Tesla venderà energia elettrica “retail”: per ora in Gran Bretagna

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Elon Musk cerca dalle alternative alla produzione di auto elettriche, dopo il calo consistente di vendite. Tesla si candida a entrare nel mercato energetico britannico. Ha appena presentato domanda per avviare la fornitura di energia a case e aziende in Inghilterra, Scozia e Galles già dal prossimo anno.

In Europa, finora, Tesla gestisce attività di energia solare e di accumulo. Per esempio, è presente nel mercato energetico del Regno Unito dal 2020, quando le è stata concessa la licenza per la produzione di energia. Ma non solo: come si vede nella cartina qua sotto, la sua presenza si è diffusa nei paesi più industrializzati. E dopo aver venduto energia ai clienti che hanno acquistato forniture per la ricarica domestica, ora vuole espandersi anche nel mercato retail, famiglie e aziende.

In Texas fornisce energia retail già da tre anni

Negli Stati Uniti, il gruppo ha fornito energia elettrica in Texas negli ultimi tre anni. Il progetto di Tesla Energy Ventures per il mercato energetico britannico arriva in un contesto di calo della domanda dei veicoli elettrici dell’azienda in tutta Europa, con quasi il -60% di nuove immatricolazioni Tesla nel Regno Unito a luglio, rispetto all’anno precedente (987 nuovi veicoli rispetto ai 2.462 dello stesso mese dell’anno precedente).

Tesla vende energia elettrica in Europa, ma non nel senso tradizionale delle grandi utility.
In diversi Paesi europei, Tesla ha avviato servizi di fornitura e gestione dell’energia legati principalmente alla sua infrastruttura di ricarica e ai prodotti come Powerwall, Powerpack e Megapack.

La rete di ricarica Tesla in Europa è in gran parte alimentata da energia proveniente da fonti rinnovabili

In Germania, il Regno Unito e in alcuni altri mercati, ha introdotto un’offerta chiamata Tesla Energy Plan: fornisce elettricità ai clienti che possiedono pannelli solari Tesla e batterie Powerwall. Acquistandola e vendendola in rete con tariffe dinamiche. Attraverso i suoi sistemi di accumulo, la società americana può immagazzinare energia. La prende da fonti rinnovabili o dalla rete in orari di bassa domanda). E rivenderla nei momenti di picco: un’attività tipica dei cosiddetti virtual power plants. Inoltre, la rete di ricarica Tesla in Europa è in gran parte alimentata da energia proveniente da fonti rinnovabili. In alcuni casi da impianti di proprietà o accordi di fornitura diretta.

Ricapitolando: Tesla non è ancora un fornitore tradizionale su larga scala per tutte le famiglie e aziende in Europa, ma si sta muovendo in quella direzione, puntando su modelli innovativi basati su energia rinnovabile, accumulo e condivisione in rete.

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