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TEST – Due settimane con la Spring (anche autostrada)

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TEST – Abbiamo usato la Dacia Spring come unica auto per una ventina di giorni. Pregi e difetti in un long test sull’utilizzo quotidiano, in città e non solo.

Abbiamo fatto la conoscenza della Dacia Spring alcuni mesi fa alla presentazione di Bordeaux. Qualche decina di km tra le vigne, giusto per capire come la piccola elettrica si comporta. Un test che ci ha lasciato con la curiosità di conoscere meglio la Spring e con la convinzione di un progetto interessante. Tornati in Italia, abbiamo avuto la possibilità di averla in prova per più di due settimane e di conoscerla a fondo in tutte le situazioni, anche in autostrada. Ma la Spring si è confermata soprattutto un’auto intelligente e tagliata sulle necessità quotidiane di chi vive in città.

TestAutonomia contenute? Può anche essere un vantaggio…

Quello che ci è piaciuto fin da subito della Spring è stata l’intuizione di capire che i limiti a volte possono diventare punti di forza. Scegliere un’autonomia contenuta (circa 230 km) ad esempio sembra andare contro le richieste del mercato, ma è veramente così? A ben guardare sono più le note positive che gli svantaggi. Messo in chiaro che la Spring è un’auto per spostarsi in città o al massimo per una gita in provincia, una batteria piccola ha suoi vantaggi. Innanzitutto pesa meno e questo si traduce in consumi più bassi e quindi in modesta parte si vanno a compensare le dimensioni stesse della batteria. Una macchina più leggera, in generale, stressa meno sospensioni telaio e freni, permettendo una progettazione più “agile”. E, in ultimo, ma importantissimo: una batteria piccola permette di abbassare drasticamente il prezzo finale dell’auto. Parliamo di  17.900 euro per la versione Expression da 33 kW, o di 19.900 euro per la Extreme da 48 kW che abbiamo guidato noi. In considerazione di questo stretto rapporto tra qualità e prezzo, va messo in prospettiva ogni aspetto di questa Dacia. 

TESTLo spazio e il comfort a bordo della Spring

È una macchina lunga solo 370 cm, ma lo spazio non manca. Il bagagliaio, per la categoria, è davvero spazioso con i suoi 308 litri di capienza, che arrivano a 696 abbattendo i sedili posteriori. Salendo a bordo la qualità percepita è discreta anche se le plastiche in generale sono piuttosto dure e il design spartano. L’abbinamento dei colori e l’alternarsi cromatico di toni scuri e chiari è molto gradevole e ben studiato. Per completare la dotazione degli interni si possono scegliere diversi accessori “Youclip” da agganciare nello spazio tra i due sedili anteriori: lampadina, kit fumatori, ricarica induzione per smartphone e porta bibita. Molto comodo il ripiano davanti al passeggero per appoggiare gli oggetti che non si vuole riporre nel porta documenti. I sedili non sono regolabili in altezza, ma hanno una seduta davvero comoda. I passeggeri hanno sufficiente spazio per la testa anche nei posti dietro, ma i più alti dovranno un po’ rannicchiare le ginocchia.

TESTRiscaldamento un po’ lento ad entrare in funzione…

Un paio di sbavature in fatto di confort. Il riscaldamento, quando fa davvero freddo, è un po’ lento nell’alzare la temperatura nell’abitacolo. E (stando al simulatore dei consumi di Dacia) incide parecchio sull’autonomia della Spring. Il secondo appunto riguarda la rumorosità. Fino a quando ci muoviamo in ambito urbano nulla da dire, ma se aumentiamo un po’ la velocità i fruscii aerodinamici diventano decisamente più percepibili. Al centro della plancia troviamo un display da 10″ che regola le diverse impostazioni e l’infotainment. Il software (Android auto) è intuitivo e i menù poco profondi. Il navigatore è abbastanza fluido ed è in particolare molto ben fatta la parte multimediale dedicata alle radio DAB. Il display del pilota è più piccolo e offre le informazioni essenziali con sempre un chiaro feedback (grafico o numerico) sul consumo istantaneo. Nella Spring troviamo anche molti tasti fisici (scelta azzeccatissima!) Oltre ai comandi per i finestrini e ovviamente per le frecce d’emergenza, anche il clima è gestito da tasti fisici nella parte centrale del cruscotto. Sul volante poi, nella parte sinistra, troviamo i comandi per il driving assistance e, in quella destra, le funzioni multimedia. Il volume si gestisce da una paletta (non troppo comoda) dietro al volante o dai pulsanti fisici sulla cornice del display. Anche le due modalità di guida sono azionabili direttamente dal selezionatore.

