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Test del Touring svizzero: ID.3, Model 3, e-2008 e Kona

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La 4 auto impegnate nel test: Tesla Model 3, VW ID.3, Peugeot e-2008, Hyundai Kona EV
Training Academy Varta

Test del Touring Club svizzero (TCS) su quattro modelli elettrici tra i più venduti: VW ID.3, Tesla Model 3, Peugeot e-2008 e Hyundai Kona: ecco com’è andata.

Test del Touring: Kona prima per autonomia e consumi

Il TCS è famoso per le sue prove comparative: non esamina solo le prestazioni e i consumi, ma anche aspetti come rumorosità, comfort… Ne esce un giudizio completo, pensato per chi deve scegliere tra un’auto e un’altra, e può calare i vari parametri alle sue esigenze quotidiane. Tutto è riassunto in un tabellone finale e in una pagella per ognuno dei quattro modelli. Per quel che riguarda i consumi (comprese le perdite in ricarica), la Hyundai Kona Electric batte tutti con 16,4 kWh/100 km sul percorso misto preso a riferimento. L”autonomia effettiva calcolata dal TCI è di 481 km, molto vicina ai 484 omologati.  Bene anche la Volkswagen ID.3, con 16,6 kWh/100 km e 379 km di autonomia effettiva. Seguono con 17,6 e 18,6 kWh/100 km la Tesla 3 SR+ e la Peugeot e-2008, con autonomia stimata rispettivamente in 357 e 275 km. Va detto che l’auto francese ha la batteria più piccola, 50 kWh.

La pagella modello per modello: frenata, rumorosità…

Hyundai Kona EV. Il TCI la consiglia a chi viaggia molto e ha bisogno di un’autonomia consistente: 481 km sono tanti, con una batteria da 64 kWh. Ottimo anche livello del comfort. E pure le prestazioni non sono male: sulla pista di prova di Cossonay, la Kona ha accelerato da 0 a 100km/h in 7,4 secondi, un tempo identico alla VW ID.3.

test del touring
La VW ID.4 durante il test del Touring Club Svizzero (TCS).

VW ID.3 First Edition. Con un raggio di sterzata ridotto di circa 10,3 metri, l’ID.3 si destreggia molto bene nel traffico cittadino. Rispetto ai tre concorrenti testati, ha il miglior isolamento acustico, come dimostrano i livelli sonori misurati nell’abitacolo. Buona anche l’autonomia reale, con 379 km e una batteria da 58 kWh effettivi.

La Peugeot e-2008. Ha il punteggio più alto nella categoria carrozzeria/bagagliaio e il TCI la consiglia quindi come auto per le famiglie. Meno buono il giudizio sulla guida: “La 2008 appare relativamente lenta e risponde con ritardo agli impulsi di sterzata”, scrive il TCS”…lo sterzo è adatto all’uso quotidiano, ma non è molto preciso nella parte centrale”.

La Tesla Model 3 SR+. I collaudatori del TCI sono rimasti impressionati “dalla guida perfettamente sintonizzata e dall’eccellente dinamica. Senza vibrazioni e con potenza immediatamente disponibile e applicata uniformemente”. Ottima l’accelerazione, ma non tanto dichiarato: ha impiegato 6,1″ per passare da 0 a 100 km/h, contro i 5,6 dichiarati.

— Leggi anche:test del touring test di autonomia per 21 elettriche, la vincitrice è…
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25 COMMENTI

  1. Mamma mia come si arrabbiano i fan della Tesla se gli si dice che il loro idolo non è il meglio. Chi lamenta che id3 ha i cerchi in ferro, i tamburi posteriori e manca delle casse ricordo che trattasi di un auto la cui entry level costa 17k in meno della Tesla con tutte le differenze che ci sono. Siamo su due target di prezzo ben distanti. Che poi a parità di prezzo, o a gap ridotto, uno scelga vs o Tesla saranno scelte personali frutto delle rispettive riflessioni

  2. Sconcertante…
    La Model3 SR+ ha notoriamente il record di efficienza.
    Che razza di test è questo? Consumi CALCOLATI?

  3. Mi sembra ci sia un problema importante in questo test (e l’occhio è cascato subito su quel dato, che sapevo che avrebbe inficiato i risultati). La Model 3 SR+, secondo la tabella, è stata provata con i cerchi da 19″, un optional da 1700 Euro. La SR+ infatti esce di fabbrica con i cerchi Aero da 18″ (magari in Svizzera no, ma non credo). Non solo i cerchi più grandi, come è universalmente noto, peggiorano sia i consumi che le prestazioni, ma questi inoltre non sono neanche Aero (l’importanza dei cerchi sulla Tesla è stata trattata – vado a memoria – anche da Matteo Valenza). I dati riportati per la Tesla Model 3 SR+ non sono dunque attendibili perché fanno riferimento ad una versione non con dotazione di serie.

