qualità. Molto comodi e ben fatti anche i sedili che sono riscaldabili e raffrescati. Rispetto allo standard si ha l’impressione che siano più larghi del normale. In plancia domina un display da 15”, vero cervello della Xpeng G6. Da qui si comanda tutto attraverso una serie ampia e profonda di menù. Il software è però molto intuitivo e semplice da usare. Comoda la tendina che contiene una serie di shortcut per le funzioni che si utilizzano più di frequente.Davanti al conducente c’è uno schermo da 10 pollici troviamo tutte le solite informazioni di guida.
Gli spazi sono gestiti molto bene ma senza particolare originalità: il tunnel centrale è abbastanza imponente e nella parte superiore accoglie una doppia ricarica a induzione per smartphone con tanto di raffreddamento. Doppio porta bottiglie e un grande vano porta oggetti. Il sistema audio è firmato Xopera e comprende 18 speaker con tecnologia 3D, con tanto di subwoofer.
Come va la Xpeng G6
La G6 ha un motore posteriore da 210 kw e una batteria LFP da 65 kWh. Chi ha bisogno di più autonomia può scegliere la versione Long range con batteria NCM da 84 kWh. C’è poi anche l’allestimento Performance che è una Long range con un secondo motore all’anteriore da 140 kW.
L’autonomia WLTP è rispettivamente di 435, 570 e 550 km. La velocità di ricarica arriva è di 280 kW mentre “solo” 215 per la versione standard.
La G6 ha una guida molto rilassata, l’assetto punta al confort ma non si scompone più di tanto anche se sollecitata. L’accelerazione è buona e nonostante si senta che i cavalli ci sono, la potenza viene gestita con grande progressività. Lo sterzo è abbastanza diretto e preciso, senza sbavature anche nei tornanti che abbiamo affrontato. In generale si ha l’impressione di una guida molto morbida e sempre composta.
Allestimenti e prezzi della Xpeng G6
La G6 è disponibile in tre allestimenti che differiscono per motore e batteria, ma che hanno praticamente le stesse dotazioni full optional. Il prezzo di lancio è di 39.700 euro.
Xpeng G9
Con la Xpeng G9 saliamo di categoria e anche di dimensioni, soprattutto cresce la lunghezza: 4,9 metri. La larghezza 1,93 e l’altezza 1,68. Il frontale assomiglia a quello della G9 anche se il cofano è molto meno inclinato. Cambia molto il posteriore perché invece che scendere rimane teso e slanciato. Questo gli conferisce un’aria anche un po’ più aggressiva.
Gli interni della G9 hanno diversi punti in comune con la G6 ma la qualità e gli allestimenti sono ancora più premium. C’è anche uno schermo da 15″ dedicato al passeggero. Il display non è visibile dalla postazione del guidatore per non essere una potenziale fonte di distrazione.
Le sedute extra large sono state studiate con particolare cura: i sedili anteriori sono inclinabili fino a quasi 180°, il sedile conducente è regolabile elettricamente in 8 direzioni e dispone di supporto lombare regolabile in 4 direzioni tramite display centrale. Il sedile passeggero ha una regolazione a 6 vie e le sedute anteriori sono ergonomiche, riscaldabili e ventilate (seduta + schienale) mentre i passeggeri posteriori possono usufruire di sedili riscaldabili (seduta + schienale) con schienale inclinabile fino a 37°. Tutti i sedili hanno la funzione massaggio regolabile su diverse intensità e tipologie.
Grande attenzione all’audio, con un sistema che integra ben 22 altoparlanti, di cui 2 integrati nel sedile del conducente e 2 speaker esterni.
In generale gli interni della G9 sono davvero accoglienti, verrebbe quasi da dire avvolgenti, un po’ stile salotto. Rispecchiano una concezione del veicolo un po’ diversa da quella occidentale. L’auto infatti non deve solo essere bella da guidare, ma anche da vivere.
Come va la Xpeng G9
Anche qui tre versioni: Standard con motore 230 kW e batteria LFP da 78 kWh; oppure nella Extended range NCM da 98 kWh. Sempre batteria da 98 kWh e stesso motore da 230 kW al posteriore anche nella Performance che però ha un secondo motore da 175 kW anche all’anteriore raggiungendo più di 700 Nm di coppia e impiegando meno di 4 secondi per passare da 0 a 100 km/h.