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TESTTEST (1) Come si guida? Tutto è semplice e diretto…

Tutto è semplice, leggero e diretto nella Spring. In città è difficile immaginare un’auto più facile da guidare e muoversi nel traffico diventa meno stressante. Merito anche del motore che ha un’accelerazione tarata per le esigenze urbane. I 48 kW (65 cv) sono più che sufficienti e la frenata rigenerativa in modalità B (brake) rende quasi superfluo il pedale del freno. La Spring infatti ha una modalità di guida standard (D) e una con accentuato freno rigenerativo (B). Il raggio di sterzata di 4,8 metri e le dimensioni contenute sono un’accoppiata imbattibile quando si deve parcheggiare. Aiuta anche la telecamera posteriore che, nonostante la definizione migliorabile, fa bene il suo lavoro anche in scarse condizioni di luce. Se si chiede di più alla Spring, e la si porta in autostrada, i consumi ovviamente salgono e si sente la mancanza di qualche cavallo in più. In generale, però, non hai mai la sensazione di instabilità ed entro limiti di legge si ha sempre l’impressione di pieno controllo.

TESTTEST (2) Consumi e ricarica (anche bidirezionale)

Dacia dichiara un’autonomia massima di circa 230 km. Di fatto, realisticamente, guidando in città, si arriva intorno ai 180 km. In autostrada, a 110km/h si scende sotto ai 100 km e la Spring risente parecchio anche della temperatura. Parlando invece di ricarica, la Spring è dotata di serie di caricabatterie AC da 7 kW, che permette di ricaricare la batteria dal 20 al 100% su presa domestica in meno di 11 ore (di notte, quindi) oppure su wallbox da 7 kW in 4 ore. È disponibile come optional anche un caricabatterie in corrente continua da 30 kW, per una ricarica dal 20 all’80% in 45 minuti. Noi abbiamo fatto in tutto quattro ricariche, ma non ci siamo mai avvicinati a 30 kW. Va però detto che abbiano usato la Spring in giornate sempre piuttosto fredde con temperature che sfioravano gli 0° C. Spring offre anche la funzione di ricarica bidirezionale V2L (vehicle-to-load), che consente di utilizzare la batteria come fonte di energia. Esattamente come fosse una presa tradizionale da 220V/16A.

TESTConclusioni: un’auto facile, da guidare e parcheggiare

La Dacia Spring è stata pensata per la città, offrendo un’auto a meno di 20 mila euro a chi vuole passare all’elettrico. Con queste premesse, l’obbiettivo è stato pienamente centrato. Chi si muove prevalentemente in ambito urbano trova nella Spring un’alleata ineccepibile. Ogni scelta è stata ben calibrata e, quando Dacia è dovuta scendere a compromessi, ha scelto con cura a che cosa rinunciare e a che cosa no. Mancano materiali di pregio e ci sono molte parti meccaniche invece che elettroattuate (regolazione seggiolini, freno a mano, etc…). Ma le cose davvero importanti sono di buona qualità. La Spring si guida praticamente con un solo pedale ed è molto facile in tutto:  agile nel traffico e facilissima da parcheggiare. È l’auto perfetta se si è neopatentati o se si vuole portare al minimo il livello di stress da commuting.

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43 COMMENTI

  1. Io continuo ad attendere i crash test, prima di qualunque altra considerazione.
    Mettere delle ruote ed un motore (sia questo termico o elettrico) su una scatoletta di tonno che si accartoccia al primo impatto, per me, non è accettabile.
    Soprattutto, non nel 2025.

    • Salve sig.r Bazzi, dove ha visto che la Dacia Spring si accartoccia al primo impatto ?
      Che non sia stata l’ auto piu’ sicura non lo metto in dubbio ma il punteggio cosi’ basso non e’ dovuto tanto alla resistenza della carrozzeria, basta vedere su youtube la prova Euro NCAP, ma soprattutto al fatto che non era dotata di sistemi avanzati di sicurezza attivi infatti li ha preso il 32%.
      La curiosita’ di vedere come andra’ la nuova versione ce l’ho anche io.

  2. Riscaldamento acceso, zero gradi. Mi pare ovvio che l’autonomia ne risenta. In primavera, in città raggiungo senza problemi i 260 km con una carica.

