TEST – Renault 5 E-Tech: bella in città e divertente tra le curve

Renault 5 E-Tech ha un design spettacolare ed è divertentissima da guidare. Ha più di 300 km di autonomia e i prezzi partono da 26.900 €.

Renault con la 5 E-Tech auto ha fatto a mio parere un piccolo capolavoro: è riuscita a strappare un’icona dal passato e proiettarla nel futuro. Le proporzioni sono perfette, le linee e i volumi ricalcano quelle della R5 del passato, ma allo stesso tempo un’infinità di dettagli la rendono un’auto attualissima. 

Renault ha curato tantissimo i dettagli a partire dai gruppi ottici con un motivo a quattro angoli che ritroviamo nelle diverse componenti luminose. Immancabile anche l’orgoglio di patria con una piccola bandiera francese proprio nell’angolo del proiettore. Sul cofano spicca invece quella che sembra una tabella. Un numero 5 disegnato da bande led che indicano anche sommariamente lo stato di carica della batteria. Guardando la linea laterale la R5 sembra più lunga di quella che è in realtà. Infatti parliamo di meno di 4 metri (392 cm) con un passo di 2 metri e mezzo.

Le ruote sono da 18 pollici ma il passa ruota nero le fa sembrare ancora più grandi. Passa ruota che si collega a una minigonna, sempre nera, che corre fino alle ruote posteriori. Molto bello il dettaglio del tettuccio con una linea rossa che prosegue fino al posteriore evidenziando il piccolo spoiler sopra al vetro. Il posteriore è la parte che è in assoluto più identica alla R5 del passato, l’elemento veramente distintivo sono i gruppi ottici moderni nonostante la silhouette tenga fede all’originale. Il bagagliaio è abbastanza capiente (326 litri) e si sviluppa soprattutto in profondità.

Motore e batteria

La R5 nasce sulla piattaforma AmpR Small dedicata ai veicoli di segmento B. Due scelte di batteria: Comfort range da 52 kWh per un’autonomia WLTP di 410 km oppure Urban range da 40 kWh e 312 km WLTP. La Comfort arriva a 150 cavalli e la Urban a 120 con una coppia rispettivamente di 245 e 225 Nm. Altra differenza è nella ricarica di picco: 100 kW per la Comfort, 80 per la Urban. Entrambi si fermano a 11 kW in AC. 

Interni

Quello che secondo me è il più grande difetto di questa R5 sono le dimensioni degli interni. In quasi 4 metri di auto, soprattutto su una piattaforma nativa elettrica, si possono ricavare abitacoli decisamente più spaziosi. 

Dimensioni a parte, gli interni sono spettacolari. Tutte le superfici rivestite sono realizzate in “jeans” 100% proveniente da bottiglie riciclate. La decorazione con disegno ad H dei sedili è un richiamo agli interni degli anni Ottanta, come anche lo sono anche altri dettagli e le cuciture davanti al lato passeggero. I colori sono volutamente POP, in linea con gli esterni. Gli spazi di stivaggio, non sono molti e non sono molto grandi, mentre ricarica wireless e porte usb C sono ben studiate e di facile utilizzo. 

Tecnologia

La plancia ha due schermi entrambi da 10 pollici. Quello del guidatore è idealmente suddiviso in tre parti ed è configurabile per avere sott’occhio le quello si desidera: consumi, navigatore, multimedia, e tutte le altre informazioni. 

Quello centrale permette di gestire le impostazioni del veicolo e di scegliere tra le quattro modalità di guida: Eco, Comfort e Sport più una personalizzata. Di fatto si regolano durezza dello sterzo ed accelerazione.

La navigazione è quella di Google quindi ci permette anche di pianificare in anticipo le soste per la ricarica o di prevedere la carica residua all’arrivo.

Come si guida la Renault 5 E-Tech?

Renault ha lavorato tantissimo per mantenere i pesi contenuti e la posizione di guida bassa. La batteria è sottile, i sedili sono stati progettati per ridurre l’altezza e tutto questo lavoro si sente. La R5 è una macchina spettacolare da guidare. Lo sterzo è preciso e molto diretto e l’assetto permette di divertirsi davvero molto tra le curve. Ovviamente la R5 è perfetta anche in città dove paga però un po’ in termini di confort. Le sospensioni infatti sono più pensate per una guida allegra che per assorbire dossi e pavé.

L’accelerazione è spettacolare, mentre sulla frenata bisogna dilungarsi un po’. Il pedale sinistro ha una corsa brevissima, quindi bisogna entrare un po’ in confidenza per riuscire a dosare con precisione la frenata. A me personalmente piace molto, come anche le sospensioni rigide, ma si rientra nei gusti personali.

