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Test del non tifoso/La Model 3 d’annata: addio Long Range

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model 3 long range

Dopo una prolungata pausa estiva, torna il nostro tester “non tifoso” Luca, questa volta a bordo di una Tesla Model 3 Long Range prima serie, anno 2020. Vecchiotta e si sente, soprattutto per il degrado della batteria

                        di Luca Sebastiani

Alzi la mano chi ama camminare con un tubo di scarico sotto il naso. La mia affermazione è provocatoria. Ma proprio da qui parte la questione veicoli a basso impatto ambientale (allo scarico) e poi a zero impatto (allo scarico). Senza dubbio rispetto a qualsivoglia veicolo euro 0 sono stati fatti passi da gigante per contenere le emissioni inquinanti. Difatti basta trovarsene uno davanti per rendersi conto di cosa emettevano quei veicoli che erano la maggioranza solo 25 anni fa. Vediamo come sono oggi i migliori veicoli BEV in circolazione, quali limiti e compromessi ancora oggi comportano nell’uso.

model 3 long range
La Tesla Model 3 Long Range del 2020 testata da Luca. La batteria ha perso il 14% della capacità, e si sente nei viaggi medio lunghi

Premesso ciò, parliamo di Model 3 Long Range, vettura oramai arcinota al pubblico (anche a me che ne ho guidate in tutte le salse e di tutte le annate). Parliamo oggi di una prima serie del 2020 con all’attivo 145.000km.

Quel che manca nella prima serie

Niente pompa di calore, vetri doppi, ricarica Wireless per il cellulare, bagagliaio elettroattuato , etc.

Ho guidato questa vettura per 1 mese e poco più di 2000km, utilizzandola in 3 occasioni per viaggi medio corti (350 km andata e ritorno) e per l’uso lavorativo quotidiano.

Agosto è stato un mese in cui non ho usato molto l’auto e ho potuto ricaricarla a casa praticamene ogni giorno, sfruttando la produzione fotovoltaica del periodo.

A completamento dei dati con il mix di costi energetici e i consumi rilevati (17,8 kWh/100km al prezzo medio di 0,39 € al kWh) si ottiene una spesa di circa 7 € ogni 100 km percorsi. Potete confrontare con le vostre spese e le altre motorizzazioni.

Costi bassi, ma con il fotovoltaico a casa

Sono stati percorsi 2.115 km ad una media di 178Wh/km per una spesa di circa 125 euro, con temperature estive elevate (spesso intorno ai 35 gradi). Dei 2.115 km circa 600 sono stati percorsi in autostrada con velocità comprese tra i 120 e i 130 km/h indicati, il restante è stato percorso in statali e città.

Il contributo del fotovoltaico ha “regalato” circa 23 euro di energia, altrimenti il totale sarebbe stato 150 euro, ed è stato possibile gestendo accuratamente l’uso dell’aria condizionata in casa e la ricarica dell’auto.

Altrimenti l’impianto fotovoltaico da 3,3 kW non sarebbe stato in grado di fornire energia per tutto e siamo nei 3 migliori mesi di produzione. Considero la spesa con il fotovoltaico a zero in quando quest’anno l’impianto ha raggiunto il punto di pareggio.

Certo servirebbe almeno il doppio della potenza installata (anche triplo) per gestire casa e un’auto in ricarica, o in alternativa un sistema di accumulo abbastanza capiente (almeno 30 kWh). Tuttavia salvo tali impianti siano “regalati” con incentivi i tempi di rientro superano abbondantemente i 10 anni.

Ricarica, solita rete ma a prezzi doppi

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La Tesla Model 3 Long Range in ricarica al Supercharger di Borca di Cadore

– rispetto ad 1 anno fa i prezzi di ricarica sono aumentati tantissimo, nelle mie precedenti prove ricaricavo alle Free To X in autostrada con Be Charge a 0,35 € al kWh e i supercharger erano “cari”. Ora è l’esatto opposto. Caricare a meno di 0,6 € al kWh sulla rete pubblica è un miraggio che richiede mille e più app o offerte che variano anche a distanza di poche settimane. Dal punto di vista dei costi al km molto male rispetto ad 1 anno fa.

– Nelle zone di montagna in cui mi sono recato ( Cadore ) la situazione delle colonnine di ricarica non è cambiata, l’unico punto sicuro di ricarica è Borca di Cadore con il supercharger Tesla.

La batteria non è più quella di una volta

– L’auto in uso presentava un degrado della batteria del 14 % circa, dopo a 4 anni e mezzo e 145.000km. Rilevabile non solo dai dati raccolti ma “apprezzabile” anche nell’uso durante un viaggio medio-lungo. Con una Long Range “nuova” ho fatto la tratta Piove di Sacco – Tai di Cadore, andata e ritorno senza ricaricare in pieno inverno, con questa non è stato possibile farlo in estate ( sappiamo che i consumi sono inferiori in estate anche del 15%).