  3. Con l’arrivo di Leapmotor T03 la Spring è semplicemente un non sense, se posso dirlo. La versione da 65CV costa 17000€ VS 18900€ della T03 che ha batteria da 37KWh, 95CV e DC 48KW inclusa nel prezzo.

  4. Ho ritirato la Spring 65 Extreme circa 3 settimane fa, e posso confermare che è un’auto davvero semplice da utilizzare, la guida è molto leggera, la posizione comoda, lo spazio sufficiente per 4 persone “taglia media”, il baule abbondante.
    È vero che è un’auto che definirei essenziale senza fronzoli, spiccano l’assenza delle maniglie sul soffitto e anche le tasche per le portiere posteriori, le casse audio sono solo davanti e dai posti anteriori non si possono comandare i vetri elettrici posteriori. Nonostante queste carenze è un’auto piuttosto ben fatta, le plastiche sono ben assemblate e non scricchiolano.
    Tra i plus c’è il sistema multimediale connesso molto chiaro e completo di navigatore, con anche la possibilità di collegare Android auto o Apple car play in modalità Wireless. Si possono anche scaricare alcune app come Spotify e deezer, ecc.
    L’auto è chiaramente dotata di tutti gli ADAS obbligatori e anche del cruise control (non adattivo).
    Per l’utilizzo che ne abbiamo fatto in famiglia, direi urbano poco trafficato e extraurbano, abbiamo una media di 10,3kwh per 100km, che non è male se si calcola che normalmente viene utilizzata per brevi spostamenti.
    Ho notato anch’io che il riscaldamento è un po’ scarso, per sentire uscire aria calda dalle bocchette bisogna impostarla al massimo della zona rossa.

    Attualmente l’auto è utilizzata principalmente da mia mamma di 85 anni, che a parte qualche timore iniziale, si è subito trovata a suo agio a non dover più utilizzare la frizione e il cambio manuale.

  5. Nonostante le tante belle parole utilizzate per descriverla (sicuramente sincere, non lo metto in dubbio) il pezzo a me dimostra nuovamente la scarsa appetibilità di auto elettriche di questo segmento. A 20k€ si prendono segmento B in grado di affrontare non solo la città, ma anche i viaggi lunghi in maniera più che discreta. Non dico che una Spring non vada bene per nessuno: sicuramente c’è chi non ha esigenza di autonomia elevata, vuoi perché ha già un’altra auto, vuoi perché non si sposta mai in lontano. Ma tra questi, quanti spenderebbero 20 mila euro per la Spring, con le alternative tradizionali che ti fanno fare anche viaggi lunghi? Secondo me veramente pochi
    A 20k€ mi aspetterei un’ auto si spartana, ma con qualche kW di potenza in più e soprattutto una batteria abbastanza capiente da poter garantire MINIMO 200km in scioltezza in autostrada (ma realisticamente 250-300 sarebbe ancora meglio), in modo che siano un po’ più flessibili a livello di utilizzo. Un auto limitata a un range di 100 km o 150 se va bene la considero quasi alla stregua di un quadriciclo: dovrebbe essere veramente economica per essere appetibile per un bel po’ di gente, non dico la metà del prezzo della Spring ma quasi.
    Dal punto di vista tecnico non ho dubbi che ci arriveremo, bisogna capire più che altro che politiche commerciali seguiranno le grandi case nei prossimi anni.

    • ” Auto elettriche più vendute a novembre 2024: prima la Dacia Spring
      Dacia Spring: 1506;
      Tesla Model Y: 552;
      Volvo EX30: 462;
      Citroen e-C3: 388;
      Tesla Model 3: 228;
      Fiat 500e: 195;
      BMW iX1: 151;
      Audi Q4 e-tron: 150″

      ho fatto una ricerca su Google … guarda chi c’è prima in classifica…. (ed è stato un mese pessimo per le vendite in Italia, visto che probabilmente stanno rimandando tutto al 2025,,,

      • Temo però che il dato sua viziato dal fatto che novembre se ricordo bene è stato il mesi di consegna del nuovo modello per chi ha usufruito del bonus di giugno, occorrerà vedere l’andamento nei prossimi mesi per capire se è una macchina che convince o è stato un fuoco fi paglia.

        • Speriamo venga surclassata dai modelli più recenti…anche da T03 … così Leapmotors contribuirà alla sopravvivenza di Stellantis.

