Home Auto Test su strada R5, con il VIDEO

Test su strada R5, con il VIDEO

17

Test su strada R5: Paolo Mariano ha guidato la nuova Renault in Costa Azzurra, 110 km per farsi un’idea di piacere di guida, abitabilità e consumi. VIDEO.

Test su strada R5, nella versione 52 kWh (32.900 euro)

YouTube player

Paolo si aspettava un’auto particolarmente divertente da guidare, destinata a un pubblico giovane, proposta con colori forti come il giallo o il verde pop della prova. L’attesa non è andata delusa, anche se la prova andrà ripetuta su distanze e terreni più impegnativi dei dintorni di Nizza. A dispetto delle misure esterne contenute (392 cm. di lunghezza, 13 in meno della Clio), la R5 offre una grande abitabilità interna, grazie a un passo molto ridotto. Con soluzioni tecniche da auto di categoria superiore, come le sospensioni mutilink al posteriore e il doppio vetro nel parabrezza, che crea un ambiente ovattato all’interno. Il sistema di navigazione, poi, è lo stesso della Megane, decisamente più evoluto di quello molto più spartano della Zoe. La versione provata da Paolo è la prima ad essere lanciata sul mercato, con 52 kWh di batteria, 410 km di autonomia e motore da 110 kW, a 32.900 euro. Seguirà la versione più economica, a partire da circa 25 mila, con batteria 40 kWh e motore da 70 o 90 kW.

Test su strada R5Consumo della prima prova (110 k): 12,5 kWh/100 kmTest su strada R5Test su strada R5

Un altro aspetto convincente della nuova Renault 5 è il peso complessivo, sotto i 1.450 kg. Si è lavorato sia sul pacco-batterie sia sul motore per riuscire ad avvicinare la stazza a quella di un corrispondente modello con motore termico e, ovviamente, contenere i consumi. A questo proposito una prima indicazione è arrivata dai 110 km percorsi da Paolo, al termine dei quali il computer di bordo ha registrato il dato medio di 12,5 kWh/100 km. Quindi una percorrenza di 8 km con un kWh di energia. Per calcolare la spesa occorre capire dove si ricarica. Per chi ha la possibilità di farlo a casa, a un costo di 25-30 centesimi al kWh, si può avere un risparmio enorme rispetto a un’auto a benzina delle stesse dimensioni. Le colonnine pubbliche, si sa, sono molto meno convenienti. Ricordiamo che la R5 ricarica con potenza fino a 11 kW in corrente alternata e fino a 100 in continua.

Test su strada R5
Paolo Mariano con le auto del test con la nuova Renault 5, svolto in Costa Azzurra.
Apri commenti