Consumi e prezzi

Senza avere alcun riguardo si fanno tranquillamente 100 km con 16 kWh quindi possiamo dire che l’autonomia reale è intorno ai 320 km, che se ci si muove prevalentemente in città sale anche di parecchio. 

Prezzi: si parte da 26.900 per la urban e da 31.900 per la Comfort range. Arriverà anche una Urban range da 95 cavalli con un allestimento un po’ più semplice e costerà 25.000 euro. 

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Visualizza commenti (39)
  1. Qui in Italia ne venderanno 4 in croce, prezzo fuori dal mondo, scarsa autonomia e scarsa velocità di ricarica.La inster è migliore su tutto (esterica a parte). Avanti il prossimo.

  2. Spettacolari gli interni… Spettacolare la guida… Spettacolare l’accelerazione… Scusi Sig. Quattrini, ma, quante e quali auto elettriche ha provato finora per fare tali mirabolanti commenti?

  3. Vista dal vivo, esternamente ben realizzata, gli interni sono molto scarni quanto a qualità dei materiali e a spazio. La plastica non appaga gli occhi ed hanno scelto di renderla molto presente, la situazione peggiora nella zona posteriore dell’abitacolo dove ci sono persino viti a vista. E non raccontiamoci balle sul prezzo perché la versione intermedia non viene via per meno di 33 mila euro.

  4. Divertirsi tra le curve ma stiamo scherzando? Non lo sapete che il divertimento alla guida di questi tempi è bandito? Molto meglio circolare a 35 all’ora con tutti gli adas attivi (non sia mai che non riesca a gestire l’auto a quella velocità) o possibilmente guida autonoma e impiegare il triplo del tempo per arrivare a destinazione!

    1. Quando la strada è sempre la stessa due volte al giorno, non importa quanto siano belle e divertenti le curve, ti annoi comunque. Soprattutto se la fai con altri automobilsti con le loro esigenze e i loro errori. E con i pedoni che si buttano in strada, o i ciclisti. O i pedoni che mentre attraversano si ritrovano a doversi buttare indietro perchè un simpaticone ti sta superando mentre sei fermo davanti alle strisce.
      In tutti questi casi benedici gli adas. Perchè se, per sfortuna, causi un incidente grave a un essere umano, sapere che avresti potuto evitarlo ti fa stare solo molto, molto peggio.
      Oppure tu puoi essere tra quelli che potrebbe dire “eh vabbeh ma mi sono divertito. chissene del tipo. bro bro, zio zio.”

      1. Guido da 20 anni tutti i giorni (magari non sono un veterano della guida) mai sentito nemmeno lontanamente l’esigenza di un adas, mai avuto incidenti che vadano oltre un banale tamponamento a 10 all’ora, l’auto più nuova che ho avuto è del 2007…Se mai mi capiterà un incidente (spero vivamente di no) non starò certo a rimuginare per anni su come sarebbe potuta andare la situazione se avessi avuto adas o meno

        1. beh è abbastanza scontato che se non fai incidenti non senti l’esigenza degli adas, quelli si vedono quando servono ovvero in situazioni imprevedibili.
          conosco più di qualcuno a cui la frenata automatica d’emergenza avrebbe salvato il muso della macchina, gente che come te guida da 20 anni e più, ma la distrazione può capitare a chiunque..

          1. Certo non sto dicendo che siano inutili (comunque fanno lievitare il prezzo di un’auto e ne aumentano la complessità costruttiva con sensoristica, cablaggi, centraline, ecc.) ma da certi commenti che leggo spesso sembra ormai che guidare un’auto senza adas sia più pericolo che fare arrampicata libera