    • I dati sono un po’ viziati dalle temperature prossime ai 0°, rimane un auto da città e per spostamenti brevi. Come seconda auto a mio parere è perfetta (l’ho vista usata a 10k€ con 19k km)

      • Seconda auto. Quindi al posto di ridurre le auto le raddoppiamo? Così da avere l’auto per la Città e quella per la gita fuori porta.
        Per far questo dovremmo avere tutti la forza economica di acquistare 2 auto. Avere almeno un box dove ricoverare l’auto che non utilizzi e il box per l’auto cittadina da ricaricare tutte le sere. Questo per voi è essere ecologici? Per me è solo essere consumatori seriali. Ma tanto.. Tutto ciò non servirà, poiché ci saranno le Smart city città da 15 minuti da dove non sarà permesso uscire se non in caso eccezionali e con richiesta preventiva. Se a voi piace tutto ciò…..proseguite pure. Buona giornata

  6. Un tempo con la piccola 500 partivano in 4 con valige sul tetto per andare al mare e spesso si possedeva solo 1 auto….

    • Eh si, un tempo mio nonno andava al mare con la Topolino in 6, le famiglie andavano in lambretta in 4, ecc. ecc. Ora non ci sono più le mezze stagioni, è tutto elettronico, ecc. ecc. 😀

      • Va in vacanza con la Spring allora, fatichi di piu’ di 50 anni fa con la 500…..
        Non tutto quello che abbiamo oggi in tutti i campi lo considero progresso, in primis la durata programmata delle cose in tutti i campi….
        I tempi non sono ancora maturi purtroppo, ma lo diventeranno….

          • Morire come mosche? Si quando arriverà la prossima pandemia …. per l’inquinamento non credo proprio, quando saranno demolite le ultime euro 0 – 3 che sono quelle enormementi più inquinanti, quando saranno ridotte stufe a pellets, legna e a gas (quelle non a condensazione) e soprattuttobsaranno morti tutti gli over 65 che hanno respirato a pieni polmoni lo smog di 40 anni fa.
            https://www.cnr.it/it/comunicato-stampa/8888/in-italia-negli-ultimi-40-anni-l-aria-e-piu-pulita
            Probabilmente le morti per inquinamento saranno solo un brutto ricordo di un paese che non esiste più 🙂

    • quando da piccolo i nonni mi portavano al mare (con la mitica NSU Prinz 500cc) oltre alle valige ci voleva anche il fiasco d’olio per il motore…

      il clima cambia, i tempi cambiano… ed anche le auto…. Però quando si cambia completamente tecnologia all’inizio è tutto un po’ più complesso da gestire… ma solo per un po’ 😉

    • Le prime auto a benzina avevano un’autonomia di 150km circa. Tempo al tempo. Ci si arriverà a batterie piccole con tanta autonomia, intanto suddividiamo tra city car con bassa autonomia e macchine per viaggi più lunghi.

  7. “Dacia dichiara un’autonomia massima di circa 230 km. Di fatto, realisticamente, guidando in città, si arriva intorno ai 180 km. In autostrada, a 110km/h si scende sotto ai 100 km e la Spring risente parecchio anche della temperatura.”: se questi dati sono corretti, l’autonomia diventa veramente scarsa. Facendo 60-70 km/die per recarti al lavoro, devi ricaricare ogni giorno, specie d’inverno in Pianura Padana. Spero nei progressi delle batterie per arrivare ad almeno 300 km effettivi

    • Mio fratello aveva questa auto acquistata con incentivi. Si reputa fortunato di averla data via perdendo solo 2mila euro. Aveva problemi enormi di percorrenza ed in inverno era impossibile per lui andare anche solo al lavoro. Vive a Padova, non ha un box di proprietà ed era un elettrico convinto….è tornato al diesel prendendo un Mercedes classe A.