    Nota a margine: i “tamarri” che montano cerchi più grandi sulle loro auto mi ricordano quelli che montano l’alettone posteriore sulle auto a trazione anteriore …

    • Aggiungo: le doti di accelerazione di tutte le Tesla sono sempre state riscontrate sul campo dai possessori che le hanno documentate nei loro video. Anzi, mediamente parlando i tempi ottenuti sono più bassi di quelli dichiarati (a volte anche per via degli aggiornamenti software). A titolo di esempio, qui una Tesla Model 3 SR+ che copre, in condizioni reali, lo 0-100 in 5.2″ [ https://youtu.be/YtV6yRC5nOA?t=85 ], in cui si vede la differenza di prestazioni tra la v9 del firmware e la v10.

      • allora cosa vuole dire Enzo che la Tesla è molto meglio dei dati della prova? Certo grande accelerazione ma penultima per l’autonomia…..

        • L’autonomia dipende anche dalla quantita di kWh disponibili nella batteria e, guarda caso, la classifica rispecchia esattamente questo dato:
          64 kWh per la Kona,
          58 kWh per la ID3,
          52 kWh per la Model 3,
          50 kWh per la 2008
          In ogni caso non riesco davvero a capire come abbiano calcolato quell’autonomia, perche’ applicando quei dati di consumo alle capacita’ delle diverse batterie io ottengo dati completamente diversi. Per fare 375 km un’auto con la batteria da 52 kWh dovrebbe consumare circa 145 Wh/km (e quindi 14,5 kWh/100 km), 133 Wh/km la Kona con batteria da 64 per percorrere 481 km, 153 Wh/km la ID3 per 379 km e 181 Wh/Km la ID3 per 275 km. Ho considerato le batterie al lordo, ma anche andando a contare le pulci, direi che la Model 3 non e’ nemmeno penultima nonostante sia di ben altro segmento.

          • Sandro è corretto quanto scrivi. Il punto è che il consumo reale, se guardi la tabella, tiene conto anche dell’inefficienza dell’inverter: bisogna vedere dove l’hanno ricaricata. Inoltre va considerata anche la “disponibile” del pacco batteria, è possibile che alcuni pacchi batterie non siano sfruttabili al 100%, mantenendo una quota di riserva per evitare danneggiamenti.

          • ripeto quello che ho letto nell’articolo e già citato: CONSUMO CALCOLATO! Non sembra che abbiano fatto una prova su strada!

          • giovanni ti riporto la traduzione automatica di quanto scritto nella descrizione del video YouTube:

            Nota: La differenza tra i valori di consumo WLTP e quelli qui testati è legata alla differenza nel ciclo scelto. Il percorso standardizzato effettuato dai nostri esperti essendo meno dinamico del percorso su un banco prova WLTP, questo può comportare valori inferiori a quest’ultimo. L’obiettivo qui è confrontare i dati di consumo dei veicoli testati tra loro per lo stesso viaggio standardizzato e non confrontare i valori WLTP e quelli testati. I valori WLTP sono dati all’inizio del video come indicazione con gli altri dati del produttore.

            Considerando la crescente domanda di auto elettriche e i numerosi nuovi modelli in arrivo sul mercato nel 2021, il TCS ha testato e confrontato quattro veicoli elettrici (BEV) rilevanti per il mercato nel segmento di prezzo compreso tra 45.000 e 55.000 franchi. Sotto i riflettori: la VW ID.3, la Tesla Model 3 Standard Range Plus, la Hyundai Kona (Vertex) elettrica e la Peugeot e-2008 GT.

          • Enzo l’eventuale inefficenza dell’inverter onestamente non ritengo possa giustificare differenze del genere. Sulla capacità della batteria ho già detto. Di sicuro c’è che i 52 kWh della Model 3 SR+ sono “lordi” (52.4 per la precisione se si tratta delle Panasonic che vengono montate a Fremont). Sulle altre non so, onestamente, ma se fossero netti è anche peggio.
            Ma tenere conto dell’inefficenza dell’inverter e non della capienza della batteria (visto che non compare nemmeno nella tabella…) mi fa pensare ad un test fatto tanto per farlo…

    • Possedendo una Model 3 LR sia con i cerchi da 18″ che con i 19″ (spero che tu non mi dia del tamarro solo per questo, perche’ ti assicuro che i tamarri veri fanno ben altro, rispetto ad acquistare un paoio di cerchi disponibili a listino, ma ciascuno ha le proprie “definizioni”…) posso confermare che la differenza in consumo (e prestazioni) e’ evidente gia’ senza montare gli aero sui 18”. Con gli aero i consumi si riducono mediamente di un 6/7% (dal livello dei consumi dovrebbero aver incluso un certo numero di km autostradali nel test).

      • Sandro massima stima e rispetto per te già solo perché guidi una Tesla, uno dei pochi brand elettrici che ha tutto il mio amore. Quindi vengo in pace 🙂

        Solo non capisco questa mania dei cerchi grandi, davvero: hanno il vantaggio di appagare l’occhio e offrire più appoggio in curva (certo, devi fare una curva da pilota per percepire un miglioramento) ma peggiorano le performance generali, aumentano i consumi, peggiorano l’autonomia ma soprattutto irrigidiscono l’auto in presenza di dossi e buche per cui, a meno che tu non guidi abitualmente l’auto presso il circuito di Monza, sulle nostre strade ti “regali” un’esperienza di guida terribile (devi inchiodare prima dei dossi e schivare le buche), con un confort di marcia dimezzato e sollecitazioni nell’abitacolo maggiori (con precoce comparsa di scricchiolii, maggiore usura degli ammortizzatori, etc.).