    2. Guido Baccarini

      Sono circa 50 anni (sì, mio padre quando ero un bambino piccolo ce le faceva indossare anche sui sedili posteriori dopo averle faticosamente fatte installare) che indosso cinture di sicurezza e non mi sono mai servite: che sciocchezza usarle.
      I veri uomini non hanno bisogno di ADAS. I veri uomini non sternutiscono mai perchè hanno il sole frontale che li abbaglia, chiudendo gli occhi in quei due secondi in cui il bambino ti attraversa la strada.
      I veri uomini non hanno bisogno di ADAS. I veri uomini frenano tranquillamente anche se dietro ad una curva a fine gennaio trovano improvvisamente una lastra di ghiaccio di 10 metri dovuta allo “straripamento” di un canaletto di scolo, perfettamente liscia e tirata a lucido.
      I veri uomini non si allungano mai a prendere dal cassettino portaoggetti uno straccio per schiacciare quella fastidiosa zanzara proprio mentre quel tizio decide di aprire improvvisamente la portiera.
      I veri uomini dovrebbero girare senza assicurazione nell’auto, perchè a loro non serve: non causano incidenti, mentre si gustano il piacere di guidare da soli, senza biciclette in mezzo alla strada, pedoni a casaccio, imbecilli in doppia fila, sorpassi in curva e svolte a sinistra creative.
      E’ un’iperbole? No, è la stessa identica cosa. Le assicurazioni costano (e parecchio) tutti gli anni e ti servono solo e unicamente se fai un incidente. Esattamente come gli ADAS, che però costano una volta sola (come l’assicurazione di pochi anni, meno della vita dell’auto) e ti servono solo se fai un incidente. Eppure NESSUNO si sogna di dire che l’assicurazione RCA sia una cretinata inventata per farci pagare di più e farci sentire più uomini.
      I veri uomini, con un rischio pazzesco, sono quelli che hanno guidato una BEV sulla Luna: senza assicurazione, senza targa e senza ADAS. Quelli sì che erano veri uomini, davvero.

      1. Ma soprattutto l’uomo vero sulla luna sarebbe capace di fare l’incidente col marziano. Poi ti voglio vedere a fare la constatazione amichevole interplanetaria. ☝️

  5. antonio Gobbo

    Scusare ma con un’auto con 320 km dj autonomia WLTP che nel migliore dei casi in estate in città e statali da 0 a 100^ dj batteria ne farà 250 (nella realtà del 20 – 80%) saranno tra j 150 e j 200 (percorrenza jn autostrada non pervenuta) che costa “solo” 26000 euro si vorrebbe fare la transizione all’elettrico?.
    In Francia va alla grande ma li basta che sj chiami renault e vomprerebbero qualsiasi cosa, ma da noj forse ka potrebbe acquistare qualche signora da ZTL per portare i figli a scuola e andare poi in oalestra non credo proprio il pendolare da 80 km in tangenziale con magari la non ricarica nel BOX
    Dai con queste caratteristiche e si prezzi non ci siamo proprio !!!! Forse 8000 euro di meno e tante colonnine AC se ne potrebbe parlare.

    1. La bigster deve avere un’assetto davvero rigido se ti ritrovi a scrivere in quel modo. O un sacco di buche in strada.
      Ma rileggere prima di inviare, no?

      1. antonio Gobbo

        Vedo che come correttore di bozze vai alla grande, magari dare una risposta che sia correlata a quanto ho scritto troppo difficile meglio buttarla sugli errori grammaticali (da mancanza di occhiali) complimenti !!!

        1. Inutile rispondere in tema a chi non vuole sentire. 🙂
          Ripeti da mesi lo stesso disco. Nonostante le risposte. A che serve risponderti? 😀

          E pensa che nella mia risposta “correttiva” ho fatto anche io un errore grammaticale. E mi da fastidio non averlo notato.

      1. antonio Gobbo

        Tommaso, finalmente una risposta sensata che da risposte serie e motivate a quanto ho scritto, complimenti con queste argomentazioni sjcuramente avrai convinto moltissime persone della bontà della R5.
        Poi qualcuno leggendo queste risposte sj chiede ancora come mai in Italia siamo al 5% di immatricolazioni di BEV … 🙂

        1. Guarda che io non devo né difendere né vendere niente. Semplicemente mi cadono le braccia quando leggo certe cose, e non parlo di automobili. ZTL (l’incubo di voi fratellini d’italia), donne in palestra o dal parrucchiere, etc etc.
          Poi dal punto automobilistico chi se ne frega, non ho nessuna voglia di perdere tempo. A questo punto diciamo che dovrebbe costare 15000 euro in un mondo di t-cross e yaris cross che ne costano 30

  6. una zoe leggermente vitaminizzata ad un prezzo più alto.

    boh, evidentemente alla gente piace essere presa per il culo.

    bella eh esteticamente, ma non puoi ripropormi quasi lo stesso powertrain della zoe ad un prezzo più alto..

      1. Se non ricordo male quando era uscita costava 21000€ la versione più bella…
        Più del doppio di una panda dell’epoca….

        1. Ricordi male , costava 32.000/36.000 la R135, l’aveva comperata un mio amico pagata 18.000 perchè 9.000 li aveva messi la regione e 9.000 lo stato (tot. 36.000), costavano 23.000 le tre gemelline Volkswagen (citigo-mii-eup).Quindi tornando all’argomento , prezzo più basso e caratteristiche decisamente migliori.