  8. Quando ero piccolo (e poi ragazzo) in famiglia avevamo l’auto “di papà” grande, adatta ai lunghi viaggi carichi di valige (e sci sul tetto in inverno) per andare tutti assieme in vacanza a 500/1000 km di distanza sola andata…. e poi c’era la piccola (veramente piccola!) utilitaria di mamma… una 500, poi 126 in cui “incastrarsi” se più di due a bordo per le esigenze di tutti i giorni; spesso (per via dei diversi orari di lavoro) la prendeva anche mio padre perché consumava infinitamente meno della sua.
    Una vettura come questa Dacia Spring sarebbe l’equivalente elettrificato delle suddette utilitarie da città, ed in Cina l’alter ego Dongfeng NanoBOX prezza sui 9.500€ circa … Anche aggiungendo 4/5000 euro di importazione e tasse starebbe sotto il prezzo della Panda (Pandina) ed assolverebbe a quel suo compito nativo; il problema – o dramma- è che adesso una vettura come la Pandina è diventata la Prima Auto di famiglia perché negli ultimi 20/30 anni siamo passati da dover accantonare 8/10 mesi di stipendio a ben oltre 15 per comprarsi un’autovettura nuova… (sempre parametrando sui lavoratori dipendenti con contratti poco generosi).

    A pensarci bene molti potrebbero provare a comprare una vettura come questa con autonomia bassa se “ci stan dentro” per le esigenze di tutti i giorni e poi prendere (in prestito da parenti/amici o a noleggio) una vettura per le poche volte che devono andare comodamente e velocemente in gita (senza considerar le volte che sarebbe meglio andare “coi mezzi” pubblici)…. Risparmierebbero parecchio, a maggior ragione se possono ricaricare a prezzi accettabili a casa / supermercato / lavoro o, in mancanza, con un abbonamento adeguato… (l’alternativa? approfittare ora di usati “poco usati” ma a buon prezzo, prima che qualche evento avverso faccia impennare nuovamente gli idrocarburi o troppi stop alla circolazione per eccesso di inquinamento).

    E poi… prima o poi… vedremo la T03 by Stellantis …

    • Tutto vero. Tornando al mercato attuale, questa Spring è comunque una scelta migliore del Pandino a 16k… I 1.7k di differenza li recuperi in un paio di anni tra risparmio carburante, bollo e tagliandi, e poi è tutto risparmio dal 3′ anno in poi.

      • Tutto giusto..ma bisogna considerare che devono essere persone disposte ad imparare la “nuova gestione” per le ricariche ed un po’ di programmazione quando si fanno spostamenti fuori dalla “comfort zone”

        In altri 2 o 3 anni però la disponibilità di ricariche dovrebbe raggiungere un buon livello pure da noi (specialmente se, come in Spagna..che hanno al momento una bassa vendita di BEV) le compagnie petrolifere cominciano a dismettere stazioni di rifornimento ed al loro posto subentrano postazioni di ricarica.

        PS ..altra vettura molto iteressante teressante è anche la piccola KIA da 330km WLTP (che in città ed extra urbano può fare molto di più )

        Speriamo che poi arrivino anche gli europei ( ID2, e-Twingo, N. Panda & N.500e etc)

      • Per fare i conti bisognerebbe lasciar perdere i listini e valutare invece i prezzi su strada, con optional obbligatori, tasse varie e levato lo sconto.
        La reale differenza fra una Panda ed una Spring non è di 1,7k€.

      • Marco ma perchè paragknarla al pandino, paragonala avuna MG ZS che ha prezzi simili e se gli aggiungi un impianto a GPL anchec costi simili sui consumi se la ricarica la fai alle colonnine …. poivtrova uno che in questa alternativa sceglierebbe mai un auto da 100km o poco più di autonomia con un confort inconfrontabile con una MG.
        per essere compeyitiva dovrebbe costare massimo 13000 euro e allora forse per le mamme che portano i figli a scuola nelle ZTL potrebbe anche andar bene

  9. “Il riscaldamento, quando fa davvero freddo, è un po’ lento nell’alzare la temperatura nell’abitacolo. E (stando al simulatore dei consumi di Dacia) incide parecchio sull’autonomia della Spring.”

    Ma come? Il buon Paolo su youtube ci dice sempre che il cobsumo del clima su una bev è insignificante! Allora questa spring è proprio scarsa rispetto alle altre bev?

        • In merito ai consumi dell’ impianto di riscaldamento ti posso dire che come sempre ci sono vetture più sofisticate ed altre meno, quindi anche tra le BEV alcune sono più energivore ed altre molto poco.
          Io non sto sul Garda come Paolo Mariano (che tiene sempre il clima sui 21/22ºne guida in maglietta! ) ma nella mia BEV sto sui 17º e mi tengo addosso il giubbotto… così se scendo sono più “acclimatato” e non faccio sbalzi pericolosi per la salute.

          Molto efficiente poi è usare il riscaldamento dei sedili e volante (molto più veloce e meno energivore anche della pompa di calore).