        La Ferrari Testarossa, con ben 390 cv e 0-100 in 5.8″ (in pratica come la tua Tesla) e 290 km/h di velocità massima, montava cerchi da 16″. Ferrari -> 390 cv -> 16″ -> 290 km/h. Poi è arrivata questa mania dei cerchi grossi … non la capisco … per motivi estetici (?!?) si peggiora un’auto sportiva, la si rallenta … perché?!? Tralasciando ovviamente il costo, notevole, di cerchi più grandi e pneumatici molto più costosi …

        • Enzo è questione di piacere di guida, difficile da spiegare, ma ti assicuro che non vedo l’ora di togliere i 18″ con le invernali per montare i 19″ ogni primavera. Che poi i 20″ della Performance siano esagerati siano d’accordo, e la differenza di rigidità si sente tutta (motivo per cui ho acquistato 2 Model 3 LR e nessuna Performance).
          Sul discorso del confronto con la Testarossa, vorrei solo precisare che, nella configurazione attuale, la mia Model 3 fa lo 0-100 in 3.9″ ed ha un bel po’ di HP in più, ma si tratta di epoche completamente diverse.

          • Hai ben 2 Model 3 LR … invidia!!! Beh, forse con la LR i 19″ fanno la differenza in positivo :)))

          • No Enzo, ho detto che ne ho acquistato 2, ma non che ne possiedo 2. La prima (LR 2019) la ho data in permuta per la LR 2021 che posseggo ora.
            Ti confermo che i 19″ sulla LR sono per me il compromesso migliore, anche se incrementano di qualcosa il consumo se si fanno percorsi autostradali. Un po’ meno nel mio caso, visto che abitando a Bergen, i limiti sono ben più bassi non avendo in Norvegia vere e proprie atostrade.

      • Posseggo una ID3 con cerchi di serie (ferro) da 18; i consumi sono parecchio inferiori rispetto i 20 della prova.
        Sui 6200km percorsi fino ad ora, sono a 12,5kWh/100km.

        Saluti

        • Ma che vergogna la ID3! Già i suoi freni a tamburo non si possono vedere, poi monta pure i cerchi di ferro/acciaio sulla versione base?! Alle case produttrici la differenza tra i cerchi di ferro/acciaio e quelli in lega sono davvero pochi euro, perché risparmiare?

          Sulla Tesla dietro i copricerchi aero da 18″ ci sono cerchi in lega, ma poi è il minimo, visto quello che costa la ID3, non esiste che ti rifilano dei cerchi non in lega. Che poi dimostra anche la “scarsa attenzione” (non voglio beccarmi denunce da VW, quindi uso eufemismi) di VW per l’ambiente: visto che ogni kg in più sulla ruota corrisponde a 5kg sul telaio, cara VW, fallo anche solo per rispetto dell’ambiente e dei consumi a montare i cerchi in lega di serie …
          Davvero la ID3 è la peggiore auto elettrica che abbia mai visto, costerà anche poco, ma è un progetto concepito davvero male … quando arriverà la Model 2 smetteranno di produrla o la svenderanno ulteriormente …

          Senza offesa Athos, niente di personale, ma la ID3 rappresenta – proprio come filosofia costruttiva – tutto ciò che non mi piace di un’auto e di un costruttore. Meno male che al mondo esistono alternative a questi progetti.

          • sig. Franco che centra il peso.
            È una vergogna che una vettura di questa classe BEV o termica abbia i cerchi in lamiera!

  4. Mi sembra un confronto poco equo vista la differenza di prezzi tra i vari modelli.
    E-2008 da 36.8k€
    Model 3 da 43.8k€
    È normale?

  5. 😂😂😂hai ragione Giovanni , ma che prova è? Macchine poi di fascia completamente diversa . Qui si parla di Tesla con una autonomia molto bassa e poi leggi un altro articolo che dice che tra 21 auto elettriche, quella con più autonomia è proprio la Tesla .Mah ….

    • Kona e ID4 con batteria sensibilmente piu’ grande e viene menzionata solo la 2008 per avere la batteria piu’ piccola (di 2 soli kWh rispetto alla SR+)… mah… Oltre alla gia’ da te citata differenza di segmento. Ormai non si riesce piu’ a fare un confronto tra BEV se non c’e’ una Tesla di mezzo, anche se non c’entra nulla!

  6. Interessante …
    Noto che il TCI non ha provato approfonditamente “l’ecosistema” delle auto.
    Come “ecosistema” intendo quell’insieme di SW a bordo auto, APP, connettività e servizi vari che le moderne auto connesse oggi offrono .
    Speriamo che presto effettuino una verifica di questi aspetti .

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