-il calore all’interno dell’abitacolo durante le giornate più calde si fa davvero sentire, i sedili in pelle ecologica uniti al tetto in vetro obbligano all’uso intenso del climatizzatore. Il problema è stato risolto con la nuova versione con i sedili raffrescati, tuttavia in certe giornate una tendina per il tetto potrebbe risolvere non pochi problemi. Anche la rumorosità interna è abbastanza elevata già a 90 km/h, altro problema mitigato nelle versioni più recenti.

– Durante il mese ho fatto in 3 occasioni la tratta Piove di Sacco – Tai di Cadore. Quando sono partito carico al 90% da casa perché preparato al viaggio ho dovuto recarmi al Supercharger di Borca una sola volta per poter rientrare.

Quando sono partito senza preavviso con batteria al 35% ho dovuto fare una sosta in andata e anche una al ritorno lungo la strada ai supercharger di Mogliano Veneto e di Conegliano, aumentando i tempi di viaggio di 35 minuti in andata e altrettanti al ritorno, non è poco e va considerato.

Non basta l’ecologia, bisogna evolvere

Se l’impatto ecologico può non attirare la maggior parte delle persone, la praticità e l’economicità devono essere messe al primo posto perché tali vetture si diffondano, altrimenti il rischio che rimangano di nicchia ancora per molto tempo è concreto.

Qui gli altri articoli del nostro tester “non tifoso”:

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58 COMMENTI

  1. Sono anch’io non tifoso ma sinceramente e senza polemica, mi piacerebbe sentire qualche parere in merito alle “temperature sahariane” che si creereebbero all’interno degli abitacoli Tesla.

    Io sinceramente avendo cura di raffrescare l’auto prima di entrare, quando vi accedo trovo sempre temperature piacevoli e sostenibili, anche in piena estate, cosa che non succedeva coi veicoli che ho avuto prima di Tesla.

    Anche in marcia, per quanto una tendina parasole non farebbe schifo, non ho mai avvertito eccessivo calore dal tetto in vetro a patto che il climatizzatore sia accesso ed impostato su una temperatura di raffrescamento adeguata.

    L’unico difetto vero da me riscontrato è che oggettivamente i sedili in finta pelle non sono granché traspiranti e senza climatizzazione attiva, effettivamente con il caldo, si tende a sudare ma anche qui, nulla che non possa essere gestito impostando il climatizzatore a temperatura e velocità adeguate.

    Ora, posto che non siamo tutti uguali, che magari per chi vive in sicilia coi 50⁰ in estate la situazione è diversa e tutto quello che volete, considerato che entrando in auto ad abitacolo già caldo effettivamente ci vuole un po’ a dissipare il calore, a me viene in mente prima di tutto che tanti non si abituino a preclimatizzare prima di entrare in auto e poi probabilmente che tanti altri siano un po’ troppo… Ehm… Parsimoniosi… Su quanto riguarda l’utilizzo del climatizzatore

    • Ciao Edoardo,
      abbiamo la M3 del 2021 e abitiamo nel sud della Svizzera. Siccome non amiamo trovare l’auto rovente, abbiamo scelto gli interni bianchi e il bianco esterno (uso il plurale perché le scelte sono condivise con la moglie 🙂 ).
      A me il tetto non ha dato grandi problemi, anche se un po’ sentivo, ma a mia moglie che è più sensibile dava fastidio. Lei è pure più alta di me (1,84) e forse questo incide. Così abbiamo risolto con una tendina parasole aftermarket, su uno dei vari siti per accessori tesla. Quindi capisco che per alcuni sia un “problema” che è risolvibile con 30-40 € di spesa. Io preferivo senza tendine perché rende l’abitacolo più luminoso, ma va bene anche così.
      con i sedili non ho avuto grandi problemi, e normalmente sono uno che suda parecchio. Secondo me i sedili bianchi fanno la differenza.

    • Buongiorno Edoardo, posso precisare che l’auto è stata preclimatizzata ogni qualvolta necessario. In aggiunta per abitudine uso un parasole per il cristallo anteriore, al fine di limitare il surriscaldamento interno. C’è poco da fare nelle giornate più calde nonostante i 22 gradi impostati, il calore proveniente dal tetto scalda la testa ( e non sono alto). Questo unito ai sedili in “pelle ecologica” per nulla traspiranti porta ad avere gli abiti sudati, tanto che ad un paio d’incontri mi sono portato una camicia di ricambio. Ho fatto alcune prove utilizzando un cappello in auto la cosa migliora, ma i sedili restano un bel problema. Una tendina risolverebbe il problema del caldo proveniente dal tetto. Ora con i nuovi sedili si suda meno ( ho provato Model 3 2024 qualche mese fa e la cosa decisamente migliorata). Ho avuto altre auto con tetto panoramico ma sempre dotate di tenda retraibile, non ho avuto questo calore e anche auto con sedili in pelle ma traspiranti e le cose non erano mai state cosi “cocenti”.