L’autonomia dichiarata è rispettivamente di 460, 570 e 520. La velocità di ricarica è di 260 kW per la standard e 300 per le versioni con batteria NCM. Il che significa passare dal 10 all’80% in circa 20 minuti.
Le sensazioni di guida al volante della G9 vanno nella stessa direzione della G6. Il confort dia acustico che dinamico è al primo posto e il risultato è davvero buono: si passa su buche e imperfezioni stradali senza quasi sentirle. Tra le curve non è agilissima e le sospensioni devono gestire ingombri e pesi abbastanza importanti. Anche nei tornanti più stretti però la G9 si è comportata bene senza mai scomporsi e, pur non essendo un’auto sportiva, si sente la potenza e il lavoro fatto per incontrare lo stile di guida europeo.
Allestimenti e prezzi della Xpeng G9
LaXpeng G9 è disponibile in tre allestimenti che differiscono per motore e batteria, ma che hanno praticamente le stesse dotazioni full optional. Il prezzo di lancio è di 55.780 euro.
Ho guardato con attenzione il video e letto con cura il testo dell’articolo. Il taglio della presentazione mi è parso ancorato a un approccio tradizionale, focalizzato su estetica, fari, plastiche e rivestimenti in pelle. Anche per quanto riguarda l’interfaccia utente del computer di bordo, la presentazione si è limitata a funzioni basilari, come la gestione delle impostazioni di bordo. Tuttavia, considerando che il titolo dell’articolo poneva l’accento sulla tecnologia, mi sarei aspettato un approfondimento più concreto proprio sui sistemi avanzati di assistenza alla guida.
In particolare mi sarei aspettato — e che vi propongo come suggerimento per le vostre future presentazioni — è una maggiore attenzione alla dimostrazione e alla verifica dei sistemi ADAS.
Per le prossime presentazioni di nuovi modelli, suggerisco di predisporre una lista di test standard da eseguire su ciascuna vettura. Troverei molto interessante vedere video dedicati a prove pratiche di alcuni sistemi ADAS, come le manovre di parcheggio (sia laterale che a pettine), soprattutto in presenza della funzione di parcheggio automatico. Un altro aspetto rilevante, a mio avviso, è il comportamento degli ADAS in autostrada, in particolare per quanto riguarda il controllo adattivo della velocità e la gestione dei sorpassi da parte del sistema di guida assistita.
Vi invito a considerare queste osservazioni non come una critica, ma come uno spunto costruttivo per rendere le vostre presentazioni più complete e in linea con l’evoluzione dei sistemi ADAS.
Tieni presente, Ivone, che gran parte di questi test, soprattutto quelli dei nuovissimi modelli, sono realizzati con una disponibilità molto limitata dell’auto, due o tre ore al massimo, in una unica sessione per tutti i giornalisti specializzati. Per test più approfonditi è necessario disporre dell’auto per una settimana almeno. Facciamo anche quelli, nei limiti delle nostre possibilità, ma non è proprio una passeggiata
Grazie per la precisazione, avevo assunto (erroneamente) che i costruttori fosse di “manica larga” con i giornalisti specializzazi e concedessero loro l’uso delle auto in prova per almeno una giornata.
Anche una giornata non basterebbe per i test approfonditi che vorresti leggere tu.
Concordo con Ivone.
Soprattutto per le BEV è ormai molto utile porre l’accento sulla parte tecnologica.
Ma perché xpeng commercializza in italia la versione vecchia della g6 quando nel resto del mondo è in vendita la versione 2025 (la riconoscete per il marchio sul cofano e una luce frontale tipo tesla juniper) con una batteria strepitosa? E che siamo diventati il mercato di serie b dove si piazza l invenduto degli altri paesi? Pare di si..
Mi ha molto incuriosito come brand ma ai fatti mi sembrano due auto un po’ banalotte.
Per curiosità, la pelle degli interni è vera pelle?
Caro Endymar, quelle che ho visto in Cian mi sembra utilizzassero vera pelle. Ma, non ne sono sicuro perché durante i giri di dimostrazione (non guidavo io, ero uno dei passeggeri) che mi hanno offerto ho dedicato tutta la mia attenzione agli ADAS.