17 COMMENTI

  1. 1) “la R5 offre una grande abitabilità interna, grazie a un passo molto ridotto.” No, il passo ridotto è una caratteristica che riduce abitabilità, ed anche l’accessibilità quando si tratta di una 4/5 porte. Comunque qui abbiamo un passo di 2,54mt, che non è propriamente un valore ridotto su un mezzo di 392cm di lunghezza complessiva.
    2) “Con soluzioni tecniche da auto di categoria superiore, come le sospensioni multilink al posteriore”. No, si tratta di un McPherson come si evince facilmente osservando le immagini della cartella stampa, pur evoluto secondo lo schema dell’ing. Sergio Camuffo che lo mise a punto nei primi anni 70 per le Lancia di quel periodo; lo schema venne poi usato su diversi modelli Lancia ed Alfa Romeo fino alla 147 ed anche Nissan, se non ricordo male, lo utilizzò su alcuni modelli. Il multilink è un’altra cosa, chiedere a Mercedes che lo presentò sulla 190, quello è il vero multilink anche se diversi costruttori hanno impropriamente preso a chiamare “multilink” qualunque schema sospensivo che non fosse un ponte rigido, un ponte torcente o un McPherson ed avesse più di due braccetti… Si tratta comunque di una soluzione più raffinata e costosa rispetto al canonico ponte ad H usato estensivamente su mezzi di questa categoria, vedo che il braccetto trasversale anteriore è più corto di quello posteriore quindi presumo abbiano cercato un certo recupero di convergenza in compressione. Sarei curioso di sapere se abbiano usato questo schema per dar qualcosa in più rispetto alla concorrenza oppure se abbiano dovuto adottarlo per mettere una pezza a qualcosa che non andava.
    3) “Con soluzioni tecniche da auto di categoria superiore, come …. il doppio vetro nel parabrezza, che crea un ambiente ovattato all’interno.” No, la novità per il segmento della R5 non è il doppio vetro, che è dotazione standard di qualunque auto venduta da almeno 40 anni, bensì il materiale plastico interposto fra i due vetri che ha anche caratteristiche fonoassorbenti. Il doppio vetro nel parabrezza, ovvero il parabrezza stratificato, è un dispositivo di sicurezza obbligatorio dai primi anni 80, la pellicola di materiale plastico inserita fra due lastre è funzionale alla sicurezza in caso di rottura del vetro.
    Dai ragazzi, sono le basi, se non si padroneggia un argomento si evita di affrontarlo, si scrive di altro che sicuramente ce n’è…

    • 1. Si tratta di un’ingenuità espressiva di chi ha riportato in sintesi nel pezzo quanto ho affermato nel video. Nel video spiego proprio il fatto che il passo insolitamente lungo da grande abitabilità all’auto.
      2. Si definisce multilink uno schema sospensivo che preveda l’utilizzo di più bracci. Questo è proprio un multilink, come peraltro evidenziato dai tecnici Renault anche in conferenza stampa.
      3. È vero quanto dici. Sarò più preciso in futuro. Anche se comunemente, proprio in funzione del fatto che tutti i parabrezza hanno il doppio vetro, quando si parla di doppio vetro si parla di vetro a isolamento acustico.

      • 1) “la R5 offre una grande abitabilità interna, grazie a un passo molto ridotto.” è, in italiano, esattamente il contrario di quanto riportato correttamente nel video, non è un’ingenuità espressiva.
        2) Se il gruppo molla+ammortizzatore viene rigidamente fissato al portamozzo al fine di vincolarne 2 gradi di libertà sui 5 da gestire, si tratta comunque di una derivazione dello schema McPherson, chiamarlo “multilink” è improprio. Ci sta che gli uffici stampa tentino di nobilitare il proprio prodotto incartandolo ed infiocchettandolo con termini altisonanti (è il loro mestiere…), sarebbe però il caso che i giornalisti facessero un pò da filtro tra le cartella stampa e le pubblicazioni sulle proprie testate; chiaro che per far questo serva un minimo di competenza.
        3) Comunemente si parla di “parabrezza acustico”.
        Con “doppio vetro” ci si riferisce invece ai vetri laterali che quasi sempre sono singoli ma, in rari ma pregevoli casi (uno di questi dovrebbe esser la Model Y), vengono stratificati proprio per isolare acusticamente l’abitacolo.

  2. Auto molto bella e pare ben riuscita, per cui penso venderà bene. Soprattutto in un segmento dove c’è veramente penuria di prodotti interessanti.
    Per lo meno a livello europeo, in italia anche venderà ma qui per una segmento B e il cliente tipo rimane troppo troppo cara. Parlo della versione con batteria grande perché di sicuro quella con batteria piccola non convince gli scettici data la scarsissima autonomia.
    Io personalmente sono più per quella che sarà la versione alpine incrociando le dita ma ho paura che spareranno prezzi superiori a una model 3 rwd il che è comunque follia date le caratteristiche tecniche.
    Una cosa però che mi dà da pensare è che nel complesso non mi sembra un grande passo avanti rispetto alla zoe.
    Piattaforma nativa solo elettrica, più bella, più dinamica, più moderna, ecc
    Però autonomia, tempi ricarica, ricarica ac non mi sembrano siano evoluti.