    • Da rilevazioni eseguite da me personalmente, sotto il sole di Luglio-Agosto, in abitacolo si raggiungono anche temperature di 60 gradi, oltre non mi sono arrischiato a lasciare l’auto al sole 🤪

  2. Mi domando se dopo 145 mila km , un’auto termica offra le stesse prestazioni , in termini di consumi, di quando la stessa, era nuova …io ne dubito fortemente. Quindi perché stupirsi tanto se la batteria di un’auto elettrica perde un po’ della sua capacità originaria ( non certo il 14%, al massimo un 5/7% ) ?

    • Un’auto termica moderna (da 20 anni a sta parte se non più) che ha effettuato la regolare manutenzione e dopo 145k chilometri ha le medesime prestazioni e i medesimi consumi di quando era nuova.
      Chiaro che la manutenzione ha dei costi che una elettrica non ha.

  3. Un’auto di 4 anni e quel chilometraggio definita vecchia…solo in due casi potrei definirla tale: se il proprietario è abituato a cambiare auto spesso (tipo 4-5-6 anni) oppure se si considera che le auto elettriche sono in una fase iniziale di veloce evoluzione e quindi a distanza di qualche anno le componenti fondamentali hanno fatto passi avanti importanti.
    Riguardo il degrado batteria non ho esperienza diretta ma a leggere in giro sembra un po’ fuori scala, magari c’è una cella difettosa che si è deteriorata in modo anomalo?
    Verto è che non riuscire a coprire 350 km senza ricaricare è triste considerato il segmento dell’auto. Sono d’accordo con la tesi che di solito ci si ferma dopo qualche ora per bisogni fisiologici, ecc ma qui inizia a essere un po’ troppo. Più che altro perché chi non può permettersi auto di questa categoria ma veicoli di segmento B o C si ritroverebbe a viaggiare con un’esperienza d’uso veramente pessima (sperimentato in prima persona con una e-208).
    C’è ancora tanto da lavorare sulle batterie perché nei segmenti di auto inferiori l’autonomia è veramente scarsa e il divario con il termico troppo, a fronte anche di prezzi ancora elevati e poca offerta.
    Riguardo a tesla poi questa cosa del tetto in vetro e calore in abitacolo l’ho letta e vista molto spesso. Ma lì sono le scelte secondo me insensate che fanno le case… cioè capisco che il tetto in vetro sia bello da vedere e giusto volerlo offrire a chi lo richiede, ma fare anche la versione con tetto in lamiera classico che elimina il problema sarebbe una cosa azzeccata (fra l’altro si limerebbe ulteriore peso).
    Poi di tesla e non solo non condivido certe scelte tecniche. Trazione integrale e cavalleria così elevata che utilità hanno su auto famigliari?
    La trazione integrale può servire giusto ai pochi che vivono in zone particolari.
    Tutta quella cavalleria ci sta sull’allestimento sportivo ma sulle altre versioni è inutile.
    Sarebbe meglio una a singolo motore ma con batteria long range e magari gomme di normali dimensioni anziché quelle esagerazioni che montano per poi applicare carene di plastica ai cerchi.

    • A me non sembra fuori scala. Se le elettriche moderne perdono l’1.8% l’anno [ https://www.vaielettrico.it/mi-piace-la-r5-ma-poi-la-batteria-dura/ ] e se mediamente un’auto in Italia fa 12000 km l’anno bastano 93.333 km per arrivare ad una perdita del 14%, soprattutto se si considera che il grosso si perde all’inizio, non a caso una Skoda Enyaq ha perso il 13% della batteria dopo 80.000 km [ https://www.vaielettrico.it/una-skoda-enyaq-usata-con-batteria-87-e-ok/ ]. Infatti non bisogna guardare gli anni (solo 4) ma i km perché sono quelli che determinano i cicli di carica e scarica. La Long Range inoltre ha una batteria NMC che a differenza delle LFP tende ad un degrado leggermente superiore (pur beneficiando di un minor numero di cicli in considerazione della maggior capacità della batteria di questo specifico modello). Ciò nonostante, ribadisco, se un’auto elettrica standard perde l’1.8% di capacità dopo 12000 km scarsi, la Tesla almeno per l’1.8% di capacità dopo 18000 km. Almeno questo modello in particolare.

      Considerato che mediamente una batteria è considerata “sana” da un produttore finché il suo SOH resta non inferiore al 70%, l’auto in teoria potrebbe percorrere altri 160.000 km prima di arrivare a questo livello e comunque un’auto dopo 300.000 km può essere considerata cotta. Poi certo sappiamo di batterie che son durate molto di più e probabilmente anche questa durerà di più proprio perché la perdita tende a stabilizzarsi e a rallentare dopo i primi anni.