          Su una vettura economica si potrebbe anche usare i gilet riscaldanti (con batteria ricaricabile..come usano per caccia/pesca) che con 25/30€ stai bene e risolvi il problema 😉

          PS per legge è vietato tenere il motore ICE acceso durante le soste e le fermate (passaggio a livello es ) a rischio multe salate..mi pare sui 400€ (ma sfido a trovarne uno cui è capitato!)
          Il vantaggio delle BEV è che puoi star fermo col climatizzatore acceso Senza emissioni…e per tante ore !

          • 😂 sulle mie prime auto a gasolio negli anni ’90 ho patito un freddo cane 🥶
            Poi hanno cominciato a mettere i Vebasto .. e poi sono arrivati i climatizzatori automatici 😉
            Motore ICE più grosso scalda prima…ma disperde anche il 75% energia immessa come calore nell’ ambiente ed in abitacolo..

            (Su un pieno di carburante da 100€ ne spendi 25 per viaggiare e 75 per scaldarti ..auto più sofisticate possono fare un po’ meglio).

          • Mmh spendere decine di migliaia di euro per acquistare auto che è meglio guidare imbacuccati o con gilet riscaldante (da comprare a parte, ovviamente su Temu o altri shop cinesi..) perchè accendere il riscaldamento dell’abitacolo penalizza l’autonomia.
            Poi si da la colpa a Porro ed alle fake news se il mercato arriva a malapena al 4% con le aziendali acquistate per greenwashing.

          • Sicuramente col tempo il prezzo piccole BEV scenderà a livello ICE e magari avranno sistemi di riscaldamento più efficienti.

            Non so quanti anni hai…ma è evidente che non ricordi il freddo che si sentiva nelle utilitarie di 20 anni fa…e comunque… ricordati che il caldo in auto ICE lo paghi oltre 60/70 euro ogni 100 di rifornimento… estate compresa…

          • Damiano se proprio abiti in un luogo Siberia like allora metti un impianto a GPL così riduci di oltre la metà i costi del riscaldamento “estremo” e riscaldare ti costa al massimo un 25 – 30%

          • Ho lavorato troppo anni in officina per soltanto pensare di avere un’ auto a GPL…(ho sempre preferito le auto a gasolio, anche per motivi di sicurezza)…e poi le auto a GPL col freddo non fanno miracoli (e da me, in Toscana, non è certo Siberia 😉).

          • Lo ricordo bene il freddo della 126 raffreddata ad aria, i vetri perennemente appannati perchè sul parabrezza non arrivava abbastanza aria. E’ per quello che adesso attribuisco non poco peso ad un impianto di riscaldamento adeguato anche su una utilitaria.
            Per lei ha senso fare le pulci agli euro sprecati in carburante, per me ha senso contare il tempo che sprecherei ad aspettare che l’auto si ricarichi. Capisco se da pensionati quest’ultimo aspetto possa assumere minor importanza.

          • 🤣🤣
            Non sono pensionato…(manca troppi anni) ho solo cambiato stile di vita ed occupazioni…30 anni le stesse cose….

            Condivido l’ importanza del buon impianto climatizzate in abitacolo.. purtroppo al momento per questioni di costi non tutti i seg. A/B saranno particolarmente efficaci ed efficienti… Magari quando si passerà ai pannelli radianti sparsi in abitacolo…

            Aspetto di vedere le soluzioni sulle vetture più recenti in arrivo.. specifiche per il mercato europeo sin dalla progettazione (e questa Spring non lo è… solo un rebrand di un vecchio modello cinese per il mercato interno).

            Per quanto riguarda i soldi sprecati… oltre 60/100 per “scaldare abitacolo & pianeta” mi sembrano tanti…per la Terra troppi! e c’è lo dimostra ogni giorno e ad ogni latitudine.

            PS. stamattina ho fatto il 2º viaggio (in 24 ore) dall’ appennino alla costa … iniziato in autostrada…fitta…piena di camion .. auto che cercavano velocità Senza riuscire… il navigatore mi ha consigliato di uscire dall’ autostrada 😂 tanto, per dove andavo io, le statali e provinciali erano VUOTE! negli ultimi 60km non ho fatto né subito sorpassi ..
            Però a fare A/R in autostrada mi costa 28euro di pedaggio… coi miei consumi (media 12kWhx100km) anche a caricare alle colonnine faccio 2 viaggi nelle statali e provinciali che conosco..

            Lei che farebbe al posto mio?

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