    1. 15.000 meglio ancora, 30.000 con modello base avanza magari anche qualcosa per le spese alimentari del mese.

  7. R5 per me è come EX 30… un successo incomprensibile.
    O meglio tecnicamente in comprensibile. Si vede che c’è una fetta non indifferente del mercato che compra con gli occhi.

    1. sempre esistita Ilario… anzi … gli acquisti “emozionali” sono quelli prevalenti..
      con le auto occorrono budget maggiori… ma son tanti coloro che possono…

        1. Al momento sto ancora combattendo per fare cambiare l’ auto a mia moglie..ma lei “resiste” (la sua ha solo 5 anni…) e poi giriamo solo con la BEV ormai… Però anche Inster 5una bella scelta..un po’ più piccola..

        2. Va detto che Inster è una segmento a questa una B, al di là che per me la Inster è terribile fuori ma sono gusti personali. Sicuramente però questa R5 è cara ma al momento può fare un po’ che le pare sia perché per “immagine” vende sia perché non ci sono rivali segmento b.

    2. Luca Dell'Oca

      Io penso più semplicemente che l’europeo medio ha un potere di spesa maggiore dell’italiano medio, quindi per la maggioranza del mercato di riferimento (tutta Europa e non solo l’Italia) questi prezzi sono accettabili. Oltretutto parliamo di due auto ben fatte, non credo che debbano costare meno solo perché sono segmento B.

      1. Sono d’accordo con te.
        Un mio amico è andato per comprarla …. Ma è tornato a casa con una Sandero!!!
        Mi ha detto con un figlio in arrivo ho bisogno di una macchina un po’ più grande,
        E poi c’è il risvolto economico…. 16000€ per la versione intermedia a GPL di colore bianca + 11000€ di GPL+ 2000€ di benzina per fare 200.000 km per un totale di 29.000€
        VERSUS
        una R5 dal costo 31500….
        Che dovrai ricaricare sempre con FTV di casa e sempre dalla tua colonnina.
        Inoltre la Sandero ha i tagliandi da fare, però la R5 quando la utilizzi per andare in viaggi medio/lunghi devi ricaricare in autostrada… che per le sue esigenze sono circa un 30% di km fuori dalla ” confort zone”….
        Insomma secondo lui ( ha un terreno privato dove installare una colonnina ) tra la “sbatta” di ricaricare quando sei in giro e 18.000/20000 di impianto FTV che non ha….ha deciso per la rumena!!!

        1. Questo dimostra che bisogna battersi per recuperare potere di acquisto (in Italia, Europa e nel mondo in generale) perché se non facciamo scelte più ecologiche (in tutti i settori! ) ma guardiamo solo a “quanto ci costa” al momento
          questo pianeta (dove viviamo) andrà presto presto a scatafascio a forza di gas… idrocarburi… inquinamento…e mi dispiace tanto per il tuo amico ed il suo figlio in arrivo..che avrà un gran brutto ambiente in cui provare a sopravvivere

          1. Il potere di acquisto però si recupera con un ripensamento dell’ economia e della produzione industriale che è legato all’ ecologia ma non dipende solo da quello. In Italia abbiamo da decenni un’ economia che lucra sul costo del personale è del capitale investito e non sull ‘ aumentare la produttività oraria nonostante il bailame dei nostri politici soprattutto di destra sull’ orgoglio made in Italy quando ormai è sempre peggiore se non in alcuni precisi settori o da parte di alcune specifiche che aziende che magari da tempo hanno abbandonato la logica del “faccio soldi smettendo di pagare gli operai, facendoli lavorare 15 ore al giorno su macchinari vecchi di 50 anni”.
            Quindi si la questione è importante, importantissima ma senza anche un cambio di paradigma di come gestiamo il mercato e l’economia i problemi non risolveranno. Bisognerebbe operare su più aspetti assieme ma tutti temono di scontentare i ricchi capitalisti.
            Per dire ho appena finito un lavoro e al momento sono nuovamente disoccupato e la motivazione? “Eh sapevamo che eri senza esperienza e infatti ti pagavamo poco ma noi Micca possiamo abbassarci per fare formazione a qualcuno. Ai miei tempi a 18 anni avevo già 30 anni di esperienza 🤣”. C’è tanto da fare, poi molte cose sono legate, dico solo che non basta il focus solo sull ‘ elettrico semmai anche.