      • Quello che dici ci sta. Io infatti l’ho scritto ponendo il dubbio perché anche qui nei commenti diversi guidatori di auto elettriche affermano che è troppo.
        Poi comunque ogni auto di per sé non è identica alle altre così come chi le guida e ricarica quindi ci sta che emergano differenze.

    • Mah, io ho una long range 2020 con 126.000km e fa tranquillamente 350km, consumo in estate con condizionatore sui 155wh/km in autostrada a 130km/h. Forse qualche cella difettosa?

  4. ho smesso di leggere l’articolo al “vecchiotta” ( non è vero poi l’ho letto tutto…)… una macchina di 4 anni non può e non deve essere considerata vecchia … non può essere cosi la transizione ecologica..

  5. 14% di degrado a quel chilometraggio? Balle.
    Scusate, ma una stima spannometrica fatta così non ha nessun senso.

    • Buonasera “AutomobilV”, ho semplicemente riportato quanto evidenziabile dai dati del navigatore dell’auto, nulla più nulla meno.

  6. Ci sono un po’ di cose che non mi tornano…. per prima cosa il consumo, 178Wh/km sono un’enormità… mai visti in 4 anni (ho una media di 138, e su un percorso simile, 1600km di cui 600 in autostrada ed i restanti in montagna fatti quest’estate ho avuto una media di 132). Rispetto a cosa è stato calcolato il 14%?
    Anche i commenti sulla rumorosità a 90km/h sono decisamente esagerati.

    • Buongiorno LucaBot, i dati riportati sono quelli rilevati dall’auto e trascritti. I percorsi e le condizioni, possono essere dissimili per pendenze, temperature e condizioni dell’asfalto. In merito alla rumorosità ho effettuato anche delle rilevazioni con diversi fonometri ( non riportate qui ma le possiedo ) e non sono buone , c’è poco da fare , soprattutto se confrontate con auto di pari dimensioni, ma anche con vetture inferiori. Come detto il problema è stato ridotto notevolmente con le versioni più aggiornate.

      • nei consumi indicati sembra (?) che hai incluso le dispersioni di ricarica, per poter fare il conteggio della spesa chilometrica; questo spiegherebbe i valori più alti del solito

        • Buonasera R.S nel conteggio ho riportato i valori indicati dal navigatore al termine di ogni ricarica e poi li ho sommati. Se avessi considerato quelli effettivi ( con la dispersione) sarebbero stati circa il 10% in più.

          • allora mi resta l’ipotesi dei consumi accessori a vettura ferma (sentinella, pre-condizionamento, altri servizi), che sulle Tesla leggo possono incidere parecchio se usati, specie sui primi modelli

            PS: grazie per il taglio piacevole dell’articolo 🙂

      • Non lo metto in dubbio, ma 178Wh/km sono tantissimi per una M3 long range, non li ho mai visti nemmeno in inverno. La variazione altimetrica pesa parecchio, ma si compensa con i consumi irrisori in discesa, e la media non cambia molto rispetto alla guida in pianura (i 1600km di cui parlavo li ho fatti in valle d’Aosta, che non è proprio pianeggiante), per arrivare a 178 busogna pestare tanto e/o usare molto i freni al posto del recupero. Che gomme aveva la macchina? La maggior parte del rumore a 90 kmh viene da lì, per esperienza ci possono essere differenze grosse (assumo ovviamente che il rumore sia stato misurato sullo stesso asfalto e nelle stesse condizioni anche per le vetture a cui il paragone si riferisce).

    • Credo che l’indicatore dei consumi di Tesla sia un po’… accomodante
      Nell’ indicazione del tragitto parziale ho l’impressione che rilevi il consumo esclusivo dei motori, nell’ indicazione totale riporta tutto il consumo elettrico dell’auto, rapportato al numero di km percorsi , Antonella eclimatozzatore compresi. Lo dico perchê su alcune tratte il consumo sembra eccezionalmente ridotto, ma la % di batteria pare calare molto di piú di quanto dovrebbe

      • I consumi riportati nella sezione viaggi comprendono tutto quello che è assorbito quando il cambio è in D, cioè si è in marcia. Non comprendono il preriscaldamento e la climatizzazione durante la sosta. Esempio su un solo viaggio: 363km, media su scheda viaggi 135Wh/km, per un totale di 49 kWh. Corrisponde al 65% della batteria nuova. Durante il viaggio la batteria ha perso il 72%, ma ha 80k km e 4 anni: non ho una misura della capacità residua, ma se è nella media delle M3 long range, dovrebbe avere perso il 7-8%, quindi 49kWh corrispondono in realtà al 70,5% della capacità. Se aggiungo la sentinella durante la sosta in autogrill, il condizionatore avviato in anticipo per trovare la macchina fresca direi che i numeri tornano.