  3. Il colore allegro fa molto, a memoria devo andare indietro alle auto anni 70 per ricordare colori pastello così solari, per es la Renault 4, e da noi la sportivetta Alfasud, costruita in una regione baciata dal sole e dal mare, le prime serie avevano questi colori molto belli (anche uno dei verdi e un giallo identici a Renault 5 elettrica):

    http://www.alfasud-giardinetta.net/Giardinetta_in_print_files/1975_Alfa_range_colour_brochure/GIP_1975_Alfa_range_colour_samples.htm

    Poi è iniazta era die colori “importanti”, seriosi per sembrare ignorili, e infine i grigi guerreschi, per sembrare aggressivi nella giungal della strada

    se si tornasse a un po’ di colori allegri degli anni del boom economico e fiducia nel futuro non sarebbe male anche per l’occhio.. magari se poi abbassereranno un pochino il prezzo ancora meglio 🙂

  4. Io sono un fan Tesla, ma a 30.900eur, con 12.5kWh/km non e’ assolutamente niente male.
    Poi la Renault5 fu la mia prima macchina.

    • in realtà potrà sicuramente fare molto meglio nell’uso normale urbano-extraurbano…
      io ho la Megane e-tech (160kW e un bel po’ di peso in più) ma da due anni ad oggi e 28000km sono stabilissimo su 10.6 estivi e 11.6 invernali, guidando moltissimo in extra urbano e affatto piano (con rischio divorzio 🤣); in città a velocità CdS son stabile tra 8.9 e 12.5kWx100km… Forse mi aiuta molto aver 4 livelli di frenata rigenerativa (che scelgo in base alle situazioni) ed il fatto di aver inserito solo 1 volta per curiosità la modalità Sport … Autostrada ogni tanto e solo sotto i 120kmh … ma più che altro per evitare guai e matti in giro…
      Francamente non vedo l’ora di provarla (concessionario permettendo)… con un po’ di nostalgia …

      • Mamma mia, Damiano, a me che ho una ben più piccola Zoe i tuoi consumi sembrano davvero incredibili!
        Oltretutto, io noto una robusta differenza fra il “consumometro” nel cruscotto (che ad oggi indica 11,4 kWh/100 km e che, per motivi a me ignoti, si auto-resetta ogni tre mesi circa senza che io possa farci nulla) e i miei calcoli di consumo basati sui kWh ricaricati vs. km percorsi secondo l’app My Renault (ad oggi 15,0 kWh/100 km su tutti i 23.000 km totali che ho percorso).
        Noti anche tu questa differenza?

    • Attenzione che la R5 52 kWh, secondo il listino ufficiale su renaut.it, parte da 32.900€ (non 30.900€) per la versione Techno + messa in strada. Con l’altra versione dicponibile, la Iconic, si sale a 34.900€.
      Nemmeno la 40 kWh pare costare i 25.000€ che si sentono in giro: il sito renault.it non ha ancora info ufficiali (dice “coming soon”), ma su alvolante.it il prezzo di listino è indicato a 27.900€ per la versione Evolution + messa in strada.
      Sinceramente sono prezzi che mi lasciano molto perplesso.

    • Boh… io con temperature alte come nel video con la Zoe faccio uguale e se mi impegno anche meglio. Non vedo questo salto quantico.

  5. L’auto è veramente bella, molto giovanile e ben fatta sia dal punto di vista tecnico che di design. Credo che farà vendite importanti in Europa, ma poiché reputo l’Italia un mercato a sé, indipendente da ragioni tecnico-economiche e dipendente da vedute politiche e culturali, dubito venderà molto da noi.
    Anche Volvo EX30 doveva essere l’auto della svolta nel suo segmento ed effettivamente un certo successo lo sta avendo, ma guarda un pò non in Italia

Rispondi