Askoll ha una qualità costruttiva eccellente, ma questo non significa che non abbia qualche piccola imprecisione. L’abbiamo provato per un mese e vi raccontiamo nei dettagli quelli che sono i punti di forza e di debolezza dello scooter elettrico vicentino.
Abbiamo già provato l’Askoll XKP in occasione della presentazione alla stampa (qui il nostro test) e abbiamo raccontato come è fatto e come va lo scooter vicentino. Ora abbiamo avuto l’opportunità di guidarlo più a lungo, circa un mese, e farci quindi un’idea molto più approfondita dell’Askoll XKP.
Breve recap dei numeri dell’Askoll XKP
L’Askoll XKP è disponibile sia in versione ciclomotore che motociclo rispettivamente con una potenza di 2,7 o 4,1 kW e velocità limitata a 45 oppure 80 km/h. Le due batterie estraibili garantiscono un’autonomia dichiarata di 80-90 km.

Qualità costruttiva
Iniziamo dalla qualità costruttiva, che è sicuramente un punto di forza di Askoll, ma anche una piccola pecca. Io ho visitato la fabbrica a Vicenza di Askoll ed è un’assoluta eccellenza italiana. Dai pacchi batterie al telaio fino alla scelta delle componenti, sono tra gli scooter più solidi sul mercato e di indubbia qualità. In fatto di affidabilità robustezza non credo abbiano pari in questa fascia di mercato.
E allora, dove sta il difetto? Il difetto a mio parere sta nei piccolissimi dettagli come il blocchetto di accensione come la chiusura della presa USB, o come come le cerniere del portello nel retrocedo. Sono sicuramente piccoli dettagli, ma sono quelli che giorno dopo giorno vanno a costruire la nostra esperienza di utilizzo.
Dimensioni
Un’altra caratteristica dell’XKP che a mio avviso è sia un pregio che un difetto sta nelle dimensioni. È assolutamente un pregio perché è uno scooter leggerissimo: si guida con una facilità estrema e si manovra da fermo come fosse una bicicletta.
Allo stesso tempo, però, proprio alcune imprescindibili conseguenze delle dimensioni ridotte non mi hanno convinto. Non ci sono spazi di carico se non il piccolo vano dietro allo scudo anteriore. Tra l’altro non è neanche interamente sfruttabile, visto ha una rientranza. Non ci sono altri vani, magari aperti, dove appoggiare il telefono o altri oggetti. Lo spazio sotto sella è occupato dalle batterie e a meno che non si monti un bauletto non si ha alcun modo di trasportare un bagaglio.

Nemmeno la pedana viene in nostro aiuto: non è piatta e e non è molto larga. Inoltre il gancio è basso e quindi non tiene sospesa un eventuale borsa della spesa, uno zaino o altro. L’XKP ha dimensioni fantastiche che lo rendono uno scooter leggerissimo agilissimo e facilissimo da guidare, ma al contempo è imprescindibile montare un bauletto posteriore.
Restiamo in tema dimensioni XKP e pensato per ospitare comodamente il pilota, ma se viaggiamo spesso in due può risultare un po’ piccolo. Molto comode e solide invece le pedane per il passeggero.
Sgancio batterie, bene non benissimo!
Parliamo di batterie. Anche qui troviamo pro e contro. Sono batterie di grande qualità costruite internamente da Askoll (non le celle ovviamente) e sono tra quelle più intelligenti come forma e come posizionamento. Le batterie sotto alla pedana spesso sono non facili da estrarre mentre quelle nel sottosella rendono molto più semplice l’operazione. Entrano poi in ballo altri due fattori: il peso e la disposizione. Le batterie dell’Askoll XKP sono piuttosto leggere (circa 8 kg) e facili da trasportare, soprattutto grazie proprio come dicevamo prima alla forma e alla grande maniglia. C’è però un problema: non è possibile estrarre la seconda batteria senza prima aver sganciato la prima. Questo non è comodissimo.
Display e app
Nei vecchi eS, da cui questo XKP prende le forme e gran parte della tecnologia, la strumentazione era analogica, adesso c’è un display molto ben fatto e con molte informazioni. Nonostante questo però per gestire alcune regolazioni bisogna usare l’applicazione. Già di per sé questa cosa a me non piace molto, e trovo veramente poco sensato aver tolto la possibilità di gestire ad esempio i livelli di frenata rigenerativa direttamente dal manubrio. Ciliegina sulla torta, l’app non è gratuita ma è a pagamento.
Prezzi
Come detto, gli Askoll sono scooter di grandissima qualità, molto robusti e molto piacevoli da guidare. I piccoli difetti che ho trovato nell’utilizzo quotidiano sono anche in relazione al prezzo piuttosto alto degli scooter vicentini: circa 4.000 euro per il ciclomotore e 5.400 per la versione L3.