    • I consumi andrebbero calcolati sempre km/kWh in ingresso alla batteria.
      Della sezione viaggi di Tesla abbiamo già detto tanto.

    • sono d’accordo: il mio paddone recita che negli ultimi 65.000 km circa, con percorsi di ogni genere e tipo, il consumo è di 135 kwh x km. model 3 LR del 4/2019.

  7. Vecchiotta e superata un auto di 4 anni e questo sarebbe il passo ecologico da affrontare?
    Ho capito non è che si butta, ma pagata a caro prezzo e dopo 4 anni definita vecchiotta e superata….batteria con -14% e nemmeno tantissimi km.
    Per carità sarà anche una recensione da non tifoso, ma fa veramente pensare…..

  8. Leggere un articolo di Luca è come leggere un romanzo, la mente spazia, ti scatena pensieri e riflessioni, ne vuoi sempre di più. Tralascio per una volta il discorso numeri e mi concentrerò solo su uno dei tanti temi dell’articolo: la descrizione dell’auto.

    /// Niente pompa di calore, vetri doppi, ricarica Wireless per il cellulare, bagagliaio elettroattuato , etc. […] il calore all’interno dell’abitacolo durante le giornate più calde si fa davvero sentire, i sedili in pelle ecologica uniti al tetto in vetro obbligano all’uso intenso del climatizzatore. Il problema è stato risolto con la nuova versione con i sedili raffrescati, tuttavia in certe giornate una tendina per il tetto potrebbe risolvere non pochi problemi. Anche la rumorosità interna è abbastanza elevata già a 90 km/h, altro problema mitigato nelle versioni più recenti. ///

    Ed è subito Luca! Perché mi ci ha fatto viaggiare in auto con lui, ho finito la lettura che ero sudato, son dovuto andare a bere un bicchiere d’acqua per rinfrescarmi. La descrizione di questa Tesla, dalla quale viene quasi voglia di scappare, sembra, se ci fate caso, quella di una vecchia Fiat Uno, di un’auto del secolo scorso. Si percepisce l’appiccicoso dei sedili, la rabbia per il tettino senza tendina, il rumore delle ventole del climatizzatore che si somma al rumore interno che emerge già a 90 km/h, difetti indegni di un’auto che all’epoca costava 50000 euro. E la riflessione che mi ronza per la testa è questa: come mai i proprietari di questa Tesla Model 3 del 2020 questi difetti non li hanno mai palesati nei loro video? Avrò letto e visto decine e decine di recensioni della Tesla eppure la lingua felpata e troppo umida dei timidi recensori non hanno mai avanzato critiche come queste, anzi, ne magnificavano il comfort che invece, a quanto pare, non è da prima della classe, messo in crisi già a modeste velocità e da temperature estive non proprio sahariane. Tesla auto straordinaria, super silenziosa più di una Rolls Royce a benzina, perfetta per i lunghi viaggi estivi da cui si esce riposati, più giovani e con più capelli in testa e poco c’è mancato che facesse ripetizione di matematica ai figlioli durante il viaggio mentre da sola e in tutta sicurezza conduce la famiglia a destinazione, impostata con un semplice comando vocale come K.I.T.T..

    E per questo ci tocca sempre far la tara alle recensioni per portarsi a casa un barlume di verità. Ma non alle recensioni di Luca … è la magia del non-tifoso.

    • “modeste velocità e da temperature estive non proprio sahariane. ”

      In effetti l’ultimo Agosto è stato proprio un mesetto tiepidino…

      Decine di recensioni chi più chi meno hanno sempre elencato questi difetti (rumori fruscii calore dei sedili e tetto in vetro) nelle Model 3 e ci mancherebbe! Sono quelli che le vogliono far passare per auto Premium (che non sono) che usano questi mezzucci per screditarle.

      • robert mi giri un link a una di queste recensioni oneste? Perché dipende anche da come lo dici. Se dici “anche la rumorosità interna è abbastanza elevata già a 90 km/h” per me “abbastanza elevata” significa una cosa, se invece il recensore ti dice che superati i 90 km/h si inizia a percepire leggermente il rumore di rotolamento degli pneumatici e qualche fruscio aerodinamico è altra cosa.

        Dire “il calore all’interno dell’abitacolo durante le giornate più calde si fa davvero sentire, i sedili in pelle ecologica uniti al tetto in vetro obbligano all’uso intenso del climatizzatore” è una cosa, dire che “dal tetto in vetro può trapelare un po’ di calore in più rispetto ad un’auto senza tetto in vetro ma non vi preoccupate, tanto il calore si percepisce solo nella parte alta dell’abitacolo quindi se siete più bassi non vi arriva e si sta freschi” è un’altra.