        2. “Che dovrai ricaricare sempre con FTV di casa e sempre dalla tua colonnina.” stanotte ho caricato dalla presa. Costo del kWh finito (onnicomprensivo di tasse e dispacciamento tranne canone TV): 12,5 centesimi (Octopus Energia: se carichi di notte e hai un’auto compatibile, ti fanno lo sconto 50%). Ho consumato (non caricato: consumato, quanto è uscito dal contatore) 34kWh con cui avevo percorso 281 km con una macchina da 325CV.

          “18.000/20000 di impianto FTV che non ha” ho TRE preventivi in mano per un impianto da 6kW (ma pannelli per 8,5kW) e accumulo da 10kWh (marca Huawei o BYD o SolarEdge) dove il più caro è da 13.000€ iva compresa e il meno caro è da 11.500€, ovviamente compreso montaggio. Quest’anno lo detrai al 50%, quindi dividi per 2, in 10 anni. Produzione stimata da 8MWh e autoconsumo stimato da 5MWh, cioè 1250€ annuali risparmiate. Trascuriamo il ritiro dedicato, dopo 5 anni nella peggiore delle ipotesi l’hai ripagato.
          Se l’autoconsumo pare eccessivo, un Armaroli ha toccato l’87% di autoconsumo annuale, io ho calcolato il 60% per stare largo. Ovviamente casa no-gas e la caldaia pesa ben più del doppio di una qualsiasi BEV.
          Se prendi Huawei o BYD, ogni 5kWh aggiuntivi paghi circa 2000€ iva compresa (sono modulari).

          1. antonio Gobbo

            Certo Guido ma torniamo al problema iniziale, lo fai se hai il posto per il fotovoltaico, io ad esempio l’ho installato ma ho potuto installare solo 4.5kw direzione est – ovest per problemi di ombra da piante e in inverno questo non basta nascondere per la casa figurarsi per una BEV o una pompa dj calore e sono ancora tra quelli “fortunati” che hanno una casa singola, peccato che mica tutti l’abbiano e mica tutti abbiano pure 11-13000 euro da mettere sul piatto insieme a una BEV e a una pompa di calore, con buona pace di Armaroli che di sicuro problemi di stipendio non li ha.
            Se gli italianj acquistano 4 macchine su 5 usate dj sicuro non è perchè amano il vantaggio.

          2. Grazie per i tuoi dati.
            Certo a fronte di un investimento di FTV non paghi i kW per fare muovere l ‘auto. Chiaramente dopo un certo numero di anni rientri dell’investimento. Però il discorso era il costo dell’auto. Questo mio amico con il costo di una R5 di è comprato una Sandero e 200000 km di autonomia. Quindi ho l’operaio da 1200/1500 euro al mese diventano 1800/2000 oppure abbassi di 10000€ le auto elettriche ( 35000 per una y )… Sennò venderai solo panda e Sandero, oppure succederà come a casa mia dove ci sono 4 ciclomotori/ scooter /moto e 2 auto tutti in buona forma e stato di conservazione con età che vanno dal 1998 al 2010….
            P.s. l’ultimo arrivato è proprio un 50ino del 1998 dell’ honda per un adolescente tra costo del mezzo (80€)passaggio (155), un rubinetto della benzina (8€), pulizia serbatoio(45€) ho speso 288€…. Motori Honda indistruttibili basta cercare su subito.it
            Ecco come fanno a vivere gli operai con i figli, specialmente se vivi nei piccoli borghi e non serviti da niente….

    1. il marchio MINI rilevato da BMW ha sempre avuto successo con identiche politiche di vendita.. é una fetta di mercato che esiste ( coppie e singoli, signore e signorine “bene”, amanti del “piccolo e sportivo” o del “piccolo e originale” ).

      anche Smart per il prezzo “al centimetro” non ha mai scherzato…

      le auto economiche son ben altro… e tra le elettriche arriveranno (intanto N. Panda e Leapmotor T03 ) per chi ha usi veramente da utilitaria…

      1. Simpatica e sicuramente bella da guidare ma troppo cara, una segmento b piccolina non può partire da più di 25k. Che poi sti interni jeans li trovo orrendi.
        Spero usciranno altre segmento B elettriche a prezzi più decenti, che questa R5 è palesemente fatta per lucrare su chi sta bene economicamente e vuole ricordare la vecchia R5. Credo infatti che tolto il primo annetto le vendite crolleranno se non caleranno i prezzi.
        Vediamo se usciranno ste nuove Cinesi segmento B e se il governo farà il possibile per portare qui la produzione o stare solo a cianciare per poi continuare a dare soldi ai soliti gruppi che manteniamo da sempre per non fare mai ricerca e sviluppo.

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