        In un caso il difetto lo indichi, lo marchi, lo evidenzi e avvisi chi ti segue, nell’altro caso lo accenni, lo sminuisci, lo fai passare per una cosa normale e sopportabile.

        In tutta onestà se qualcuno qui avesse detto nei commenti “no, non compro la vecchia Tesla Model 3 usata perché la rumorosità interna è abbastanza elevata già a 90 km/h” sarebbe stato inondato da insulti … per fortuna c’è Luca che le cose le dice. Che poi, sia chiaro, non significa attaccare l’elettrico ma essere onesti sui pregi e i difetti di ogni veicolo (perché ogni veicolo ha pregi e difetti) mentre le recensioni che si trovano in giro sono sempre lì a magnificare certe caratteristiche mentre sui difetti … un lievissimo accenno, con voce tremante e bassa, subito annacquato con tanti scusanti …

        • Enzo, senza andare lontano, gli amici di Vaielettrico quando si tratta di Tesla sono sempre più che onesti per le loro recensioni. Addirittura gli si è spesso rimproverato di essere un tantino cattivelli…
          Personalmente io ho una 3 2021 a cui ho fatto rifare la parte centrale del sedile in finta pelle mettendo vera pelle traforata e viaggio sempre con tendine aftermarket ma sono uno che soffre molto il caldo e ammetto che l’auto si scalda più di altre ma a differenza delle altre posso preclimatizzare.
          Il rumore a me non è mai sembrato eccessivo anzi, ma la mia non è una prima serie e vengo da 2 BMW. Gomme Michelin. Un saluto.

          • Perdonami Robert ma le uniche critiche che ho letto sono quelle relative agli assemblaggi non a livelli della migliore tradizione tedesca, ai sensori di parcheggio che non sono affidabili e alla consegna del veicolo spesso sporco e con difetti tali di produzione (soprattutto assemblaggi) da portarlo subito in assistenza. Solo quando è uscita la versione Highland abbiamo scoperto che c’erano carenze su insonorizzazione e raffrescamento che la Highland risolveva, ma fino all’uscita della Highland io non ho letto critiche come quelle che sta facendo Luca, non in questi termini così chiari, anzi, francamente c’erano lodi sperticate all’aria condizionata super efficiente di Tesla (a differenza delle elettriche concorrenti): si è parlato addirittura di più del suo filtro HEPA (Y, non 3) che poco ci mancava che non bloccava il covid e mai una parola è uscita sul fatto che nelle Tesla si suda e la preclimatizzazione è d’obbligo. Non ne faccio una colpa a nessuno, semplicemente apprezzo il lavoro di Luca che, con grande competenza, fa emergere dei difetti che prima non erano emersi. E lo si legge anche nei commenti: esce fuori quello che si è fatto la Tesla bianca con i sedili bianchi, quello che non dimentica mai di preclimatizzare l’auto prima di entrarci (che a questo punto diventa un minus rispetto ad un’auto normale con sedili standard), quell’altro che piazza sempre il parasole quando parcheggio (mai avuto un parasole in 30 anni di patente), quell’altro che è dovuto ricorrere alle tendine aftermarket (non sto neanche qui a discutere che zingarata è quella di Tesla che ti obbliga di fatto a questi acquisti). Ma tutti questi qui fino a ieri dov’erano? Perché se ne sono stati zitti?

            Così come il difetto ai braccetti è emerso solo da una inchiesta di Reuters, sebbene è comprensibile, non è che provi l’auto e subito il braccetto inizia a darti problemi: ma rumorosità e climatizzazione sì, dovresti ben percepirli …

    • “E la riflessione che mi ronza per la testa è questa: come mai i proprietari di questa Tesla Model 3 del 2020 questi difetti non li hanno mai palesati nei loro video?”
      Perche’ c’e’ chi esagera in un senso e in un altro…… Perche’ per me e’ difetto e’ grave e per altri non lo e’……..

    • Buongiorno Enzo, grazie per gli apprezzamenti sono molto graditi.
      Quando scrivo una recensione cerco di essere il più obiettivo possibile e riportare quelli che considero “grossi scostamenti dalla media”. Per esempio il calore proveniente dal tetto unito ai sedili è un “grosso scostamento” rispetto alla maggior parte delle vetture che ho guidato in estate, come la questione rumorosità. Tutti gli altri sono i dati ripresi dalle rilevazioni. Grazie ancora!

  9. Diciamo che di massima ci può stare. Ma alcune info secondo me sono imprecise. Sul prezzo al kW a casa si può scendere un po’. E sulla perdita di efficenza della batteria farei qualche verifica strumentale. La prima serie di long range aveva meno autonomia. Infatti (Wikipedia) viene riportata 560 km contro gli oltre 610. Quindi in mezzo ci balla un 10*100. A che perché si discosta molto dalle medie tesla (battery report) e da alcune esperienze personali (abbiamo 3 modelli 2020/2021 e la perdita e’ in 4 anni e 100000km di circa il 7 *100)
    Anche sul discorso della perdita di valore farei qualche ragionamento: non trovo tesla di 4/5 anni e sotto i 200mila km a meno di 20mila euro. Che e’ circa il 50*100 di una nuova. Si parla delle valutazioni tesla a causa dei violenti tagli di prezzo. Ma non e’ un concetto di tenuta dell’usato. Se non taglia i listini (e non li sta tagliando più) i prezzi reggono bene

    • Condivido il suo commento. Avevo il Modello 3 LR dal 03-2019. Ho fatto 85.000 km e l’ho venduto a febbraio per prendere il modello rinnovato Highland.
      Secondo le mie valutazione aveva perso tra 6 e 7% di efficienza della batteria.
      Trovo strano quel articolo pubblicato di dove si parla di 14% di perdita. Secondo me è molto esagerato.

    • Luca scrive in modo piacevole MA
      Purtroppo IN MODO troppo tecnicamente impreciso .
      Dai che puoi fare di meglio?

      • Buongiorno Paolo, mi scusi quali sarebbero le imprecisioni “tecniche”? Ho riportato quanto rilevato dall’auto e dai contatori domestici da cui ho prelevato l’energia. Ho inviato anche lo screen di tutta la produzione fotovoltaica del mese di agosto.
        Ho suddiviso il consumo per tipologia di ricarica e quantità, credo di aver riportato quanti più dati in mio possesso.

  10. La follia peggiore è definire “vecchiotta” una macchina di 4 (quattro!) anni e 150000km 2 tonnellate di materie vergini che stanno già per diventare un rifiuto… Dopo 4 anni.
    La mia “stufa a motore” ne ha 19, ha altrettanti km, ma il serbatoio contiene la stessa quantità di benzina di allora (non il 14% in meno) ed ora come 10 anni fa (all’acquisto dell’usato, formula a mio parere più ecologica per circolare oggi) consuma ancora 19 km/l precisi di media.
    Vorrei far notare che 7€/100 km equivale a consumare 20 km/l di media (medie possibili con i tanto demonizzati diesel) e pagare il carburante 1.40 €/l.
    Tutto questo guadagno non lo vedo, a fronte di uno sbattimento infinitamente più grande. Ci credo, invece, che la guida in sè sia più rilassante, senza le vibrazioni del motore. Il tubo di scarico non sta sotto il naso, ma dietro al cu…

    “Eh ma il bollo è gratis”

    Ci mancherebbe che io debba pure pagare per viaggare con un sistema di alimentazzione non supportato da una rete di ricarica adeguata.

    • Faccio sommessamente notare che il gasolio costa 1,6€ al litro e quindi con 7€ ci vengono 4,375 litri che significa fare quasi 23 km con un litro. Se conosce un turbodiesel da 366kW (498 CV) che mediamente fa 23 km con un litro non esiti a scrivercelo.
      Faccio anche sommessamente notare che la definizione “vecchiotta” è una singola opinione di una singola persona, mentre la sua considerazione generalizza verso tutte le macchine elettriche: non sta per diventare un rifiuto.
      Continuo sommessamente a fare notare che l’auto non ha perso il 14%, ma un 5%, perchè il non tifoso, non essendolo, ha trascurato il fatto che la Model 3 del 2020 non è la Model 3 del 2021, in mezzo c’è stato un cambio batteria e un cambio di consumi considerevole, quindi paragonarle senza tenerne conto è sbagliato.
      Infine concludo sommessamente che se anche il tubo di scarico sta dietro al cu… è nel naso di tutti quelli che seguono e anche nel suo, data la pessima abitudine che hanno gli inquinanti di andarsene qua e là.
      La rete di ricarica non sarà adeguata fintanto che esisteranno i Davide che girano con un bel dieselone Euro 3 con cui percorrono 8000 km all’anno (ci voleva proprio un diesel): nel 1910 la benzina si comprava in farmacia e di farmacie ce ne era una, UNA, in ogni città.

      • gasolio ok ma GPL A 7 euro per 100km a voglia se ci stai, inoltre qui viene raccontato il caso migliore ovvero ricarica a casa con aiuto del FV … prova a fare 7 euro x 100km ricaricando alle DC se non puoi farlo a casa e non hai l’AC sotto casa.

      • Io ieri ho fatto gasolio sotto 1.5 euro al litro, le posso anche indicare la pompa visto che i dati sono in rete.

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        30/09/2024 07:15BenzinaSelf service1.614 €
        29/09/2024 16:16BenzinaSelf (ugc)1.614 €
        30/09/2024 07:15DieselSelf service1.494 €
        29/09/2024 16:16DieselSelf (ugc)1.494 €

      • Buongiorno Guido, purtroppo il degrado dell’auto in questione è esattamente il 14% ed è relativo appunto alla prima versione di Model 3 arrivata in Italia ( verificabile in service mode). Il mio confronto con la versione del 2021 non era sulla resa in senso stretto, ma un semplice confronto. Questa Long del 2020 con l’accumulatore nuovo ( ma anche con un degrado non oltre il 5%) avrebbe permesso andata e ritorno senza ricaricare.

        • Egregio, buongiorno, in che sezione del service mode è verificabile la salute della batteria? È un dato giá calcolato dall’ auto oppure occorre eseguire qualche procedura? Grazie.

          • Procedura che consiste nel portare a zero la batteria (per cui va fatto a batteria già scarica o la butta trasformandola in calore), proprio zero, scarica profonda, per poi caricarla al 100%: chiaramente va fatto con il cavo di ricarica già inserito (viene controllato che sia presente e alimentato) e la procedura richiede fino a 48 ore se per esempio si ricarica a 10A.
            Al termine della procedura viene indicata la capacità effettiva e quindi il grado di degrado.
            Se Luca conferma di avere fatto così, allora siamo in presenza di una batteria evidentemente difettosa o pesantemente maltrattata (tenuta al 100% per giorni o tenuta al 3% per giorni) perché 14% è tipico di auto con più di 250.000/300.000 km, 8 anni e caricate esclusivamente ultrafast.
            Le statistiche Tesla sono molto chiare e quell’auto si discosta significativamente.

      • Davide ne fa 20000 a benzina (perché qualcuno ha deciso che andare a diesel è sbagliato a prescindere).
        La macchina deve essere a mio servizio e fare 100-500 km in una botta in qualsiasi momento… Non il contrario, con io che devo stare dietro alla batteria che si scarica.
        Non mi importa di avere 400 cv, 120 sono più che sufficienti, in un mondo costellato di autovelox.

    • Ma per quale arcano (perché, a sto punto, di magia sì tratta) motivo non vi vuole entrare in quel cervello che la/e batteria/e vengono riciclate, RICICLATE?
      Non è che tutto si trasforma in rifiuto e si sotterra o si brucia (questo succede giornalmente con i classici carburanti, che una volta bruciati ne hai bisogno di altro e dopo altro e dopo altro ancora all’infinito), nel mezzo ci sta quella piccola cosa, ahimè ad alcuni a quanto pare sconosciuta, che si chiama riciclo e si, le batterie si riciclano e lo facciamo anche in Italia, che poi Tesla si ricicla tutto nelle sue aziende e fabbrica nuove batterie, quello è un bene per Tesla…

      • Non entra mella testa di tutti che una batteria non è una bottiglia di plastica. È un pochino (poco) più complicata da gestire perchè contiene una gamma di materiali molto diversi tra loro e difficili da separare. Non mi risulta che esistano neppure le famose pile stilo riciclate, figuriamoci batterie per autotrazione ai polimeri di litio. Il riciclo poi non è magia, necessita di energia e produce materiali di scarto, lo aveva scoperto Antoine Lavoisier nel XVIII secolo, mi sembra strano che gli “illuminati” dell’auto elettrica non lo sappiano.

        • Ma in che senso “È un pochino (poco) più complicata da gestire perchè contiene una gamma di materiali molto diversi tra loro e difficili da separare”?
          Guarda che da sempre esiste il riciclo delle batterie, figurati che ci sono aziende anche in Italia che ogni giorno riciclano batterie di auto, non è fantascienza, succede ogni giorno anche qui da noi.
          E no, non è difficile. Tesla, giusto per citarne una che conosciamo tutti, lo fa da sempre per le sue batterie, se Tesla, che è nata ieri, ci è riuscita tutti ci possono riuscire e se non lo fanno sono problemi loro, tant’è che poi vedi un ID3 a 50.000€ e inizi a farti due domande sul perché, un auto con 0 optional di serie, costa così tanto, il motivo è abbastanza ovvio, non si fanno nulla “in casa”, cosa che invece fa Tesla da sempre, e non mi riferisco solo alle batterie…

        • Ma poi no, parli di materiali di scarto come se il petrolio non avesse materiali di scarto e come se le auto a scoppio non producano rifiuti H24, uno tra tanti sono i gas cancerogeni che ogni giorno, sia tu che io, nonostante io non voglia, respiriamo. Poi oh, se a te piace respirare gas cancerogeni chiuditi in un box con un auto a scoppio accesa…poi ci chiediamo come mai così tante persone muoiano di tumori in ogni parte del corpo!

  11. Tutto interessante ma non ho capito come fai con una batteria di capienza ridotta del 14% a non completare in estate un viaggio che con una batteria nuova riesci a completare in inverno. Mi viene il dubbio che la batteria sia ridotta peggio del previsto. Chissà se hai modo di fare una calibrazione…

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